Il mio anno lavorativo è finito oggi. Che ci ho sputato abbastanza su quella scrivania quest'anno.
E oggi tra l'altro ero sola a reggere la baracca, e mi è toccato il pubblico, una cosa che da un senso al mio passare carte.
L'ultima della mia giornata, e del mio anno, è stata una vecchina.
"Ho un problema con questo ufficio...."
"L'aiuto io, lasci che le compili signora...."
Lei mi ringrazia molto, si è appena trasferita da noi.
Poi comincia a parlare. Mi racconta che ha la leucemia e alla sua età, dice che non possono curarla; è serena però; mi sembra un pò svitata; poi mi mostra le foto dei suoi figli morti, ma senza pietismi inutili.
Mi dice di essere molto credente, e che il signore la sta aiutando e i medici non sanno cosa dire, visto che il male si è fermato senza alcuna cura.
Mi racconta dei figli, le lacrime le riempiono gli occhi e mi accorgo che anche a me.
"Lei è una donna molto forte signora...", le dico.
"No", mi dice, "non vede che piango?"
"Lasci stare, noi donne piangiamo magari per un nonnulla ma poi la forza la troviamo sempre, e questo non è, un nonnulla...."
Parla ancora per una ventina di minuti, ma dignitosamente e senza scantinare troppo.
Io penso a sprazzi a quello che potrei fare in questi minuti... il casino sulla mia scrivania di là, il telefono che squilla, e se domani voglio stare a casa devo finire quella cosa...
Poi mi vergogno di questi pensieri.
"Ora vado.. se mi chiedono ancora...."
"Signora, siamo sempre qui, se non ci sono io c'è la collega..."
"Lo so , siete molto gentili".
Mi porge la mano.
"Auguri"
Penso non so perchè, che ora ho qualcosa in più, da qualche parte.
Ora chiudi tutto, Marion!
domenica Bestiale
Inviato da: MARIONeDAMIEL
il 23/12/2023 alle 21:22
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