..Uomini...

E ridurre le massime,ridare credibilità.

Le ridurresti così, col contributo sul non versato; i tetti son stati messi per gli stipendi pubblici, le pensioni son tutte a contributivo, resta il pregresso... per i tagli che hai in testa tu temo che ci vorrebbero i comunisti..troppa roba.. (non dire niente!) :)))

Bacione! ^____*

Anche a te :)

Leggi questa, http://www.corriere.it/economia/cards/i-falsi-miti-previdenza-italia/principale.shtml se vuoi. Ciao.

ho letto; ma vedi, non è che siamo in contraddizione , io e Brambilla (vedi che chiunque sbandieri dei dati ti convince comunque? :)) Lui scrive o meglio espone dei dati incontestabili ma che c'entrano col discorso? io parlo di giustizia... di gente che è andata in pensione con quindici o venti anni di lavoro e non è che prende la minima, prende come l'ultimo stipendio cioè molto più di quanto prenderò io con il doppio degli anni di contribuzione; la pensione non è mica il pagamento rivalutato di quanto noi versiamo? se fosse così, ho letto, dopo una quindicina d'anni i soldi (nostri) sarebbero finiti... la pensione è solidarietà.... per questo e in questi tempi mi sembra che un piccolo contributo verso chi sta peggio sarebbe doveroso, visto che si parla di contributo su rendite che derivano da soldi che NON HANNO versato, non sugli altri.

speriamo... anche loro, in quanto a trattarci come agrumi da spremere, non scherzano...:-(

siamo un bancomat non indifferente ;-( speriamo che le scommesse di Padoan e Renzi si avverino....

La mia competenza è scarsa in merito all'argomento che tratti in questo post. Esprimo, pertanto, un mio pensiero che magari porterà fuori tema. Penso e sono convinto che andare in pensione a 60 anni, dopo almeno 30 di lavoro e contributi, sarebbe una cosa giusta da concedere. Anzi, considero una forma di non rispetto non concederla, perché, volendolo, dopo tanto lavorare si potrebbe anche decidere di continuare ma anche no: è questa seconda scelta che dovrebbe essere possibile, pensando, fra l'altro, a tutti i trentenni senza lavoro che aspettano di poter guadagnare qualcosa, posti a riposo i "veterani". La vita è una sola, e l'ultima parte (prima di andarmene) la voglio vivere com'io penso e non come pensa chicchessia per via di suoi calcoli e calcoletti. Ma la cosa più importante è che sono sicurissimo di non sbagliarmi e di non essere un presuntuoso, e che ad essere errata sia qualsiasi altra considerazione in proposito, che non può non vanificarsi da sé di fronte a un problema cruciale come quello che chiama in causa la vita e la morte... Ciao Marion. Ti lascio il mio augurio di Buon Anno Nuovo, sebbene con ritardo a causa dei problemi tecnici che ho avuto in questi giorni con il blog e che sembrano, ora, risolti. Buona giornata. Fin

Gli amici di Libero spesso scordano che con le festività accresce anche il numero di accessi ed il gioco è fatto, si fa per dire... :)
Bersani in effetti aveva in mente di attenuare gli effetti dell'ultima riforma rendendo volontario, a una certa età, l'allontanamento dal lavoro; perchè dipende molto anche dal tipo di lavoro che si fa, penso che molti non avrebbero difficoltà a rimanere anche oltre il limite imposto per andare in pensione. Non era male come idea secondo me; io ho già 32 anni di contributi, potrei riposarmi... ma me ne aspettano ancora una decina a quanto pare. Il problema è il come siamo arrivati a questo punto, sono state consentite cose (chiamiamole regalie) per troppi anni e ora chi ne paga le conseguenze siamo noi e soprattutto le giovani generazioni. Quanto tu dici è giusto, ma spesso la realtà non consente di attuare le giuste aspettative dei cittadini.. per questo è importante governare la realtà ma soprattutto le prospettive future ;-) ciao e buona giornata anche a te.