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Non mi lamenterò mai più del mio lavoro

Post n°1198 pubblicato il 08 Giugno 2013 da MARIONeDAMIEL
 



Certo, ci son molte cose che vedo che non vanno e non ho l'autorità per farle andare, 

ci son colleghi che non lavorano come dovrebbero e ti fanno incazzare , ci son ferie che vieni chiamata giornalmente a casa e alla fine ti chiama anche il capo e ti dice "hai scelto un brutto periodo per andare in ferie" , quando sai naturalmente che è SEMPRE un brutto periodo... 

c'è (ra, per fortuna al passato ma non del tutto...) Brunetta e le decurtazioni sulla malattia e sul fondo produttività ,

ma sono nulla cosa in confronto all'ultima settimana di cassa integrazione di chi aspetta per sapere se il lunedì seguente potrà tornare al lavoro ma probabilmente no;  che la cassa è finita il padrone non lo vuole nemmeno licenziare perchè costa troppo e "se vuoi puoi licenziarti tu", ma poi si perde l'indennità di disoccupazione , almeno quella;  che non posso nemmeno mettermi come artigiano perchè con questo poco lavoro non se ne esce vivi e adesso lunedì che faccio. 

E siccome conosco le lamentele della moglie , una moglie come mille e centomila , la-sera-cena-e-poi-si-butta-sul-divano-e-non-mi-aiuta-nemmeno-coi-piatti, e l'ho visto fare dei chilometri a casa mia solo di scale su e giù, per rifarmi in maniera perfetta quel pezzo di muro del bagno grande in mezza giornata dopo aver finito nel bagno piccolo e senza perdere un minuto ,

bè, non mi lamenterò mai più del mio lavoro. 

E' il minimo che posso fare. 

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Commenti al Post:
Less.is.more
Less.is.more il 08/06/13 alle 16:12 via WEB
Be' sì, sei fortunata ad averne uno.
 
 
MARIONeDAMIEL
MARIONeDAMIEL il 08/06/13 alle 16:32 via WEB
Spero peraltro non sia una colpa..
 
   
Less.is.more
Less.is.more il 08/06/13 alle 19:40 via WEB
Ma che dici?
 
     
MARIONeDAMIEL
MARIONeDAMIEL il 08/06/13 alle 21:13 via WEB
siamo così abituati a sentirci denigrare (come dipendenti pubblici) che a tratti ci vergogniamo di avere un lavoro "sicuro"... pensa te...
 
     
Less.is.more
Less.is.more il 08/06/13 alle 22:20 via WEB
Ora che sei sull'argomento -pubblico-, conosco qualcuno che non fa un piffero da mane a sera! Ne conosco molti altri che hanno un impiego per il quale si fanno in quattro con mille rogne ecc...
Ecco quello che non fa -nulla- mi fa una rabbia che tu non sai.
 
     
MARIONeDAMIEL
MARIONeDAMIEL il 08/06/13 alle 22:32 via WEB
Figurati a me... per uno che non fa c'è uno che deve fare al posto suo, e sapere sempre fare tutto (anche perchè nel tempo si sono fatti tutti i lavori senza rifiutare niente) non paga, alla fine complessivamente si cade sempre in piedi perchè c'è chi fa il suo e anche quello degli altri.... I dirigenti molto spesso non vogliono perdere il loro posticino ben pagato mettendosi qualcuno contro e creando casino , e negli enti piccoli basta uno che non faccia che si rischia il tilt
 
     
Less.is.more
Less.is.more il 09/06/13 alle 12:50 via WEB
Poi esistono anche posti pubblici (è quello a cui penso ora) che sono semplicemente per uscieri, in luoghi in cui non entra quasi nessuno!
 
     
MARIONeDAMIEL
MARIONeDAMIEL il 09/06/13 alle 14:20 via WEB
E' come l annosa questione dei forestali siciliani , che non so quanti siano ma sono un numero spropositato; assunti o fatti assumere per clientela ora che si fa? li si licenzia per poi mantenerli a carità visto che lavoro non ce n era anni fa e tanto meno adesso? l importante sarebbe fargli fare qualcosa , nel tempo libero :)
 
     
Less.is.more
Less.is.more il 10/06/13 alle 18:34 via WEB
Tu come la pensi riguardo al licenziamento nel pubblico? è una domanda non una provocazione, lo dico per chiarezza.
 
     
MARIONeDAMIEL
MARIONeDAMIEL il 11/06/13 alle 15:53 via WEB
il pubblico ha un contratto assimilato al privato, si potrebbe quindi fare; il problema è che lo stato (e enti territoriali) non produce cose tangibili (viti, auto, polli, grano, lavatrici ecc.) ma servizi in applicazione di norme... pertanto la gestione imprenditoriale della pubblica amministrazione non è che sia così facile; tutt'ora non sanno bene come misurare la produttività, i sindacati hanno grossa colpa perchè spesso son conniventi e tutelano situazioni critiche a prescindere; io penso che come in qualsiasi azienda se uno non mi fa niente qui provo a spostarlo di là, oppure ancora di là, cioè le provo tutte prima di licenziarlo, cerco di farlo produrre. Ecco nella p.a. questo si tende a non fare (anche perchè adesso le risorse umane ad esempio da noi son così poche che non puoi sposare proprio nessuno), si sopporta, si tollera, si ripiana il lavoro su qualcun'altro e via.
 
     
Less.is.more
Less.is.more il 11/06/13 alle 16:42 via WEB
Grazie, sei stata chiara. :-)
 
occhiodivolpe2
occhiodivolpe2 il 08/06/13 alle 16:12 via WEB
brutta , brutta .. pensa a me che ci convivo da quando sn nato .. :( e che a loro è da decenni che sento dire - ma cm è che nn hai voglia di lavuràr ? -
 
 
MARIONeDAMIEL
MARIONeDAMIEL il 08/06/13 alle 16:33 via WEB
più che quello li accusano di scarsa sensibilità per i problemi delle donne vedi incombenze domestiche... d'altronde se anche le donne lavorano è un casino..
 
   
occhiodivolpe2
occhiodivolpe2 il 08/06/13 alle 17:09 via WEB
siete fortunati , a noi i cari fratelli del nord quando vedevano i dati della disoccupazione ci rimproveravano di nn voler lavorare ... :((((((
 
     
magdalene57
magdalene57 il 08/06/13 alle 17:49 via WEB
polemico...:-P
 
     
occhiodivolpe2
occhiodivolpe2 il 08/06/13 alle 19:08 via WEB
sai che nn è vero ... solo che da noi i posti di lavoro sparirono x dar spazio allo sviluppo di quelle del nord , e i nordici ridaacchiavano xk nn si era refrattari al lavoro :((( tranne quando poi dovettero farci emigrare nelle loro fabbriche :))))
 
     
occhiodivolpe2
occhiodivolpe2 il 08/06/13 alle 19:09 via WEB
errata corrige ..''xk noi si era refrattari al lavoro''
 
     
MARIONeDAMIEL
MARIONeDAMIEL il 08/06/13 alle 19:14 via WEB
ma si sa che ebbero bisogno della massiccia migrazione dal sud, prendi la fiat :)
cmq "fratelli del nord" nasconde un certo astio... non sarai mica un leghista del sud???
 
     
occhiodivolpe2
occhiodivolpe2 il 08/06/13 alle 20:09 via WEB
la mia famiglia ha combattuto dal '99 al '60 a napoli , roma , venezia , montanara , capua , partecipato a tutte le congiure e le rivolte , ha patito morte , esili , carceri , ergastoli .. noi abbiamo voluto e avuto l unità , non l occupazione , la colonizzazione e lo sfruttamento dell ex regno ... non sono leghista , ma non taccio il tradimento del nord
 
     
MARIONeDAMIEL
MARIONeDAMIEL il 08/06/13 alle 21:14 via WEB
che fu colpa degli abitanti del nord o del governo?
 
occhiodivolpe2
occhiodivolpe2 il 08/06/13 alle 20:11 via WEB
PER MEMORIA .... Post n°692 pubblicato il 01 Agosto 2008 da occhiodivolpe -- Tag: CIVILI -- FEDERALISMO FISCALE --- che ciascuno riceva secondo ciò che produce , è cosa giusta ed equa . senonchè .... senonchè un regno che aveva il fatturato del nord al momento dell unità , alla quale aveva concorso da protagonista con i filosofi e con le armi , con gli esuli e con i martiri , nel corso di un secolo e mezzo si trova ridotto al rango di colonia e l ultimo in europa per prodotto ... senonchè nel periodo unitario ha visto smantellati i propri centri dell industria metallurgica , siderurgica , metalmeccanica , tessile e cantieristica , i propri porti , la propria agricoltura a favore di quelli del nord , allora inesistenti o inferiori ... senonchè in regioni dove vivono trenta milioni di persone non cè più una banca che non sia del nord ; e tra un migliaio di titoli quotati in borsa non ce n è più uno che sia meridionale ... senonchè l intervento straordinario sostituì quello ordinario dello stato , e realizzato opere inutili al sud , ma efficaci al lucro delle società del nord che le realizzavano ; e finanziato attività trasferite dal nord che dopo aver fruito di finanziamenti a fondo perduto chiudevano ... senonchè ciò è avvenuto sequestrando le riserve auree per inesistenti danni di guerra , imponendo un ceto politico , corrompendo le speranze e frustrando i tentativi , approfittando della dipendenza economica , rispettando un potere criminale utile a convogliare voti , attivando strategie finanziarie e legislative ... senonchè , adesso che tutto è stato depredato s invoca il diritto dei ladri , ci si appella all equità fiscale per cui chi produce di più perchè scippò debba ricever di più , e chi non produce perchè è stato derubato debba ricever di meno ... e fino a quando si scambierà la sopravvivenza da consumatori con la ricchezza dei produttori ... ( ogni giorno lunghi convogli di containers discendono carichi la penisola e risalgono vuoti ) ... e fino a quando sconfitti come cittadini non si combatterà da consumatori , consumando prodotti di altri paesi , negandosi alla fine come mercato e come colonia al lucro dei razziatori ...
 
 
MARIONeDAMIEL
MARIONeDAMIEL il 08/06/13 alle 21:21 via WEB
ma tutto questo sembra sia avvenuto senza che la classe dirigente del sud lo impedisse , com'è possibile? che la mafia e la camorra lo favorissero si capisce ma non è che semplicemente è stata una specie di globalizzazione, come ora le nostre fabbriche si trasferiscono in albania o romania o svizzera?
 
   
occhiodivolpe2
occhiodivolpe2 il 08/06/13 alle 21:48 via WEB
la classe dirigente del sud fu imposta dai pirmontesi , da subito da costantino nigra luogotenente del re , i prefetti intervenivano pesantemente , ricorda che nn c era il suffragio universale e x ogni collegio votava una piccola minoranza x censo .. poi è stato sempre così , quadri dirigenti imposti o fatti venire dal nord , votati xk garantivano i piaceri ...
 
     
MARIONeDAMIEL
MARIONeDAMIEL il 08/06/13 alle 21:56 via WEB
nigra si... stavo leggendo la storia del regno ma in questo periodo non riesco a concentrarmi; cmq io ero ancora austriaca e per molto ancora, fino al 1915 essendo parte della contea di Gorizia; non c entro! :-))
 
     
occhiodivolpe2
occhiodivolpe2 il 08/06/13 alle 22:23 via WEB
fate ridere , scambiare secoli cn venezia x cinquant anni cn vienna ,,, troppo strano ...
 
     
MARIONeDAMIEL
MARIONeDAMIEL il 08/06/13 alle 22:44 via WEB
ti sbagli, noi fummo lungamente austriaci, la contea di gorizia è altra storia , fummo confinanti con venezia:
La Contea di Gorizia divenne parte dei domini degli Asburgo nel 1500 quando il conte Leonardo di Lurngau morì senza eredi. La sovranità degli Asburgo fu interrotta solo brevemente dai Veneziani fra il 1508 e il 1509. Dal 1512, a seguito della riforma imperiale voluta da Massimiliano I, la Contea di Gorizia entrò nel quindi nel Circolo austriaco del Sacro Romano Impero a sua volta divisa in 16 Capitanati: Pletz
Tulmino
Gorizia
Cormons
Gradisca
Vipacco (ceduto alla Carniola nel 1522[2])
Postoina (ceduto alla Carniola nel 1522[2])
Raiffemberg
Schwarzeneck
Duino (ceduto, assieme alla controllata Primano, alla Carniola nel 1522[2])
Aquileja
Porpetto
Marano (ceduto definitivamente nel 1542[3] alla Repubblica di Venezia)
Latisana (in realtà Precenicco, in quanto Latisana[4] fu già ceduta alla Repubblica di Venezia nel 1430)
Belgrado (in realtà Gradiscutta, in quanto il feudo di Belgrado venne assegnato nel 1515, dopo la guerra, dai vincitori della Repubblica di Venezia ai Savorgnan[5])
Pordenone (ceduto definitivamente nel 1514 alla Repubblica di Venezia)
Alla morte di Massimiliano I l’impero venne diviso tra Carlo V e suo fratello Ferdinando I; a quest’ultimo spettò la Contea di Gorizia (fu Arciduca d'Austria, Duca di Stiria, Carinzia e Carniola, Conte del Tirolo). Alla morte di Ferdinando I (1564), andò al suo terzogenito Carlo II ed entrò a far parte della Austria Interiore.
Nel 1647 la città di Gradisca d'Isonzo venne infeudata come contea a sé stante sotto i conti di Eggenberg ma, nel 1754, Gradisca fu riunificata a Gorizia creando la Contea di Gorizia e Gradisca (Grafschaft Görz und Gradisca); essa confinava a nord col Capitanato di Tolmino (Hauptmannschaft Tulmino) in mano ai Coronini, ad est il Distretto di Idria (Idrianer Bezirk / Der Idrianer Böden) e la Carniola, a sud con la Carniola e l’enclave veneziana di Monfalcone e ad ovest, principalmente attraverso lo Judrio, con la Repubblica di Venezia. Essa comprendeva diverse enclaves all'interno della Repubblica di Venezia, ossia le attuali: Goricizza, Gradiscutta, Virco, Flambruzzo con Sivigliano, Campomolle, Driolassa con Rivarotta, il comune di Precenicco, il comune di Carlino, quasi tutto il comune di San Giorgio di Nogaro (ad esclusione di Zuccola in mano veneziana), quasi tutto il comune di Porpetto (ad esclusione della frazione di Corgnolo e della località di Pampaluna, in mano veneziane), il comune di Gonars, buona parte del comune di Torviscosa (ad esclusione di Malisana in mano veneziane), il Castello di Albana, alcuni insediamenti del comune di Dolegna del Collio. Le enclaves nella bassa friulana vennero perse nel 1801 con il Trattato di Lunéville che le affidò al Veneto asburgico. La monarchia asburgica perse Gorizia e Gradisca che fu ceduta ai Francesi durante le Guerre napoleoniche, quando entrò a far parte delle Province Illiriche. Restituita all’Impero Austriaco dopo il Congresso di Vienna, la contea fu inserita nel Regno di Illiria, creato dagli Asburgo nella parte settentrionale delle ex Province Illiriche napoleoniche. Vi restò fino al 1849, quando fu incorporata al Litorale Austriaco insieme a Trieste e all’Istria. Nel 1861 l’area fu ridenominata come la Principesca Contea di Gorizia e Gradisca, costituendo un land separato all'interno del più vasto Kronland austriaco del Küstenland. Fino al 1918 la contea godette quindi di una notevole autonomia politica, sebbene fosse legata amministrativamente alla reggenza di Trieste. Nonostante la contea facesse parte, assieme alla città di Trieste e al Margraviato d'Istria, della regione amministrativa del Litorale Adriatico, Gorizia e Gradisca ebbero, sul piano politico e giuridico, la stessa autonomia degli altri Länder austriaci.
 
     
MARIONeDAMIEL
MARIONeDAMIEL il 08/06/13 alle 22:50 via WEB
questo spiega anche perchè a gorizia gradisca e cormons (che anche ora fanno parte della provincia di gorizia) si parla anche friulano , mentre a monfalcone no, monfalcone era un'enclave veneta confinante con noi austriaci :)))
 
     
occhiodivolpe2
occhiodivolpe2 il 08/06/13 alle 22:56 via WEB
quindi vi abbiamo liberati noi , nn avete combattuto x l indipendenza ..
 
     
MARIONeDAMIEL
MARIONeDAMIEL il 08/06/13 alle 23:02 via WEB
studia...
Nel 1848 durante la Prima Guerra d'Indipendenza, il Friuli conobbe una breve stagione indipendente nel tentativo di passare allo Stato Italiano. Nel marzo 1848 venne costituito un Governo Provvisorio nella Fortezza di Palmanova. La risposta da parte dell'esercito asburgico fu violenta, interi paesi vennero dati alle fiamme, fra cui Jalmicco vicino a Palmanova, Visco, e Bagnaria, che assunse vicino al nome l'aggettivo di Arsa a ricordo di questi eventi. Le vicende vennero raccontate dalla testimone oculare la scrittrice Caterina Percoto. Il Friuli centrale (attuale provincia di Udine) e il Friuli occidentale (attuale provincia di Pordenone) furono annessi all'Italia nel 1866 insieme al Veneto subito dopo la Terza Guerra di Indipendenza, mentre il Friuli orientale (la cosiddetta Contea di Gorizia e Gradisca) rimase soggetto all'Austria fino al termine della Prima guerra mondiale.
cmq grazie del vostro contributo.... molti qui pensano che stavamo bene con l austria, avevamo la nostra autonomia, un po' come adesso :)))
 
     
occhiodivolpe2
occhiodivolpe2 il 08/06/13 alle 23:16 via WEB
la stessa cosa pensavano in tanti del fascismo ..
 
     
MARIONeDAMIEL
MARIONeDAMIEL il 09/06/13 alle 14:16 via WEB
..e anche il vostro popolo dei Borboni dopo aver visto all'opera i piemontesi, penso.. :)
 
     
occhiodivolpe2
occhiodivolpe2 il 09/06/13 alle 15:10 via WEB
no , nn si è criticata l unità , ma quello ch è successo dopo ..
 
     
occhiodivolpe2
occhiodivolpe2 il 09/06/13 alle 15:12 via WEB
o vanti l austriacità o la lotta x l italianità .. nn puoi vantare cose opposte ...
 
     
MARIONeDAMIEL
MARIONeDAMIEL il 09/06/13 alle 17:34 via WEB
fummo felici di certo anche noi di essere finalmente italiani e non comandati da paese straniero, altrimenti si sarebbe fatto un referendum per restare con l'Austria ;-)) tuttavia per carattere assomigliamo molto più agli austriaci , io trovo (il che non è sempre un bene tutto sommato)
 
     
occhiodivolpe2
occhiodivolpe2 il 09/06/13 alle 17:52 via WEB
forse più ai tedeschi ... ;)
 
     
MARIONeDAMIEL
MARIONeDAMIEL il 09/06/13 alle 17:54 via WEB
ho capito, vuoi associarmi alla Merkel... :))))
 
rubinero
rubinero il 08/06/13 alle 21:51 via WEB
C'era e c'è Bella Ciao,che compunti abbiamo cantato davanti al televisore, emozionati e davvero tristi quando Franca Rame l'ha voluta sentire ancora.... poi, sempre lì, davanti all'ineffabile piano d'azione Grunding, la risento, cantata in italiano dai Turchi, fieri di quelle note... non quanto noi, adesso.
 
 
MARIONeDAMIEL
MARIONeDAMIEL il 08/06/13 alle 22:04 via WEB
Problema di molto difficile soluzione, senza visione globale e certa di dove vogliamo andare e di chi e che cosa vogliamo essere, non se ne esce..
 
occhiodivolpe2
occhiodivolpe2 il 08/06/13 alle 21:53 via WEB
quando chiudi impianti siderurgici e tt il resto nn è xk li trasferisci , quando limiti i porti del sud a favore di quelli del nord nn è trasferimento ... cm ora credo castellammare chiude e Monfalcone no :(( pensi che un regno circa due terzi d italia nn avesse tt le fabbriche e le strutture x essere autosufficiente ? sparito tutto ... prima dell unità a napoli c erano 30.000 metalmeccanici !!! tre anni e spariti tutti
 
 
MARIONeDAMIEL
MARIONeDAMIEL il 08/06/13 alle 22:02 via WEB
tra castellammare e monfalcone c'è una scelta industriale , a monfalcone hanno sempre investito e investono ancora, là invece è tutto fermo e vecchio, la scelta evidentemente è stata fatta anni fa.... raccontano di quelle cose di castellammare, non dico siano vere ma gli stessi cantierini riconoscono una differenza tra il materiale che arriva da marghera e quello da napoli... per il resto la storia deve riconoscere la responsabilità dei piemontesi
 
   
occhiodivolpe2
occhiodivolpe2 il 08/06/13 alle 22:28 via WEB
cm se nn fosse la stessa società .. sn scelte politiche , e le lobby nn hanno la sede legale a napoli..
 
orkelio
orkelio il 08/06/13 alle 22:10 via WEB
Ecco perchè non vuol venire l'estate, scegli sempre il momento sbagliato per andare in ferie.
 
 
MARIONeDAMIEL
MARIONeDAMIEL il 08/06/13 alle 22:15 via WEB
;-) non me ne parlare... ormai giro con lo straccio in una mano l'aspirapolvere nell'altra e il secchio col mocio trascinato coi piedi , spero che domani si interrompa questa psicosi e lunedì si torni allo stress normale :)))))
 
Less.is.more
Less.is.more il 09/06/13 alle 12:53 via WEB
Che brava! Conosci l'intricatissima storia del Friuli...
 
 
MARIONeDAMIEL
MARIONeDAMIEL il 09/06/13 alle 14:33 via WEB
wiki mi aiuta perchè è complessa :) eppoi abito in un posto la cui storia viene molto prima del Friuli ;-)
 
   
occhiodivolpe2
occhiodivolpe2 il 09/06/13 alle 15:14 via WEB
eccàllà .. l imperatrice .. :))
 
     
MARIONeDAMIEL
MARIONeDAMIEL il 09/06/13 alle 17:39 via WEB
come origine , poi con i preti sai che non si scherza, come patriarcato fu la più grande diocesi di tutto il medioevo europeo (per molti secoli) :-)
 
     
occhiodivolpe2
occhiodivolpe2 il 09/06/13 alle 17:54 via WEB
perciò i veneti dicon che siete tt discendenti di preti ?
 
     
MARIONeDAMIEL
MARIONeDAMIEL il 09/06/13 alle 17:57 via WEB
dicono così? han ragione :))) io appartengo tuttavia a un'enclave di origine comunista all'interno del patriarcato , non so come sia potuto accadere ... mio nonno emigrò in yugoslavia dai comunisti dopo la seconda guerra, e poi quando tornò fu tra i fondatori della cooperativa agricola sociale... ma l'ho già raccontata la storia ;-)
 
     
occhiodivolpe2
occhiodivolpe2 il 09/06/13 alle 18:12 via WEB
uno spretato ? succedeva .. ;))
 
     
MARIONeDAMIEL
MARIONeDAMIEL il 11/06/13 alle 15:47 via WEB
mai nessuno è stato prete nella mia famiglia, che io sappia... d altronde non ho il tuo albero genealogico ;-)
 
   
Less.is.more
Less.is.more il 10/06/13 alle 18:36 via WEB
La storia dell'intero Friuli è complessa e articolata. Varia da paesino a paesino. Una storia a macchia di leopardo!
 
     
MARIONeDAMIEL
MARIONeDAMIEL il 11/06/13 alle 15:54 via WEB
Ad esempio Malisana (che è una piccolissima frazione di Torviscosa) era Veneta e Torviscosa asburgica ;-)
 
trueblue64
trueblue64 il 10/06/13 alle 08:21 via WEB
"NON MI DEVO LAMENTARE DEL MIO LAVORO" è un mantra che negli ultimi mesi mi ripeto spesso anche io. I problemi sono tanti, soddisfazioni e gratificazioni zero, rapporti con la proprietà in stile "Padrone delle Ferriere", ma l'8 del mese lo stipendio arriva, e di questi giorni è molto più di quanto un sacco di gente possa dire :-( Non sono del tutto sicura che sia giusto ragionare così, ma lo faccio io per prima, pure con il dubbio (ben sepolto dentro di me) che le cose dovrebbero essere diverse per TUTTI. Un augurio di buona settimana, Marion, ciao... :-) R.
 
 
MARIONeDAMIEL
MARIONeDAMIEL il 11/06/13 alle 15:57 via WEB
Certo il dubbio c'è ed è legittimo; non lamentarsi non significa non capire le cose che non vanno soprattutto in termini di ingiustizie, inefficienze o iniquità, quelle sono evidenti sempre a tutti e per ogni lavoro. Mica siamo gente che lavora per il 27 (tu per l'8)!
Ciao cara, una buona continuazione di settimana anche a te :))
 
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SIBILLA ALERAMO

"Mi pareva strano, inconcepibile, che le persone colte dessero così poca importanza al problema sociale dell'amore. Non già che gli uomini non fossero preoccupati della donna; al contrario, questa pareva la preoccupazione principale o quasi. Poeti e romanzieri continuavano a rifare il duetto e il terzetto eterni, con complicazioni sentimentali e pervensioni sensuali. Nessuno però aveva saputo creare una grande figura di donna."

 

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