..Uomini...

E' possibile un dialogo tra un sordo e un muto?

Finalmente mi pare di aver capito.

No dico, visto che non sono più nell'era della stupidità berlusconiana c'è anche la possibilità che io capisca qualcosa....

Ichino , il denigrato giuslavorista del Pd da una parte , e una rappresentanza dei famosi esodati dall'altra.

Si può mettere a confronto una persona che ha un grosso problema personale e uno che di mestiere deve studiare come risolvere i grandi problemi , nella fattispecie del lavoro?

Non che non sia giusto nè opportuno , e anzi è meritorio che Ichino , come del resto altre volte gli ho visto fare , non si sia sottratto affatto al confronto.

Solo che la persona che ha il problema grosso tendenzialmente non ascolta ciò che dice l'apparentemente distaccato giuslavorista che tendenzialmente si limita a spiegare perchè la riforma delle pensioni era quanto mai opportuna.

E' semplicemente questione matematica. Se l'età media del pensionamento prima era 58 anni e 3 mesi e si calcola un'aspettativa di vita media di ulteriori 23 anni , i miliardi vengon fuori. Non c'entra nulla che la parte previdenza del bilancio dell'inps ORA sia in attivo (mentre è la parte assistenza che ci tira fortemente giù) , i conti vanno rapportati alle statistiche e a tutti gli anni per i quali le pensioni dovranno giustamente venire pagate.

I 120 mila definiti esodati son quelli che il ministro non aveva calcolato quando ha fatto in fretta e furia la riforma , e di questo se ne dovrebbe assumere in pieno la responsabilità , perchè era impossibile non tenere conto un po' del fuggi fuggi generale e un po' del desiderio delle aziende di disfarsi in fretta di lavoratori non più giovanissimi . Diciamo che le aziende ce ne hanno messo del loro per approfittare e siglare accordi , han dato quattro soldi ai lavoratori per farli stare a casa fino all'età della pensione , e le aziende ci han guadagnato alla grande anche considerando che o non hanno più assunto o nel migliore dei casi assumono con contratti a tempo ecc.

Però gli accordi ci sono , sono stati fatti prima della riforma e come tali vanno rispettati e salvaguardati.

Gli altri circa 300 mila , dice Ichino , non sono persone che hanno siglato accordi ma persone che erano state licenziate per qualsiasi motivo primo tra tutti la crisi e che vedono allungarsi di anni il tempo per raggiungere l'agognata pensione.

Nelle precedenti riforme erano sempre stati fatti degli "scalini" appunto per preservare coloro che ormai si trovavano lì lì. Ora il ministro non ci ha nemmeno pensato o forse ci ha pensato ma i miliardi che uscivano dai conti erano troppi e la riforma sarebbe stata quasi vanificata...

Ichino dice che in uno stato civile nessuno deve restare senza salvaguardia , ammettendo quindi che bisogna in ogni modo trovare una soluzione per tutti , solo bisognerebbe invertire la tendenza a liberarsi della forza lavoro a 57 , 58 anni , ma incentivare con sgravi contributivi forti le aziende a riassumerli o ricollocarli.... ecco questa è la parte che vedo più difficile...

Quindi per quelli degli accordi , 120 mila , bisogna trovare i soldi , e li dobbiamo trovare noi ragazzi eh , e per gli altri 300 mila dio-solo-sa....

Si, forse ho capito. Dalle comunicazioni alla camera della Fornero avevo capito solo un numero , 65 mila più 55 mila in totale 120 mila da salvaguardare, ma per il resto non si capiva mica.... Approviamo 'sta riforma del lavoro e andiamo avanti , poi magari se la monitoriamo anche e vediamo cosa non va non sarebbe male...

Notte , Marion...

p.s. : non è corretto dire che il parlamento ha votato per l'arresto di Lusi, il parlamento MENO IL PDL ha votato per l'arresto di Lusi, così è corretto.