22 giugno 2021

Accerchio i miei disgusti ma essi riescono ad evadere dal ghetto della mia anima.L’infima durata che mi è stata assegnata  spero si svolga ed esaurisca presto,nel frattempo la cosa migliore è non spiegarmi,non dare la chiave del mio essere.Mi sguarnisco di me e acquisto in coscienza ciò che perdo in esistenza. Sono trascinato nel fondo di una voragine  che si genera indefinitamente:vivere è inabissarsi.Scopro la chiave della felicità ogni volta che vengo ignorato,ogni giorno mi affaccio ad un tentativo di esistenza.Per dare un senso alla vita mi rassegno ad ogni fallimento.A che punto è il Nulla rispetto a me stesso? Sono qualcosa che si dissipa,sono un patito della dispersione,un curioso dell’incurabile.La notte è qualcosa di perfetto,impeccabile,mi lascio,così,colmare da questo buio.Sono soddisfatto solo del cadavere che mi trascino dentro.Ascoltare il vento mi dispensa dalla poesia, è poesia;ogni gioia va espiata quindi aspiro ad una infelicità senza intoppi. Vorrei essere il caso impossibile del non-nato.Le onde sono visitate da questa luna estiva,così la mia esistenza annega in questo verdazzurro vuoto.

22 giugno 2021ultima modifica: 2021-06-22T20:08:47+02:00da domeniconipaolo