..Uomini...visti da una donna |
"O tu che sei il migliore degli uomini, tu che sei Ateniese, cittadino della più grande città e più rinomata per sapienza e potenza, non ti vergogni tu a darti pensiero delle ricchezze per ammassarne quante più puoi, e della fama e degli onori; e invece della intelligenza e della verità e della tua anima, perchè ella diventi quanto è possibile ottima, non ti dai affatto né pensiero né cura?"
Platone, Apologia di Socrate
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Gli uomini ti cambiano, di solito in peggio
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Post n°915 pubblicato il 31 Agosto 2010 da MARIONeDAMIEL
Finalmente un pò di fresco. Oddio io ho già messo il pigiama e sono già quasi coi piedi ghiacciati.... peraltro stamane ho lavorato con soddisfazione un'oretta in giardino a far erba, mi sono punta varie dita e graffiata una coscia.. andare a far erba col prendisole non è che sia il massimo Marion.... Non si capisce bene perchè abbiano fatto tutto questo casino, discusso tutta estate, rotto le palle, fatto riunioni tra di loro, per niente. A berl (minuscolo, abbreviato=dispregiativo, si, mi arrogo -arrogo o arrògo?- il diritto di disprezzarlo anche se io provo anche istinti più bassi a volte), interessa solo il suo dannato processo breve. E' una vera pena vedere tanti uomini che perdono il loro tempo in ciance per coprire queste miserie.. anzi, è una vergogna.... non bisogna cessare di dirlo.... Non sapevo che veniva Obama in visita nel nostro paese! Ah perchè, non era Obama? Accidenti con tutto quell'apparato e quelle cerimonie, e poi le schiaquette nel più puro stile berlusconiano avevo pensato che fosse un capo di stato importante.......povero Salvo D'Acquisto.. si rivolterà nella tomba... "Mà, ma berlusconi lo sa che è capo di un popolo di deficienti? Oppure è capo perchè il popolo è deficiente?" Si, i miei ficus quest'estate hanno tenuto, alla grande. Notte Marion. |
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SIBILLA ALERAMO
"Mi pareva strano, inconcepibile, che le persone colte dessero così poca importanza al problema sociale dell'amore. Non già che gli uomini non fossero preoccupati della donna; al contrario, questa pareva la preoccupazione principale o quasi. Poeti e romanzieri continuavano a rifare il duetto e il terzetto eterni, con complicazioni sentimentali e pervensioni sensuali. Nessuno però aveva saputo creare una grande figura di donna."
( lo spettacolo che abbiamo dato, come paese, con la visita di Gheddafi é a dir poco indecoroso... non mi ero mai vergognata tanto... )
(certo che uno che rischia di bruciare la moka ogni due per tre, sai quante litigate....) :))))
A proposito di ct, hai visto la partita l'altra sera? Prandelli mi faceva una pena.... la squadra era come intontita, non sembrava nemmeno l'ombra dei campioni del mondo (in effetti che ce n'erano? uno o due...) , e gli altri se ne approfittavano e ci prendevano quasi a calci (metaforicamente parlando), poi per fortuna si è sbloccata la porta avversaria e abbiamo riacquistato coraggio.... però attenzione a non farne subito degli eroi (tipo Cassano)....:)
Parte seria: due questioni nel tuo commento io individuo: una quella degli scienziati che secondo te, potrebbero costituire una soluzione per sostituire la casta attuale; la cosa mi lascia perplessa, mi sono venuti subito in mente Mengele (non so perchè) o anche più vicino a noi Veronesi (a favore del nucleare) , gli scienziati li vedo un pò tutti compresi nell'affermare il valore della scienza (e delle loro scoperte) come assoluto... ci vuole qualcuno che decida in base ad altri parametri, se applicare o meno le tesi scientifiche.. in campo economico mi viene in mente la scuola di Friedman (ho letto Shock Economy), lui era un economista americano che propugnava la teoria del capitalismo secco, cioè senza alcun intervento dello stato nell'economia e nello stato sociale, secondo lui le cose si sarebbero riassettate la sole..... le sue teorie furono prese a base da Pinochet, per dirne uno, ma anche da altri dittatori sud americani e ben sappiamo le nefaste conseguenze oltre che sui piano umanitario (erano dittature) furono un fallimento anche dal punto di vista economico....
Seconda questione: il popolo crede di sapere di politica e vota secondo il soldo ecc. ; secondo me c'è una parte onesta di popolo che non fa conti quando vota, e ci sono dei politici che fanno politica non per tornaconto personale (o almeno non solo). Se tu vuoi essere coerente con quanto affermi, forse faresti bene a non votare.....
Infine. L'altro giorno ero al compleanno del figlio di un'amica carissima, 18 anni; bè, è venuto fuori il discorso politico (giuro che io non ho aperto bocca) e il ragazzo ha detto "io di politica non so proprio niente".... pensi che questo sia bene? Io credo che comunque stiano le cose, parlarne non va male.... mi collego con Fini! :)))))
Il corto circuito sta tutti qui: il voto consapevole. Ci sono troppi fattori per pensare che sia possibile... da un lato e dall'altro... per elencarne alcuni, da un lato il potere si serve di vari mezzi per comunicare solo ciò che serve che passi (egemonia dell'informazione), dall'altro la naturale tendenza come la definiresti tu, ad ascoltare la prima frase convincente senza alcun tipo di approfondimento, anche perchè costa tempo e il tempo (oggi come oggi sempre più, vito che ce n'è sempre meno o lo riempiamo di cose inutili) si impiega meglio in cose "piacevoli". Le conseguenze sono letali, ma per tutti. In sostanza l'ideale sarebbe che l'èlite (che giustamente ha bisogno degli economisti, giuristi ecc.) fosse eletta da un'èlite, ma come e chi stabilisce le condizioni per far parte dell'èlite che deve eleggere l'èlite? Non ne usciamo :))))
Tornando alla questione "la politica è una scienza", non intendevo dire che al governo dovrebbero andare i fisici nucleari o i biochimici. Dicevo che c'è bisogno di persone veramente preparate, con solide basi di economia e diritto, e anche quelle non sono sufficienti. Ci vogliono la storia, la filosofia e altre discipline. Come dice Rypdal, avere una laurea in scienze politiche non è neanche sufficiente poichè questa laurea (come la maggior parte delle lauree) non è pensata per produrre professionisti capaci ma per assicurare il posto a professori baroni e a tutta la loro discendenza. In generale, come sempre, salvo casi eccezionali. Oltre tutto io vedrei bene per un aspirante politico, oltre che una solidissima preparazione di base, anche uno stage pratico di tre anni al sud, nelle fabbriche, nei quartieri degradati, tra le prostitute e i campi nomadi, ma anche nei luoghi della borghesia in modo che egli possa comprendere sul campo le esigenze di tutti.
Io dico che se la sovranità appartiene al popolo, il popolo deve essere messo in condizione di scegliere i suoi rappresentanti. E allora ci dovrebbe essere una materia scolastica per tutti gli anni delle superiori. Prima di tutto essa dovrebbe trattare di storia, della storia del dopoguerra che nessuno conosce, dei governi che si sono succeduti, delle politiche che hanno realizzato. Poi si dovrebbero fare confronti con le politiche di altri paesi. Si dovrebbero dare delle nozioni base di economia in modo che quando ci vengono a parlare di costo del denaro, pil, inflazione, anche un diciottenne sia messo in grado di comprendere il concetto. Solo così si può sperare che non venga votato Berlusconi perchè è simpatico. O Fini perchè sa mettere quattro parole in croce con un senso logico. A me non basta più che mi venga detto "sono due decenni che si parla di riforme e non si attuano". Io pretendo che mi si parli di riforme, quali, in che modo, in che tempi, con che vantaggi e per chi. Solo così potremo avere qualche speranza che anche l'Italia in futuro potrà essere un paese civile.
Per il calcio, mi dispiace non so :) non lo amo, tanto meno in tv :)
No, non lo sapevo dell'effetto collaterale, non si finisce mai di imparare :))))))