4 dicembre 2022

La vita è una circostanza infelice dell’esserci, è un incidente di percorso per la mia serenità interiore. In questo mondo volente o nolente sono un viaggiatore fra il Nulla e il Nulla , sono un passeggero del mondo che non dà troppo peso ai contrattempi del viaggio e alle asperità del tragitto. Non so se c’è davvero qualcosa in cui trovare consolazione ,comunque ogni consolazione diventa Verità se è fittizia; m’è consolazione l’alto cielo azzurro in cui fluttuano nuvole imperfette , m’è consolazione la brezza che agita i rami degli alberi, mi sono di consolazione i ricordi con le loro nostalgie e speranze. Busso alla porta di ciò che sono, ristagno in una incerta rinuncia al mondo, nel frattempo scivola via la variata monotonia dei giorni, la mai identica successione delle ore, nel frattempo scivola via la vita. Assisto allo spettacolo di me stesso nei vari travestimenti in cui vivo, di ciò che muta possiedo quello che resta sempre uguale, di tutto ciò che è possiedo ciò che è nulla. Viaggiando dentro di me mi sposto in remote distanze interiori, non era un altro il mio io che viveva nell’infanzia, ora mi tramuto nella finzione di me stesso: il conoscermi diviene il non pensare più a me. Esistere significa,per me, dimenticarmi, attorno a me tramonti sconosciuti indorano, morendo, paesaggi che non vedrò mai. Nella leggera foschia di questo mattino il sole sorge lentamente, rabbrividisco ancora per il freddo ormai passato della notte , l’aria comincia a schiarirsi ,una scia dorata preannuncia il giorno, l’azzurro si fa più intenso, la bruma si assottiglia : ogni giorno è un albeggiare alla vita sempre uguale di pensieri che girovagano senza meta. La vita è un tragitto ozioso, la mia anima si nega al mondo: sono qualcosa di più quando il mio astratto osservare è una negazione. Ogni istante della mia esistenza smentisce la vita , contemplo le cose e l’unico rapporto che ho con esse è il vedere, non ho imparato, dalla nascita in poi, a dare un senso alle cose esse sono unicamente fioriture della Realtà. Mi stupisco di fronte alla banalità che esistano le ore, frontiere dell’astratto, limite dell’ignoto. Una nebbia mi ha impregnato l’anima e intriso il lato recondito delle cose: quella che vedo non è la Realtà  ma la Vita, la Realtà esiste affrancata dal tempo, immagine assoluta della Verità.

4 dicembre 2022ultima modifica: 2022-12-04T17:54:14+01:00da domeniconipaolo