..Uomini...visti da una donna |
"O tu che sei il migliore degli uomini, tu che sei Ateniese, cittadino della più grande città e più rinomata per sapienza e potenza, non ti vergogni tu a darti pensiero delle ricchezze per ammassarne quante più puoi, e della fama e degli onori; e invece della intelligenza e della verità e della tua anima, perchè ella diventi quanto è possibile ottima, non ti dai affatto né pensiero né cura?"
Platone, Apologia di Socrate
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GENNAIO, 2013
Il cielo stellato sopra di me,
e la legge morale in me (Kant)
Verba volant, scripta manent
Gli uomini ti cambiano, di solito in peggio
A Mia e a me.
Messaggi di Aprile 2011
Da: " Memorie di un protagonista della Bassa Friulana" Verso al seconda metà di marzo del 1945 cominciò la grande offensiva tedesca che sarebbe durata fino alla metà di aprile dello stesso anno. Intendo soffermarmi sul combattimento di Vetta Sebreglie di cui fui protagonista diretto quale vice commissario della Brigata Picelli, proveniente da circa un mese dal battaglione Verucchi, nel quale avevo ricoperto il grado di commissario dello stesso. Eravamo di fronte a una massiccia offensiva tedesca iniziata i primi giorni di marzo '45 e che durò 40 giorni fino alla metà di aprile. Periodo molto vicino alla liberazione della nostra regione dagli eserciti nazifascisti. Nei mesi precedenti (gennaio e febbraio 1945) avevamo già affrontato vari scontri con coraggio e abnegazione, scontri che ci avevano impegnato continuamente in una battaglia impari; ci trovavamo in una zona montana vasta e a noi in gran parte sconosciuta con scarsità di cibo e buona parte dei partigiani senza scarpe, con indumenti logori e senza coperte. Centinaia di partigiani avevano tagliato le maniche del cappotto per trasformarle in scarpe, legandole con filo di ferro e tutto ciò sotto la neve con una temperatura media di 12, 15 gradi sotto zero, si registrarono molto casi di congelamento ai piedi e alle mani; occorre pertanto tenere presente che una buona parte dei partigiani rimasero senza mangiare anche per tre quattro giorni, e questo dopo aver già passato i mesi precedenti mangiando pochissimo; a gennaio e febbraio , infatti, l'unico pasto quotidiano era stato composto da brodo di rape e pochissima carne. Sul Collio anche durante i rastrellamenti che duravano al massimo tre o quattro giorni, i partigiani aiutati dalla popolazione, trovavano qualcosa con cui cibarsi (patate, riso, mocnich, uova e polenta), ma qui le cose erano assolutamente diverse. Nella zona vi era infatti molta miseria e la popolazione non poteva o in alcuni casi non era disposta ad aiutarci. Cosicché le sofferenze materiali avevano minati il fisico, il morale, l'impegno nonché la determinazione dei combattenti. In tali condizioni una parte dei garibaldini non era in grado di fronteggiare la situazione. In queste così drammatiche circostanze non pochi garibaldini mi si accasciarono tra le braccia, suscitando in me una grande pena, un profondo dolore e una rabbia indescrivibile. Non a caso nella selva di Tarnova, i partigiani più affamati , dopo che era stata macellata una mucca magra come una foglia secca e dopo che era stata distribuita a ciascuno di noi una insufficiente razione di carne da mangiare cruda (non si potevano accendere fuochi per non essere scoperto dal nemico) si misero a raccogliere le budella della vacca togliendo superficialmente lo sterco e mettendosi a rosicchiarle con avidità dopo averle tagliate a pezzi o solo strappate con la forza delle mani, i protagonisti di questa penosa operazione erano tutti sporchi di sterco attorno alle labbra. Ero presente: lo spettacolo era desolante e preoccupate, segno drammatico della situazione cui eravamo giunti per poter sopravvivere. Intervenni subito, assieme a Vanni, togliendo dalle loro mani quella porcheria e allontanando i partigiani da quella specie di buca dove erano state seppellite le interiora e ricordando il grave pericolo del tifo.... Nella selva di Ternova, dove in quei giorni si era ritirata la divisione per sottrarsi al nemico e anche per mangiare e riposarsi (se così si può dire) vi erano una quindicina di partigiani che non riuscivano più a camminare. Dato che da due mesi mangiavano poco o nulla e versavano ormai in condizioni pietose, dimagriti e sfiniti a tal punto che non potevano più mangiare nulla poiché lo stomaco si era ristretto e non potevano ingerire carne cruda nè altro di pesante. Organizzammo quindi un gruppo di tre corrieri (tra questi vi era "Unico"), cui venne affidato l'incarico di andare alla ricerca di latte e pane, alimenti che dopo diverse vicissitudini furono trovati. Nutrito con pane e latte per due giorni una parte di quel gruppo di partigiani si risollevò e col nostro aiuto poté proseguire, gli altri non ce la fecero e morirono durante il trasferimento in altre località. Questi ricordi mi stringono il cuore mi fanno adirare quando, con cinica spudoratezza, sento misconoscere i sacrifici compiuti dai resistenti o gettare fango sulla loro memoria. Non è possibile non ribellarsi e reagire contro questi ignobili comportamenti. In tali condizioni i garibaldini fronteggiarono non solo le SS tedesche, ma anche i cetnici, i belogardisti, i reparti della X Mas al soldo dell'esercito tedesco. Lo scontro era impari, com'era del resto impari o scontro che sostenemmo contro le truppe tedesche comandate dal generale Rossener e dal Gaulatier Goblocnick. Era in atto il tentativo di annientare il IX Korpus e la Divisione Garibaldi Natisone per ragione politiche e per motivi strategici. Globocnick e il comando superiore tedesco raccolsero la divisione azzurra spagnola reduce dall'URSS, belogardisti, cetnici , repubblichini, X MAS , truppe cosacche (il secondo reggimento cosacco del Don), la divisione cetncica "Koraza" e diversi reparti di SS. La battaglia infuriò per ben 40 giorni! in nessuna parte del resto d'Italia le formazioni partigiane dovettero subire e resistere a un tale urto. Un altro elemento che va sottolineato riguarda la riflessione sulle forze in campo. Senza tener conto di questi dati di fatto non si può dare un giudizio obiettivo e convincente degli avvenimenti nel riflettere sul grande significato della resistenza dei garibaldini e degli sloveni in queste terre. Bisogna ricordare che gli invasori avevano carri armati, autoblindo, cannoncini, mortai, Sarz, fucili semiautomatici e potenti bombe a mano con relative munizioni a disposizione; i nemici inoltre erano facilitati dalla comunicazione radio e dalla possibilità di fare una manutenzione quotidiana delle loro armi che noi non avevamo specie nel corso dei rastrellamenti. Non parliamo poi del cibo e del vestiario. Non parliamo poi che i tedeschi erano dotati di cani addestrati alla caccia all'uomo nei boschi e nella vegetazione. Verso le 8 del mattino del 22 marzo il nemico attaccò....[...] |
Post n°986 pubblicato il 22 Aprile 2011 da MARIONeDAMIEL
Che poi è iniziata proprio con il film "La Passione di Cristo", di Mel Gibson, che non avevo visto all'epoca. Poi è continuata con un casino di impegni e cose varie, tra l'altro ho sbagliato il giorno per portare la macchina dal meccanico.... dovevo cambiare quel coso... che sta nell'altro coso... che ci corro da tre mesi con un rumore del diavolo... me lo son fatta ripetere due volte che cosa sia ma la mia mente ha una netta chiusura quando si parla di motori e pezzi della macchina e non lo memorizzerò mai... ho solo capito confusamente che sta dentro l'ammortizzatore.... al ragazzo ho detto solo "dovevo venire ieri mattina vero? sono rinco ormai, abbi pazienza e non dire niente.... "... è stato paziente e non ha detto niente, e per stasera la mia macchina è pronta. E per la prima volta in vita mia, credo, questa settimana ho desiderato di essere ricca. Cioè proprio di avere dei soldi tipo vado e prelevo cinque o diecimila euro e compro... compro.... la cucina nuova ad esempio... butto via tutto! l'omino del legno non è stato all'altezza della situazione e il lavoro al tavolo della cucina che gli avevamo commissionato, è venuto uno schifo.... troppo alto... sembrava di stare a un bancone del bar... per fortuna mio marito è stato paziente ad ascoltare le mie lagne (per lui chiaramente andava benissimo) e alla fine si è convinto a portargliela per farla fare come si deve, cioè come dico io.... ieri l'omino è venuto a riprendere il tavolo e per stasera ce lo riporta, che bello. Non è che ci tenga molto ad avere soldi, ma questa settimana l'ho proprio desiderato... di essere ricca sfondata.... poi mi sono vergognata, e ho pensato a tutte quelle persone che vivono con pochissimo o che non hanno nulla, e a cui nessuno, che abbia delle responsabilità, pensa mai; dicono che in fondo sia normale che ci siano "gli ultimi"...... Il film mi è piaciuto tantissimo. Me l'avevano descritto come troppo cruento e violento, ma a me invece è sembrato tutto perfetto: dalla scelta della recitazione in aramaico e latino (che bellezza!) , tanto tutti conosciamo i dialoghi degli ultimi giorni di Cristo, agli attori, alla violenza inusitata, gratuita e bestiale dei soldati romani su Gesù.... in fondo erano soldati.... E poi in tutta quella violenza c'era qualcosa di simbolico.... niente può contrapporsi a un messaggio così potente e bello ... "amate i vostri nemici"... "Padre perdona loro....".... Bello. Quindi ho pensato di far mio (indegnamente si sa) anche: "E' più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno dei cieli"..... Ah: buona Pasqua a tutti. |
(Post per un'amica) Sta scritto a pagina uno, riga uno, del nuovo manuale femminile (gli uomini già lo sanno....) Dall'alto della mia enciclopedica esperienza in materia, che in termini per-centuali riguarda per il novantacinque per cento il mio consorte, posso ben affermare che soffrire, per un uomo, non serve a niente. Se si soffre, significa che l'oggetto della sofferenza ha fatto qualcosa che ha fatto nascere in te la sofferenza, quindi al male NON bisogna rispondere col male, nostro; tipicamente ti ha tradito o peggio ancora ti ha tradito confessandotelo, con la scusa che: - "voglio essere onesto con te perchè ti rispetto"; Quindi, in qualsiasi ipotesi si ricada, soffrire non porterà a nulla, non si cancella quello che è stato, nè tantomeno le sue infelici giustificazioni, nè si potrà ristabilire uno status quo precedente, casomai se ne potrà instaurare uno nuovo e diverso, se se ne è capaci (e se ne vale la pena). Ne mai il lui in questione avrà un barlume di empatia nei confronti di ciò che prova la lei in questione; si limiterà a pensare "ma cosa ho fatto per provocare tanto dolore?"... Nemmeno se l'oggetto dell'amore è lontano, soffrire serve a qualcosa: di certo la sofferenza non lo porterà col teletrasporto qui presso di noi.... E' come per la mia tachicardia. Il cardiologo nuovo (l'altro stava invecchiando pertanto ne ho preso uno più giovane e carino) mi ha spiegato le "mosse" per fermarla: c'è la compressione della carotide, il massaggio forte delle palpebre a occhi chiusi ecc. Io mi sono permessa di far presente che ho il mio rimedio, e cioè? dice lui, cioè cercare la vena del polso sinistro dove si sente il battito, e premere forte...la tachicardia si blocca..... dice che non l'ha mai sentita... il copyright è mio, sia chiaro....Che poi pur essendo nuovo il cardiologo mi ha detto le stesse cose di quello vecchio, oltre a dirmi che mi trova in "buona forma fisica" e che "una giovane donna come lei non è a rischio"..... l'avrei baciato.... Insomma si deve bloccare così, la sofferenza, si immagina di premere le dita nel nervo del cervello che A NOI parte per l'uomo in questione, ripetendo spesso che l'uomo in questione non è che "un piccolo uomo"; utile anche ridimensionarlo molto rispetto al piedistallo in cui di certo l'avevamo messo e si sa che più in alto uno è, più si fa male e fa male, quando cade.... poi si può andare avanti; consigliabile anche attivare l'opzione "cancellazione TOTALE di tutto ciò che riguarda il lui in questione", questa è una tecnica che andrebbe sempre associata.... Questo vale anche per gli uomini nei nostri confronti, ma sinceramente, cosa facciano gli uomini, non è che mi interessi molto, sono loro i nostri oggetti di sofferenza, si arrangino un pò..... Donne, emancipiamoci anche dalla sofferenza per amore. I gentili signori che leggono sono come sempre esclusi dal mio veleno... Notte, Marion... |
Che poi io sarei dell'idea di Rosy Bindi: si dimettessero. Tutti. Tutti in blocco. Altro che stare ore e ore in Parlamento a leggere la Costituzione. Passa che sono le solite beghe, che la tirano per le lunghe. Che poi tanto non serve a niente, tanto lui li compra, i votatori-per-lui, non gli importa di che colore siano e da dove vengano, lui sa solo comprare, qualcosa da dare in cambio a questi mentecatti, di questa nostra povera Patria, si trova. Ma se tutta l'opposizione si dimettesse, voglio vedere che farebbe Napolitano...... dovrebbe scioglierle, 'ste Camere, e liberarci da colui il quale, se fosse in un altro paese, se dicesse quello che dice in un altro paese , lo sarebbero già venuti a prendere per il TSO.... Trattamento Sanitario Obbligatorio.... o quanto meno ci sarebbe la procedura di impeachment.... Poi ci sarebbe un'altra partita da giocare, e non scontata. Ma intanto si bloccano le porcate, il processo breve, il dibattimento lungo, i giudici associazione a delinquere, le br nelle procure, ah per non parlare della scuola pubblica... perchè, c'è rimasto ancora qualche povero mentecatto che va alla scuola pubblica? Credo che in Argentina e in Cile negli anni '60 e '70 il clima fosse questo, con la differenza che Lui non può usare l'esercito... ma tanto non gli serve mica... tra l'altro i golpe militari di solito si svolgono grazie all'indifferenza dei cittadini.... Si chiude pertanto sconsolatamente (pare-che-non-si- dimettano,-e-che-ancora-rispondano-a-ciò-che-lui-dice-anche-se-quando-parla-sembra-che faccia-una-lezioncina-all'asilo,-sennò-i-suoi-non-le-capiscono-mica-le-cose) , la presente settimana. Per fortuna la sentenza Thyssen ha segnato un punto, si spera, di non ritorno, sul valore della vita e sul valore del resto. Un pensiero a quel ragazzo, morto in terra di Palestina. E' bello ciò che diceva e ciò che faceva, restiamo umani. Notte, Marion. |
Copiato dal blog di Artekyara (la creatività a 360 gradi e un nonno giostraio, eccezionale.... ), molto divertente, grazie Kiara. 1) Non amo disegnare, anche perchè non sono dotata in tal senso |
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SIBILLA ALERAMO
"Mi pareva strano, inconcepibile, che le persone colte dessero così poca importanza al problema sociale dell'amore. Non già che gli uomini non fossero preoccupati della donna; al contrario, questa pareva la preoccupazione principale o quasi. Poeti e romanzieri continuavano a rifare il duetto e il terzetto eterni, con complicazioni sentimentali e pervensioni sensuali. Nessuno però aveva saputo creare una grande figura di donna."
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Inviato da: MARIONeDAMIEL
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