Cadevano le ghiande, a pioggia…

Quante ghiande cadevano

C’era un po’ di sole oggi, come ogni giorno da quando scroscia di pioggia la notte, battendo forte sui tetti, mi sveglia e divento un gomitolo, che vaga nel lettone.
Mi sono avventurata lentamente lungo la pendenza del viale per scendere fino al rio, là dove il vento era tutto un turbinare.
Là mi sono seduta e ho ascoltato  la pioggia battente di centinaia di ghiande, cadente, inconfondibile nel loro ritmo costante, tra il sibilare attraverso i rami e la caduta sul terreno ricoperto di foglie. Pareva una musica, una melodia che si ripete solo una volta l’anno, scandisce il tempo, come dovesse riempire un salone per banchetti. Da domani , ghiri e scoiattoli avranno da fare per riempire le loro dispense, e poi potranno finalmente riposare, festeggiando l’arrivo dell’inverno. E ancora una volta sono arrivata fino qui, su questa panchina di pietra, che gli anni hanno riempito di muffe e licheni a salutare l’autunno nell’angolo più remoto del giardino. Incomincia ad imbrunire, il cielo a riempirsi di nuvole, mi incammino per tornare là, sulla collina, dove la mia casa pare sempre più lontana. I passi sono lenti nella salita, lo sguardo là dove un tempo c’erano tante luci ed ora, per prendere vita ha bisogno di me, perchè schiacci un interruttore. Io, la casa sulla collina e la solitudine  . Un trio che, nonostante quel che può sembrare, non è tristezza, mi piace : c’è tutta la mia vita e la storia , per ora continua.

ghiande

Cadevano le ghiande, a pioggia…ultima modifica: 2023-11-05T19:47:34+01:00da g1b9

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