Nihil ulterius

Com’è da lassù il panorama? Qui non si vede niente,è tutta una salita,già mi sento stanco.Brindo a te da questa vetta altissima.Tu parli dell’altrove e dall’altrove ,dolcissima metastasi,ma sento che qualcosa è andato perso e il dolore mi è rimasto mentre mi prende una acuta nostalgia per una forma di vita estinta: la mia. Mia madre m’inflisse la vita: è nella mangiatoia e non sul golgota il vero sacrificio del Signore.Scegliamo di morire  non di nascere,mettiamo al mondo figli non noi stessi,chi vorrebbe infliggersi una pena talmente disumana?! Solo il Cristo ebbe la forza di darsi la vita comr il suicida che si dà la morte.Non la crocifissione ma la culla è  segno di martirio ,lutto,scandalo:non il legno su cui versare il sangue bensì la grotta nella quale accoglierlo.La morte volontaria è la più bella .La vita dipende dalla volontà altrui,la morte dalla nostra. Una notte che giacevo come un cadavere mi diedi a pensare alla malinconica bellezza della vita di cui mi sono privato e un pianto mi sgorgò senza sforzo.Quando dormirò nel fondo di un tenebroso sepolcro e una pietra impedirà al mio cuore di battere ,quella tomba aprirà l’impero di un sogno infinito e arriverò al rimpianto di non aver conosciuto quello che i morti piangono,così i vermi roderanno la mia pelle con il rimorso di non essermi sprofondato nei tuoi occhi in cui l’agata si mescolava al metallo.Le tue armi hanno insanguinato e illuminato l’aria con colpi che sono gli schiamazzi di un amore che piange.Unghie appuntite vendicheranno presto la lama traditrice che infuria su un cuore ulcerato d’amore. Quell’abisso è l’inferno popolato dai nostri amici,rotoliamoci senza rimorso,amazzone inumana,col fine d’eternare l’ardore del nostro odio.

Nihil ulteriusultima modifica: 2018-12-21T17:39:17+01:00da domeniconipaolo