..Uomini...visti da una donna |
"O tu che sei il migliore degli uomini, tu che sei Ateniese, cittadino della più grande città e più rinomata per sapienza e potenza, non ti vergogni tu a darti pensiero delle ricchezze per ammassarne quante più puoi, e della fama e degli onori; e invece della intelligenza e della verità e della tua anima, perchè ella diventi quanto è possibile ottima, non ti dai affatto né pensiero né cura?"
Platone, Apologia di Socrate
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CHIARA, UNA BLOGGHER
laretexchiara
GENNAIO, 2013
Il cielo stellato sopra di me,
e la legge morale in me (Kant)
Verba volant, scripta manent
Gli uomini ti cambiano, di solito in peggio
A Mia e a me.
« Parole ed espressioni in... | Buona decadenza a tutti » |
Due sogni del 24 novembre, ventitredici Siamo in vacanza, in una casa in montagna. C'è mia mamma mia sorella la sua famiglia e la mia famiglia. Ci siamo sistemati nelle solite stanze. Arriva a un certo punto un ragazzo, mia mamma me lo presenta, parla inglese e io non lo capisco. Capisco che è un ospite anche lui. Mentre sistemo la roba vedo che nel bagno ci sono due letti e in camera nostra uno solo. Dico a mia mamma non vorrai che io dorma nel bagno, mia mamma dice tuo marito dorme in bagno col ragazzo e tu in camera. Siamo a tavola. Io sono in cucina che aiuto mia madre a preparare; c'è un minestrone sul fuoco , guardo dentro la pentola e dico "ma non basta per tutti, allunga con un po' d'acqua"; lei gira e gira ma la minestra non si allunga. Mentre siamo li a vedere la minestra guardo dalla finestra, il ragazzo è scappato, si sta arrampicando sul muro di cinta di fronte... se mia mamma lo vede di sicuro lo va a prendere.. lo sgrida... io sto zitta, lui si volta e mi guarda , io alzo solo il pollice , nel segno di ok , e mentalmente dico "vai" . Finisce allora di arrampicarsi e corre lungo il muro di cinta. Secondo sogno Un ambulante ha le sue cose per terra, poggiate su una specie di tappeto. C'è un lungo viale alberato , la luce è rossastra o giallognola... io e la mia amica (una collega di R.) ci avviciniamo, io dico aspetta che devo prendere una cosa, si dice lei, guarda che bei monili che ha; scegli prima tu, le dico io. Guardo un piccolo orologio in miniatura, solo la cassa, è dorato. Lo prendo in mano ma poi decido che non mi piace. Nel frattempo l'ambulante è scappato. Dico alla mia amica ma dov'è? Lei risponde "mi aveva chiesto 2 mila euro per quella cosa che non li vale assolutamente e gliel'ho detto , e lui è corso via piangendo e dicendo che andava a prendere il certificato di originalità dell'oggetto..." Lo vedo a malapena svoltare l'angolo di un grande fabbricato. |
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SIBILLA ALERAMO
"Mi pareva strano, inconcepibile, che le persone colte dessero così poca importanza al problema sociale dell'amore. Non già che gli uomini non fossero preoccupati della donna; al contrario, questa pareva la preoccupazione principale o quasi. Poeti e romanzieri continuavano a rifare il duetto e il terzetto eterni, con complicazioni sentimentali e pervensioni sensuali. Nessuno però aveva saputo creare una grande figura di donna."
uomini che vanno... in tema col titolo del blog no?
colpa loro dei francesi? cioè è come se io capissi solo il napoletano parlato dai genovesi? :)