Perchè non dimenticare il nostro passato sui social? Perchè si per Elly Schlein, perchè no per Giorgia Meloni e il suo governo ?

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Io non amo stare sui social e per questo forse non capisco le persone, che, per ogni cosa succeda a loro oppure nel mondo, sentono il bisogno di tweett are il loro pensiero ,che siano personaggi pubblici o persone comuni.
Vengo da leggere un articolo di Arnaldo Greco su Rivista Studio proprio sull’argomento tweet .L’oggetto è una strumentalizzazione di un vecchio tweet di Elly Schlein, che screditerebbe l’immagine della neo segretaria del PD, riesumata nell’occasione della sua elezione. Il giornalista ne fa una questione di principio, di scorrettezza, invocando che , per le persone pubbliche, venga istituito un nuovo mestiere: il cancellatore di vecchi postati nella vita  pre pubblica di ogni soggetto. La motivazione è molto semplice; le persone cambiano, non si conoscono i motivi di quel certo post, non si conoscono gli stati d’animo del postante, ossia non c’è motivo che venga rivangato il passato, e chiede addirittura all’Europa che venga imposto il diritto all’oblio. Ammesso che potrei anche essere d’accordo con chi scrive ,mi chiedo perchè costui, colla solita spocchia e la puzza al naso, convinto della verità sgorgata dalle sue dita, faccia un accostamento vero, accentuato però da mille riserve.

“Perché qualcuno non trasforma questa attività in una professione? Ci arriveremo. Curioso pure che si mettano sullo stesso piano i ministri che elogiano Mussolini o indossano magliette di band che inneggiano a Priebke e i commenti di Schlein sullo schiuma party. Ma questo sarebbe un altro discorso.”

Non basteranno mille Elly di adesso( col suo passato, come tutti) a ridare luce a questo PD, che si è ridotto ai discorsi della serva, come si diceva una volta, l’unica cosa, che riesce ancora ad esprimere, tanto è il livore che non riesce a cancellare. Benissimo l’oblio, benissimo condividere(forse) che le persone cambiano (forse), ma allora l’oblio è per tutti, senza distinguere destra e sinistra, dimenticando una volta per tutte il fascismo, che non potrà rinascere mai, nel momento in cui la Schlein sta riesumando quel comunismo, che forse il PD fin’ora aveva solo tenuto in frigorifero.