27 novembre 2023

Scoppi di silenzio invadono la mia anima, sono colpevole del disordine,dell’annichilimento e della disperazione del mondo: attraverso quale crepa vedrò il disastro,la molla di tutto. Voglio sentirmi avvolgere dalle onde protettive dell’ordinario, con la coda dell’occhio catturo un orizzonte lontano. Abito un perpetuo disordine ,mi è chiaro che non ho scopo, il ritmo della vita non vale nulla ,la degradazione mi pervade.A ciò che passa oppongo parole che si trascinano stanche e senza significato. Ho la terra negli orecchi ma riesco tuttavia ad ascoltare l’usignolo,non faccio che svegliarmi e dormire : dietro ai miei occhi chiusi c’è l’eternità. Osservo le ali svolazzanti del passato, serro le labbra, il grano che sussurra mi dà sicurezza. Esce la nudità dell’alba,il giorno si fa nitido e teso: emergono i colori. Una luce opaca cade sulle stagioni. Io so librarmi soave e non mischiarmi alla gente ,ogni giorno è ombrato di grigio. Faccio l’inventario del mondo, so di non essere gradito alla luna ,l’indifferenza e la pigrizia mi invadono, ventate d’oblio spengono la mia agitazione. La notte s’è spostata sopra i comignoli, con gioia mi lascio soffocare dalla grandine, non riesco a muovermi senza spostare il peso di secoli. L’improvviso fulgore della luna mi spezza in tanti pezzi: non sono più uno, divento la schiuma che invade e riempie di bianco gli orli più alti degli scogli.

27 novembre 2023ultima modifica: 2023-11-27T17:22:52+01:00da domeniconipaolo