..Uomini...visti da una donna |
"O tu che sei il migliore degli uomini, tu che sei Ateniese, cittadino della più grande città e più rinomata per sapienza e potenza, non ti vergogni tu a darti pensiero delle ricchezze per ammassarne quante più puoi, e della fama e degli onori; e invece della intelligenza e della verità e della tua anima, perchè ella diventi quanto è possibile ottima, non ti dai affatto né pensiero né cura?"
Platone, Apologia di Socrate
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GENNAIO, 2013
Il cielo stellato sopra di me,
e la legge morale in me (Kant)
Verba volant, scripta manent
Gli uomini ti cambiano, di solito in peggio
A Mia e a me.
Messaggi di Aprile 2008
C'è una strana aria. Finalmente è finita. Il duemilaotto sarà ricordato come l'anno della sconfitta della sinistra, non della vittoria della destra. Non vorrei dire, ma Udine è l'unica isoletta di sinistra rimasta in questa mia regione. Dopo che Trieste e Gorizia avevano anch'esse passato la mano. Vorrei ricordare a quegli ignoranti del tg5 che si pronuncia Càinero.... e non Cainèro.... peraltro c'è ancora qualcuno che dice Frìuli, e non Friùli... C'è una strana aria di decimazione tra i blog. Forse sei qui da troppo tempo Marion, e perciò una cosa normale ti pare strana. Quando un blog chiude, dispiace. Ma in fondo tu hai solo una piccolissima casetta in questa stretta stradina.. no Marion, basta con questa tua visione romantica delle cose... Casàl che congela il blog poi. Ma lei è una roccia, so che tornerà presto. Ma troppi amici e amiche persi, a volte non ci si ricorda più nemmeno perchè. Persone che hai conosciuto, magari incontrato, a cui speri di aver dato e da cui hai sicuramente preso. A volte, qualcosa di più. "Marion, in profondità" . Lo lascio qui, ora che non c'è più. Tanto, io non dimentico. Notte Marion.
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Il ponte è andato alla grande. Mi è venuto perfino mal di testa per il troppo dormire. Ho lavato tutti i giubbotti, le tende del soggiorno per la gioia di mia mamma, buttato via quattordici maglie delle rane le cui maniche praticamente gli arrivavano al gomito; passato pure mezza giornata nel grande negozio di abbigliamento per comprare altre maglie alle suddette rane. Eroici. Ti hanno fatto spendere un casino Marion, ma in compenso sono belli come il sole con la roba nuova. Più di tutto il piccolo è stato contento del pallone regalatoci con i jeans lee... secondo me li ha presi solo per quello... Sembrano grandi le rane! Non vale... Resistito alla tentazione di quella bellissima borsa che mi chiamava appena entrati: era lì per me, chiaro. 110 euro erano troppi. Appena riscuoto l'assegno per il secondo lavoro, la borsa sarà mia, è impossibile proprio lasciarla lì, tutta sola, o meglio, in mezzo alle altre insignificanti borse che la fanno sfigurare... Vuoi mettere come la porterei io? Con la gonna beige di lino farebbe un figurone... Non mi hanno fatto innervosire nemmeno i turisti tedeschi coi loro macchinoni fermi davanti alla MIA panetteria... E per la prima volta questo mese, forse, non sono stata triste. Notte Marion. |
Il viaggio non è ancora iniziato. "Mà, dov'è che andate?" Passano a prendermi alle sette e mezza. Prima si tratta di portare la figlia di Franci dal moroso, poi siamo libere. Tutte e quattro, di nuovo, così, erano 28 anni. Tanti anni senza sapere niente e sapendo tutto una dell'altra, e ora il tuo male ti ha portato qui a curarti, i tuoi occhi da zingara. Questo ci ha riunito. Tra una settimana ripartirai ma ora sei qui. "Allora, galletto e birra per tutte?" E cominciano i ricordi. Ma com'è che io non mi ricordo niente... "Ti ricordi quell'incidente in macchina che eravamo con quei due ragazzi?" "E ti ricordi quell'estate nell'appartamento a Grado?" "Oddio, non me lo ricordo proprio... ricordo il terrazzino però..." "Eppoi è arrivato G. in piena notte e ha suonato il campanello, e Andrea Z. è andato ad aprire in mutande e stivali..." E giù a ridere.... "E quella volta che abbiamo buttato quella bici nel canale di Grado?" "E quell'estate che si stava in bar nei pomeriggi afosi, e poi si perdeva la corriera e via in autostop per andare a fare la stagione....io facevo la cameriera e tu lavoravi in sala giochi..." "E quanto tu arrivavi in bar, mi vedevi piangere, mi chiedevi perchè piangi, e poi ti mettevi a piangere anche tu....." Poi dici, io-di-amiche-come-voi-non-ne-ho-più-trovate, anche se laggiù, dove abiti, ne hai molte di amiche. E' come vuotare il cuore in un botto, essere di nuovo a casa, l'odore dei campi estivi bruciati dal sole, la musica, le sigarette, il flipper, la malinconia, l'ignoto. Parliamo poco di voi, dei compagni della nostra vita; quelle di noi che hanno una vita quasi normale, non ne parlano affatto. Solo noi, solo noi, come eravamo e come siamo. Cos'abbiamo passato, come siamo arrivate qui. Se ti guardo negli occhi devo trattenere le lacrime più volte.. dovete-venire-a-trovarmi-presto... Presto. Ci guardiamo. Certo che veniamo, a giugno. La musica è assordante e si cambia locale. Via in macchina, guida Franci. Non siamo mai state in macchina assieme, troppo giovani il destino ci ha separate. E' una sensazione strana. Come se, per un attimo ancora, il viaggio non fosse iniziato. |
Post n°581 pubblicato il 21 Aprile 2008 da MARIONeDAMIEL
Dunque ricapitolando: le dimissioni dal lavoro non le puoi dare, oggettivamente (è un avverbio? comunque fa schifo ma a me non importa) il tuo posto è un buon posto per una donna Marion. E che il tuo capo ti abbia bacchettato perchè hai osato scavalcarLa, bè, è chiaro che i capi non si scavalcano, non fosse mai che si possa capire chi fa il lavoro e chi ci mette solo la firma con relativo guadagno. le dimissioni da mamma non le puoi dare, ti tocca firmare le pagelle e puoi anche agitarti un pochino, un pochino più o meno, tanto sempre a te tocca. le dimissioni dai sensi di colpa non è proprio possibile per una donna, la donna se li prende tutti, pure quelli degli uomini che hanno sempre una buona scusa. Alla peggio, sarà colpa tua che hai sbagliato qualcosa, chiaro. le dimissioni da figlia, nemmeno. Eppoi tu a tua mamma le vuoi un sacco di bene e quindi se lei si prende la libertà di litigare con tua sorella e non parlarle più (fino alla prossima volta), te ci sei sempre, per la mamma e per la sorella... Le dimissioni da donna? Mi scoccia proprio questa... Scappare di casa? Non c'hai più l'età Marion. Scrivi sul blog e stai zitta. Notte Marion. Oggettivamente sembra proprio un avverbio. |
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BREVE STORIA DEL BLOG, e mia.
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SIBILLA ALERAMO
"Mi pareva strano, inconcepibile, che le persone colte dessero così poca importanza al problema sociale dell'amore. Non già che gli uomini non fossero preoccupati della donna; al contrario, questa pareva la preoccupazione principale o quasi. Poeti e romanzieri continuavano a rifare il duetto e il terzetto eterni, con complicazioni sentimentali e pervensioni sensuali. Nessuno però aveva saputo creare una grande figura di donna."
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