05\04\2019

La stagione che avevo cercato era là in quel barlume.Il mio passato fu il chiarore,fu il canto e il mattino.Il mio pianto d’allora fu come i pianti che si fanno da ragazzo e si sorride a ricordarli.La stagione è passata,io cercavo,piangendo ,non più lei ma me stesso.Un destino se vuoi.Mi ascoltavo.Il destino non tradisce:ho cercato me stesso,non si cerca che questo.Visto dal lato della vita tutto è bello,ma credi a chi è stato tra i morti… nulla vale la pena ,solo un ‘ebrezza travolge la vita e la morte e ci fa più che umani.Che cosa sia un essere umano è difficile dirlo,o forse no: l’uomo è una scimmia.Tutto fa un uomo nella vita ,egli crede perfino che il suo sangue scorra alle volte in vene altrui e che quello che è stato si possa disfare,crede di rompere il destino con l’ebbrezza:tutto questo lo so e non è nulla.Non so che farci con la morte e il mio pensiero è solo per la morte.Tutto è lecito a chi non sa ancora e crede d’essere immortale.E’ necessario che ognuno scenda una volta nel suo inferno dove finisce l’orgia del destino.Il destino non tradisce perchè è dentro di me,è cosa mia,più profondo del sangue,nemmeno Dio può toccarlo.Tutte le volte che s’invola un dio si conosce la morte,non si vince la notte,non si riconquista la luce:così si trova se stessi.Le strade più semplici da percorrere sono quelle dell’ignoranza e della gioia: invoca un dio e sarai dilaniato.

05\04\2019ultima modifica: 2019-04-05T17:03:29+02:00da domeniconipaolo