09 agosto 2023

La mia essenza è la mia ombra, sono tragicamente consegnato alla distruzione. Distratto dal pandemonio del vivente mi dimentico che vivo abbracciato alla morte. Dietro le lacrime l’orizzonte fluttua, l’aria è piena di sibili e fragore ,la luna rende bianca ogni cosa ,poi l’oscurità cade come un coltello. La soffice garza dell’aria del mattino affonda come una lama nelle cose : che importa se devo ineluttabilmente cessare d’esistere.La mia esistenza è un pozzo di lacrime, ho sigillato a cera le sorgenti più profonde della vita . Guardo l’invisibile , indoro il mio futuro di tranquillità. Temo il tempo nel quale leggo il diminuire della vita , di anno in anno sono meno suscettibile ai colori del tramonto. Nel cuore della vita c’è un vuoto, spacco la superficie e increspo gli orli della mia esistenza così il mondo perde ogni significato. Nel cuore ho conficcati artigli di ghiaccio, la mia esistenza tesa ed appuntita si ricompone attorno ad un centro di senso, cerco perennemente un rifugio in cui ripararmi. Come una nuvola attraversa il cielo così il silenzio attraversa la mia anima , ogni mattina mi coglie la stranezza di ritrovarmi vivo: non c’è null’altro da fare che deporre la propria vita e guardarla svanire.

04 agosto 2023

La molteplicità che diventa unità è il segreto della vita: tutto diventa Uno, l’Uno è il Nulla che anche questa notte il chiaro di luna illumina. Sarei molto peggiore di quello che sono senza la mia sorprendente attitudine alle illusioni, sono stato allevato dalle illusioni. Non riesco a dare una spiegazione della felicità e della infelicità, la tristezza si è installata in me e mi annebbia ogni istante. Percepisco il moto della terra ,sono sensibile solo alle pietre come se l’umanità non esistesse più, forzato a vivere tutto diventa inutile. C’è in me qualcosa di assoluto, di tranquillo,di imperioso,di sprezzante e melanconico. Evito che la mia disposizione d’anima sia tutta per il concreto e il definito.Avanzo nella vita profondamente cupo:tutto va più in là di quanto sia possibile. Ho acquisito la potenza di cancellare le cose con le loro ignote profondità, il mondo mi impone modelli geometrici nel modo più insensato oscillando dal particolare all’universale. La fuga del tempo mi spinge tragicamente verso l’eterno Nulla: perfondo baci su labbra che devono morire. Il mondo gira in labirinti ardenti in attesa della quieta sera col suo amabile pallore ,la vita diventa qualcosa che devo inforcare, raggiungo una sensibilità tanto profonda da allarmare: ciò che mi fa vivere è una forza indefinibile ed inafferrabile. Ho in me i semi dell’estrema disillusione , un vento frenato fa agitare l’aria,così si scopre una stella cadente.L’eternità mi opprime ,il vento rotola il buio di questa notte,la notte non è che uno strascicato sospiro,da lungo tempo ha vinto il caos, quest’indescrivibile tumulto di vita.

01 agosto 2023

La luna fluttua in questa vacua e screziata oscurità, una accarezzata clausura mi accoglie dolcemente: qui l’abisso è più profondo. Il mondo è la mia nave ,in esso allaccio i giorni uno all’altro, so che presto mi verranno tolti. Ogni mio passo mi fa scendere nell’abisso eppure tiro avanti. I colori di questo tramonto sembrano raspati di fresco, il tempo si risolve in lunghi nastri bianchi e scorre al ritmo della mia anima. Sono fatto di amara polvere ,non lascio che di me rimanga nessuna scoria, non perdo tempo con cose di second’ordine ,detesto l’universo.Un pensiero denso ricopre le mie fredde ossa , il calore del cervello ha attraversato il fiume della morte, incessantemente cerco qualche approdo. Ho perso il lucente ma vago sguardo della giovinezza , gli occhi furono solo per un istante l’essenza dell’amore ,ora rimane solo un’alata speranza e una liquida ombra: che io non muoia di dolcezza ,il cuore si riempie d’ansia per una grande gioia. Le stelle lanciate come spuma nel cielo iniziano a risplendere dentro di me ,poi spariscono come grandine tagliente.

26 luglio 2023

La mia voce attraversa il mondo solitaria e senza risposta. La luce delle stelle fa presto ad abbandonare gli occhi ,esse sono scaraventate nell’universo da forze inconoscibili. Ogni mattina giudico il colore del giorno, il mondo si sforza di accostarsi al cielo, scambio l’universo con Dio e Dio con l’universo. Il silenzio si ripiega liscio dentro la mia anima ,il vento soffia melanconico tra gli alberi, una luce astratta attraversa il mio cuore ,un mondo capace di esistere mi spaventa perché così inutile, così inaccettabile. Campanili grigi si stagliano in un morbido azzurro, il verde del bosco si annebbia . Benedico ogni notte il cielo con i suoi spazi quieti, parlo con l’illusione che tutto possa essere detto, l’anima mi scivola dalle labbra, il suono dell’orologio mi porta il senso del tempo, il cuore duro come vetro precipita in schegge. E’ vano fuggire da questo infernale e triste mondo. Le cime dei monti sono penetrate di brezza ,nulla eguaglia la bellezza del silenzio.In questa vita piena di grinze la tenda spessa del mio cuore sbatte e si spalanca ,pensieri aguzzi forano il cielo, la mente si perde a penetrare la complessità delle cose. Gusto la dolcezza di una immagine di morte poi il coperchio si chiude sulla Verità. Per dire tutto basta una parola che però non riesco a trovare e anche se riuscissi a trovarla essa acquisirebbe accenti sbagliati.

 

12 luglio 2023

L’esistenza pura e semplice mi si stringe addosso in una vicinanza traumatizzante , essa mi si rivela come puro peso; niente mi protegge dall’assalto della vita , il silenzio si spalanca come una pienezza inscrutabile ,nessuna parola mi soddisfa per quel poco di senso che ha. Mi interessa non l’io ma il non-io, vivo la vita come l’esposizione ad una esperienza torturante , mi meraviglio di chi vive e vuole continuare a vivere. Nel silenzio colgo la distillata essenza del vuoto cioè del Tutto. Sento scoppiare un silenzio potente e fragoroso, mi immolo in questo silenzio raggiungendo così l’essenza dell’esistenza. Sotto le apparenze non c’è nulla ,riparare il tessuto del senso è impossibile e inutile : è osceno dare un senso all’esistenza.

11 luglio 2023

C’è l’invisibile per il pittore, l’indicibile per lo scrittore e questo ” ciò-che-non-c’è” è l’essenza di tutto che quindi non può essere colta. Ogni luce si arrende al buio dell’assenza, il “cuore di tenebra” che sta conficcato al centro della realtà stessa, ed è questo cuneo d’assenza conficcato nel mio cuore che non mi fa vivere. L’essenza dell’occhio è la lacrima ,l’essenza della vita è il male di esistere. La realtà mi viene incontro come un evento rumoroso, è il silenzio interiore che mi fa libero, affrancato da ogni relazione. Seguo la vibrazione dell’assenza , con audacia mi inoltro nelle tenebre della vita per approdare al cuore di tutto, e, in questo percorso, ad ogni passo manco la vita. Ogni frase non dice nulla di quello che c’è da dire e allora le tenebre mi invadono, il silenzio mi colma e l’io si fa vuoto: nella vita non c’è che il trionfo dell’assente. Prossima, urgente e attuale è solo l’assenza e questo significa che la vita sempre mi manca mentre, sicuramente,io non manco alla vita, sono fatto di questo:d’assenza. Il grido è un punto esclamativo, ogni lacrima che scende non fa nessun rumore,l’assenza è la cosa più reale che ci sia, la vita è tutta ombra e sprazzi di luce abbagliante. Cerco il significato cosmico dell’esistenza ma non c’è nessun rapporto tra me e la parola,sono disorientato di fronte ad un mondo muto e ineffabile: l’infinito infinitamente mi supera e totalmente mi annichilisce.

08 luglio 2023

Le azioni e i tempi della mia vita sono tutti trascinati via e fissati nel quadro di una esistenza che è la morte che rende compiuta , l’Esserci è così ultimato senza essere compiuto nell’Essere ma nel Nulla. Adempio alla cerimonia del vivere e tutto ciò che vive entra nel visibile  ed esce nell’invisibile : la vita è l’alternanza di questi stati. La vita mi impone la quotidiana perdita del sé ,la vera immortalità consiste nella cura di ciò che è caduco. Sono gettato in un mondo di radicale finitezza: dal Nulla sono venuto alla vita, esisto sotto il pesante fardello di una condizione di bisogno per riportarmi verso quel Nulla da cui sono venuto. Tra il linguaggio e la realtà non si instaura una relazione di verità, vero è solo il silenzio: la vanità di parlare contempla il vuoto travolto dalla impotenza del dire. Dono all’impossibilità un tempo eterno, la presenza cede il passo all’assenza , la presenza si muove solo e unicamente verso un vuoto evanescente come lo sfolgorio di una farfalla. Il mancare non è un accidente è la struttura originaria dell’Essere e del vivere. Da ogni parte la morte insidia la vita così che a essere è soprattutto la morte, la vita è,allora, null’altro che un viaggio all’indietro, il ritorno a quel Nulla da cui sono venuto.

05 luglio 2023

Ristagno in una indifesa esistenza : vivere è essere in uno stato di perenne congedo dal mondo. La luce con il suo apparire e scomparire conduce la danza della vita,  esisto in un passato che non è ancora passato cioè nel presente nel quale la morte afferma il proprio invincibile diritto a distruggere la vita. In quest’attimo d’estate amo l’inevitabile caducità dell’esistenza cioè il fatto di scomparire. Sono assediato dalle inquietanti realtà dell’inizio  e della fine , della nascita e della morte. La vita è anche morte ,è soprattutto morte. Un flusso di percezioni vagano indifferenziate e le chiamo vita nella quale aleggia la struttura estatica della esistenza. Il mio essere è tempo nel senso di un non-finito, anonimo, irremissibile tutto presente. Mi ritiro dove non potrò mai essere trovato da nessuno: in me stesso. La realtà mi inchioda alla mia fugacità: tutto fugge e svanisce , è l’aspetto tremendo della nostra finitezza. Nella morte c’è un abbraccio in cui finisce quella modalità in cui è dato il possesso del proprio esserci. La mia parte invisibile si espande immensa rispetto a quella limitata che appare agli altri. Ogni momento della mia vita , ogni atto della mia esistenza condividono lo stesso fato, sono tutti destinati alla medesima fine che tutto dissolve.

27 giugno 2023

Il Vero risiede nell’esperienza del Nulla, la più nobile di tutte le esperienze. Rinuncio a tutte le domane e a tutte le risposte. Percepisco il Tempo come una lacerazione ostile : è l’impressione di una vacuità inesauribile. Ho un rapporto decomposto e negativo col mondo, inguaribilmente leso, accetto la condizione di esilio e di scarto qual sono.

16 giugno 2023

Contemplo in maniera disinteressata tutto ciò che accade e nel contempo sono condannato a dimenticare, rinnegare e consegnare alla desolazione tutta la mia esistenza. La vita non tradisce il suo carattere essenziale : la caducità fino a che la morte raggelerà l’esistenza. La Realtà è un bagliore accecante , la vita è una vertigine , il corpo è una carcassa di carne che si liquefà. Costeggio ogni giorno lo spaventoso e allo stesso tempo flirto con esso, ho addosso un’ombra che mi pesa. Ogni mattina mi sveglio senza illusioni, sono spinto da una sola volontà: non volere! Un destino tremendo mi ha fatto emergere dal nulla e mi ha affidato al ritmo che domina l’esistenza : sorgere e svanire, comparire e scomparire , sorgo ma lo spazio della mia esistenza presto si richiuderà. Arrischio sensazioni di disappartenenza  , la vita si strazia per il vivente che altro non è che un corpo affetto dal tempo. Il tempo si fa beffe di me , mi illude e delude e mi consegna ad un impraticabile presente. Ogni aritmetica fallisce anche quella dei giorni, dei mesi e degli anni grazie al quale conto non v’è speranza che si possa dare alla vita. Vivo per lo più all’oscuro di quello che mi riguarda e intanto la vita passa come un’energia che si versa ed aspira a dissolversi: sono un fenomeno temporaneo della materia, nient’altro.