..Uomini...visti da una donna |
"O tu che sei il migliore degli uomini, tu che sei Ateniese, cittadino della più grande città e più rinomata per sapienza e potenza, non ti vergogni tu a darti pensiero delle ricchezze per ammassarne quante più puoi, e della fama e degli onori; e invece della intelligenza e della verità e della tua anima, perchè ella diventi quanto è possibile ottima, non ti dai affatto né pensiero né cura?"
Platone, Apologia di Socrate
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laretexchiara
GENNAIO, 2013
Il cielo stellato sopra di me,
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Gli uomini ti cambiano, di solito in peggio
A Mia e a me.
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Post n°939 pubblicato il 14 Novembre 2010 da MARIONeDAMIEL
Quando ti salutai per l'ultima volta, prima che tu partissi, era agosto ... si, fine agosto. Ti avevano brutalmente detto che ti restavano venti giorni. Non te ne capacitavi. Grande fu la nostra angoscia nel non sapere cosa dirti, allora , e nei giorni seguenti...... Alcuni sostengono che è meglio così, meglio sapere. Così uno si può preparare, salutare tutti, disporre ciò che c'è da disporre. Un pò difficile se si sta male dalla mattina alla sera.... E invece tu tieni duro, a dispetto dei dottori. Ti prendi gioco di loro , lo so. Gli fai "marameo", anche se non puoi muoverti nè parlare, solo sentire, così dicono. Così quando ieri l'altro tua sorella mi ha chiamato per dirmi "ormai ci siamo", io non ci ho mica creduto. Il tuo cuore è fortissimo, come la tua voglia di vivere e la tua caparbietà, che ti hanno aiutato a lottare per questi quasi tre anni, dopo una vita che ti ha tanto tolto ma a cui tu hai tanto dato. Sempre col sorriso sulle labbra, sempre a chiedere di me, dei ragazzi, di come sto, di mia mamma, di raccontami, come una vera amica. E come ti incazzavi con tua sorella quando sapevi che mi avvertiva delle tue crisi, sempre superate; dicevi "ti doveva chiamare dopo, per dirti che stavo bene non che stavo male"...... E anche stamani e ora stai ancora lottando, non ti stai arrendendo.... gli fai marameo... non nè scriverò più..... Io non ho mai conosciuto una donna coraggiosa più di te. Continuerò a raccontarti quello che ho fatto e come sto, e un peso sarà sul cuore quando ti penserò. Notte, Marion. |
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SIBILLA ALERAMO
"Mi pareva strano, inconcepibile, che le persone colte dessero così poca importanza al problema sociale dell'amore. Non già che gli uomini non fossero preoccupati della donna; al contrario, questa pareva la preoccupazione principale o quasi. Poeti e romanzieri continuavano a rifare il duetto e il terzetto eterni, con complicazioni sentimentali e pervensioni sensuali. Nessuno però aveva saputo creare una grande figura di donna."
E anche noi una volta. Mai più. Ma quest'essere
stati una volta, anche una volta sola,
quest'essere stati terreni pare irrevocabile.
E' Rilke, un pezzo della nona delle Elegie Duinesi. La poesia non spiega, non si fa una ragione ma a volte consola.