Ossimoro: retorica pericolosa

 

Volontaria follia, piacevol male,
stanco riposo, utilità nocente,
disperato sperar, morir vitale,
temerario dolor, riso dolente:
un vetro duro, un adamante frale,
un’arsura gelata, un gelo ardente,
di discordie concordi abisso eterno,
paradiso infernal, celeste inferno.
G.B.Marino

Ossimoro accostare insieme due parole di significato opposto.
In contraddizione, fin dall’etimologia che unisce due parole greche di significato antitetico (oxùs:acuto e moreòs: ottuso)

Brivido caldo è un ossimoro
soave dolore è un’ossimoro
grido silenzioso è un ossimoro.

Mi piace giocare con le metafore, uso spesso gli eufemismi, non disdegno la litote, ma ho nutrito, sempre, una certa diffidenza nei confronti dell’ossimoro, tranne che nel linguaggio letterario o della poesia, dove puo’ creare – come nei versi finali dell’Infinito di Leopardi – accensioni linguistiche folgoranti:
….e il naufragar m’è dolce in questo mare .

Usato nel linguaggio comune, mi è sembrato spesso superficiale, spettacolarmente teso all’effetto (se non all’effettacio), soprattutto oggi che gli ossimori, voluti o meno, volontari o involontari, hanno invaso di prepotenza giornali, televisioni, conversazioni, insomma, le nostre vite:
convergenze parallele, bombardamenti intelligenti, guerra preventiva, critica costruttiva, realtà virtuale, politicamente corretto….
dicendo e opponendo allo stesso momento, affermando e negando (rieccolo: un’altro ossimoro!) liberi di dire tutto e il contrario di tutto.
Irresponsabilmente.

Prepotente, superficiale, l’ossimoro ormai tracima, invade, riempie, è lo specchio di quel che siamo.

La cultura dell’apparenza, l’idea di una furbizia intelligente: l’Italia di oggi.

 

ossimoro

 

 

 

Ossimoro: retorica pericolosaultima modifica: 2022-09-03T15:24:11+02:00da g1b9

2 pensieri riguardo “Ossimoro: retorica pericolosa”

  1. E’ una vita che ci campo con l’ossimoro. Da tempi della scuola e non perdo occasione, se mi capita di inserirne qualcuno nei miei scritti. Fiorello intitolò un suo LP con un ossimoro: “Veramente Falso”.
    Io mi limito alla mia modesta persona: “piacevolmente brutto”, come spesso mi definisce il mio 51%.
    Buon serata Giovanna, il solito ragazzo anziano ti abbraccia sfiorandoti.

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