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Imprevedibile

Post n°1055 pubblicato il 28 Dicembre 2011 da MARIONeDAMIEL

L'ultimo giorno siamo stati a San Giorgio a Cremano.

Dopo tanta storia abbiamo pensato di andare a vedere i luoghi di Massimo, Massimo Troisi, che alla rana grande in particolar modo piace moltissimo.

La piazza a lui dedicata ormai tanti anni fa, ora fa leggermente schifo purtroppo; nel bar dello sport dove lui passava le giornate con gli amici, nemmeno una foto. Un po' delusi chiediamo a una signora che passa per di li , si proclama la zia di Massimo, ci spiega dove abitava e come fare per trovare la villa dove è stata girata la prima ripresa di Ricomincio da tre; andiamo e dopo poco lei , la zia , ci raggiunge per assicurarsi che siamo nel luogo giusto , e ci dice che si , il palazzo è quello anche se ora è completamente ristrutturato e invece allora c'erano le impalcature dalle quali esce Troisi mentre Lello Arena lo chiama a squarciagola da giù. La signora ci accompagna su , nel palazzo , ci fa vedere dove andare per vedere la bici del Postino , ci dice del pulcinella donato dalla città a "mio nipote". Andiamo anche alla casa dove credo ora abitino i suoi , io dico secondo me è questa , mio marito entra e chiede al portiere che subito dice di si , poi subito aggiunge "ma l'avete comprato il libro nuovo?"

Naturalmente noi non ne sappiamo niente e allora lui ci regala un suo ritaglio di giornale dove è annunciata l'uscita del libro di ricordi scritto dalla sorella di Troisi; dice avete fatto tanta strada per venire fino a qui...

Napoli è così.

Due vecchiette , che evidentemente si guadagnano qualche soldo chiudendo i giardini comunali alle diciassette , ci fermano mentre passiamo , chiedono aiuto a mio marito perchè il lucchetto è duro e pesante e "ci vuole la mano di un uomo"; mio marito le aiuta e loro ringraziano, mi chiedo se ogni giorno siedano sulle fredde panchine alle diciassette e aspettino il passaggio di qualche uomo.

A Piazza Dante a Napoli un'altra vecchina ci chiede aiuto, cammina col bastone e non riesce a superare un piccolo dosso in mezzo alla piazza ; mio marito l'accompagna.

Nel "Cavone" dietro a Piazza Dante , mio marito ci porta a ripercorrere i luoghi della sua infanzia , mille traslochi e mille ore trascorse a giocare a pallone proprio nella piazza , ora deturpata da orribili stands che vendono qualsiasi cosa. Nei vicoli attorno riconosco lo sfrecciare di vespe e moto come venti e passa anni fa , quando ci venni la prima volta , gli odori del mangiare , le piccolissime e povere bottegucce aperte anche il giorno di Natale. Qui a Napoli ci sono negozi dappertutto , alla base di ogni palazzo ci sono i negozi , uno appresso all'altro , di qualsiasi cosa , file e file interminabili anche se non sono proprio negozi come da noi, essendo locali molto piccoli espongono tre quarti della merce sul marciapiede o sulla strada. 

Napoli è così.

Giri lo sguardo da via Toledo o dalle vie principali e vedi dietro i quartieri poveri;   stavolta i quartieri spagnoli li abbiamo visto solo dal loro limitare, avendo i ragazzi mio marito non ha giudicato prudente addentrarci , come invece facemmo noi tanti anni fa.  Nessun turista di questa stagione, ci abbiamo azzeccato... due ragazze in piazza Plebiscito mi si avvicinano , portano un cartello dove c'è scritto "regala un abbraccio" , mi chiedono se possono abbracciarmi e io dico si , mentre mio marito sospettoso guarda la scena pronto a intervenire per un borseggio.... invece ci abbracciamo con spirito natalizio e poi se ne vanno a cercare altre persone da abbracciare. Io a Napoli chissà perchè non ho paura.

Al Gambrinus i camerieri ci tallonano quando dopo aver bevuto il caffè andiamo a curiosare tra le targhe e le foto dei personaggi che hanno frequentato lo storico bar , si vede lontano un miglio che siamo "stranieri".

Napoli mi sembra la Corea del Nord .  Un mondo a parte .  Un bel mondo , ma che forse non si rende conto dei limiti della propria vita , molti sono occupati ad essere disperati , a recuperare qualche spicciolo all'angolo delle strade , sul casello della tangenziale, a ogni incrocio, per strada , in baracche improponibili dove vendono poveri giocattoli o le più disparate cose. Ma molti si alzano all'alba per andare a lavorare , anticipando il traffico e tornando solo a sera tardi.  Molti (direi moltissimi) hanno la squadra del Napoli come mito: due bambini vestiti da capo a piedi con la tuta del Napoli camminano davanti a noi , stanno mangiando qualcosa di cui poi buttano per strada il contenitore di plastica , si divertono a calciarlo dall'altra parte della stradina; in tv ci sono sequele di pubblicità di giocattoli del Calcio Napoli, per bambine e per bambini: passeggini , moto e persino il cicciobello vestito da Calcio Napoli..... La Corea del Nord.... Loro sanno di essere unici , sanno anche che "qui è uno schifo ormai" , tutti dappertutto hanno le barricate a porte e finestre .
Qui la vita è difficile , forse non c'è tempo per pensare.

In un paese una ragazza si affaccia dalla sua finestra che da su un cortiletto che a me pare orribile , erbacce incolte e cemento scurito da non so cosa , ma il cellulare è ultimo tipo che io nemmeno me lo sogno. Napoli è anche una ragazza di sedici anni che ha già un figlio di un anno . Se penso ai miei figli la differenza è abissale.....

Il traffico lo trovo uguale . I semafori ci sono ma in gran parte non funzionano (o li tengono spenti apposta, non l'ho capito) quindi agli incroci (che poi non sono incroci perchè l'urbanizzazione non è proprio simmetrica, io le chiamo "confluenze") si va sempre , guidare qui è un'arte: quello che ti arriva da sinistra o da destra non ti guarda nemmeno , lui fa opera di avvicinamento e quando ti sembra che ti sia addosso , frena. Bisogna capire che passa una macchina o due di qua, e poi una macchina o due di la , le moto sfrecciano e sbucano di qua e di la con estrema maestria .  Nessuno mostra di aver fretta , nemmeno i pedoni che attraversano dappertutto con gran calma . La corsia centrale delle strade principali che dovrebbe servire solo per i mezzi pubblici è invece percorsa tranquillamente anche da macchine e moto. Il traffico a Napoli è assolutamente incredibile.. quando siamo tornati "di qua" ci sembrava di essere nel deserto.....

Eroicamente riusciamo a riportare la macchina al noleggio dell'aeroporto senza nemmeno un graffio , bè , l'eroe è mio marito.... solo il primo giorno Silvia (cioè la ragazza che sta dentro il nostro navigatore) ci frega facendoci passare per corso Umberto l'antivigilia di Natale.... due ore e mezza per fare pochi chilometri... meno male che avevamo comprato i taralli a Margellina.... poi scopro che era impostata la modalità "percorso più breve", anzichè "percorso più veloce", e da allora non ci frega più anche visto che io sono un ottimo navigatore di supporto eh....  a parte sul Vomero , che ho individuato un garage a ore per la macchina (minchia , 5 euro all'ora...) e poi la nostra destinazione (pizzeria del cugino) era a due chilometri in salita....

Il noleggiatore è un uomo colto. Mentre controlla la macchina non so come si finisce a parlare di Napoli, lui dice "a noi ci ha rovinato l'unità d'Italia".... allora io dico "allora voi la pensate come Bossi" , lui strabuzza gli occhi e dice "eh no"... e mi spiega pazientemente che sotto il regno dei Borboni Napoli era ricca mente Torino era povera e piena di debiti , poi sono calati i piemontesi e hanno depredato tutto...

Non ci sono altre parole , imprevedibile . Napoli è sempre imprevedibile .

Il piccolo:
"Mà, non preoccuparti , in caso ti difendo io"
Il medio:
"Stai tentando di corrompere la giuria eh....
"

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Commenti al Post:
trixty
trixty il 28/12/11 alle 23:47 via WEB
Sono stata brevemente varie volte a Napoli, rivedo tutto nelle tue parole, la trovo una città incantevole, davvero affascinante. Piena di contraddizioni e di esagerazioni. Distratta come sono sarei facile preda dei borseggiatori... Anch'io ho sentito dei napoletani dire che l'unità d'Italia è stata quella che li ha rovinati. Tutta la cultura e il sapere era là e poi hanno costruito le fabbriche solo al nord lasciando nell'oblio il sud. Questo è quello che sentito.
 
 
MARIONeDAMIEL
MARIONeDAMIEL il 29/12/11 alle 22:12 via WEB
Già, non ho mai approfondito questa cosa ma di libri ne sono stati scritti a iosa... Solo quelli che ci vivono , a Napoli , penso che si rendano conto della camorra... se ci si sta pochi giorni non ci si accorge di niente e nei comuni turistici poi (tipo a Pompei) non c'è pericolo per nulla . Solo una volta (nel primo viaggio tanti anni fa) che stavamo girando tutta la città con autobus e metropolitana, salì un borseggiatore sul nostro autobus affollato, mio marito si accorse del "movimento" e scendemmo alla prima fermata. Per il resto la regola è non discutere con nessuno , perchè non sai chi puoi trovarti di fronte... a noi capitò che stavamo camminando tra la folla e mio marito senza volere fece quasi inciampare un ragazzino che ci camminava davanti, quello subito si girò e iniziò a inveire e a gridare.. mio marito dice che era troppo baldanzoso (per usare un eufemismo) , come niente capace che aveva anche un'arma, a me pare impossibile....
 
magdalene57
magdalene57 il 29/12/11 alle 00:19 via WEB
Non sono mai stata a Napoli, credo sia una città da amare comunque, a prescindere, perché se si inizia a fare dei distinguo, il giro dei se e dei ma, non si finisce più. Sono contenta che abbiate fatto questo tour con tuo marito, è il coronamento di anni di attese e domande. Il discorso del noleggiatore dal punto di vista storico non fa una grinza. Era proprio così.
 
 
MARIONeDAMIEL
MARIONeDAMIEL il 29/12/11 alle 22:15 via WEB
Io sono contenta che siamo andati tutti assieme. E' come dici, nessun distinguo solo osservazioni. Napoli la possono cambiare solo i napoletani e nessun altro...
 
mpt2003
mpt2003 il 29/12/11 alle 08:37 via WEB
I napoletani sono unici, qualcuno aggiungerebbe anche "per fortuna", eppure in quel mondo a parte in cui vivono sopravvivono e si vogliono far amare, hanno la capacità unica di commuovere....ed è la loro forza. Ma Marion, i ragazzi che hanno detto?la cucina è stata di loro gradimento?:)) ciao
 
 
MARIONeDAMIEL
MARIONeDAMIEL il 29/12/11 alle 22:19 via WEB
Altrochè! poi la nonna li viziava alla grande figurati, per non parlare del cugino pizzaiolo e dei vassoi di dolci .. un massacro :)))
Attenzione che i napoletani sono anche "mariuoli" ;-) ma il loro senso della famiglia è molto forte, penso sia caratteristica di tutto il sud comunque. Ciao Mp!
 
roseilmare
roseilmare il 29/12/11 alle 09:16 via WEB
Forse proprio per questo Napoli è una città piena di fascino. Vorrei portarci i miei figli la primavera prossima. Chissà. Un abbraccio. Ros.
 
 
MARIONeDAMIEL
MARIONeDAMIEL il 29/12/11 alle 22:22 via WEB
Indubbiamente è affascinante, è tutto l'insieme tra collocazione, Vesuvio, mare, storia e persone... tu sei anche vicina e il viaggio è breve.... ciao Ros, bacione
 
HansSchnier
HansSchnier il 29/12/11 alle 12:26 via WEB
Napoli è un microcosmo stratificato. Un vomerese è tutt'altra cosa da un abitante delle periferie. E un abitante della città è un po' diverso da un abitante della provincia. E la provincia di Napoli fa tre milioni di abitanti, di cui meno di un milione sono i residenti nella metropoli. Rifletteteci.
 
 
MARIONeDAMIEL
MARIONeDAMIEL il 29/12/11 alle 22:28 via WEB
E di quel milione quanti possono permettersi il Vomero o Posillipo? Per il resto è come dappertutto, se da noi vai a Udine vedi un tipo di gente (secondo me hanno la puzza sotto il naso perchè si ritengono cittadini) , se vai nei paesini vedi un altro tipo di gente; inoltre c'è un'atavica rivalità e insofferenza tra friulani e triestini , ecc. Così è a Napoli, dove i cittadini ci tengono a essere riconosciuti per "napoletani" e non per "cafoni", cioè tutto il resto del mondo :)
Il Vomero è bello e signorile ed è bello arrivarci in funicolare, a Posillipo oltre alla vista ci sono i calciatori famosi, ma per conoscere davvero Napoli devi andare nel suo ventre.
 
   
HansSchnier
HansSchnier il 30/12/11 alle 09:55 via WEB
Non intendevo dire "guarda che i napoletani del Vomero sono belli, istruiti e civili, a differenza degli altri". Se è per questo, io sono un paesano e con i vomeresi ho avuto momenti sia di passione, sia di freddezza. Intendevo dire quello che ho detto: Napoli è un microcosmo, di difficile lettura per la sua stratificazione. E questo fatto che si parli sempre della città e mai della provincia, non va per niente bene, rischia di creare gravi fraintendimenti e anche di peggio. Da questo punto di vista, Roberto Saviano ha un merito enorme.
 
     
MARIONeDAMIEL
MARIONeDAMIEL il 30/12/11 alle 17:22 via WEB
Concordo sulla difficile lettura; naturalmente quando si va in Campania si visita prima di tutto la città di Napoli, come chi venisse in Friuli per visitarlo andrebbe sicuramente a Trieste, a Udine, forse a Cividale e forse anche a casa mia , e magari si perderebbe la Carnia o la laguna di Grado per la sola spiaggia....
La provincia penso sia composita (limitiamoci a quella di Napoli perchè Salerno o Avellino è già un'altra storia); ricordo paesi con mentalità arretratissima ad esempio...ma sono passati alcuni anni e forse le cose sono cambiate.
 
alba_chiara5
alba_chiara5 il 29/12/11 alle 20:42 via WEB
Napoli me piace assaie, ma me fa paura assaie :( ciao Marion..qui non va ancora bene, sono stanca, molto stanca...un abbraccio
 
 
MARIONeDAMIEL
MARIONeDAMIEL il 29/12/11 alle 22:23 via WEB
Ti penso cara Paola , tieni duro e dammi notizie... certo che per le feste proprio non ci voleva.. un abbraccio forte
 
rubinero
rubinero il 29/12/11 alle 22:23 via WEB
Napoli non mi mancherà mai, ne sono certo
 
 
MARIONeDAMIEL
MARIONeDAMIEL il 29/12/11 alle 22:29 via WEB
In effetti una cosa è amare Napoli , un'altra è viverci... per noi sarebbe impossibile :)
 
   
rubinero
rubinero il 02/01/12 alle 23:15 via WEB
Verificato sulla pelle....sto qui
 
orkelio
orkelio il 30/12/11 alle 21:49 via WEB
E' un capolavoro, nel capolaroro, riuscire a rimanere così come si è sempre stati. Tutti cercano di migliorare per poi recuperare e valorizzare il proprio passato......; loro riescono ad essere passato, presente e futuro sempre uguali. Chi è più contraddittorio ? BUON ANNO Marion
 
 
MARIONeDAMIEL
MARIONeDAMIEL il 31/12/11 alle 17:49 via WEB
Eheheh .. si, le contraddizioni non mancano, sarà quella la loro forza? :) Buon anno carissimo!
 
rypdal
rypdal il 31/12/11 alle 11:47 via WEB
A proposito di Borboni, ieri sera c'era la replica della puntata di Passepartout "Napoli borbonica, l'utopia", su RAI5. Stasera c'è la seconda parte "l'epicentro del gusto", ma stasera è l'ultimo (poi Daverio c'è chi proprio non lo sopporta). Volevo metterti il link del podcast, ma non l'ho trovato. Comunque tutti (tutti in generale, anche ai tiggì per via dei botti e dei pupazzetti dei presepi) parlano di Napoli e nessuno cita la cosa più importante: il babà. Marionce', bon finiment e bon princìpi!
 
 
MARIONeDAMIEL
MARIONeDAMIEL il 31/12/11 alle 17:52 via WEB
Io adoro Daverio :)
Lo cercherò, ma Rai5 non lo becco mica sempre accidenti... stasera ci provo, visto che prevedo di stare già dormendo verso mezzanotte :))
C'è una pasticceria qui che ne fa di babà, ma non ci sono confronti in effetti.. a Pompei ne abbiamo comprato un vassoio intero: erano freschi ;-) Buon anno Franco.
 
   
rypdal
rypdal il 31/12/11 alle 18:33 via WEB
Daverio è un personaggio controverso, per alcuni aspetti è un t.d.c., per altri aspetti è un genio. Ma entro i limiti del mestiere che meglio gli conosco lo apprezzo assai. Ho registrato buona parte delle repliche che hanno mandato quest'anno (che erano una parte di quelle originali), solo che non ho classificato e adesso per sapere cosa c'è in questo o quel dvd, o dove si trova un certo argomento, dovrei riguardarli tutti. Certe puntate hanno una colonna sonora stratosferica, il che mostra come sappia scegliere anche i collaboratori (nel senso che per capire se uno è esperto di qualcosa, tu di quel qualcosa non puoi certo essere un ignorante). Pompei è in rovina perché mangiano un vassoio di babà ben annegati e poi gli piglia un certo torpore.
 
     
MARIONeDAMIEL
MARIONeDAMIEL il 01/01/12 alle 18:03 via WEB
Io guardavo sempre Daverio a raiTRE la domenica all'una e mezza, bevendo il caffè era un assoluto piacere :)
Mi impressionava il suo sapere TUTTO (o almeno questa era l'impressione che mi dava) sull'arte in genere in ogni sua forma e sul momento storico che accompagnava le espressioni artistiche quadri, statue, architettura o città che fossero, proposte di volta in volta... anche in quel programma la colonna sonora che accompagnava il tutto era notevole (ora non so nemmeno se lo fa più perchè è un pò che mi scordo di guardarlo....).
La catalogazione è una cosa che scoccia tutti, io per non farla non catalogo mai nulla , nel senso che raramente conservo qualcosa :)
 
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"Mi pareva strano, inconcepibile, che le persone colte dessero così poca importanza al problema sociale dell'amore. Non già che gli uomini non fossero preoccupati della donna; al contrario, questa pareva la preoccupazione principale o quasi. Poeti e romanzieri continuavano a rifare il duetto e il terzetto eterni, con complicazioni sentimentali e pervensioni sensuali. Nessuno però aveva saputo creare una grande figura di donna."

 

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