22 aprile 2023

Esprimo la mia vera anima con una smorfia, cedo alla notte : accanirsi sull’avvenire non ha alcun senso, ballare con la vita non ha alcun senso. Sento in fondo ad ogni musica un’aria senza note: l’aria della morte, allora sto là, vuoto, fare schifo all’esistenza in fondo è normale. Non smetto di mettere al mondo dolori, tutte le mie idee si sparpagliano e vanno a divertirsi con le stelle. Tutto si trascina da un bordo all’altro del destino, tutto si sforza di uscire dall’ombra per potermi parlare ma non riesce a dirmi nulla e la notte se lo riprende. Sono diventato vecchio al chiarore della luce opaca di mille albe , diventare vecchio significa cadere in un intermezzo insipido in cui non si aspetta che la morte. Il mondo gira attraverso notti smisuratamente ostili e silenziose , tutti i miei pensieri conducono alla morte, faccio progetti ancora più tristi della vita stessa, diffido di ogni cosa: della luce e della notte. Il terribile sta tutto in quello che non si dice ,allora, ogni volta torno indietro fino alla pena d’esser nato: per piangere bisogna tornare là dove tutto è cominciato, dove è iniziato l’infinitamente inutile : l’esistenza. Non posso sperare che qualcuno mi salvi dalla Verità, ma mi rassegno ed accetto il mio degrado e la mia angoscia. Nessuno è peggio di me quanto a tristezza, da quando c’è, la vita, non può che suscitare tristezza. Scivolo, sbando ,non arrivo a niente, ogni giorno ricomincio lo stesso insulso fallimento. L’Umanità: ondate incessanti di esseri inutili che vengono in continuazione a morire davanti a me e nessuno che sia capace di pensare alla morte unica ragione d’esistere.

22 aprile 2023ultima modifica: 2023-04-22T18:13:51+02:00da domeniconipaolo