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Messaggi di Aprile 2011

Le rane

Post n°982 pubblicato il 07 Aprile 2011 da MARIONeDAMIEL
 
Tag: Le rane
Foto di MARIONeDAMIEL

Le frittelle
"Mà son buonone, però non durano... tipo ce n'erano cinquanta no, poi io le ho guardate ed erano già trentacinque...."


La punizione e la memoria corta, mia....
Sabato sera. Io al piccolo:
"Ma tu che ci fai a casa a quest'ora? non dovevi uscire???"
"Si dovevo uscire..... "
"E allora perchè non sei uscito?"
"Mà, perchè tu mi hai messo in punizione e non posso uscire...."

La comitiva di turisti
"
Ma cosa devi fare con tutta quella stoffa mamma?"
"Devo fare delle tende da appendere davati agli scaffali in garage che così copriamo tutto quel casino che si vede....."
"Si giusto, hai visto mai che passi una comitiva di turisti davanti al nostro garage..... "

 


La scuola pubblica
"Mà , questo è il quinto prof che parla male di Berlusconi...."
"Ma allora è vero che nella scuola pubblica...."
"Ma che c'entra?  Non serve essere professori per questo, basta essere intelligenti mamma...."


L'ostilità
Io al medio:
"Fatti il letto e mettiti a studiare! E' la terza volta che te lo dico!"
"Ok ok, ma cos'è tutta questa ostilità?"
.........


I zìmui
"Mà, io già me le vedo mio fratello da grande...."
"Ah si? E come lo vedi?"
"Avrà una casa disordinatissima, tutto un casino dappertutto, e passerà le serate tra discoteche e bar....."
"Ah... e tu, come ti vedi?"
"Io sarò un pianista famoso e comprerò una grande casa; e vi darò, a te e a papà, quattrocentocinquantamilaeuro a testa, per tutto quello che avete fatto per me..... vabbè dai, facciamo un milione in due....."
 

 
 
 

La Camera approva

Post n°981 pubblicato il 05 Aprile 2011 da MARIONeDAMIEL
 

Provo grande vergogna per degli adulti, uomini e donne, eletti al Parlamento della Repubblica, a votare allo stesso Parlamento che si, il Presidente del Consiglio telefonò alla Questura di Milano quella famosa notte perchè era nell"'esercizio delle sue funzioni" e che quindi i "giudici" non hanno la competenza a giudicarlo.

Quasi quanto sentire le "sue" barzellette, recitate anche queste di fronte ad altri uomini, adulti, e con tanto di fascia tricolore indosso, che non si vergognavano di ridere, come nella peggiore bettola del paese. Che vergogna.

E ho visto Moffa, ex di Fini e ora coi responsabili, con le mani che tremavano mentre leggeva il suo "intervento" a favore di Berlusconi. Che vergogna.

Non so cosa c'entra, ma qualcosa di sicuro c'entra:
Da "Storia d'Italia" di Indro Montanelli, edizione del 2003.

"(1789 e dintorni).
Così si era creata quella meravigliosa unità di linguaggio che in Francia fa tutt'uno fra la lingua scritta e la lingua parlata. E così i valori ideali di libertà, giustizia, progresso, erano divenuti patrimonio del popolo, che per essi salì sulle barricate e li fece trionfare. Che in seguito la borghesia li abbia traditi o sacrificati ai propri egoismi è un altro discorso, che riguarda il poi.

Alla vigilia e al momento della rivoluzione la borghesia e il popolo furono insieme perchè già da un pezzo, grazie alla cultura, lo erano. 

In Italia queste condizioni mancavano totalmente. Oltre ad essere pochi, eterogenei e poveri, i borghesi erano soli. Un colloquio con le masse non avevano mai potuto instaurarlo perchè ne mancava lo strumento fondamentale: l'alfabeto. La Chiesa, che aveva il monopolio dell'istruzione scolastica, non aveva sentito il bisogno di diffonderlo, da quando il Concilio di Trento aveva ribadito che il credente non aveva il dovere, anzi non aveva nemmeno il diritto di leggere e commentare le Sacre Scritture. Il Verbo doveva restare un'esclusiva di casta, e la cultura si era adeguata al sistema. 

Era questa mancanza di una cultura media che isolava la borghesia, le impediva di allacciare un dialogo con le classi popolari e di suscitarvi un'eco." 

 
 
 

Assaje

Post n°980 pubblicato il 01 Aprile 2011 da MARIONeDAMIEL
 

Anche questa è andata.

Le serate come questa mi danno un fastidio quasi fisico. Eppure sono i miei familiari....

Siamo stati bravi, ciascuno ha ricoperto il suo ruolo, come sempre, anche il marito di Marion è stato bravo.... so quanto gli è costato, anche se lui è un bravo attore....purtroppo la scarsa sensibilità dall'altra parte abbonda, e qualche parolina ironica buttata là anche se apparentemente nessuno ascolta, a me fa star male... ma se non ci arrivano che ci debbo fare io..... 

E' stupefacente constatare quanto poco hai in comune con queste persone Marion, a cui comunque sei legata da vincoli inscindibili di grande affetto.

Ma loro che ne sanno di te?

Sanno quando stai male veramente? Hanno mai saputo quanto sei stata male in questi anni? Il blog ha saputo molto più di loro.... estranei, ti han detto parole di conforto che mai scorderai..... forse è colpa tua Marion.... ma Marion ha provato, ha provato a parlare ma nessuno di loro capiva.. nessuno....

Sanno che cosa fai? Sanno che ti pubblicano degli articoli? Hai provato a dirglielo, non perchè sia tutta questa gran cosa, anzi, è solo una piccolissima soddisfazione personale, ma loro non ne vedono il significato nè l'importanza che ha per te....

Del resto hai sempre considerato che ciò non fosse importante, cioè essere capiti. E hai continuato a parlare di cose che non ti interessavano affatto, a stare con gente che magari sotto sotto disprezzavi, a fingere comprensione per cose che non comprendevi, perchè lontane da te anni luce....

Perchè sei così, Marion? Ma certamente è colpa tua.

Forse nelle famiglie è sempre così.... anzi, per tutti è così. La solitudine dell'anima... che significa esattamente non lo sa Marion, ma dev'essere qualcosa che assomiglia molto a ciò che provo dopo una serata come questa....

e allora che rimane? No, Marion non lo sa.... ma sa che il vuoto può essere più grande, e che non rimane che voler bene.

Notte, Marion.

                                     Assaje

 
 
 
 
 

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Un blog di: MARIONeDAMIEL
Data di creazione: 09/08/2005
 

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SIBILLA ALERAMO

"Mi pareva strano, inconcepibile, che le persone colte dessero così poca importanza al problema sociale dell'amore. Non già che gli uomini non fossero preoccupati della donna; al contrario, questa pareva la preoccupazione principale o quasi. Poeti e romanzieri continuavano a rifare il duetto e il terzetto eterni, con complicazioni sentimentali e pervensioni sensuali. Nessuno però aveva saputo creare una grande figura di donna."

 

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