15 marzo 2022

Tutto è vano e vuoto quindi è una falsa possibilità comunicare ogni mia emozione. L’obbrobrio del mondo non smette di toccarmi l’anima ,la tristezza non scarseggia nella mia vita, sono capace solo di sbagliare. Sono previdente quando prevedo ciò che sdegnerò: ciò si chiama vivere. La vita pratica è il suicidio meno comodo, agire è, per me, la condanna più violenta; l’agire è fatto di una sostanza più nebulosa dei miei vaneggiamenti. La Realtà è il desolatamente incomprensibile,solo con l’anima posso pervenire ad una idea di Verità. Mi astengo dal collaborare all’esistenza del mondo, mi disinteresso completamente delle cose del mondo, poiché non mi interessa niente del mondo non c’è nessuna ragione che mi porta a modificarlo. Il vento del Tempo soffia nel mio profondo e lo sconvolge: fa sempre più male il contatto della vita con l’anima allora mi intrattengo nella contemplazione innocente delle cose. Giaccio nella mia vita come un cadavere nato per speranze da non realizzare. Credo nella miscredenza, posso sedermi al sole senza pensieri nascosti così,pensando, agisco: solo nel vaneggiamento assoluto realizzo me stesso, mi realizzo dove non interviene niente di attivo e,dove la coscienza si impantana nel fango, raggiungo un caldo e umido non-essere, l’abdicazione totale di me stesso. Non voglio comprendere nulla, sono solo Natura, guardo le mie impressioni come si guarda un campo, ho il sacro istinto di non avere teorie sul mondo.

15 marzo 2022ultima modifica: 2022-03-15T19:37:18+01:00da domeniconipaolo