Un nome e un cognome.
In effetti, un ragazzo. Non ha nemmeno trent'anni. Conosco gente che a trent'anni non ha ancora capito cosa fare della sua vita.
Durante l'intervista è nervoso e credo sia un atteggiamento ormai abituale per lui. Mi piacciono le fedine che porta sugli indici delle mani, un vezzo che denota personalità in un uomo.
Si tocca frequentemente la testa e le mani, anche mentre racconte cose della sua vita.. quando-torno-a-casa... perchè è costretto a vivere fuori, dalla sua terra.
Tutto per aver avuto il coraggio di scrivere un semplice libro. Che tu non hai letto Marion... ma c'è qualcosa di cui si parla che tu abbia letto???
Comunque si schermisce, dice che è stata la gente a decidere la fortuna di quel libro, e conseguentemente, della sua vita.
E dice cose semplici, così semplici che tutti fanno finta di non saperle... la gente non deve essere messa in condizione di andarsene dalla sua terra...
La mafia, la camorra, è dappertutto. Ovvio. Così ovvio che ormai ci si convive come con una notizia del telegiornale.
E finchè ci si deve affidare a qualche voce isolata, pochi eroi che pagano sulla propria pelle, continueremo a girarci dall'altra parte.
E mi hanno commosso anche i ragazzi e la gente di Palermo che oggi applaudiva per l'arresto di Lo Piccolo.. e sono stata contenta per quei poliziotti, che chissà quanto ci hanno lavorato...
E ci perdiamo dietro a follie xenofobe e razziste.. si potrebbe prevedere di sopprimere anche i barboni, pure loro sono senza fissa dimora, non lavorano e danno immensamente fastidio alla nostra coscienza...
Intanto, loro, prosperano. Anche se non dovrebbe essere così, troppe volte il coraggio, ha solo un nome e un cognome.
Inviato da: MARIONeDAMIEL
il 23/12/2023 alle 21:22
Inviato da: magdalene57
il 23/12/2023 alle 19:10
Inviato da: MARIONeDAMIEL
il 18/11/2023 alle 17:19
Inviato da: MARIONeDAMIEL
il 18/11/2023 alle 16:56
Inviato da: Dott.Ficcaglia
il 18/11/2023 alle 15:48