26 marzo 2024

Affondo sotto i marosi del tempo che con la sua carica di distruzione mi sopraffà fino alla morte. Il significato dell’esistenza è oscuro ma qualcosa c’è prima del suo senso, qualcosa che è in anticipo sulla parola ,percepisco  così i gradi più sottili della realtà. Con la morte la presenza cede all’assenza così posso sopportare il vuoto di ogni giorno. Tocco il vertice della felicità quando sto in silenzio senza comunicare nulla. Nell’estrema oscurità della vita riso, pianto, tristezza e allegria si tormentano reciprocamente ; c’è in me qualcosa di muto ,qualcosa che non vibra, che non riesce a vivere : solo non vivendo tengo a bada la realtà. Distendo sul mondo i dubbi di ogni giorno , percepisco l’amaro di tutte le verità. Ogni giorno non sono più chi ero ,il futuro avvelena le fonti della mia esistenza : perché desiderare un’altra vita? Forse che una non basta?! Il tempo, il puro tempo ,il puro passaggio di tempo non è che pura morte , respiro di vita che scema. Il tempo è scandito nei modi di un chiarore che irradia o ,al contrario, è un’ombra che progredisce? Tutto il tempo è insidiato dal negativo dell’assenza che è puro vuoto. Nulla sta fermo, tutto progredisce ,tutto va con un moto perpetuo in un trapasso dal visibile all’invisibile.

26 marzo 2024ultima modifica: 2024-03-26T17:18:25+01:00da domeniconipaolo