..Uomini...visti da una donna |
"O tu che sei il migliore degli uomini, tu che sei Ateniese, cittadino della più grande città e più rinomata per sapienza e potenza, non ti vergogni tu a darti pensiero delle ricchezze per ammassarne quante più puoi, e della fama e degli onori; e invece della intelligenza e della verità e della tua anima, perchè ella diventi quanto è possibile ottima, non ti dai affatto né pensiero né cura?"
Platone, Apologia di Socrate
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Post n°1450 pubblicato il 06 Marzo 2016 da MARIONeDAMIEL
Post certamente già scritto perciò non è necessario leggerlo, anche se a me viene da scriverlo... In fondo la partita di calcio è un po' come la vita. A livello di gruppo contano i giocatori che hai in squadra, se i giocatori sono forti, la squadra è forte. poi ci vuole anche la fortuna, tipo la Juve che segna contro il Napoli solo all'ottantaduesimo dopo ottantuno minuti di sostanziale pareggio di forze e anzi, a me sembra che abbia giocato meglio il Napoli; poi alla fine , conta il risultato : se anche tu hai sputato l'anima e corso e dominato e fatto tutto il possibile, magari perdi per un pallone sporco buttato dentro dall'avversario per un fottuto , unico sbaglio (capita di sbagliare, come nella vita) , ma alla fine della partita nessuno si ricorderà di come hai giocato bene, nella storia resta solo quel fottuto risultato e non conta come è stato ottenuto.... così come non serve lamentarsi dei falli subiti (questo lo dice sempre mio marito, che ha giocato anche lui nel Napoli, giovanile naturalmente), e soprattutto dei falli inutilmente scorretti , piagnucolare e protestare non serve a niente, alla fine della partita resta sempre solo il risultato, quindi alzarsi e via andare anche se brucia la scorrettezza; così come bisogna sempre, sempre, mettere il piede quando l'avversario porta palla verso la tua porta, metti il piede (dice mio marito), fermalo, non bisogna avere paura di mettere il piede, del contrasto, di farsi male... insomma ci vuole coraggio ; se sei attaccante cercheranno sempre di buttarti giù , e più sei bravo più ti buttano giù; se giochi in difesa sei quello che deve buttare giù , ma ci son difensori e difensori: le regole della vita e del calcio esigono lealtà, non serve essere cattivi e far male oltre misura, come tipo quel Zaza , tale giocatore sempre della Juve naturalmente (anche se non difensore) ma che ha una dose di cattiveria oltre misura (dice sempre mio marito a cui non piace per niente); se sei centrocampista devi correre molto e non sempre sei riconosciuto, ma solo dai fessi, i ct sanno che quel ruolo è fondamentale, vedi il grande Allan (del Napoli); poi se fai gioco e crei sempre occasioni da goal, alla fine segni, e alzi le braccia al cielo in un attimo eterno di immensa felicità, che però passa subito perché bisogna subito riprendere a correre, difendersi e attaccare. Infine bisogna ricordarsi che una grande squadra costa molto , ci vuole la grana insomma , e se non ce l'hai alla fine della partita per te non cambia nulla, l'indomani devi sempre alzarti all'alba, andare a lavorare (se sei fortunato) e lottare le battaglie di ogni giorno, mentre i campioni coi loro milioni possono riprendere a fare un lavoro che è l'unico al mondo che si fa certamente divertendosi. L'ultimo insegnamento della partita quindi è ricordati chi sei , e da dove vieni, anche se fai grandi cose. Buona domenica Marion... ora via andare con il pranzo prima però devi fare ancora un sacco di cose...
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SIBILLA ALERAMO
"Mi pareva strano, inconcepibile, che le persone colte dessero così poca importanza al problema sociale dell'amore. Non già che gli uomini non fossero preoccupati della donna; al contrario, questa pareva la preoccupazione principale o quasi. Poeti e romanzieri continuavano a rifare il duetto e il terzetto eterni, con complicazioni sentimentali e pervensioni sensuali. Nessuno però aveva saputo creare una grande figura di donna."
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