18 maggio 2024

Tutto è in cammino, ogni luce si fa inquieta. Ho imparato la solitudine così la mia vita diventa invincibile. Nella solitudine compio me stesso e sfuggo alla felicità offrendomi ad ogni infelicità. Il mio passato spacca i suoi sepolcri e certe sofferenze sepolte vive si risvegliano. Ogni mio pensiero mi azzanna e mi fa sanguinare l’anima. Non tremo più a navigare su mari insicuri, sto docile nel fondo dei miei dolori, mi getto in un baratro di luce : questa è la mia profondità. Tacendo annuncio la mia saggezza , si levano le piovigginose nebbie della costrizione e della assenza di scopo, la volontà mi vola nell’anima. Dico un “no” immenso ed illimitato a questi esseri a metà che giacciono in fondo ad un baratro senza cielo.Preferisco lo strepito e le imprecazioni temporalesche , sosto sotto una campana azzurra e restituisco senso a tutte le cose notando che non c’è una volontà eterna. Un germe di saggezza è sparso tra stella e stella mentre ogni cosa danza sui piedi del caso: così si fa profondo il mondo.

18 maggio 2024ultima modifica: 2024-05-18T17:36:04+02:00da domeniconipaolo

2 pensieri riguardo “18 maggio 2024”

  1. Solitudine e ricerca della stessa. Disillusione per il futuro (ce ne sarà uno?) Vedere l’altro come un patetico nemico (che ancora sgomita per un centimetro di potere in più). Il passato come bagaglio di nostalgica gioia, confrontato con un presente insignificante e sofferente. Ho dimenticato qualcosa?

    1. Vivo come il fiume che rifluisce alla sorgente,lo strepito del mio silenzio stende un manto sui miei pensieri,i miei occhi inceneriscono il mondo,la mia felicità non è una felicità di mosche essa spumeggia nella solitudine .I discorsi degli uomini graffiano i miei orecchi come il gesso sulla lavagna ma sono maestro di rassegnazione ;il ticchettio del tempo mi manda in briciole ,accetto qualunque casualità.Il Nulla è una ragnatela sulla quale mi impiglio, ogni mio volere si compie a metà ma solo se sono capace di volere posso essere il precursore di me stesso. Corro là dove il vento si ferma, la mia felicità ride rannicchiata al sole di questo maligno mattino,il suo luminoso silenzio è l’origine di tutte le cose che danzano sulla mia esistenza.Precipito nel fondo di me stesso ,nella sua ultima volontà,nella profondità della mia celeste anima.Lascio che il caso mi travolga ,esso è innocente;sono intirizzito dal gelo della Verità,canto irridendo ogni compassione.

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