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La speranza nell’attesa del CAOS - Siamo anelli aperti o chiusi di catene mai costruite. IinA_M@

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A chi ed a cosa crediamo oggi ----- STAFFETTA PROMOSSA DA PSICOALCHIMIE

Dio è morto Dio è Risorto

disperso nell'universo,

insieme a voi, ad altri quasi sette miliardi di profughi

e ad un uomo qualunque 

ho incontrato ieri

incontro oggi

 

alcune parole:

chi     cosa     crediamo     oggi    noi     me  

Dio   dei    denaro    fortuna    talento   fiducia    ego-ismo dubbio 

verità  conoscenza  amare  fede sognare   universo terra sole 

                       A chi crediamo?    ….. cosa crediamo?  ….. oggi,
                                                                                                                              ….. ieri,   ….. domani.

Per poter rispondere a queste domande è necessario stabile dei paletti, prima di tutto essere se stessi per davvero. In questo tema, credo, non si può  recitare; neppure un po’.
Quindi è necessario “identificarsi” e permettere di “farsi identificare”. Con le impronte digitali della propria coscienza. Una riprova sostanziale del profilo di ciascuno di noi, nel mio caso,  fatto due anni fa e da me quasi dimenticato.
Io ci provo.
Un grande scrittore-giornalista (E. Biagi - si quello dell’editto ), che ci ha lasciato qualche anno fa, scriveva che “le verità che contano, i grandi principi, alla fine restano sempre due o tre. Quelli che ti ha insegnato tua madre da  bambino”. 
Io  aggiungo: quelli che ci hanno insegnato i genitori naturali o gli altri che ti hanno permesso di crescere.  Io credo che in me sia accaduto questo.
Una cosa è certa; ogni persona, appartenente al genere umano, ha bisogno di essere allevato; prima di poter dichiararsi autosufficiente. Nessuno può dimenticare la nostra natura e comportarsi, da adulto, come se fosse nato sotto un cavolo già bello e cresciuto. Nuovo di zecca, pronto per l’uso, figlio della sua superbia senza offrire alcuna riconoscenza a chi ne ha diritto. Inoltre ogni persona ha bisogno di essere educato e ciò, purtroppo, non accade sempre.
In quegli anni della mia infanzia, a cavallo dell’anno santo del ’50, ho certamente, in modo indelebile, subito l’influenza dell’educazione cristiana.  Era il periodo delle grandi manifestazioni religiose, ma io non riuscivo a comprendere il perché di quei vestiti neri o bianchi, a volte rossi o viola dei celebranti che tanto si differenziavano da quelli indossati dal resto degli astanti. Non l’ho ancora compreso neppure sino ad oggi.
Il secondo principio non era altro che una consuetudine: la porta di casa nostra era sempre aperta. In quegli anni, quando, fra l'altro, alcuni dei nostri fratelli venivano “venduti” per andare all’estero ad estrarre carbone nelle miniere, ricordo che sul nostro tavolo c’era sempre un piatto in più per chi arrivava, apparentemente estraneo, all’ultimo momento. Quando mi capita di cucinare, oggi, il piatto in più è ancora presente.
Il terzo principio è semplicemente il reciproco del secondo; la porta era aperta anche in uscita. Da sempre, ogni volta che mi è passato per la testa sono uscito, liberamente, di casa per scoprire cosa accadeva fuori. In cerca di qualcosa in cui credere?, forse. Così lo è stato anche per i miei figli.
Quindi, nato negli anni quaranta, ho vissuto la mia fanciullezza negli anni cinquanta, la mia gioventù negli anni sessanta (dico anni sessanta, quando era possibile viaggiare facendo l’autostop) ed un po’ protesa verso gli anni settanta.
Ero già grande ad 11 anni, adulto a 18, anziano d’azienda a 28, regolarmente "proclamato" con la cerimoniosa consegna dell’attestato aziendale, all’inizio degli anni settanta, quando si andavano già spegnendo ed offuscando i riflettori sugli eventi del 1968. Di quegli anni alcuni raccolsero i sogni e continuarono a vivere sotto le loro lunghe ombre. Altri, invece, intravidero gli ampi spazi di libertà che si erano aperti e ben pensarono di invaderli, anzi di appropriarsene come se fosse stata proprietà privata. La libertà già in quegli anni era diventata proprietà privata. Ognuno la raccoglieva nel recinto che più le confaceva.
Ogni cosa ed ogni luogo era buono per sistemare la propria tenda sotto il nome del suo straccio di libertà.
Primadi tutto un partito; si il “partito” già a quell'epoca era in pole position.
Poi il sindacato fatto ad immagine e somiglianza del gestore.
Le strutture pubbliche, vecchie e nuove, come miele al sole, attrassero vespe ed insetti vari, in gran quantità.

Una manna straordinaria inondò lo stivale: la costituzione delle regioni.
Ma questa invasione dello spazio pubblico non era una vera manifestazione di solidarietà, bensì il rifugio dell’egoismo dei tanti. Di ogni orientamento; anche di tanti che, solo qualche anno prima, stavano dall’altra parte. Tutti ad inseguire falsi dei come cinquemila anni fa.
Egoismo contro solidarietà.
Vinse l’egoismo, ….. l’egoismo oscuro di nessun colore anche se sotto tanti vessilli multicolori. Quasi sempre vince l'egoismo, dio dell'ego umano.

 A cosa e chi credere, quindi? …oggi.
 Per chi non lo sapesse ricordo che io, come tanti miei amici, utilizzo questo spazio come se fosse uno specchietto riflettente; le immagini riflesse sono immagazzinate nei messaggi e nei commenti. Quelli presenti qui e gli altri volati nei blog degli amici. E’ un gioco del tutto personale che tanti di noi facciamo. Lo facciamo innanzi tutto per noi stessi. Anche per essere, forse, ciascuno di noi, l’unico lettore di se stesso. Ci basta.

 Ho cercato nel  mio blog se ci fossero già delle risposte preconfezionate.
 Ne ho trovate diverse, comunque abbastanza numerose; forse troppe. Un blog quasi monotematico. Soprattutto per ciò che accade sotto i nostri occhi, anche inquesti giorni.
Ne ho prelevate tre e le ho riproposte, silenziosamente, con la pubblicazione dei tre post che precedono questo.
Il secondo, quello dedicato “AL DISCORSO DELLA LUNA”, l’ho dedicato agli altri staffettisti che, nati prevalentemente negli anni sessanta e settanta, hanno vissuto solo di riflesso le testimonianze dell’evoluzione sociale, propria ed irripetibile, degli anni sessanta. In particolare dedico a loro queste belle parole pronunciate da Giovanni XXIII “Tornando a casa, troverete i bambini. Date una carezza ai vostri bambini e dite "Questa è la carezzadel Papa". Troverete qualche lacrima da asciugare. Fate qualche... dite una parola buona: "Il Papa è con noi, specialmente nelle ore della tristezza e dell'amarezza". E poi tutti insieme ci animiamo cantando,sospirando, piangendo, ma sempre pieni di fiducia nel Cristo che ci aiuta e checi ascolta, continuare e riprendere il nostro cammino.”   
Alcuni di quei bambini potreste essere stati voi che partecipate alla staffetta.

Frai miei amici di profilo e di blog ed anche fra quelli che frequento senza la formalizzazione dell’amicizia, fa lo stesso, vi sono credenti di diverse fedi, atei, agnostici, apolidi, incerti, certi delle proprie convinzioni.

Le mie incertezze sono tanto consolidate  che mi permettono di affermare di:
- credere nella fede civile di Pertini;  e se qualcuno ha qualche minuto disponibile lo invito a leggere il post originale.
- credere nella testimoniata di fede della parola di Giovanni XXIII. Per far ciò credo, fermamente che non sia neppure necessario essere cristiani.
- credere nel sogno di MartinLuther King che dopo circa 50 anni ha permesso ad Obama di essere eletto alla presidenza degli USA.

Ma non è qui luogo per porre delle domande del tipo:chi è Dio o cosa è, oppure hai mai visto Dio? Anche coloro che si reputano teologi non sanno rispondere completamente e coerentemente a questi interrogativi.
Fra le mie incertezze so di “certo” che chi è dotato di fede in Dio ha diritto a manifestarla secondo le sue credenze e nessuno degli altri può chiedergli di dimostrare l’esistenza di Dio. Chi è, d’altra parte, capace di dimostrare il contrario? Come si fa a dimostrare che Dio non esiste?
Il mio DIO è quello dei quasi sette miliardi di profughi che vaghiamo sulla faccia della terra.
Il Dio dei forti, ma, soprattutto, il Dio dei deboli. Di più il Dio dei deboli.
Il Dio che Esiste, il Dio che non Esiste.
Perché, le mie incertezze mi confermano che se il DIO esiste, esiste per tutti allo stesso modo. Proprio perché è Dio.

Come nei supermercati, nei discount, nei piccoli negozi, si possono trovare tanti, tantissimi surrogati dei prodotti di qualità anche per il verbo “CREDERE” ce ne per tutti i gusti, per tutte le esigenze.
Infatti, possiamo credere di:
- ubbidire al capo, al coniuge, ai genitori, ai nonni, ai figli, agli istinti, alle tentazioni
- dare ascolto all’amico, al parente, all’amministratore di condominio, al vigile urbano
- avere fede in qualcuno, nel politico, nel prete, nel monaco,
- avere fede in qualcosa, nella fortuna, nella lotteria
- ritenere veritiero quanto detto da chi spergiura, bestemmia, dice, smentisce, conferma e poi smentisce di nuovo
- essere d’opinione, non avere opinione, farsi un’opinione, rompere un’opinione e venderne i pezzettini
- credere alla befana o a babbo natale, al ciuccio che vola, al tizio famoso (malvagiamente ce l’ho infilato)
- giudicare, ………pensare, ……… - reputare,……… - stimare,……… ……… ………… ……….
- ritenere,……… … - dare credito, ……… - prestare,……… ……… ………… ……… …… …….
E qui sopra lascio incompleta la cantilena perché non riesco “a credere” “di credere” che ci sia qualcuno che crede che noi facciamo tante azioni credendo di credere ed anche per poter ringraziare qualche masochista che è giunto sin qui lasciandogli la facoltà di lanciare un bel vaffanculo. Magari per inoltrarsi nell'universo, da dove siamo partiti, in cerca della Verità o della Fede .....se ci riesce.

 
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Commenti al Post:
ITALIANOinATTESA
ITALIANOinATTESA il 16/11/10 alle 00:04 via WEB
Forse a qualcuno è passato per la mente che “INTERNET” è sempre esistito? Noi solo nell’ultimo ventennio lo abbiamo scoperto; ma internet è sempre esistito. Credere o lasciare.

Internet è come l’amicizia. E’ empatia. Internet è pensiero che vola spinto dal vento fatto di onde che non spostano aria, ma spero fanno girare i neuroni. Internet è pensiero unilaterale, ma che si riflette, ritorna indietro e può ancora riflettersi. Sino a quanto qualcuno ha voglia o forza per farlo. Internet è pensiero che smette di essere unilaterale diffondendosi in ogni dove. Ovunque c’è qualcuno disponibile a raccogliere il “testimone” della grande staffetta della vita. Internet siamo noi, il niente, il tutto.
Internet è il nostro Dio! ……. esagerato! ….o no?
(Rispondi)
 
 
ITALIANOinATTESA
ITALIANOinATTESA il 16/11/10 alle 09:48 via WEB (Rispondi)
 
misteropagano
misteropagano il 16/11/10 alle 01:35 via WEB
non avendo nessun elemento per giudicare l'esistenza di dio, mi affido ben più volentieri alla coscienza civica ...Un saluto M* generazione'60
(Rispondi)
 
 
ITALIANOinATTESA
ITALIANOinATTESA il 16/11/10 alle 17:02 via WEB
ITALIANOinATTESA il 16/11/10 alle 01:51 via WEB
Energie di Senso
Due regine
infuse
nell'Onda
Utopia e Pragmatismo

una sintesi divina. Un saluto, M@.

ciao mistero, riporto qui il tuo messaggio ed il mio commento che ti ho rilasciato Un saluto, M@.
(Rispondi)
 
OutOfTarget
OutOfTarget il 16/11/10 alle 08:23 via WEB
Mannagg... M@ mi dispiace, come al solito non ho tempo ora per leggere un post così lungo. Ripasso appena posso. Ciao.
(Rispondi)
 
 
ITALIANOinATTESA
ITALIANOinATTESA il 16/11/10 alle 16:56 via WEB
Ale' ho fatto l'estratto anche per te, certo tu non hai bisogno della contestualizzazione e delle motivazioni, o no? ritorna quando vuoi, devo passare da te. Un Saluto, M@.
(Rispondi)
 
teti900
teti900 il 16/11/10 alle 08:41 via WEB
francamente non saprei cosa aggiungere___
(Rispondi)
 
 
ITALIANOinATTESA
ITALIANOinATTESA il 16/11/10 alle 16:31 via WEB
...siamo tutti alla ricerca ...di qualcosa che forse non ci è dato di trovare.
(Rispondi)
 
 
ITALIANOinATTESA
ITALIANOinATTESA il 16/11/10 alle 20:01 via WEB
ho trovato questo tuo commento in giro; permettimi di condividerlo. Se, per caso, dal mio post dovesse emergere che l'autore appare come una persona "pia e santa", vuol dire che ho sbagliato ad esprimermi.
Nel mio post, alla fine dei conti, cerco di evidenziare che, secondo me la parola credere viene utilizzata molte volte impropriamente. Ci sono molti sinonimi, di volta in volta, più adatti.

il tuo commento riportato:
teti900 il 16/11/10 alle 09:27 via WEB ___ onestamente dopo aver scorso un po' di post__ sono disorientata ___ e continuo a ritenere che le parole siano ostacolo e non facilitatrici nell'esprimere il complesso di elementi che ruota intorno ai valori___ tant'è vero che sembrano in buona parte scritti da santi___ mentre a me non sembra di vederne così tanti in giro:)) ___ (lo so__ sono terribile:)) ciao amoon__ buona giornata!
(Rispondi)
 
 
 
teti900
teti900 il 18/11/10 alle 10:58 via WEB
beh___ vedendoti e rivedendoti passare alla fine ho capito che era una sorta di invito a tornare ed eccomi qui___ come detto non saprei cosa aggiungere___ altro che a me è evidente quale sia la tua generazione di appartenenza:)) ___ e forse che mi sforzo di fare _giovanilisticamente _ anche per evitare di deprimermi più di quanto mi renda allibita__ e francamente__ passami il termine in_azzata questo tempo, l'attuale. __ quindi invidio la tua tenacia nel tentare di collegare un passato che altri stanno efficacemente cancellando a un futuro che dalla mia (e forse anche dalla tua) prospettiva fatica a rappresentarsi. ___ e allora se le parole e i valori sono di più e diversi da quei tre o quattro essenziali a cui accennavi__ sto zitta__ scuoto la testa e taccio ostinatamente appesa a quello che non dico ma faccio e penso in assoluta coerenza ovunque mi trovi a passare, quindi ovviamente anche qui. buona giornata:)
(Rispondi)
 
Spitama
Spitama il 16/11/10 alle 09:35 via WEB
Siamo, come un albero, nati sani ma poi, purtroppo, siamo cresciuti con il troppo sole del benessere, senza, però, che qualcuno ci annaffiasse con l'acqua dei veri valori. E questo è risultato che oggi vediamo tutti: un albero grande con tanti rami, ma senza più linfa vitale, quasi destinato a rimanere secco e senza la possibiltà di dare foglie nuove. Buona giornata
(Rispondi)
 
 
ITALIANOinATTESA
ITALIANOinATTESA il 16/11/10 alle 16:55 via WEB
Ciao Ciro, ciò che definisce così bene con la metafora corrisponde esattamente al destino delle generazioni che si stanno confrontando con questa staffetta. Chi sa se hanno la pazienza di giungere sino in fondo. Speriamo. M@.
(Rispondi)
 
mar1anna3
mar1anna3 il 16/11/10 alle 09:40 via WEB
credere a chi o a cosa... e un a domanda assai diffcile ...e a lo e ancora di piu la risposta.... xke credere in Dio e da cattolici... ma credere nella vita e da Uomini... io credo a modo mio in tutto... ma specie nel valore del rispetto xke solo con esso... la vita la si vive meglio..... ciao mario dolce giornata anke se uggiosa
(Rispondi)
 
 
ITALIANOinATTESA
ITALIANOinATTESA il 16/11/10 alle 16:51 via WEB
bentornata Marianna, proprio perchè è difficile cerchiamo qualche risposta con la collaborazione di più persone. Vedo che oggi è veramente una giornata molto uggiosa. Un saluto, M@.
(Rispondi)
 
superciro33
superciro33 il 16/11/10 alle 10:59 via WEB
caro mairo ti leggo sempre con piacere perchè vedo che il nostro "credere" è rivolto alla verità,alla libertà,alla democrazia che troppo spesso sono vilipese e calpestate!la grande ignorante minestrella ha abolito come insegnamento propedeutico la COSTITUZIONE ed ha CONVALIDATO come primario la RELIGIONE CATTOLICA!cosa si può sperare dalle generazioni future se non il bullismo,l'assolutismo,il rifiuto dei valori etici alla base della vita CIVILE.la domanda che ho sempre posto e senza valide risposte è:COSA FARE!COSA FARE!COSA FARE per sconfiggere il lerciume e la pochezza di questo (s)governo?con affetto ciro
(Rispondi)
 
 
ITALIANOinATTESA
ITALIANOinATTESA il 16/11/10 alle 16:48 via WEB
Ciao Ciro con questa staffetta, proposta dall'amica Alba, stiamo trattando il tema: "A chi ed a cosa crediamo oggi".

Come tu dici appare inverosimile che il tizio riceve tanto consenso.
Forse anche da questa discussione potranno emergere spunti da approfondire. Un caro saluto, M@.
(Rispondi)
 
dolly.1
dolly.1 il 16/11/10 alle 13:04 via WEB
Voglio continuare a leggere i tuoi post.. perchè vi sono valori in cui credere.. Oggi l'umanità sta morendo perchè non sa più vivere. Oggi voglio credere nell'uomo, nella sua rinascita. Voglio credere in un mondo giusto dove i disonesti non mi governano. Un caro saluto. Dolly
(Rispondi)
 
 
ITALIANOinATTESA
ITALIANOinATTESA il 16/11/10 alle 16:39 via WEB
Ciao Dolores, qui c'è bisogno del tuo aiuto.
Il tema della staffetta è: "A chi ed a cosa crediamo oggi".
Sono certo che tu hai cose importanti da dire. Un risaluto, M@.
(Rispondi)
 
 
 
dolly.1
dolly.1 il 16/11/10 alle 18:26 via WEB
Credo nell'Amore diffuso in ogni persona, credo al cuore dei popoli che è la lingua universale, credo al canto dell'uomo che è lo sprigionarsi infinito della vita. Credo nelle nuove generazioni a dispetto di coloro che sanno solo puntare il dito contro. Credo alle "chiamate" che ognuno ha nel proprio intimo. Credo nell'umanità che geme e soffre per le doglie infinite e, a volte atroci del parto storico di ogni giornata del mondo. Ma dentro la mia anima sento un credo potente che vorrei facesse danzare il mondo: l'unità dei popoli e delle religioni.. dove un solo Dio esiste: il dio della fratellanza... Un caro saluto... Dolly
(Rispondi)
 
 
 
 
ITALIANOinATTESA
ITALIANOinATTESA il 16/11/10 alle 18:42 via WEB
Grazie Dolly, con poche parole hai centrato il tema, secondo la tua e, forse, la mia visione.
Sto cercando di leggere tutti gli altri post e già ora mi viene da pensare che tutti i "credo" da te esposti e ricorrenti in tanti posts possono essere sostituiti da sinonimi ad eccezione dell'ultimo "credo". Un saluto, M@.
(Rispondi) (Vedi gli altri 2 commenti )
 
 
 
 
dolly.1
dolly.1 il 17/11/10 alle 16:39 via WEB
Grazie a te Mario.. questo è crescere insieme.. Un caro saluto. Dolly
(Rispondi)
 
 
 
 
ITALIANOinATTESA
ITALIANOinATTESA il 11/12/10 alle 00:26 via WEB
Il mio credo..
Post n°421 pubblicato il 08 Dicembre 2010 da dolly.1

Tag: La danza del mondo

Credo nell'Amore diffuso in ogni persona, Credo al cuore dei popoli che è la lingua universale, credo al canto dell'uomo che è lo sprigionarsi infinito della vita. Credo nelle nuove generazioni a dispetto di coloro che sanno solo puntare il dito contro. Credo alle "chiamate" che ognuno ha nel proprio intimo. Credo nell'umanità che geme e soffre per le doglie infinite e, a volte atroci del parto storico di ogni giornata del mondo. Ma dentro la mia anima sento un credo potente che vorrei facesse danzare il mondo:
l'unità dei popoli e delle religioni.. dove un solo Dio esiste: il dio della fratellanza...
E tu cosa vorresti facesse danzare il mondo?
(Rispondi)
 
PSICOALCHIMIE
PSICOALCHIMIE il 16/11/10 alle 14:59 via WEB
passo solo per ringraziarti :)) commenterò stasera
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ITALIANOinATTESA
ITALIANOinATTESA il 16/11/10 alle 16:36 via WEB
grazie a te per l'occasione che ci hai offerta. Ho riportato in un box in testa al post un estratto con la eliminazione delle motivazioni e la contestualizzazione. Ciò anche per facilitare la lettura a chi ha poco tempo.
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biasiannarita
biasiannarita il 16/11/10 alle 20:20 via WEB
Se me lo concedi,credo di essermi un pò persa...tu citi un sacco di credenze e anche doveri...il mio credo non è un dovere e non dovrebbe esserlo per nessuno...non dobbiamo credere solo perchè la società in cui viviamo ce lo impone...io credo in quello che sento nell'anima e si riflette sulla mia vita inesorabilmente...ribadisco,esiste qualcosa di grande e unico al mondo che per me non ha nome,ma è la salvezza della mia anima...grazie per la tua visita,mi ha fatto piacere il tuo commento :))buona serata...
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ITALIANOinATTESA
ITALIANOinATTESA il 16/11/10 alle 20:51 via WEB
...infatti nel testo del post tento di evidenziare che il verbo "credere" può essere sostituito, quasi sempre, con sinonimi a meno del caso in cui ci si riferisce a questa Entità Maggiore o Superiore che tanti chiamano Dio e che tu puoi, serenamente, lasciare senza nome. un saluto, M@.
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ladymarianna0
ladymarianna0 il 17/11/10 alle 00:04 via WEB
Ciao Mario, metto da parte Dio e gli dei, i dubbi e le incertezze che ormai sono diventati fedeli compagni di viaggio... I "mei credo" sono molto terreni e certemente discutibili, ma sono davvero sentiti:
credo negli altri e nella condivisione, credo nell'integrazione a tutti i livelli, credo nella forza e nell’universalità dei sentimenti, credo nell’uguaglianza sociale, credo nella diversità quale fonte di arricchimento, credo nella complementarietà e nella flessibilità dei ruoli, credo al bisogno di ognuno di essere riconosciuto nella propria individualità, credo nell’accettazione non come resa ma come nuovo modo di affrontare la vita, credo che dalle sofferenze si possa uscire temprati, credo nella possibilità di trasformare debolezze e fragilità in punti di forza, credo nella libertà di pensiero, credo che le guerre siano sempre e comunque un crimine, CREDO CHE ABBIAMO BISOGNO DI FUTURO... Sono andata a ruota libera (e ho fatto la cantilena), non è tutto ma è molto di ciò in cui credo. Ti lascio con queste poche parole che sono all’origine dei miei valori: "Siamo tutti fratelli sotto la pelle, e io vorrei spellare l' umanità per dimostrarlo." (A. Rend) Un caro saluto e complimenti per l’iniziativa della staffetta, Monica
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ITALIANOinATTESA
ITALIANOinATTESA il 17/11/10 alle 18:02 via WEB
Sto cercando di leggere ed interpretare i messaggi degli altri; vediamo come si sviluppa il dibattito. Certamente Alba farà un post a modo suo, ma il materiale resta a disposizione di tutti noi. A me incomincia a venire un'idea. aspettiamo qualche giorno. Un saluto ed un sentito grazie a te, M@.
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semprepazza
semprepazza il 17/11/10 alle 00:17 via WEB
Mi sento disillusa dalla società in cui vivo e praticamente sono molto poche le cose in cui continuo a credere. Fra esse c'è l'amicizia, ma solo perchè ho tre ( e solo tre) buoni e VERI amici da sempre, che non sono mai cambiati. Credo nel lavoro, anche se è difficile ottenerlo, ma sono consapevole che nel lavoro c'è riscatto per tutti, se si ha la fortuna di fare qualcosa che piace con passione. Credo nel bello, nell'arte, nella musica. Tutte cose create dagli uomini... a cui non credo molto... sono cambiati, ma finchè saranno in grado di esprimere genialità c'è ancora speranza.
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ITALIANOinATTESA
ITALIANOinATTESA il 17/11/10 alle 20:46 via WEB
Credere in se stessi e nei pochi buoni amici; sembra la linea prevalente.
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PSICOALCHIMIE
PSICOALCHIMIE il 17/11/10 alle 00:24 via WEB
pensavo al tuo specchio riflettente, che racconta di te della tua esperienza, di noi e del piacere di condividere questa bella passeggiata insieme, come buoni amici che chiacchierano a bassa voce... grazie :)
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ITALIANOinATTESA
ITALIANOinATTESA il 17/11/10 alle 19:46 via WEB
grazie per avermi offerto la condivisione di questa iniziativa. Resto ...inattesa delle tue operazioni di alchimia.
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OutOfTarget
OutOfTarget il 17/11/10 alle 08:23 via WEB
Innanzitutto grazie della dedica... quel discorso è uno dei miei brani preferiti. Poi... mi dispiace M@... io nel mio post ho cantilenato ed il "Ciuccio che Vola" che per me è quello di Stanlio ed Olio che cantano "Vedi gli asini che volano lassù..." me lo sono solo dimenticato, altrimenti lo avrei messo. ^__* Ma ciò in cui credo è ciò che mi circonda che quotidianamente mi rimanda a qcs di più grande. P.s.: posso annoverarmi con orgoglio tra quelli che negli ultimi due anni e più non "sono scompars"?
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ITALIANOinATTESA
ITALIANOinATTESA il 17/11/10 alle 10:20 via WEB
toc....toc....,
credere nella vita da <<inside me>> come out_ina. Che dire: mi piace.
APRI LA FINESTRA E FAI ENTRARE IL CIUCCIO CHE AVEVI DIMENTICATO" Altrimenti da i calci a me. Un saluto, M@.
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OutOfTarget
OutOfTarget il 17/11/10 alle 13:05 via WEB
^__^
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gallipoli5
gallipoli5 il 17/11/10 alle 10:24 via WEB
Proprio stamattina, andando per strada, senza volerlo ho sentito chiacchierare due uomini delusi in eta di pensione (fintanto che ci sarà dato ancora modo di avere la pensione nel nostro malconciato Paese) l'uno che diceva all'altro: se sapevo che aver figli sarebbe andata a finire così male mi sarei sposato a 60 anni, e l'altro che gli rispondeva: io invece non mi sarei sposato per niente, visto che oggi si vive una vita fatta di niente. Eppure, notte e dì ci vien detto di continuare a credere agli uomini della provvidenza stretti amici se non unti di Dio, senza però spiegarci di quale Dio sono unti, visto che il calendario è pieno di Dei.
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ITALIANOinATTESA
ITALIANOinATTESA il 17/11/10 alle 20:49 via WEB
Grazie gallipoli, per questa istantanea di "umanità delusa" che ben si inserisce in questo quadro in evoluzione. Un saluto, M@.
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fioreselvatico3
fioreselvatico3 il 17/11/10 alle 10:56 via WEB
Ci sarebbe troppo da scrivere,dico solo che il tuo argomento è troppo vasto,per cui secondo me dovresti essere piu sintetico.Comunque il credere,è il problema,colui che crede,ha mio avviso perche non vede,e per vedere bisogna prima di tutto scoprire se stessi.Indagare su se stessi,è la chiave per comprendere il mondo.Una volta scoperto chi siamo,credi non ci saranno più,ma il semplice osservare permettera la comprensione,in quanto la realta,per lo più è modificata dai condizionamenti della nostra mente.Un esempio,il tuo condizionamento,ti fa credere in Obama,be Obama se appprofondisci,è solo una marionetta,il vero potere è da tutt"altra parte,anzi è invisibile,ciao
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ITALIANOinATTESA
ITALIANOinATTESA il 17/11/10 alle 13:03 via WEB
Innanzi tutto grazie, fiore, per essere passato, quasi stavo pensando di venire a cercarti, considerando che questo è, in qualche modo, un argomento a te caro che spesso tratti nel tuo blog che, come sai, non trascuro mai di leggere.
Il tema non è solo mio, fiore, ma della staffetta di bloggers che hanno aderito all'invito promosso da PSICOALCHIMIE.
La forza dell'analisi, secondo me, sta proprio nelle possibilità che essa offre di poter pervenire a trarre una qualche sorta di sintesi.
Il mio messaggio è sintetizzabile nella frase:

<<"le mie incertezze mi confermano che se il DIO esiste, esiste per tutti allo stesso modo. Proprio perché è Dio.">>
per il resto il verbo credere, per me, potrebbe essere ben sostituito da sinonimi con i loro specifici significati.
I miei condizionamenti, certo, sono alla base delle contraddizioni che sottostanno alle mie "certe" incertezze.
Quando mi riferisco alle "tre risposte preconfezionate" prelevate dal mio blog lo faccio in modo oggettivo e non soggettivo. Io dico di "affermare" che i sentimenti sottostanti le azioni dei personaggi citati erano basati sulle loro, e non mie, credenze. Naturalmente affermare ciò può ben passare, con una lettura veloce, come un "credere" in loro.
Nel caso di Obama ci deve essere un post fatto in occasione del giuramento. Un saluto, M@.
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ITALIANOinATTESA
ITALIANOinATTESA il 17/11/10 alle 13:12 via WEB (Rispondi)
 
 
 
fioreselvatico3
fioreselvatico3 il 17/11/10 alle 13:19 via WEB
<<"le mie incertezze mi confermano che se il DIO esiste, esiste per tutti allo stesso modo. Proprio perché è Dio. Ti spiego perche non possiamo intenderci.Io come te sono stato condizionato al condizionamento che debba esistere un dio.Ma per vivere non c"è bisogno dell"ipotesi Dio,se scendi dentro di te capirai,che hai un potere inimmaginabile,SEI TU GRAZIE A QUESTO POTERE,che ti scegli l"universo dove vivere,e crei il tuo sogno .Questa è la mia visione del mondo,sembra folle,soltanto perchè i piu sono pieni di condizionamenti,appunto di CREDO,questi credo altro non sono le prigioni che il sistema predominante ci impone.Il potere ,perchè in questo mondo ,penso sarai d"accordo ,C"è un potere occulto,per continuare ad esistere,ci deve condizionare,con dei credo ha non vedere,cose ha mio vedere,piu che ovvie.ci risentiamo
(Rispondi)
 
 
 
 
ITALIANOinATTESA
ITALIANOinATTESA il 17/11/10 alle 13:35 via WEB
Riporto, estrapolandole dal testo, queste mie frasi:

"Quindi è necessario “identificarsi” e permettere di “farsi identificare”. Con le impronte digitali della propria coscienza."

poi

"Una cosa è certa; ogni persona, appartenente al genere umano, ha bisogno di essere allevato; prima di poter dichiararsi autosufficiente. Nessuno può dimenticare la nostra natura e comportarsi, da adulto, come se fosse nato sotto un cavolo già bello e cresciuto. Nuovo di zecca, pronto per l’uso, figlio della sua superbia senza offrire alcuna riconoscenza a chi ne ha diritto. Inoltre ogni persona ha bisogno di essere educato e ciò, purtroppo, non accade sempre. In quegli anni della mia infanzia, a cavallo dell’anno santo del ’50, ho certamente, in modo indelebile, subito l’influenza dell’educazione cristiana. Era il periodo delle grandi manifestazioni religiose, ma io non riuscivo a comprendere il perché di quei vestiti neri o bianchi, a volte rossi o viola dei celebranti che tanto si differenziavano da quelli indossati dal resto degli astanti. Non l’ho ancora compreso neppure sino ad oggi.

POSSIAMO NOI RIUSCIRE AD AVERE DELLE CERTEZZE PRESCINDENDO DA CIO' CHE, NECESSARIAMENTE, CI HA CONDIZIONATO AL MOMENTO DELLA NOSTRA NASCITA, E FORSE ANCHE PRIMA, COME CREATURE UMANE?
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fioreselvatico3
fioreselvatico3 il 17/11/10 alle 19:46 via WEB
Inoltre ogni persona ha bisogno di essere educato :Roba tua Proprio questo è il punto,sembrera folle,ma per comprendere noi stessi,sai quel famoso detto CONOSCI TE STESSO,bisogna assolutamente diseducarci.Una volta avvenuto questo miracolo(Miracolo perchè pochissimi ci riescono)la vita sara ben altro,vedrai la vita per quello che è senza i CONDIZIONAMENTI,installati appunto per impedirci di vedere l"ovvio,la mia esperienza mi dice che chi vede la realta senza condizionamenti,sa che il paradiso non è qualcosa aldila,ma bensi uno stato di coscienza.Chi è molto ignorante,sono stato in molti paesi del terzo mondo,vive in quello stato paradisiaco,dalle nostre parti la scuola da tutti definita una benedizione,è il principale motivo del perdere il nostro stato paradisiaco.ma possiamo riaquistare quello stato,non è impossibile conoscere se stessi,il problema principale è che diventeremo dei disadattati,ma questo di sicuro non sara un problema,ma per gli altri sembreremo dei folli,ciao dal follle
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ITALIANOinATTESA
ITALIANOinATTESA il 17/11/10 alle 20:33 via WEB
Bisogna precisare cosa vogliamo intendere per "essere educato" (parole mie)
Anche i tuoi preziosi commenti, ad esempio, possono rappresentare "un qualcosa" che tende ad educare me, così come qualsiasi azione che ciascuno di noi compie, potenzialmente, può agire su indeterminati soggetti; anche incoscientemente o involontariamente. anche, chi lo sa, su qualche masochista che legge queste note.
Penso di comprendere il tuo messaggio, ma io alcuni condizionamenti li tengo e con essi riesco a convivere cercando di non diventarne succube.
Nel post, non a caso, sono partito da dove idealmente disperso, mi sono posto. Non i condizionamenti subiti, ma la mia coscienza mi suggerisce (non impone) di guardare non solo a quelli bravi che riescono a compiere il MIRACOLO (cioè l'automiracolo) che tu ben ci mostri. Sappiamo, ad esempio, che siamo 7 miliardi di appartenenti alla specie umana e, per me, sarebbe molto bello, sapere che ogni giorno ciascuno di questi nostri simili, potesse, in qualche modo, cibarsi a sufficienza e non morire di fame abbandonato su di un marciapiede .....nel deserto .....in mezzo al mare, come si vede nel video.
Sono certo che i viaggi che hai fatto ti hanno dato la possibilità di realizzare il tuo MIRACOLO e, non ho elementi per non riconoscere che sia una la soluzione ottimale. Credi che non sia convinto che la gran parte delle cose prodotte non servano ad altro che a complicarci la vita?
Ritornando all'oggetto della staffetta, ti invito, se hai tempo a farti un giro fra i blogger che hanno postato.
Quasi tutti credono in se stessi; però ...a me i conti non tornano. Vedremo cosa succede quando termina questo piccolo giro di giostra. Un folle saluto, M@.
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fioreselvatico3
fioreselvatico3 il 18/11/10 alle 20:33 via WEB
Quasi tutti credono in se stessi; però ...a me i conti non tornano.Ecco dove sbagli,gli altri non credono in se stessi,bensi nei condizionamenti predominanti.Metafora,visto il tuo post sui fiori,è impossibile far sviluppare da una pianta di pesco delle mele,se sei te stesso non c"è problema il mondo è meraviglioso,ma una pesca per quanto si sforzi,mai farà le mele,ciao e allegria
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ITALIANOinATTESA
ITALIANOinATTESA il 19/11/10 alle 00:11 via WEB
Grazie, fiore, per il passaggio e per i tuoi preziosi e graditi commenti.
Il post successivo non è sui fiori, fiore, ma sulla grave VERGOGNA DELLA SPAZZATURA che incombe sulla martoriata città di NAPOLI.
Infatti, in contrasto con gli amorevoli fiorellini, che comunque non fanno male agli occhi ed all’animo, è inserito il link ad un post pubblicato il 28 ottobre scorso, quando la situazione sul campo, già grave, non aveva ancora raggiunto l’attuale schifosa consistenza. I fiorellini rappresentano il richiamo alle parole pronunciate dal <<TIZIO>> nel maggio 2008 presso il Palazzo Reale in Napoli in occasione dell’annuncio del presunto superamento dell’emergenza. Le parole "Vita nuova per NAPOLI ......fiorellini ecc, ecc". pronunciate dal tizio furono immediatamente smentite o, meglio, rinnegate. (v. video).

Ritornando all’oggetto del post, fiore, io ho scritto “quasi tutti credono in se stessi”, cioè sono loro a crederci, non io. Appunto dicevo: “però ….a me i conti non tornano”.
Ciò che tu esprimi, fiore, certo che mi affascina, ma penso (non dico credo), che ci siano diversi percorsi che possono permettere ad una “persona” di pervenire alla conoscenza di SE STESSO e di raggiungere l’affrancamento dai condizionamenti di cui ne è, o ne era, succube. Mi domando, intanto, se, ad esempio, la “diseducazione”, anche spontanea, non possa essere essa stessa una forma di “educazione” dalla quale possano sorgere nuovi condizionamenti.
Richiamando la tua esperienza e le tue conoscenze, dici che solo pochi riescono a pervenire ad una piena conoscenza di SE STESSI. Sarà così, ma gli altri? Cosa ne è di loro, se non riescono a compiere il percorso completo e, magari, si fermano ai tre quarti del percorso? Li possiamo considerare mezzo folli e capaci, comunque, di vivere nel loro paradiso?
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angeligian
angeligian il 17/11/10 alle 22:53 via WEB
Mamma mia, che post difficile! Personalmente non credo a niente, né all'Uomo né a Dio, né alla Patria né all'Onore, né all'Amore né tanto meno all'Amicizia. Credo nel Male, quello si', perché lo vedo dappertutto intorno a me. Peccato, poteva essere un gran bel mondo! E comunque, credente o miscredente, che Dio ti benedica perché sei proprio una brava persona (una delle pochissime)
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ITALIANOinATTESA
ITALIANOinATTESA il 17/11/10 alle 23:04 via WEB
Angela non aver paura, alla fine scopriremo:
- che il tutto è uguale al niente.
- che il bello è uguale al brutto.
- che il il nero è uguale al bianco.
- che un branco di salmoni è uguale ad un gregge
- che ciascun essere è uguale a se stesso
- che un uomo è uguale ad una donna
- che una donna è uguale ad un uomo
- che il cervello è uguale al cuore
- che il cuore è uguale al cervello
scopriremo ancora:
- che il male è uguale al bene.
..... ed allora, Angela, scoprirai di aver creduto al bene ....a tua insaputa.
Questo è il culmine della follia.
Scritto con il cervello danzante ...senza partner.
sapendo che sopravvivere non è uguale a vivere.
Credere o lasciare: un diabolico saluto, M@.
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angeligian
angeligian il 07/10/11 alle 18:42 via WEB
Toh! Volevo lasciarti un commento (senza vaffa), ma vedo di averlo già fatto. Oggi scriverei nello stesso modo, aggiungendo che niente rende l'uomo stupido come la fede o la presunzione di verità. Cià cià
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superciro33
superciro33 il 18/11/10 alle 12:24 via WEB
scusami se mi intrometto,ma la tua "disperazione" è la medesima di tutti coloro che hanno intrapreso il lungo cammino della vita tra gioie e dolori cercando di alimentare l'ottimismo piuttosto che il pessimismo!essere ottimisti significa proteggere la nostra mente ed essere pronti a contrastare la moltitudine di imbecilli che osannano il nulla e creano povertà.credimi nella mia lunga vita ne ho viste di tutti i colori,ma l'onestà e la correttezza mi hanno sempre gratificato!un abbraccio se lo permetti da un "giovane anziano" ancora nelle sue piene facoltà fisiche e mentali.
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psicologiaforense
psicologiaforense il 18/11/10 alle 00:40 via WEB
Ciao. Ottimo. E' un post perfettamente articolato, suggestivo e originale. L'ho letto con vero piacere.
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ITALIANOinATTESA
ITALIANOinATTESA il 18/11/10 alle 09:52 via WEB
Grazie per le belle parole. L'iniziativa di Alba mi ha permesso di fare qualche passo avanti nella costruzione di questa "creatura" che è il piccolo blog.
Il confronto con tanti altri blogger ci ha regalato scoperte o conferme che rappresentano, comunque, un utile arricchimento delle nostre conoscenze. Un saluto, M@.
(Rispondi)
 
ITALIANOinATTESA
ITALIANOinATTESA il 18/11/10 alle 10:13 via WEB
ANCHE QUESTO GIRO DI GIOSTRA E' TERMINATO
....E LA GIOSTRA CONTINUA A GIRARE


"Ho visto
la gente della mia età andare via
lungo le strade che non portano mai a niente,
cercare il sogno che conduce alla pazzia
nella ricerca di qualcosa che non trovano
nel mondo che hanno già, dentro alle notti che dal vino son bagnate,
dentro alle stanze da pastiglie trasformate,
lungo alle nuvole di fumo del mondo fatto di città,
essere contro ad ingoiare la nostra stanca civiltà
e un dio che è morto,
ai bordi delle strade dio è morto,
nelle auto prese a rate dio è morto,
nei miti dell' estate dio è morto...

Mi han detto
che questa mia generazione ormai non crede
in ciò che spesso han mascherato con la fede,
nei miti eterni della patria o dell' eroe
perchè è venuto ormai il momento di negare
tutto ciò che è falsità, le fedi fatte di abitudine e paura,
una politica che è solo far carriera,
il perbenismo interessato, la dignità fatta di vuoto,
l' ipocrisia di chi sta sempre con la ragione e mai col torto
e un dio che è morto,
nei campi di sterminio dio è morto,
coi miti della razza dio è morto
con gli odi di partito dio è morto...

Ma penso
che questa mia generazione è preparata
a un mondo nuovo e a una speranza appena nata,
ad un futuro che ha già in mano,
a una rivolta senza armi,
perchè noi tutti ormai sappiamo
che se dio muore è per tre giorni e poi risorge,
in ciò che noi crediamo dio è risorto,
in ciò che noi vogliamo dio è risorto,
nel mondo che faremo dio è risorto..."

grazie Francesco.
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italianoinattesa1
italianoinattesa1 il 21/11/10 alle 10:41 via WEB
99 POSSE - TU LO CHIAMI DIO

SPERANDO CHE SE NE COMPRENDA IL SENSO
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gaza64
gaza64 il 30/03/14 alle 22:07 via WEB
Davvero interessante questa tua ricostruzione, soprattutto in senso etico, attraversando i decenni che si sono succeduti alla tua nascita fino a quattro anni fa e che, a proseguire, darebbero ancora più peso a questa tua duplice domanda che, oggi, mi sembra un macigno. Credo, fortemente credo alla potenzialità dell'uomo di poter agire come il Dio che, a qualunque latitudine e sotto il mantello di ogni religione, ha parlato per mezzo suo di concetti semplici, di sentimenti autentici: di famiglia, di amore e rispetto reciproco, di correttezza ed empatia. Ma la semplicità non può giocare in borsa, e l'amore non può essere venduto: si scambia. Forse è troppo tardi per comprenderlo, Mario, ma voglio credere che sia ancora troppo presto....Grazie, Gabriella...
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