Quando è subito sera…

 

C’è qualcosa di speciale in queste sere tra la fine di Novembre e i primi giorni di Dicembre; si fa buio presto, la nebbia scende come se ti avvolgesse in un lenzuolo freddo, somigliando alla morte,e ti spinge a cercare frettolosamente il caldo bagliore di un fuoco, di candele che tremolano, per avere un accogliente caldo abbraccio. Il sole , che se ne va sempre più presto ci regala il tempo di immergerci negli angoli bui della nostra vita e accende una candela per aiutarci a ritrovare alcuni aspetti di noi, che abbiamo nascosto durante i mesi spensierati della calda estate. Queste riflessioni serali portano una specie di purificazione di alcuni stati d’animo, che hanno bisogno di tempo per svanire col fumo attraverso il camino. Così, quando tornerà la primavera noi potremo fiorire ancora di una bellezza rinnovata, proprio come fanno i fiori che ora vanno a dormire per l’intera stagione.

anche col freddo

Il ventaglio…

Un monaco domandò al maestro Tung-shan (807-869): “Come posso evitare il caldo e il freddo?”
Il maestro rispose: “Perché non ti trasferisci là dove non fa né caldo né freddo?”
“E dov’è questo posto?”
Disse Tung-shan: “La dove, quando fa caldo, il monaco si sventola e, quando fa freddo, il monaco si riscalda”.

Questo posto è esattamente là dove ci troviamo, là dove, quando fa caldo, si cerca il fresco e, quando fa freddo, si cerca il caldo. La nostra azione fa sì che si attenuino le oscillazioni estreme e ci si mantenga in una zona di centro, in una situazione di equilibrio naturale. Un altro maestro dichiarò che lo Zen consiste “nel riscaldarsi quando fa freddo e nello sventolarsi quando fa caldo.” Qui “caldo” e “freddo” rappresentano tutti i contrasti della natura, che vengono per così dire armonizzati nel “luogo” dello spirito. Non si tratta di diventare indifferenti, ma di recuperare quel baricentro che é ugualmente lontano da tutti gli estremi.

ventaglio