..Uomini...visti da una donna |
"O tu che sei il migliore degli uomini, tu che sei Ateniese, cittadino della più grande città e più rinomata per sapienza e potenza, non ti vergogni tu a darti pensiero delle ricchezze per ammassarne quante più puoi, e della fama e degli onori; e invece della intelligenza e della verità e della tua anima, perchè ella diventi quanto è possibile ottima, non ti dai affatto né pensiero né cura?"
Platone, Apologia di Socrate
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Post n°1062 pubblicato il 26 Gennaio 2012 da MARIONeDAMIEL
Quando ho sentito quell'uscita ho pensato, però, chissà chi è questo Michael Martone. Sarà uno che si è fatto da sè, finalmente uno giovane che è arrivato ad essere viceministro, chissà che cervello, che valore, come siamo fortunati. La cosa che mi stonava nella sua frase "chi a 28 anni non si è ancora laureato è uno sfigato", naturalmente era il termine "sfigato". Che, non ho consultato il Devoto-Oli ma dovrebbe essere sinonimo di "sfortunato"; in caso, per intendere quello che lui voleva intendere, doveva usare un altro termine chessò, sfaccendato, cioè uno che non ha voglia di studiare e di impegnarsi, ce ne sono eh. Ma sfigato è un termine che suona orribile specie nell'Italia delle differenze di oggi, con mezza popolazione del fango che si ribella e per fortuna nostra sbagliano perchè si ribellano in modo corporativo..... chiaramente non alludo ai poveri avvocati o farmacisti, quelli stanno comunque sopra il fango. Sfigato potrebbe essere un termine da Berlusconi, sinomino quindi anche di uno "non bello" , se è una donna poi è una colpa capitale, o di "non elegante", "non simpatico", non "giusto", ecc. Per una di quelle associazioni di idee che mi fanno amare il cervello, la frase mi riporta alla mente la "dottoressa". La dottoressa era (credo sia ancora) una bella e giovane dottoressa che lavorava nel reparto di terapia intensiva dove era ricoverato mio padre. Tacchetti alti e gonna corta sotto il camice, capello ondulato e trucco perfetto, niente personalità e tutta clichè , devo aver pensato quando l'ho vista. Ma il peggio è venuto dopo quando quasi seraficamente , freddamente e molto accademicamente , ci ha annunciato che mio padre aveva poco tempo da vivere, per passare poi all'esatta descrizione di come e quando le funzioni vitali si sarebbero progressivamente bloccate, per concludere con mio terrore che mio padre sentisse visto che eravamo fuori dalla stanza, che una volta intervenuto il blocco renale , era finita. Il tutto detto con una specie di compiacimento, o forse ero io che il momento era tragico e l'ho vissuta così..... Per fortuna c'era una piccola cappella appena fuori dal reparto , e mia madre trovava consolazione ogni sera dei ventotto giorni che mio padre si ostinò a non morire così presto come aveva previsto la dottoressa , ad accendere un cero alla Madonna. Naturalmente uno potrebbe dire , e perciò me lo dico anch'io, che se la giovane dottoressa avesse salvato mio padre io mi sarei gettata ai suoi piedi senza badare a ciò che diceva, ma siccome mio padre nessuno lo poteva salvare , nemmeno la Madonna dei ceri di mia madre , lei sbagliò. I toni , il modo , il distacco. Sbagliò tutto. Io non l'ho mai perdonata , anche per il dolore che diede a mia madre e anche perchè io non ebbi il coraggio di dirle ma stai zitta brutta stronza , penso che tu abbia sbagliato anche mestiere, potevi aprire una lavanderia a gettoni e guadagnavi altrettanto ma vuoi mettere , avere il potere di "disporre" della vita di un uomo è molto più appagante rispetto al solo far soldi.... Non so proprio cosa c'entri. Ma basta cercare un po' in rete per capire chi sia , questo Michael Martone , non esattamente uno che si è fatto da sè , che ha dovuto fare sacrifici per poter studiare , o che fosse predestinato diversamente . Come diceva mia nonna "più studiano meno sanno". E secondo me Martone non ha nemmeno mai letto London... che peccato, con quel cervello. Notte Marion.
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SIBILLA ALERAMO
"Mi pareva strano, inconcepibile, che le persone colte dessero così poca importanza al problema sociale dell'amore. Non già che gli uomini non fossero preoccupati della donna; al contrario, questa pareva la preoccupazione principale o quasi. Poeti e romanzieri continuavano a rifare il duetto e il terzetto eterni, con complicazioni sentimentali e pervensioni sensuali. Nessuno però aveva saputo creare una grande figura di donna."
Grazie trix.
Il tipo l'ho visto l'altra sera in tv che si scusava della frase, dice che non voleva intendere e che ha rispetto per... ecc.ecc. Evidentemente se ha avuto bisogno di scusarsi vuol dire che anche lui ha riflettuto dopo aver buttato fuori una cosa per lo meno inopportuna, dati i tempi. Diamogli un'altra possibilità và, quella non si nega a nessuno :)) Bacione.
Personalmente ho dato ai miei lo stesso ultimatum, ma evidentemente o non sono stata brava come genitore, o tra il dire e il fare c'è di mezzo il mare. Detto questo la frase invece , a me , ha dato molto fastidio perchè 1) poteva e doveva dirla in altro modo, visto che ha assunto una responsabilità di governo e che lui non ha avuto nessuna difficoltà nello scegliere ciò che gli piaceva e avere i fondi per andare a studiare dove voleva ; è come fare i cento metri con uno che parte davanti a te di cinquanta metri.... difficilino che tu riesca a superarlo no?
2) il sistema universitario italiano non è esattamente quello che consente a tutti, dico tutti, di studiare. Basta non abitare in una città che già si presenta il problema del trasferimento e di accettare ciò che passa il convento se i genitori non possono mantenerti fuori.
Poi è chiaro che se un ragazzo è bravo e seriamente motivato, tutto si fa.
Eppure proprio tu mi raccontavi qualcosa a proposito dell'università... ma forse ricordo male... Il povero Padoa Schioppa ancora viene ricordato per quella sua uscita sui bamboccioni, spero che Martone si faccia onore per altre cause, glielo auguro per lui, e per noi *_^
Anche a me è sembrato che recitasse una lezioncina dalla Gruber, d'altronde le lezioni le sa imparare bene, è la base che gli manca.
Quel sentimento di disagio a sentire quelle parole e il fondo di verità seppur mal espresso che ci si può ritrovare personalmente è per la nostra società, per il nostro paese (degli altri non so). E' normale che il figlio di un professore diventi un professore , il figlio di un medico diventi un medico e il figlio di un industriale diventi un industriale (o meglio non possono diventare niente di meno di quello, tutto di pù, in caso) e che il figlio di un operaio diventi un operaio. Se vuole cambiare il suo stato sociale è solo colpa sua se non ci riesce, perchè non studia abbastanza. Questo, è quello che ci dicono. Ciao!
Ciao Dino