MINICAOS IN LIBERTA'

Ehhh magari!! Io, vorrei... esser Superforte ma non fisicamente piuttosto interiormente, forte fortissima per affrontare e superare le grandi avversità della vita... Ma, (un po') SuperTiz già lo sono, ammirami!! per esempio, in quest'occasione: clicca ^___^

ah ah sei troppo forte Tiz!!!!

x Super Tiziana: siilo ...ci sorprenderai!

uhm propenderei per scendere in campo per "sterminarlo"... ma dovrei farlo anche con tutti i milioni che credono nei suoi valori... troppo faticoso. Opterei per la telecinesi (la visione a raggi X, magari a volte farebbe vedere cose che è meglio non vedere). Ciao ciao

...questa potrebbe essere anche una "virtù"; d'accordo sul possibile suo sterminio; siam pochi, ma ci siamo. un saluto, M@.

Gioco: essere invisibile e volare. Urko ... che forte sarebbe :)! Ciao Oscar

...l'esser invisibile di certo è uno dei più affascinanti, ma in molti dove ci si può arrivare anche per induzione ...che ne rappresenta una sorta di surrogato ...non sempre benefico. un saluto, M@.

L'ultimo: un altro a piacere mio.

...un'altra passata di scanner?
ora lo aggiungo.

Opto per altro a piacere e dico : avere la capacità di interessare la gente e farla riflettere sui problemi di disuguaglianza che contraddistinguono la nostra società. p.s. so di essere noioso e prevedibile, ma che ci vuoi fare caro amico mio. Ti auguro un buon weeek end.

La disuguaglianza è un valore, non un problema.
Ritenta
M@rio, l'americano può scegliere un altro superpotere?

...la "diseguaglianza sociale" ...intende l'americano! ...eliminandone un po' credo che avremmo meno problemi.
...certo che la "diseguaglianza" è da intendere come valore ...se, ad esempio immaginassimo che tutti i numeri fossero uguali ...oppure tutte le parole avessero lo stesso significato ...ovvero la superficie terrestre fosse perfettamente pianeggiante ...non ultimo Alfredo sarebbe uguale all'americano!
...allora cerchiamone uno nuovo ...che potrebbe anche essere una sorprendente novità!

grazie per avere capito..............................mi sembrava così semplice.

Telepatia (leggere i pensieri della gente)
Così sarei in grado di distinguere le persone malefiche prima di affezionarmi aloro..
Buon fine settimana Mario..un sorriso Enza.

...cercar di dialogare con chi infonde empatia forse può rappresentare un primo punto di partenza;
...cara Enza ti dedico questo post di qualche mese fa. Auguro anche a te un solare WE, Mario.

Dialogare con chi infonde empatia è facile..e con gli altri che è difficile...^____^....

tutti....

...si potrebbe fare all'inverso, cioè eliminarne almeno UNO!

...penso di averli gia' tutti,caro Mario !!!!!!...ma dovendo scegliere ...sicuramente GUARIRE GLI ALTRI...Mi piacerebbe smascherare e finalmente far crollare le grandi case farmaceutiche ed i baronati ,che, in modo indegno, controllano e regolano per puri fini economici ..il bene primario della salute...influendo notevolmente anche sulle strategie socio- politiche (non ultime: la creazione di armi chimiche e biologiche)...Ti abbraccio con affetto ,Catia

...sento, cara Catia, che questo "potere" ...inteso come "impegno responsabile" verso chi ha bisogno già fa parte del tuo "essere" anche in questa community offrendo loro concrete possibilità di recupero della propria identità violata o mai completamente definita.
...come sai a me è sempre apparso così anche verso la comunità UMANA a qualsiasi livello considerata. un forte abbraccio, Mario.

Vorrei essere superDolly per spazzare TUTTI dal palazzo Montecitorio!!!! La serenità brilli nel tuo cuore ch'è sempre colmo d'amore. Una serata all'insegna della gioia e allegria, col mio abbraccio, Dolly ^_^

...eccerto che sì! ...una "Super.Dolly" che possa far rinsavire un po' di gente con la ragione o con il bastone. Buon WE con un forte abbraccio, Mario.

Guarire gli altri M@

...una scelta positiva la tua che servirebbe a liberare i bisognosi dalle speculazioni poste in essere dal "POTERE" economico delle multinazionali farmaceutiche. un saluto, M@.

Potere1
Vocabolario on line
potére1 (ant. podére) s. m. [uso sostantivato del verbo potere2]. –

1.
a. Capacità, possibilità oggettiva di agire, di fare qualcosa: noi ... scorgiamo ... il colmo della nostra esistenza nelle tre sole facoltà del potere, del conoscere, del volere (Mamiani); a mio (tuo, suo, ecc.) p., per quanto dipende da me (te, lui, ecc.): Ogni sera all’albergo se ne gìa, Schivando a suo poter d’alloggiar male (Ariosto); a tutto p., con tutta la forza e l’impegno di cui si è capaci, a più non posso: rifuggì mai sempre dall’impacciarsi nelle faccende altrui; anzi si scusava a tutto potere dall’ingerirvisi ricercato (Manzoni); fare ogni proprio p., tutto ciò che si ha la possibilità di fare, compiere ogni sforzo per riuscire in un’impresa: gli uomini rarissime volte fanno ogni loro potere (Leopardi).

b. Con senso più affine a potenza: Troppo forte è, signor, lo suo valore, Che, come vedi, el tuo poter non cura (Poliziano, con riferimento alla potenza del dio Amore). Nel linguaggio milit., p. marittimo e p. aeromarittimo, l’insieme delle possibilità che una nazione ha di esercitare utilmente le attività sul mare e nello spazio aereo in modo da trarne vantaggi economici e militari.

c. Virtù, dote particolare: dicono che quell’uomo abbia p. paranormali; è dotata di un p. taumaturgico; sembra possedere p. magici; p. divino, onnipotenza.

d. Capacità di influire sul comportamento altrui, di influenzarne le opinioni, le decisioni, le azioni, i pensieri: non ho alcun p. su di lui; ha sempre avuto molto p. sui figli; le sue parole esercitano uno strano p. su di me; capacità di attrarre, di legare a sé, di mettere in uno stato di soggezione psicologica, spec. nell’ambito di una relazione amorosa: il p. della sua voce, dei suoi sguardi; il magico p. delle sue carezze; Io conosco il poter degli occhi tuoi (Goldoni); più genericam., fascino, forza d’attrazione: il p. della musica, della poesia; l’irresistibile p. della passione amorosa.

e. Dominio, balìa, possesso: ha ridotto quella poveretta in suo p.; ormai siete in mio p.; ci tiene tutti in suo p.; è caduto in p. dei nemici; l’isola venne in p. degli insorti.

2.
a. Nel diritto, in senso ampio, qualunque facoltà di compiere azioni giuridicamente rilevanti, sia come manifestazione immediata della personalità, e quindi della capacità giuridica, di un soggetto (per es., nel campo del diritto pubblico, il p. legislativo, il p. esecutivo, il p. giudiziario, proprî dello stato e dei suoi organi), sia come sinon. di facoltà e talora di potestà, relativamente al compimento di determinati atti giuridici: p. di alienare, di acquistare, ecc. Divisione dei p., teoria politico-costituzionale secondo la quale nello stato le tre funzioni fondamentali di legiferare, amministrare, rendere giustizia, sono da attribuire a organismi diversi e indipendenti l’uno dall’altro. Con valore ugualmente ampio, nelle espressioni p. spirituale e p. temporale dei papi, e separazione dei due poteri.

b. In senso più limitato, particolare autorità conferita a una persona o a un organo in relazione alla carica o all’ufficio che ricopre, alla funzione che svolge e sim.: l’esercizio di un p., dei proprî p.; dare, conferire il p. di ...; abuso, usurpazione di potere o di poteri; conflitto di poteri, v. conflitto; eccesso di potere, superamento del limiti imposti dalla legge nell’esercizio di un potere; poteri di rappresentanza, autorizzazione da parte del titolare di un diritto o dello stesso ordinamento giuridico a che un soggetto diverso dal titolare compia delle scelte per conto dell’altra parte o delle altre parti del rapporto; p. coercitivi, quelli conferiti al magistrato per l’esercizio delle sue funzioni; p. discrezionale, quello esercitato dagli organi del potere esecutivo e, in qualche caso, dal giudice (v. discrezionale); verifica dei p., accertamento dei poteri di rappresentanza e della legittimazione a intervenire nel compimento di un determinato atto o a partecipare ai lavori di un’assemblea. Pieni p., in diritto internazionale, quelli attribuiti ai plenipotenziarî, e, nel diritto interno, i poteri straordinarî delegati al governo in caso di guerra o pericolo grave per le istituzioni, in base ai quali il potere esecutivo esercita anche la funzione legislativa (la vigente costituzione italiana ne vieta l’istituzione, prevedendo che in caso di guerra il parlamento deleghi al governo soltanto i p. necessarî per fronteggiare il pericolo); per estens., nel linguaggio com., avere, dare i pieni p., avere, dare, piena facoltà di agire come si vuole.

c. Nell’uso com., facoltà di fare o non fare una cosa, di compiere o meno una data azione; quindi, libertà di azione, di decisione, di scelta: non avete il p. di fare questo!; hai forse il p. d’impedirmi di andarmene?; da questo corso si diparte Talor la creatura, c’ha podere Di piegar, così pinta, in altra parte (Dante); è in mio, in tuo p., sta in nostro p. e sim., dipende dalla mia, dalla tua, dalla nostra volontà: ho fatto tutto ciò che era in mio p. di fare, tutto ciò che mi era consentito, tutto quello che era nelle mie possibilità. Per estens., autorità: non ho il p. di prendere decisioni in merito; avere poco, molto p.; ha una posizione di grande p.; avere pieno p. di fare qualcosa.

d. Con uso assol., il p., la direzione della cosa pubblica, il predominio politico: conquistare il p.; raggiungere il p.; prendere il p., impadronirsi del p., spec. con atti di forza o rivoluzionarî; tenere, conservare il p.; rinunciare al p.; perdere il p.; p. assoluto, dispotico; al p., nella posizione in cui si detiene il potere, ossia si governa, si decide, si comanda, ecc.: andare, arrivare, salire al p.; essere al p. (anche come locuz. aggettivale: gli uomini, i partiti al p., quelli che guidano il governo); vuoto di potere, assenza di un governo che abbia la pienezza dei p., cioè l’integrità delle sue funzioni. Talora al concetto del predominio politico si associa anche quello del predominio economico e in genere della potenza decisionale comunque ottenuta (con alte cariche pubbliche e amministrative, ecc.); possono avere questo sign. più largo le espressioni dare la scalata al p., lotta per il p., la conquista del p., la sete e l’arroganza del p., e sim.; uomini di potere, le persone che sono ai vertici delle strutture politica, economica e amministrativa dello stato o di altre imprese pubbliche e private.

e. Con valore concr., l’insieme delle persone, degli organi, delle istituzioni a cui sono devoluti i poteri dello stato (precisando, il p. politico): il p. centrale, l’amministrazione centrale dello stato, in contrapp. al p. periferico; i p. civili e militari; in senso collettivo, il governo: Un gran proverbio, Caro al potere, Dice che l’essere Sta nell’avere (Giusti); il p. costituito, le autorità che esercitano la guida dello stato in forza della legge.

f. Seguito da una qualificazione, denominazione di organizzazioni e movimenti rivoluzionarî sorti dopo gli anni ’60 del Novecento: p. nero (in passato p. negro), movimento rivoluzionario diffuso fra i neri degli Stati Uniti, più noto con il nome ingl. black power (v.); p. operaio, movimento di estrema sinistra nato nel 1964 fra gruppi di contestatori di diversa appartenenza ideologica, il cui scopo era la conquista del potere politico ed economico da parte di una ipotetica e astratta «classe operaia» (è stato sciolto nel 1973).

g. In alcune denominazioni formate con un agg. numerale ordinale e usate spesso spec. nel linguaggio giornalistico quarto p., la stampa, così detta per il ruolo preminente che ha assunto oltre i tre poteri tradizionali (legislativo, esecutivo e giudiziario); quinto p., denominazione data in passato al cinema e attualmente alla televisione, per il ruolo preminente assunto come mass media nel campo culturale, politico, e, in genere, dell’informazione.

3. Capacità, proprietà: il p. di penetrazione di una teoria; l’acqua ha un notevole p. diuretico; questo sign., oltre che nel linguaggio com., è frequente in numerose espressioni di determinate discipline:

a. In economia: p. di acquisto, il valore di scambio della moneta, cioè la quantità di merci o di monete estere che si può ricavare con la sua cessione; p. economico, il potere di prendere decisioni riguardanti l’attività economica di una collettività (consumi, risparmî, investimenti, ecc.), che spetta agli organi politici e alle autorità finanziarie, ma a cui di fatto partecipano le grandi imprese, le organizzazioni sindacali, ecc.; p. liberatorio, il potere di estinguere debiti che hanno le monete e i biglietti di banca e di stato a corso legale, cui corrisponde il dovere del creditore di accettarli a estinzione del credito; p. di mercato, la capacità d’influire sul mercato e quindi sul prezzo di un prodotto più degli altri offerenti e richiedenti.

b. Nelle scienze sperimentali e nella tecnica, il termine, seguito da un’opportuna specificazione, indica una certa proprietà di un corpo o di un sistema: il p. assorbente di un terreno; p. detergente, capacità di un detergente di asportare il sudiciume da una superficie; p. ricoprente, proprietà caratteristica dei colori e delle lacche di non lasciar trasparire il colore di fondo; p. dolcificante, la capacità che ha una sostanza dolcificante di dare sapore dolce a un’altra sostanza cui venga aggiunta (si valuta mediante diluizioni acquose successive, con riferimento a quello dello zucchero di barbabietola o di canna, al quale è attribuito valore unitario); anche con una precisa determinazione quantitativa: p. calorifico, la quantità di calore, in chilocalorie o in chilojoule, sviluppata da 1 kg di combustibile (o anche da 1 m3 misurato in condizioni normali di pressione e temperatura per i combustibili gassosi) nella completa combustione, a pressione costante, riportando i prodotti della combustione a 0 °C e a 1 atmosfera: p. calorifico superiore, comprendente anche il calore di condensazione di tutta l’acqua presente nei prodotti di combustione; p. calorifico inferiore o effettivo, ottenuto dal precedente sottraendo il calore di condensazione dell’acqua che, nella generalità dei casi pratici, viene scaricata nell’atmosfera assieme ai prodotti di combustione, a temperature superiori ai 100 °C; p. risolvente o risolutore o separatore, in ottica, la capacità che ha un dispositivo di osservazione (occhio, cannocchiale, microscopio, ecc.) di fornire immagini in cui appaiono ben distinguibili, ossia ben separati, o, come anche si dice, ben risolti, i dettagli dell’oggetto osservato (v. risolvente, n. 1); p. risolutivo, in fisica, v. risolutivo, n. 1 b; p. rotatorio, v. rotatorio. In elettrologia, p. delle punte, proprietà dei conduttori di forma appuntita, sfruttata, per es., nel parafulmine e in varie macchine elettrostatiche, che deriva dal fatto che il campo elettrico è molto intenso in prossimità della punta di un conduttore carico, per cui si manifesta una accentuata attitudine della punta ad attrarre o generare scariche elettriche.

Fonte: Treccani.it http://www.treccani.it/vocabolario/potere1/

Ecco.
Prova ad immaginare che tutte queste definizioni del "potere" messe insieme, sono solo un'infinitesima parte del POTERE REALE a cui si può accedere con quella "passata di scanner". C'è da precisare, però, che il risultato di quella formidabile e misteriosa scansione, è che quel POTERE è assolutamente impersonale e neppure può essere imposto su qualcuno.

...un'infinita "capacità" ...senza dominio esterno essendo esso presente TUTTO all'interno!
...non so se mi sto avvicinando o allontanando dalla tua testimonianza circa l'esperienza che dici di aver vissuta; un saluto, M@.

Esattamente, bravissimo M@rio! E' tutto all'interno, una fusione di tutte le singole parti in unico blocco.
E non ha più senso parlare di grande o piccolo, perché non c'è un "fuori" con cui fare il confronto.
E il Tempo che vi è racchiuso all'interno (ma non ha più senso dire "interno", perché non esiste un "esterno"") è tutto insieme e tutto in una volta.
Insomma l'Assoluto è di una semplicità che più semplice non si può: non c'è Nulla, anzi c'è.

...a <<"TUTTO" all'interno>> ...quindi va aggiunto ...<<cioé nell'unico "se">>.

...ma, secondo te, ora noi come corpi digitanti siam dentro o fuori?
...piano piano mi ritrovo a continuare questo POST di circa tre anni fa.

Con questo cervelletto che ci ritroviamo non ce la faremo mai ad uscire da questa realtà duale: dentro-fuori, bianco-nero, vita-morte ecc. e a concepire l'Assoluto.
Neppure io che l'ho - per così dire - "toccato", sono in grado di spiegare, perché le parole, per loro natura, hanno la funzione di "definire" parti di un tutto e non il Tutto senza le parti.
Ci provo di nuovo, ma non serve a niente:l'Assoluto è una particolare "vibrazione" unita ad un particolare "respiro" e ad un ritmo lento e cadenzato, simile ad un battito cardiaco.
Ecco, ora cancella e dimentica tutte le parole che ho usato per definirlo...
Ho letto velocemente il tuo post di tre anni fa, ho intravisto un Dio che affiorava di tanto in tanto.
Più tardi lo leggo meglio e magari ne parliamo.
Ciao e buon pranzo :)

....x Alfredo ....mi piacerebbe che l'ASSOLUTO fosse definito utilizzando parole tutte nuove ...cioè non consumate ed inquinate dalle innumerevoli definizioni altre; spero che il post non ti abbia bloccato la digestione!

Fenomenale questa descrizione : non c'è Nulla , anzi c'è . E' così . Pero' , per quanto riguarda i poteri che io vorrei avere , posso restare ad un livello molto ma molto basso ed auspicare il dono di poter " aprire quanto meno alcuni fra i bancomat che trovo sul mio cammino " . E dico solo " alcuni " , mica tutti . Mi accontento . Ma , scherzi a parte , a me basterebbe avere il potere di poter trasformare le lacrime in sorrisi , lacrime che non scorrono neanche piu' dalle mie guance . Sei forse un po' troppo amante di Nietzsche , caro Alfredo . Ma sostanzialmente condivido il tuo pensiero , anche se mi si torce lo stomaco se cio' corrisponde al pensiero che consiste nella piena accettazione di troppo elevate disparita' sociali . Io sono piu' propenso alla ripartizione , magari forzata , ma qui mi fermo , conscio del fatto che tale mia ricetta porterebbe solo lutti e violenza . Ma apprezzo lo humour con la quale tu esponi la tua . E apprezzo , molto , anche il post del mio amico Mario . Non esiste interno o esterno , luce ed ombra , sostanziale differenza : è tutto un blocco d'insieme , solo che noi ne vediamo le varie sfaccettature . Saluti a tutti , ciao .

Credo che anche Alfredo condivida che la disuguaglianza dei "talenti" è di certo un valore, ma che l'uguaglianza delle "esigenze vitali" lo sia altrettanto per tutti allo stesso modo. Al di la delle ideologie e delle configurazioni dei sistemi sociali ..da imperi sino alle repubbliche o ducati municipali, dovrebbe bastare il buon senso per capire che un minimo di sussistenza sarebbe da garantire a TUTTI ...essendo, a mio avviso, un investimento positivo anche per coloro che ne temono la soddisfazione perchè animati soltanto dall'insano egoismo che li trascina verso l'abbraccio al POTERE fine a se stesso come manifestazione di appartenenza a categorie sociali elevate che son tali sono nelle loro menti bacate. Grazie, Roberto, per la condivisone, M@.

Ogni volta che devo proununciarmi su qualsiasi problema sociale, la verifico preventivamente andando a guardare ciò che avviene in natura.
Laddove mi reco settimanalmente in campagna, per esempio, ci sono molte grandi quercie che ogni anno lasciano cadere al suolo qualche quintale di ghiande.
A primavera germogliano quasi tutte ed ogni volta mi piange il cuore doverci passare sopra il rasaerba come se fosse un pratino.
Del resto, se ogni anno dovessi garantire la sopravvivenza a milioni e milioni di quelle piantine - a parte il fatto che dovrei dedicare a questa scellerata attività tutto il mio tempo e tutte le mie risorse - in pochi anni vi sarebbe una monocultura di quercie così invadente che in tutto il Lazio non crescerebbe altro.
Detto questo, penso che la sopravvivenza di qualsiasi sopecie, dipende e debba dipendere per lo più dal potere personale di ciascun individuo.
Chi ce l'ha sopravvive (per un po'), chi non ce l'ha è destinato a diventar (subito) terra per ceci.

decisamente: "Far scomparire tutte le casseforti delle banche"
Che metaforicamnte lo leggo come l'abbattere il potere delle banche e del Dio denaro... fosse possibile andare oltre e ci riappropriassimo di valori diversi avremmo fatto la nostra rivoluzione.
Ce ne sarebbero altri interessanti ma posso sceglierne solo uno...
a seguire: se potessi essere più frivola e pensare un pochino solo a me stessa troverei spettacolare poter volare. NON vorrei essere invisibile (non si gioca alla pari) e nemmeno essere telepatica (sapere cosa la gente pensa davvero potrebbe farmi male per quanto odio le ipocrisie... diventerei troppo selettiva. Cambiamento di forma? No non mi va di essere troppo adattabile.
Immortale? Non vorrei mai sopravvivere a chi amo.
scendere in campo per "sterminarlo"? No, se passa il concetto che il dio denaro è un falso Dio crolla anche il suo mito
Guarire gli altri? Ecco... Sììììì mi associo a Bizzina.
Mi piace Mario questo post, tra il serio e il faceto. Buona domenica :-)))
Laura

...nel quesito proposto nel sondaggio condotto dalla importante società demoscopica, questa risposta non c'era; evidentemente per loro il dio denaro è importante per poter vendere le macchine e per sopravvivere anche come società di consulenza.
...l'alternativa relativa allo sterminio del "POTERE" inteso come "DOMINIO" sugli altri l'ho aggiunta perchè la considero come presupposto imprescindibile per la possibile generazione di una società responsabile e solidale. un saluto, M@.

M@ ti auguro una dolce domenica ^-^

...ricambio l'augurio ...sperando che questa giornata contribuisca ad offrirci di vivere qualche occasione di "sana umanità"; un saluto, M@.

MESSAGGIO COLLETTIVO. Un regalo per Natale che resterebbe indelebile nel mio e nel tuo cuore. Due ore, solo due ore del tuo tempo per poter portare maglioni coperte, sciarpe, cappelli, cappotti e tutto ciò che è vitale per i senza tetto della tua città, e se proprio vuoi che Dio ti sorrida, sfama con qualche scatoletta di carne un pò di fratelli pelosi lasciati al freddo a morire di fame. Fatto questo, il tuo Natale sarà il più sereno e bello di chiunque altro al mondo. Buon Natale. Angela.

...ci son tanti modi per aiutare i senzatetto e gli amici pelosi ...importante è che ciascuno faccia quello che può; grazie, M@.

Commento relatico all'aggiornamento di stamattina..... dal sondaggio cosa ne è uscito? E la gente ha comperato la Ferrari o la bicicletta?

...tanti avranno comprato i suv giapponesi o cinesi ...qualcuno le ferrari ...la maggioranza continuerà a pedalare la sua brava bicicletta.
...nei sondaggi vengono ficcate domande di questo tipo con controlli incrociati e noi di questo ne siamo cavie inconsapevoli. un saluto, M@.

Voglio la Panda!!! Perché mi piace e ... e perché non dovrei chiedere un mutuo ogni qualvolta debba fare carburante :)! Ciao O.

...i suv sulle autostrade se ne trovano tanti e secondo me fanno anche un po' paura ...soprattutto quando sono guidati da inesperti ed incauti ...similmente di come accade nella gestione della cosa pubblica. un saluto, M@.

Buone Feste Carissimo. A riscriverci presto. Un saluto.

...ricambio gli auguri e spero che ci risentiamo presto, Mario.

Ho sempre detestato questi test all'americana (stavo per scrivere... all'amatriciana, ahahah). Risponderò giusto per fare la buona azione di Natale. ...E senza alcun dubbio! Scenderei in campo per S T E R M I N A R L I !!!!

...scendere in campo per STERMINARE ogni POTERE che genera dominio è ciò che dovremmo fare tutte le persone di buon senso ...il resto ...tutto il resto delle cose da fare sarebbe molto più facile. Grazie Al, per il passaggio, Mario.

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Un sincero augurio di un sereno Natale a te e i tuoi cari... un abbraccio Enza.

Grazie davvero cara Enza! ...molto bello ed appassionato l'abbraccio dei pelosi ...di cui uno con il cappuccio rosso; Buon Natale anche a te ed a chi ti vuole bene, Mario.

M@ ti auguro una dolce serata ^-^

Sto uscendo di senno per cercare di capire quale potere mi piacerebbe avere. Aluura: 1) visione a raggi X, sa tanto di guardone; 2)essere super forte serve poco; 3)telecinesi no, ho già mani e piedi; 4)precognizione. Ecco questo è interessante ma cosi' ti sciupi tutta la sorpresa; 5)intelligenza avanzata, per carità di Dio! Già mi disturba quella poca che ho; 6)essere invisibile potrebbe anche piacermi, ma se nessuno mi vede che gusto c'è? 7) leggere i pensieri della gente mai, leggerei tante brutture; 8) volare mi piacerebbe, ma a che serve? Ci sono già gli aerei; 9) guarire gli altri ... capirai, io ammazzerei tutti; 10) essere super veloce no, per una posapiano come me sarebbe una iattura. 11) l'immortalità mi piacerebbe, ma chi vuol vivere e vedere tutte le persone amate che muoiono? Non resta che il cambiamento di forma. Si', si', una grassa mosca tzé tzé addosso a chi dico io

...tu hai già fatto questa scelta "non_scelta" un anno e mezzo fa qui.
...secondo me l'unico vero super potere sarebbe quello che duri, però, solo un'istante tale da "sterminare" dalla faccia della terra ogni "POTERE" fine a stesso per la goduria dello ego che produce o induce danno ad altri esseri umani. Non dovrebbe durare più di un istante altrimenti la MIA o TUA goduria renderebbe vano lo stesso "sterminio". un caro saluto, M@.