La femminilità tra gli impressionisti…

 

Berthe Morisot nasce nel 1841 in Francia in una famiglia borghese. Il padre è un funzionario statale, la madre la pronipote del pittore Jean-Honoré Fragonard. A dieci anni, insieme alle due sorelle e al fratello, Morisot si trasferisce a Parigi, dove entra in contatto con un ambiente culturale in fermento, grazie anche ai genitori che rendono la propria abitazione un ritrovo di artisti.

In quegli anni le accademie erano ancora precluse alle donne, per questo i genitori di Morisot realizzano per le figlie un atelier casalingo dove far loro prendere lezioni di pittura .Nonostante lo studio dei grandi classici della pittura, Berthe Morisot dimostra un’insofferenza verso le convenzioni e le tecniche classiche. Per questo motivo grazie a conoscenze riesce ad inserirsi nell’atelier di Jean-Baptiste Camille Corot. Questi la spinge a dipingere en plein air e, in questo periodo, Morisot entra in contatto con  i grandi artisti dell’epoca .Nel 1868 Berthe Morisot conosce Manet, con il quale instaura una profonda amicizia.
I due artisti si influenzano a vicenda nello stile e Manet la sceglie anche come musa per alcuni dei suoi quadri.Qualcuno parla di una relazione tra i due, ma Manet è sposato e qualche anno dopo averlo conosciuto, Morisot sposa il fratello, Eugène Manet.Dopo il matrimonio, con il marito Morisot trasforma la propria casa in un ritrovo per intellettuali, dove vengono invitati anche artisti come Zola, Mallarmè, Rossini, Renoir, Daumier, Monet e Degas, e non smette mai di dipingere e sperimentare anche con altri artisti e nel 1873 si associa al movimento dell’Impressionismo, fondando con Monet, Pissarro, Sisley, Degas, Renoir e altri artisti la Società anonima degli artisti, pittori, scultori, incisori, ecc. Dopo una prima mostra in cui non viene accolta benevolmente nonostante le si riconosca talento e bravura, lei non si scoraggia e continua a dipingere ed a esporre fino a diventare una degli esponenti di spicco del movimento. Dopo di lei, al movimento impressionista si aggiungono le artiste Marie Bracquemond, Eva Gonzales e Mary Cassatt.I suoi lavori hanno spesso come protagonisti donne e bambini, in particolare sua figlia Julie Morisot, e nonostante Manet le suggerisca di utilizzare prevalentemente il nero, utilizza sempre colori chiari e pennellate veloci e leggere, tutti elementi caratteristici dell’impressionismo ,realizzando bozzetti preparatori e focalizzandosi sulle espressioni e sulle emozioni dei soggetti ritratti nelle sue opere. Berthe Morisot muore improvvisamente a soli 54 anni, nel 1895, a causa di una polmonite. Sebbene in vita il suo talento sia stato universalmente riconosciuto, lo stesso non avviene dopo la morte. Sulla sua lapide nella tomba della famiglia Manet infatti viene apposta la scritta “vedova di Eugène Manet”, senza alcun riferimento alla sua carriera di artista. Anche sul certificato di morte non le viene resa giustizia, viene infatti scritto che la donna risulta senza professione.
Omaggi al talento di Berthe Morisot sono stati fatti spesso nel corso degli anni. A lei è stato dedicato un film, realizzato da Caroline Champetier e basato sull’incontro tra la pittrice e Édouard Manet. L’artista ha anche un asteroide a lei dedicato, il 6935 Morisot.

il balcone

La femminilità tra gli impressionisti…ultima modifica: 2023-02-12T15:54:01+01:00da g1b9

2 pensieri riguardo “La femminilità tra gli impressionisti…”

  1. Ecco spiegato perché non v’è traccia del mio commento laasciato ieri. L’ho postato da una parte. L’ho scoperto perché nella replica la titolare dell’altro blog, mi ha chiesto: “Chi è Giovanna?”.
    Chiedo scusa anche a te…altro che “Villa Arzilla”, sono orami fuori di testa….

    Già, se fosse stato usato questo modo di vedere come ben rilevi, a Sanremo le prime cinque posizioni, sono tutti maschietti e la prima donna in elenco, è in sesta posizione. Giorgia per la cronaca.
    Ti abbraccio Giovanna.

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