..Uomini...

visti da una donna

 

 

ULTIME VISITE AL BLOG

cassetta2amorino11monellaccio19MARIONeDAMIELossimoraprefazione09Clide71conny361m12ps12Dott.Ficcagliacarima68magdalene57tufano25miriade159
 

ULTIMI COMMENTI

anche a te carissima!
Inviato da: MARIONeDAMIEL
il 23/12/2023 alle 21:22
 
i figli son semprer figli... e le rane, pure...:-) Buon...
Inviato da: magdalene57
il 23/12/2023 alle 19:10
 
Stamattina mi è capitato di vedere di nuovo quel video,...
Inviato da: MARIONeDAMIEL
il 18/11/2023 alle 17:19
 
Ahahah ahahah :)))
Inviato da: MARIONeDAMIEL
il 18/11/2023 alle 16:56
 
Il video di Salvini del 2015 in cui chiede ad ognuno nel...
Inviato da: Dott.Ficcaglia
il 18/11/2023 alle 15:48
 
 

TAGLIASPRECHI

UN NUOVO BLOG TAGLIA SPRECHI  

LUGLIO, 2013

 

IO AIUTO CHIARA


Il cielo stellato sopra di me,
e la legge morale in me (Kant)

 

Verba volant, scripta manent

 

 

Gli uomini  ti cambiano, di solito in peggio

           A Mia e a me.

 

 

« Messaggio #203Messaggio #205 »

Post N° 204

Post n°204 pubblicato il 05 Maggio 2006 da MARIONeDAMIEL
 

Alle ore 21,06 di giovedì 6 maggio 1976, un terremoto di eccezionale intensità ha sconvolto il Friuli.

Quasi mille vittime e migliaia i feriti. Numerosi comuni, per un raggio di 60 km dall'epicentro, sono stati investiti dal sisma.

La scossa è durata 50 secondi. Questo breve, ma lunghissimo lasso di tempo è stato sufficiente per causare gravi danni alle abitazioni e alle infrastrutture.

L'epicentro è stato localizzato presso Tolmezzo, a otto chilometri a nord di Carnia sul Tagliamento. Il sisma è stato stimato dell'ottavo/decimo grado della scala Mercalli. La forza devastatrice ha interessato i comuni di: Maiano, Buia, Gemona, Osoppo, Magnano, Artegna, Colloredo, Tarcento, Forgaria, Vito d'Asio e molti altri paesi della pedemontana. 

La notte del 6 maggio è stata la prima di molte notti all'aperto per i friulani. Le scosse dureranno fino al settembre successivo.
Nei giorni seguenti mentre arrivano da tutta Italia i soccorsi. Si fa un primo bilancio del catastrofico evento.
 
Mai come in questa occasione si potè conoscere il carattere forte e la grande dignità del popolo friulano, al di là del grande dolore per la perdita di tutto, solo dopo pochi giorni dalla catastrofe, mentre ancora si cercavano sopravvissuti sotto le macerie e si dava sepoltura ai morti, già si pensava alla ricostruzione.

Si rimuovevano calcinacci, si sgombravano strade, ci si occupava addirittura dei campi.

Un popolo abituato da sempre alle calamità, pensava a rimettere a posto quel che si può: "di bessoi", cioè da sé, da soli.

Non per sfiducia verso la solidarietà degli altri, ma per una radicata dignità che non lascia spazio ai piagnistei. I danni alle industrie presenti sul territorio provocheranno 5.000 disoccupati. Le prefetture di Udine e Pordenone si trasformano in basi operative per coordinare gli interventi.

Il 7 maggio si fa una stima delle perdite in vite umane, sarebbero accertati fino ad allora: 584 morti e quasi mille i feriti. Il presidente della Repubblica Leone fa visita alle popolazioni ed ascolta commosso i racconti dei sopravvissuti. Anche il ministro degli interni Cossiga con il ministro dell'istruzione Malfatti si recano sul posto. Nelson Rockefeller, vicepresidente degli Stati Uniti, dopo la visita ai paesi disastrati annuncia lo stanziamento di 21 miliardi per aiutare le popolazioni colpite. L'8 maggio si reca in visita il Presidente del Consiglio On. Moro insieme al Commissario Straordinario del Governo Zamberletti. Tornano i friulani emigrati: dalla Svizzera dall'Austria, dal Belgio, Germania e Francia.

Tutti per ricostruire il Friuli devastato. Dopo soli pochi giorni la macchina della solidarietà è già in movimento. A fianco dei nostri soldati anche militari austriaci, canadesi, tedeschi, americani, francesi hanno già montato 1.450 tende. Dall'estero arrivano numerosi aiuti. Per via aerea giungono 6.000 tende. Ospedali da campo, cucine militari, materiali e generi di conforto sono scaricati dalle navi attraccate nel porto di Trieste. Si spargono disinfettanti per evitare epidemie, la temperatura si aggira intorno ai 34 gradi e molte salme sono ancora insepolte. Quattro giovani vengono colti a compiere atti di sciacallaggio. Vengono processati sul posto e condannati in modo esemplare.

Visita le zone colpite il presidente di Confindustria Agnelli che decreta: "Prima le aziende e poi le case" . Sottolineando come sia urgente soprattutto il riassetto industriale della regione. Il 13 maggio il tempo diventa inclemente. I Friulani sotto le tendopoli, incredibilmente istallate sotto il livello del suolo, si ritrovano con l'acqua alle caviglie. Il vento che soffia a 90 km orari porta via numerose tende. Tarvisio viene investita da una nevicata. Si pensa all'inverno successivo e quello che sarà quando la neve e i primi freddi faranno la loro comparsa di lì a pochi mesi.

I friulani si oppongono alle demolizioni indiscriminate e vogliono recuperare quello che è possibile, per ricostruire più in fretta possibile. Vengono stanziati dalla Commissione Bilancio del Senato, 400 miliardi da erogare in vent'anni. Iniziano le inchieste sui crolli delle abitazioni più recenti. Il rumore delle ruspe è incessante, si scava nella speranza di trovare superstiti. Il 19 maggio il bilancio dei morti sale a 926.

La pioggia rende impraticabili le strade di montagna e alcuni paesi sono isolati. L'opera di ricostruzione prosegue incessante, si pensa alla ripresa industriale, al turismo, Il consorzio pedemontano per l'Alto Friuli presenta un piano di ripresa industriale per le aziende di Rivoli di Osoppo. Anche nelle località turistiche tutto dovrebbe tornare a funzionare a pieno ritmo visto l'arrivo imminente dell'estate.

È evidente la voglia di risollevarsi presto, di avere un incentivo per ricominciare. L'11 settembre la terra trema di nuovo: due scosse alle 18:31 e alle 18:40 superano 7,5 e 8 gradi della scala Mercalli. A Gemona crolla gran parte del centro storico che aveva resistito alle scosse di quattro mesi prima. Seguono altre 11 scosse, di nuovo crolli feriti, e il terrore della gente. Nei giorni seguenti altre scosse tra il sesto e decimo grado. Si presenta di nuovo l'emergenza. Il governo stanzia 160 miliardi che saranno reperiti dall'aumento sulle tasse dei veicoli e l'aumento di 50 £. Sulla schedina del totocalcio. È data ampia delega al commissario Zamberletti per l'assistenza ai terremotati.

Fondamentale, nel terremoto del Friuli Venezia Giulia fu la mobilitazione dei radioamatori che coordinarono le comunicazioni tra le varie prefetture e svolsero in tempo reale compiti di coordinamento degli aiuti. Fu proprio la tragica esperienza del terremoto del Friuli che si cominciò a parlare di emergenza. E proprio il termine "EMERGENZA" divenne di uso corrente nei termini di: "dichiarazione di stato di emergenza" che facesse scattare l'immediato intervento del Dipartimento di Protezione Civile.

Molti scienziati levarono la loro voce a proposito del terremoto con pareri spesso discordanti, a volte catastrofici a volte minimizzanti. Ci si chiese se si fosse potuto evitare la catastrofe. E per questa realtà si reputò necessario affiancare al Dipartimento della Protezione Civile il sostegno scientifico. Si istituì così il "Comitato Grandi Rischi" che supportò il lavoro della Protezione Civile con la prevenzione e lo studio degli eventi.

Commenti al Post:
annisexanta
annisexanta il 05/05/06 alle 20:44 via WEB
30 anni fà,come passa il tempo :-(...ricordo che ero in gita con la scuola,a Torino...felice e spensierato,avevo 12 anni,come la canzone di Angelini...Pensavo fosse il blog di Vergine e Martire,ihihihi,cmq bene hai fatto a ricordarlo ed effettivamente con la scusa dell'operosità del popolo friulano,forse molti aiuti sono stati omessi,al contrario di altre regioni più abituate all'assistenzialismo...Buon w.e. :-)
 
 
MARIONeDAMIEL
MARIONeDAMIEL il 05/05/06 alle 20:48 via WEB
Pure io avevo 12 anni ed ero in chiesa a provare con il coro, per fortuna da noi non ha prodotto danni, ma l'abbiamo sentita bene. Moltissimi la casa se la son rifatta letteralmente da soli, poi son arrivati i soldi. Buon w.e. a te :))
 
ondoce
ondoce il 05/05/06 alle 22:37 via WEB
ho un ricordo preciso di quei mesi... dormivo per lavoro a gemona nei carri merci...a udine e triste... il terrore di quelle scosse di assestamento che ti logoravano i nervi...il rombo cupo della prima scossa...ritrovarsi in strada incapaci di capire le dimensioni del disastro... i visi fieri di gente che con dignità e tenacia ha scelto di lottare... da sempre abituata...un abbraccio******
 
 
MARIONeDAMIEL
MARIONeDAMIEL il 06/05/06 alle 08:06 via WEB
La mia gente. Grazie Roby del tuo ricordo. Un abbraccio.
 
walk_on_by
walk_on_by il 06/05/06 alle 15:12 via WEB
La ricordo benissimo quella sera del 6 maggio 1976. Eravamo in cortile, davanti al box, con mio padre e dei suoi amici. Era la luna buona per imobbtigliare il vino. Ad un tratto il tremore. Chiaramente percepibile. Sbigottimento, ipotesi. Poi sapemmo della tragedia. Dici bene Marion, in Italia nacque il concetto di gestione "dell'EMERGENZA'". Purtropo manca ancora il concetto di PREVENZIONE delle catastrofi. Ed i recenti fatti ce lo dimostrano.
 
 
MARIONeDAMIEL
MARIONeDAMIEL il 06/05/06 alle 18:31 via WEB
Da cio' che si dice, la protezione civile si formo' proprio dal modello friuli, un modello che era meglio non ci fosse mai stato. Da noi la protezione civile è molto organizzata, escono per qualsiasi evenienza e sono super.
 
TerzaPaginaPress
TerzaPaginaPress il 06/05/06 alle 15:44 via WEB
In MONTAGNA SI CONSUMAN SPESSO ..TRAGEDIE..Se voi volete andare in pellegrinaggio nel luogo dove è nata la nostra Costituzione, andate nelle montagne dove caddero i partigiani, nelle carceri dove furono imprigionati, nei campi dove furono impiccati. Dovunque è morto un italiano per riscattare la libertà e la dignità, andate lì o giovani, col pensiero, perché li è nata la nostra Costituzione. (Piero Calamandrei, Discorso agli studenti milanesi, 1955)
 
 
MARIONeDAMIEL
MARIONeDAMIEL il 06/05/06 alle 18:35 via WEB
Bè, li non era proprio montagna montagna.. Gemona è circa 300 m, sul livello del mare; il discorso di Calamandrei chi non lo conosce Terza... mi pare che l'ho anche pubblicato... lo si dovrebbe far leggere ai ragazzi.
 
Casalingapercaso
Casalingapercaso il 06/05/06 alle 16:29 via WEB
Lo sentimmo benissimo anche noi che eravamo fuori per strada, la gente che usciva di casa impaurita. Pochi anni dopo siamo stati a Venzone, che aveva avuto forti danni col secondo sisma. Tutto ricostruito. Sarei tentata di fare confronti, ma mi astengo. ciao Marion
 
 
MARIONeDAMIEL
MARIONeDAMIEL il 06/05/06 alle 18:37 via WEB
Oltre ad essere tutto ricostruito, il pericolo era di ricostruire perdendo un'identità, le tradizioni, una storia, insomma l'anima di un popolo; invece credo che questo non sia successo.
 
   
MARIONeDAMIEL
MARIONeDAMIEL il 06/05/06 alle 18:37 via WEB
ciao Casal, buona domenica.
 
     
Casalingapercaso
Casalingapercaso il 06/05/06 alle 19:36 via WEB
La chiesa a Venzone era stata ricostruita tale e quale, mummie penzolanti di frati comprese. ciao
 
     
MARIONeDAMIEL
MARIONeDAMIEL il 07/05/06 alle 15:59 via WEB
Bella Venzone. Ciao
 
occhiodivolpe
occhiodivolpe il 06/05/06 alle 19:56 via WEB
la fortuna fu essere il friuli una piccola regione , dove l organizzazione politica , per dimensione del numero dei voti nn si costituiva come ceto dominante in loco e sulla scena nazionale ... dove gli appetiti si sarebbero moltiplicati sotto il mantello della solidarietà , dove intorno ad essi convergessero gli immensi interessi degli imprenditori appaltanti del nord e le speranze deluse dei danneggiati ... altrimenti ...
 
 
MARIONeDAMIEL
MARIONeDAMIEL il 07/05/06 alle 16:06 via WEB
..altrimenti sarebbe successo come in irpinia... molti piu' voti di cui potenzialmente disporre, molti piu' politici potenti che a livello nazionale avrebbero preteso, e tanto, e intermediari a non finire attraverso i quali,in mille rivoli, la pioggia di stanziamenti, si sarebbe poi dispersa...e le case costruite laggiu'.. le ho viste.. enormi casermoni in paesi persi nel deserto dell'hinterland napoletano, ai piani alti non arrivava nemmeno l'acqua e gli infissi.. i pavimenti.. insomma han lucrato su tutto... quindi, tutto sommato, siam contenti di essere una piccola regione, sconosciuta a piu' di qualcuno. Ma non credo che il discorso si esaurisca qui... c'è una differenza tra i due popoli enri... non dico che uno sia migliore dell'altro, questo mai, ma una diversità di fondo c'è, nell'accettare e affrontare in altro modo le cose, senza fatalismo, e nella concezione del lavoro. Certo qui si potrebbe parlare altri tre giorni...
 
occhiodivolpe
occhiodivolpe il 07/05/06 alle 16:43 via WEB
dovresti fare il confronto cn le zone interne , nn con napoli grande città capitale dell occidente, popolosa da secoli cm londra e parigi ,cn dinamiche sociali diverse da quelle delle aree rurali ,con ampi strati di sottoproletariato ... certo che una popolazione rurale , dispersa in tanti piccoli paesi , è statica e chiusa in un modello tradizionale e conservatore dei valori ... senza dimenticare che da voi c è stata la controriforma e da noi no ... e infine in ultimo , ma nn per ultimo , nn ci vuole molto ad essere onesti se nessuno cerca dicorromperti , come nn è un vanto la casità delle brutte ....
 
 
occhiodivolpe
occhiodivolpe il 07/05/06 alle 16:45 via WEB
ops ... la castità delle brutte
 
 
MARIONeDAMIEL
MARIONeDAMIEL il 07/05/06 alle 16:54 via WEB
Bè, il friuli colse quell'occasione per passare da un'economia prettamente agricola, ad un modello piu' ampiamente industriale.. e ci riusci'; quindi tu dici che fortunati, nella migliore delle ipotesi, che nessuno tento' di corromperci, fessi, nella peggiore, perchè non cercammo di approfittare in qualche modo... puo' anche essere enri; certo è che si tenta di corrompere chi sai che sia corruttibile.. non è una bellissima tradizione la vostra, non credi?
 
   
occhiodivolpe
occhiodivolpe il 07/05/06 alle 17:04 via WEB
dico solo che son mancati quegli elementi che avrebbero inficiato quel cammino ovvio , e che questi nn son mancati altrove , dove le pre-condizioni erano tali da far intervenire interessi politici ed economici che sn vincenti dovunque , e che il friuli nn ha sconfitto ...
 
     
MARIONeDAMIEL
MARIONeDAMIEL il 07/05/06 alle 17:06 via WEB
son d'accordo... credo che il popolo sia popolo ovunque, triste che si ritrovi ad essere merce di scambio.. non mi rassegno a questa logica..
 
occhiodivolpe
occhiodivolpe il 07/05/06 alle 17:18 via WEB
popolo è l unità dei cittadini ... termine che intende presa di coscienza politica e sentimenti civili ...contesto che sian tali i milioni che seguon solo le cronache quotidiane dei calciatori e il gossip dello spettacolo , che sn analfabeti politici , che sono qualunquisti e prostituiscono il proprio voto cm merce di scambio ...ed è un problema che lo Stato dovrebbe assumersi x garantire l uguaglianza del voto , xk oggi due di costoro hanno ragione su di me ...
 
 
MARIONeDAMIEL
MARIONeDAMIEL il 07/05/06 alle 21:18 via WEB
bisognerebbe avere un altro socrate a insegnare a esser cittadini... tanti socrate... sulla scuola poco possiamo contare...
 
rana_nelluniverso
rana_nelluniverso il 07/05/06 alle 19:32 via WEB
Urka! Anch'io ero a provare col coro!
 
 
MARIONeDAMIEL
MARIONeDAMIEL il 07/05/06 alle 21:16 via WEB
Uak! Che combinazione!
 
Gli Ospiti sono gli utenti non iscritti alla Community di Libero.
 
 
 

INFO


Un blog di: MARIONeDAMIEL
Data di creazione: 09/08/2005
 

AREA PERSONALE

 
 

TAG

 

SIBILLA ALERAMO

"Mi pareva strano, inconcepibile, che le persone colte dessero così poca importanza al problema sociale dell'amore. Non già che gli uomini non fossero preoccupati della donna; al contrario, questa pareva la preoccupazione principale o quasi. Poeti e romanzieri continuavano a rifare il duetto e il terzetto eterni, con complicazioni sentimentali e pervensioni sensuali. Nessuno però aveva saputo creare una grande figura di donna."

 

ARCHIVIO POST 3

  '16 '17 '18 '19 '20
gen/feb x x x x x
mar/apr x x x x x
mag/giu x x x x x
lug/ago x x x x x
set/ott x x x x x
nov/dic x x x x x
 

ARCHIVIO POST 2

  '11 '12 '13 '14 '15
gen/feb x x x x x
mar/apr x x x x x
mag/giu x x x x x
lug/ago x x x x x
set/ott x x x x x
nov/dic x x x x x
 

ARCHIVIO POST

  '05 '06 '07 '08 '09 '10
gen/feb - x x x x x
mar/apr - x x x x x
mag/giu - x x x x x
lug/ago x x x x x x
set/ott x x x x x x
nov/dic x x x x x x
 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Giugno 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
          1 2
3 4 5 6 7 8 9
10 11 12 13 14 15 16
17 18 19 20 21 22 23
24 25 26 27 28 29 30
 
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963