..Uomini...

Vergogna.. solidarietà a Repubblica e Avvenire.

C'è aria di pioggia.

La solitudine del cuore a volte mi fa molto male. Anche se io cerco di combatterla con tutti i mezzi che conosco... e spesso ci riesco, l'inganno e ne rido a gola aperta. Non vincerai mai.

Ma a volte no.

Forse è diventata così mia amica che mi manca, periodicamente, e allora la richiamo... è un posto fisico.. o almeno me lo immagino così..  è quel pezzo vuoto, così grande.. così grande... che non riesco a riempire con niente... così pesante da portare in giro.. non dovrebbe pesare, il vuoto...forse pesa e duole solo perchè un tempo era così pieno...

.. è una sofferenza così sottile da sembrare inesistente... esiste solo nella mia mente.. allora non esiste, o proprio per questo esiste davvero...

E poi le coincidenze.
"Firmi qui signora, lei è la madre vero?"
"Laura.. non mi riconosci?" d'accordo che ho la coda e gli occhiali da sole... "Ah si... certo.. Marion...."
Una compagna di scuola delle superiori, mai parlato di niente, mai convissuto niente di chè tranne quell'età e ora, quei ricordi...

E poi una mail, ormai inaspettata. Sono mesi che ti ho scritto a quel sito, chiedendo di te quando ho per caso saputo. In uno di quei giorni così, dove c'è aria di pioggia e un cuore come il mio pesa troppo. Nessuna risposta.

E oggi.
"Carlo ti saluta tantissimo e ti ricorda sempre con gioia fin dai tempi della scuola; al momento non ha attivo alcun indirizzo e-mail, cordiali saluti, i curatori del sito". Sapevo che avresti fatto qualcosa di speciale, Carlo. Spero che tu non ce l'abbia ancora con me..... 

Sarà quest'aria di pioggia, senz'altro..... Notte Marion.

                     Ora di dattilografia:                              
                     "A me piace Bennato"
                     "Anche a me! E quali di Bennato?"
                     "Tutte!"
                     "Davvero?"

E' stata tua la colpa.

E vi amiamo...mah...

S'impone un post.

Scambio di messaggi con un'amica che non "vedevo" da tempo... raccontatale la mia breve, giovine vita (in estrema sintesi), e a proposito di uomini (ogni riferimento a persone realmente esistenti è puramente casuale), mi scrive:

".... sembra uscito da una commedia napoletana lui e tutti gli altri, che sembrano fatti con lo stampino. Ma che razza di mondo, eh? Noi a tirare la carretta e loro a fare i saltimbanchi; ma che c'incazziamo a fare? "

Ebbene, volevo sfatare un mito: tirare la carretta, alle donne, NON PIACE!

Vorremmo anche noi:

- avere la testa tra le nuvole;
- non sapere niente della gestione della casa;
- men che meno della situazione finanziaria della famiglia (il mio sogno è avere un marito con carta di credito ben fornita e non dover fare mai i bilanci mensili; si favoleggia che esistano donne tali);
- non essere apprensive per i figli, tanto c'è qualcun'altro che è apprensivo al posto nostro (e poi lamentarci che sono TROPPO apprensivi);
- dare per scontato che anche se non si considera il partner, egli ci ami lo stesso fino alla fine dei suoi giorni;
- dare per scontato che un piccolo tradimento non sposta poi molto, non si capisce come il partner se la prenda tanto, chiaro che come al solito, non capisce;
- venire a casa e stenderci sul divano (o chiuderci nello studio, è indifferente), tanto qualcuno prima o poi ci dirà cosa dobbiamo fare e come lo dobbiamo fare.... 

Detto questo, noi continuiamo a tirare la carretta, perchè c'è la faccenda della dignità ecc.ecc., la donna forte ecc.ecc., regge tre cantoni ecc.ecc., ed ecc.

Ma che due palle...
Categoria: I franceschielli.

Notte, Marion....

p.s. Naturalmente, come sempre,  i gentili signori che leggono sono esclusi dal mio dolce veleno.

Le rane

Il pessimista:
"Mà, pensi che io riuscirò a combinare qualcosa da grande?"
"Certo, tu riuscirai in tutto ciò che vorrai fare...."
"Si, lo credo anch'io mamma, voglio essere ottimista....."

Quello di turno questa settimana per aiutarmi con la spesa grande:
"Mio dio, pensa amore che siamo usciti con questo caldo rischiando la morte per la sopravvivenza della famiglia..... io ormai non ho più le energie... sono vecchia...."
"No mà.. io non credo che gli altri ti vedano vecchia...."

Il piccolo e la paura di mamma (via sms):
"Lorenzo ha comprato uno di quei tatuaggi che vanno via in un giorno, posso farne uno anch'io?"
"E dove?"
"Sul braccio o sul collo. ok?"
"Ok, ma NON SUL COLLO"
"Sul braccio o sulla gamba, ok?"
...
"Ma'..."
...
"Mamma!"
...
"Rispondi!"
"Ero a fare la spesa! Ok!"

Tutti in gruppo, tv, (l'unico modo per sedermi sul MIO divano), Santana a Woodstock (però):
Io: "Però, mica male questo ritmo...."
Il medio: "Mà, è inutile che ti esprimi così e tenti di farci credere che ti piace questa musica......"

L'artista

Bisogna proprio essere artisti.

Secondo me, è "espressionista".... non so mica se esiste....

Un capolavoro è un capolavoro, bisogna riconoscerglielo.

Solo lui, solo lui mi può offrire quest'opera d'arte la mattina presto.. quando entro in cucina per farmi il caffè e posso ammirare.... d'altronde sa che lo può fare solo di notte, quando IO, dormo.... 

... scatoletta di tonno aperta (e per fortuna svuotata del suo contenuto) vicino ai fornelli; vaso della maionese (finito), aperto e con cucchiaino appoggiato (chiaramente sporco di maionese) sul lavello; involucro del pane da tavola (marca Mulino bianco, ndr) (finito anche questo), sulla tavola; brick succo di frutta (bevuto a metà, lui non finisce MAI nè un brick nè quello che ha nel bicchiere) sulla tavola; involucro di plastica della cannuccia del suddetto succo, sulla panca della cucina; topolino, sulla tavola; sedie (due) in mezzo alla cucina perchè si presume che si sia seduto appoggiando i piedi come i veri per guardare la televisione e mangiare......

Ah, che figlio, che soddisfazioni, che colpo d'occhio.... Questo batte suo padre alla grande...

Notte Marion....

Si ma quale dialetto???

No dico. Io ci terrei che qui in Friuli fosse imposto il mio, se proprio dobbiamo... che poi il nostro, non cominciamo, è una lingua sancita come tale da una legge dello stato (lo stato è quello italiano, quando ancora c'era.. che bei tempi....)...

No dico. Vuoi mettere col triestino? Che poi non è molto diverso dal bisiacco e dal gradese, penso abbiano una matrice veneta comune (Veneto? vade retro), o viceversa perchè sempre si dice, Venezia l'abbiamo fondata noi....

Comunque ragazzi non scherziamo, noi friulani siamo la maggioranza qui e pertanto voi altri perdete. Friulano per tutti. E' ora di finirla con questi triestini che parlano dialetto sempre e non sanno parlare italiano.... imparassero il friulano direttamente....

Io propongo anche che chiunque abbia una leggera inflessione extraregionale sia bandito da tutte le cariche pubbliche... gli imprenditori li salviamo perchè portano lavoro.. giunge voce che ce ne siano tanti romagnoli... persino qualche americano!

Che comunque io non avrei problemi, se non per le lingue straniere, son portata per i dialetti della federazione italiana...

Certo che come scusa per non saper parlare italiano, i leghisti l'hanno trovata proprio buona... è il massimo.. invece di istruirsi loro, (un pò difficile visto che sono uno scalino indietro nella scala dell'evoluzione), dobbiamo volgarizzarci noi.. mah...

Notte Marion