20\04\2019

Si vive un’esistenza in cui gli orizzonti di senso sono confusi,si abitano periferie della vita in cui il surrogato del sacro è trovato sul terreno orizzontale dell’immanenza ,invano cercato nella dimensione verticale delle religioni.Viviamo con l’ebbrezza di essere sempre schierati su qualche fronte per compensare lo squallore di esistenze sbiadite e la routine della quotidianità.La vita di ognuno è un alternarsi di esaltazione e disperazione.Conducendo uno stile di vita per lo più miserabile esistiamo cercando di rendere eccezionale la normalità da qui l’irrequietezza ,il nichilismo incrociato con la volontà di potenza pervenendo,alla fine,all’acuta percezione  della superfluità della vita; così l’uomo è ridotto a mero esponente di un orda bestiale che avanzando regredisce sfruttando energie primitive.La materia vivente e pensante viene ridotta a materiale da costruzione ,a vita nuda,cosicchè l’uomo si dissolve in qualcosa di ondeggiante ,completamente disgiunto dalle origini ,non riconoscente più il proprio passato nè possedente un futuro, l’uomo sfocia,così,in un nulla radicale.L’inutile ci asfissia mentre facciamo a meno del necessario,diventiamo immuni dall’attacamento alla vita,vita nella quale il superfluo ha preso il posto dell’essenziale.L’uomo può definire se stesso solo per via negativa ,l’uomo non è che una comparsa,non è il protagonista della Storia ,l’uomo è un animale pensoso di una soal cosa quella di essere pasciuto e ingrassato,è l’animale che tende alla metamorfosi dell’individualità in nuvole e vento.

20\04\2019ultima modifica: 2019-04-20T17:51:48+02:00da domeniconipaolo