..Uomini...visti da una donna |
"O tu che sei il migliore degli uomini, tu che sei Ateniese, cittadino della più grande città e più rinomata per sapienza e potenza, non ti vergogni tu a darti pensiero delle ricchezze per ammassarne quante più puoi, e della fama e degli onori; e invece della intelligenza e della verità e della tua anima, perchè ella diventi quanto è possibile ottima, non ti dai affatto né pensiero né cura?"
Platone, Apologia di Socrate
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Gli uomini ti cambiano, di solito in peggio
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Messaggi di Marzo 2007
Post n°384 pubblicato il 28 Marzo 2007 da MARIONeDAMIEL
Come mi piace avere ragione. Che poi io chiaramente non ero d'accordo. E quando si apre il dibattito, glielo dico. Ma cosa ti viene in mente Marion, di dissentire dal parere della dottoressa, capo supremo servizio di quell'ente molto piu' grosso del tuo... ma glielo dico. Con il mio solito modo irruent... ehm... cioè, con il mio solito modo pacato di rimarcare i punti di criticità delle cose... Chiaramente lei non ci sta. Eh. Lei ha studiato bene la cosa e si fa così, quello è l'unico modo, il modo giusto. Il mio vicino mi sussurra "lascia perdere, quella è una burocrate pura. Io son d'accordo con te". "Possibile che non capisca lo spirito della norma? " di rimando io a lui, "se si fa come dice lei sarebbe come far rientrare dalla finestra ciò che è stato fatto uscire dalla porta..." Alla fine prende la parola il direttore regionale. Mica l'ultimo venuto eh. E quello: "Voglio aggiungere solo che occorre uno sforzo di volontà per capire lo spirito della norma, perchè sennò scusate signori, è come far rientrare dalla finestra ciò che è uscito dalla porta..." Guardo il mio vicino e gli strizzo l'occhio. Ora non resta che aspettare una piccolissima modifica legislativa. Oh, Illy, non fare scherzi che sennò faccio una figura di merda.... |
Non siamo mai stati per tanto tempo così, lontani. Hai visto quanto son stata male in questi giorni, e io ho visto quanto sei stato male tu. Che quasi ti auguravi che qualcosa andasse storto per poter dire "non posso farlo"... Hai passato il pomeriggio a caricare la macchina di strumenti, e io a cercare di far passare il tempo. E poi sei sceso; io in cucina a leggere un libro di cui non capivo nulla. Ho aspettato che risalissi, poi non ce l'ho fatta piu' e mi sono rifugiata in soffitta. E tu sei partito. Poco dopo mi hai chiamato al cellulare... "Ero salito per salutarti.. non c'eri..." Io ti ho visto piangere una volta sola in ventincinque anni.. e ora stavi piangendo...ciò che mi hai detto appartiene solo a noi, e ciò che, incapace di parlare, non ho detto io, appartiene solo a te. E anche tu me lo dici: "Siete due stupidi.. non ti rendi conto che vi volete ancora bene..." perchè anche tu, mi vuoi bene... Infine sono scesa. Bisognava pur preparare qualcosa da mangiare. Lo sguardo cade sulla lavagnetta appesa , vicino alla tv... quella frase, scritta da te come commiato... mi chiamavi sempre così, quando ci amavamo da ragazzi... cristo... Spero che questo tempo serva a qualcosa. Ah, grazie per la moto, ex amore mio, cerchero' di usarla.. ah, ancora una cosa, hai scordato gli occhiali da sole sul cofano della mia macchina.. non cambi mai...
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Scrivi Marion....
"Certo che l'hai scritta. Da Margy. Lo ricordo perfettamente. Fu molti mesi fa, ma l'hai scritto." "Tu vaneggi. Non me ne ricordo as-so-lu-ta-MENT-TE..." "L'hai scritto l'hai scritto. Che tu andavi in discoteca solo per limonare...." "Io? Ma tu sei matto... è impossibile... certo, ricordo che QUELLE POCHE VOLTE, si beveva il cointreau, e poi si baciava benissimo dopo....ma perchè ridi? uffa..." "Come sei.. sei il bianco e il nero.. il diavolo, e l'acquasanta..." |
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BREVE STORIA DEL BLOG, e mia.
Tag AMORE: categoria:mariti; categoria:amico del cuore; c. : figlio di puttana intelligente; segue: figlio di p.i.; segue: figlio di p.i. ; Marion e Damiel; Quello che gli uomini non dicono; Lacrime; Senz'amore?; La cena; senza titolo; L'uomo dei sogni.
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SIBILLA ALERAMO
"Mi pareva strano, inconcepibile, che le persone colte dessero così poca importanza al problema sociale dell'amore. Non già che gli uomini non fossero preoccupati della donna; al contrario, questa pareva la preoccupazione principale o quasi. Poeti e romanzieri continuavano a rifare il duetto e il terzetto eterni, con complicazioni sentimentali e pervensioni sensuali. Nessuno però aveva saputo creare una grande figura di donna."
Inviato da: cassetta2
il 17/08/2024 alle 11:08
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