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Quarto potere

Post n°957 pubblicato il 15 Gennaio 2011 da MARIONeDAMIEL
 

Io mi son convinta ormai.

Non c'è verso di liberarsi di quest'uomo. Una percentuale rilevante di taliani lo ama , un'altra percentuale rilevante (ma non compatta) , lo odia. Non c'è via di mezzo. Non c'è verso di parlare di lui se non per le sue uscite , o per le puttanate che fa a livello personale.

Ciò si riflette ai livelli sottostanti , e mi rimane emblematicamente negli occhi l'immagine del confronto tv tra il povero professor Rodotà, uomo probo e serio, di altri tempi, addirittura costituzionalista e professore (figuriamoci, metà del globo terracqueo smette di ascoltare perchè è incomprensibile ciò che dice, financo noioso, non più moderno parlare di codici e codicilli e questa storia della Costituzione ha rotto) che in un confronto tv guarda sconsolato e incredulo , come se avesse un extraterrestre di fronte, la pidiellina che ha esteso l'ultimo lodo (legittimo impedimento) , tale Michela Biancofiore , che lo attacca col solito modo loro, senza argomenti , senza discutere sul merito , secondo me senza nemmeno conoscerlo, questo merito della questione....

La ragazza si limita a ridere nervosamente,  a rivolgersi in maniera irriverente al povero professore , senza alcun rispetto. Ma sarà quello che dice lei che rimane, perchè è efficace, semplice e ficcante. Cosa che aveva fatto nella medesima maniera la sera prima a Ballarò la ministra Gelmini. Il pover'uomo chiedeva tempo, ci vuol tempo per spiegare le cose, ci vuol tempo per capirle, ma uno slogan è molto più efficace, arriva prima e non ci si impegna più di tanto.

Il merito della questione, quale essa sia (bazzecole tipo la crisi, la questione di costituzionalità, dove va la fiat , dove andiamo noi, che cazzo faranno i nostri figli) , è morto, morto e sepolto da questa gente e da lui. E' questo che io gli imputo.

Pertanto mi sono convinta che è vero. I Giudici hanno capito tutto. Stanno tentando di buttarlo giù , di sovvertire la volontà popolare. Stanno esercitando il loro potere (sarebbe il terzo potere). Lo perseguitano. Lo indagano a scapito della sua privacy (mai sentita una cosa del genere).

Bè, a me sta bene. Si, diciamolo, i giudici sono di sinistra (yeah!) e stanno tentando un golpe. Se non c'è altro modo, mi va bene anche questo.......

Che poi qualcuno porti delle ragazze (minorenni) alla casa del premier (è indifferente se ci scopa o meno, basta che gli dia una palpatina ed è reato), e che lui sia indagato ANCHE per concussione, passa in secondo piano. Il mio voto non l'aveva prima e non l'avrà adesso, non cambia nulla. Ma se non c'è altro modo.

Bene Marion, ora datti da fare : pulire la polvere di una settimana o articolo per la mentore? Tutto sommato non sto moltissimo male, potrei iniziare dalla polvere così dopo la schiena farà male a dovere e si potrà stare in pace qualche ora a scrivere.. questa si chiama organizzazione...

p.s.: secondo me dal voto Fiat non è Marchionne che dovrebbe riflettere (tanto la sua logica non cambia), ma sono i sindacati FIRMATARI dell'ACCORDO..... un calcio nei denti, hanno preso...

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Commenti al Post:
Eric_Van_Cram
Eric_Van_Cram il 15/01/11 alle 08:51 via WEB
non sono d'accordo sul merito, ma lo spazio di questo commento è insufficiente ad argomentare le mie tesi
 
 
MARIONeDAMIEL
MARIONeDAMIEL il 15/01/11 alle 09:59 via WEB
ah ah ah...Il solito disfattista :)
 
magdalene57
magdalene57 il 15/01/11 alle 12:04 via WEB
sono particolarmente esausta e nauseata da questi personaggi, da queste storie che ci relegano da anni ormai nel fondo del fondo del barile. Una volta si rideva di cesrti stati guidati da macchiette, oggi si ride (ma noi piangiamo) per questo uomo abominevole che ci governa e non solo lui... Ho visto il professor Rodotà (e mi piace dargli quel titolo così sbeffeggiato dalla cultura gelminiana) a quell'incontro con la testolina di turno. Se avessi potuto sarei entrata in televisione e le avrei mollato due sberle, di quelle belle sonore: E adesso impara ad avere rispetto!... Oh, io l'ho insegnato ai miei figli il rispetto per le persone e giuro che se li vedessi in quei modi mi vergognerei. Comunque, il 53% favorevole a Marcchionne non vuole dire un cazzo. E' tale e quale una maggioranza di otto voti, rende tutto ingovernabile. Ma permette a lui di andare avanti. Auspico che l'intelligenza, il buon senso di madre di famiglia della segretaria CGIL , portino ad una fattiva risoluzione e crescita senza ulteriori spargimenti di sangue. Ne abbiamo bisogno. Quegli operai ne hanno bisogno...
 
 
MARIONeDAMIEL
MARIONeDAMIEL il 15/01/11 alle 12:18 via WEB
Duemilatrecento e rotti hanno votato no, anche sapendo che potevano mettere a repentaglio il loro lavoro nei prossimi anni, che si può dire se non parole di ammirazione per il coraggio? La dignità non è in vendita, questo hanno detto... Speriamo veramente che anche gli altri sindacati, oltre la fiom, capiscano che bisogna ricompattarsi.. altrimenti non si va da nessuna parte.
La Biancofiore era davvero inguardabile, come la maggior parte delle donne pdl, spiace dirlo...
 
 
rubinero
rubinero il 15/01/11 alle 21:05 via WEB
QUEGLI OPERAI, O MEGLIO QUEI CAGOIA DEGLI IMPIEGATI SI STANNO MANGIANDO 70 ANNI DI SOFFERTE CONQUISTE,,, TRA UN PO' CI PRENDERA' GUSTO L'EMMA MARCEGAGLIA, CHE I TUBI LI FA (FARE), MA NON LI CAPISCE.
 
   
MARIONeDAMIEL
MARIONeDAMIEL il 16/01/11 alle 17:40 via WEB
Mi sembra che non abbia il polso necessario, la capa di confindustria. Il piglio si, ma non il polso.
 
     
rubinero
rubinero il 17/01/11 alle 20:27 via WEB
IGNORANZA IDRAULICA PURA
 
     
MARIONeDAMIEL
MARIONeDAMIEL il 17/01/11 alle 22:27 via WEB
...ancora l'idraulica... sei un appassionato... :)
 
occhiodivolpe2
occhiodivolpe2 il 15/01/11 alle 18:45 via WEB
credo che gli faccian dei corsi a tutti , uomini e donne , capi e peones e poi li mandano in tv ... tecniche tt uguali .. interrompere , far slittare su altri temi , ripetere tutti x vari giorni la stessa interpretazione semplificata e senza appesantirla cn argomentazioni ..... purtroppo gli altri sn restati a tribuna politica , hanno ragione ma fanno pena ...
 
 
MARIONeDAMIEL
MARIONeDAMIEL il 16/01/11 alle 17:41 via WEB
a me Landini piace un sacco, peccato sia nel sindacato...
 
mpt2003
mpt2003 il 15/01/11 alle 18:49 via WEB
è vero non se ne può più di questo "magnoburattino" che ci fa diventare lo zimbello del mondo.....e lui contneto continua a fare gli affari suoi.......i sindacati, secondo me sarebbero da prendere a schiaffi e calci nel sedere, perchè non è possibile che se ne puliscano le mani e demandino la decisione agli operai, che tra l'altro li pagano per essere tutelati...e poi mettere sullo stesso piano il voto di un operaio di fila e un impiegato è veramente allucinante, perchè hanno ritmi di lavoro diversi e lavori diversi....7 ore di fila non sono 7 ore di ufficio!!! 'seram Marion!:))
 
 
MARIONeDAMIEL
MARIONeDAMIEL il 16/01/11 alle 10:56 via WEB
Buongiorno! Torno dopo.. buona domenica :)
 
 
MARIONeDAMIEL
MARIONeDAMIEL il 16/01/11 alle 17:47 via WEB
bè, il referendum è uno strumento previsto e molto democratico a mio avviso, peccato che in passato non vi sia stato fatto ricorso anche quando hanno siglato precedenti contratti, senza alcune sigle sindacali che avevano la maggioranza in termini di rappresentatività..... di fatto togliendo il settore impiegatizio/capi, il si ha vinto di pochissimo, e hanno votato no tre volte il numero degli iscritti a fiom; l'accordo quindi non va perchè fatto sulla pelle degli operai, e questo loro l'hanno capito anche sotto ricatto.Buon pomeriggio cara!
 
occhiodivolpe2
occhiodivolpe2 il 15/01/11 alle 18:52 via WEB
mi sn rotto della controinformazione anti berlusconiana che batte sempre sulle stesse cose , gossip e teatrino della politica ... che ha detto ieri X di Y , che ha detto Y oggi , che ha detto Z di X e di Y , etc ... e sul berl le stesse cose sempre , cm su sara e yara , si è stanchi .. fate i talk show sul debito pubblico che ha fatto un altro grande balzo , diteci xk , dimostrate che tremonti nn frena un cazzo , e così le latre centomila cose che ci fanno precipitare .... altro che parlare tre settimane tt i giorni di ruby , è grave , gravissimo che ha fatto il berl , ma tra un poì solidarizziamo tt cn lui , lui braccato dai giudici noi rotti dai giornalisti ...
 
 
MARIONeDAMIEL
MARIONeDAMIEL il 16/01/11 alle 17:53 via WEB
mah; varie questioni; se lui è indagato è una notizia, e che notizia, non si può non darla, tra l'altro è rilevante perchè hai visto mai che stavolta non ne esce? (quello ha nove vite come i gatti lo so...)
per quanto riguarda la stampa e i talk, mi sembra che facciano abbastanza inchieste sulla realtà, certo sono limitati a poche trasmissioni tipo santoro e ballarò, poi ballarò invitando perlopiù politici scade al linguaggio attuale dei politici..... il fatto è che siamo BLOCCATI, che tutti parlano (Casini, Fini, Bossi, lui per ricompattare ecc) e i giornalisti riprendono e danno queste per notizie... ci vorrebbe una terza voce... non so.... siamo nel pantano e ci ha portati lui lì (tra l'altro la tv è in mano sua in pratica)... non è normale questo stato di cose, son d'accordo con te....
 
occhiodivolpe2
occhiodivolpe2 il 15/01/11 alle 18:59 via WEB
e così a torino han vinto tutti , marchio che è andato oltre il 51 % , i sindacati pattisti xk han avuto la conferma , la fiom che ha triplicato il consenso .... se la vittoria degli operai ( senza impiegati ) condizionerà marchio allora sarà una cosa che resta nella storia sindacale cm quel corteo dei 40.000 ... è stata una cosa incredibile , irrazionale e bellissima , cm la carica della brigata leggera di lord cardigan a balaclava massacrati dai cannoni russi .... n critico cisl e uil , nn si è tenuti ad essere martiri ...
 
 
MARIONeDAMIEL
MARIONeDAMIEL il 16/01/11 alle 17:58 via WEB
martiri no, ma secondo me un pò di malafede per far fuori la fiom c'era... hai sentito landini ieri sera? come si fanno le "trattative"? March si presenta con un foglio, legge l"accordo" e poi se ne va... o prendi o lasci... ma ti pare normale??? tu sei stato sindacalista, immagino che si debba quanto meno discutere, attorno a quel tavolo.... e se a cisl e uil va bene così mi spiace, ma per me non va bene....
 
occhiodivolpe2
occhiodivolpe2 il 15/01/11 alle 19:39 via WEB
l arretramento è notevole e dirompente , anzi nn è un arretramento , il contratto individuale , la scomparsa delle OO.SS, nn firmanti , la nomina e nn l elezione dei delegati , la punibilità dello scioper fino al licenziamento è una rotta completa , salvo aspettando che dirà l alta corte ; è evidente ormai che se nn si finanziano i sindacati e le vertenze dei paesi emergenti nn si potrà reggere alle condizioni che verranno poste la prox volta ... è evidente che nn possiamo accettare le condizioi peggiori di tt i contratti del mondo senza inserire nessuna delle condizioni positive presenti in ciascuno di essi ...
 
 
MARIONeDAMIEL
MARIONeDAMIEL il 16/01/11 alle 18:00 via WEB
il fatto è che l'impresa non ha alcun interesse a evitare i conflitti, anche se aspettano sentenze di giudici cosa vuoi che gli importi... telefona a qualcuno!
 
rubinero
rubinero il 15/01/11 alle 21:00 via WEB
A ME QUEL "TALIANI", NON E' MAI PIACIUTO, E SICCOME LA PRIVAZIONE DI QUELLA "I", INIZIALE, NON LA VIVO COME CASTRAZIONE, MA COME TENTATIVO DI COMPIERLA, GIA' STO ALL'ERTA...SENTINELLA..ALL'ERTA....ALL'ERTA STO...E COSI' VIA FINO AL DESRTO DEI TARTARI...CHE E' LUNGO UN BEL PO'. CHE CI SIA POI UNA BIANCOFIORE, SIMBOLO D'AMORE, COME DA INNO DEGLI SCUDOCROCIATI (DA ME NOTI COME SQUACIARELLI.....COPROLOGIA UMANISTICA) CHE VOGLIA MONTAR SU, MI FA CAPIRE CHE SIAMO ALL'ADDIO, NON SOLO DEL PREMIER, MA ANCHE DI NOI STESSI. VORREI ESSERE COME PERTINI, COME LA SUA IMPLACABILE INTRANSIGENZA...
 
 
MARIONeDAMIEL
MARIONeDAMIEL il 16/01/11 alle 18:02 via WEB
E' dispregiativo infatti... ho visto su qualche blog il logo dell'unità d'Italia.. se lo ritrovo lo metto anch'io :)
deserto dei tartari? io sono già ai suoi confini in pratica :) Spiegare Squaciarelli e coprologia per piacere...
 
   
rubinero
rubinero il 16/01/11 alle 18:31 via WEB
SQUACIARELLI, IN CERTA PARTE DELLA ROMAGNA= DEMOCRISTIANI, ETIMOLOGICAMENTE SI RIFA' A SQUACIARELLA= DIARREA MOLTO INTENSA.....COPROLOGIA, E QUESTO E' UN TERMINE SCIENTIFICO, = STUDIO DELLE FECI, AL FINE DI ANALISI CLINICHE.
 
     
MARIONeDAMIEL
MARIONeDAMIEL il 16/01/11 alle 19:21 via WEB
grazie Bruno; meno male che non sono schifiltiosa :))))
 
     
rubinero
rubinero il 16/01/11 alle 22:00 via WEB
CON UN MONDO COSI' CI SI IMMUNIZZA
 
     
MARIONeDAMIEL
MARIONeDAMIEL il 17/01/11 alle 22:28 via WEB
è vero... anche le cose più sporche non fanno scalpore..
 
rubinero
rubinero il 15/01/11 alle 22:26 via WEB
E MI COMPRO UNA PIPA
 
 
MARIONeDAMIEL
MARIONeDAMIEL il 16/01/11 alle 18:03 via WEB
Amatissimo Pertini!
 
lenzielena
lenzielena il 15/01/11 alle 23:05 via WEB
An fatto tutti una brutta fine i dittatori, anche quelli peggio del cavaliere. Non invidio affatto chi prenderà o dovrà ereditare il successore di queusto governo. Condivido l'idea di Bersani, che tutti i partiti di opposizione dovrebbero coalizzarsi e fare un unico fronte contro questi merdosi. Non per far cadere il governo e andare ad elezioni, ma costringerli prima ad una riforma elettorale che escluda candidati condannati, indagati e corrotti. Se tuttavia durante il suo mandato parlamentare emergessero dei politici sia di governo che non da indagare, questi devono essere sostituiti fin che non si è chiarita pienamente la loro posizione, senza che questo pregiudichi il normale svolgimento parlamentare. Se gli indagati sono estranei ai fatti, deve pagare chi li ha tiranti in ballo e risarcire sia loro che quanti c'hanno rimesso con loro, ma se colpevoli devono essere puniti severissimamente per abuso del loro potere. I giudici è ora che rimedino ai loro errori del passato. Non dovevano permettere che si arrivasse a questa situazione, dovevano già aver posto un blocco ai politi indegni.
 
 
MARIONeDAMIEL
MARIONeDAMIEL il 16/01/11 alle 18:07 via WEB
Pare che Bersani parli al vento però... ciascuno coltiva il suo orticello e pensa alla sua percentuale in caso di alleanza con questo o con quell'altro, nel frattempo, tutto va a puttane (tanto per stare sulla notizia del giorno....) , è allucinante.. ciascuno dice di sapere qual'è la cosa giusta, ma sono sempre GLI ALTRI che la devono condividere...
Per i politici indegni, ci vuole una legge apposita, pare; per i giudici, finchè l'azione penale è obbligatoria, non possono fare altrimenti, anzi,fanno proprio ciò che la legge dice...
 
   
lenzielena
lenzielena il 18/01/11 alle 20:51 via WEB
Chiudi tutte le porte prima che la bora ti strapazzi e arrivi a portare freddo anche da me. Non è che Bersani parli al vento, ma non viene sostenuto sufficientemente neppure dal resto del partito. Film già visto anche con i suoi predecessori. Il partito deve fare quadrato SEMPRE con il proprio segretario. Sarà la storia che dirà se ha sbagliato, se le circostanze non gli sono state favorevoli o se ha invece avuto pienamente ragione o solo in parte. Capitò così con Veltroni, Franceschini, Prodi, ma andrei anche fino a Berlinguer, non fu capito neppure lui. Non serve fossilizzarsi, andare avante è sempre, oltre, è sempre meglio che fermarsi. Chi si ferma è perduto. Specialmente in politica. Una volta individuato il nemico da battere, ci si concentra su quell'obiettivo, non invece fare gli schizzinosi e sfumare le intenzioni. Si fanno alleanze, strategie, su cui procedere passo passo, con metodo. Poi se l'esperienza maturata cammin facendo con gli altri alleati ha funzionato, è stata corretta, si potranno fare o meno propositi futuri. Per quanto riguarda il cavaliere, c'è una stara mentalità nel nostro paese, dura da superare. Si rincorre la popolarità, la spettacolarità degli eventi e non se serve o meno un determinato modo di agire, di comportarsi. La gente non sà cosa vuole, ma neppure cosa non vuole, pur manifestando sempre ciò che non vuole. Alla gente piace divertirsi e a questo scopo non importa se si sta facendo politica o solo esibizionismo di idiozie da sfoggiare ogni giorno in tutti i luoghi. L'importante è avere qualche cosa su cui divertirsi discutendo. Purtroppo poi paghiamo tutti noi !!!! Sadicamente noi. Fin che non cambiamo mentalità, non ci sarà politico, partito, elezioni, sindacati capaci di tiraci fuori da qualsiasi crisi. Dobbiamo invece semplicemente chiederci: "ci serve?" Ciao bellissima.
 
     
MARIONeDAMIEL
MARIONeDAMIEL il 19/01/11 alle 21:33 via WEB
Niente bora, alla nebbia ha fatto seguito la pioggia e siamo in attesa della neve direttamente... A me Bersani piace molto; non so esattamente cosa non funzioni nel pd, se ci sono troppi galli che prima si tirano da parte e poi pretendono di avanzare nuove proposte (o di emergere), o se veramente il problema sia che non ha una sua identità e che quindi non viene capito dalla gente....d'altra parte se lo sapessi non sarei qui :)
La gente non sa cosa vuole. Forse vuole solo stare in pace, in un paese normale dove vi sia una classe politica e dirigente capace e seria. Quello che sta accadendo, al di là di tutte le considerazioni che si possano fare, è inguardabile , e loro , sono indifendibili sotto tutti i punti i vista. Ciao Elena bella :)
 
   
lenzielena
lenzielena il 18/01/11 alle 20:54 via WEB
c'è una stara mentalità = strana
 
rypdal
rypdal il 16/01/11 alle 14:28 via WEB
«ci vuol tempo per spiegare le cose»: questo è il motivo principale per cui i talk show passo dal non amarli al detestarli. Ma "la gente" pare che li gradisca, e anzi da più parti hanno guadagnato un profilo più alto di quello che si meritano. Probabilmente quelli che i numeri ce li hanno dovrebbero farsene una ragione ed evitare di parteciparvi, lasciando l'arena ai velocisti, tanto per loro lì non c'è storia, neanche se a quel punto la scena se la prendono tutta i pseudo esperti telegenici. Non si può scopare sempre e solo in ascensore. Quanto alla Fiat, domenica scorsa Vendola (che non ho particolarmente in simpatia) ha fatto un discorso mezzo sensato su Marchionne, ma in qualità di controparte sindacale. Non si può pretendere che il paròn ragioni da sindacalista. L'oggetto reale di questa partita non sembra essere stato reso pubblico, e non ci si capisce una mazza. Mi ricorda comunque il fatto che in certi posti di lavoro il rispetto "fiscale" dell'orario non era richiesto, ma è infine diventato obbligatorio _per_tutti_ dopo che alcuni pochi se n'erano approfittati. Per come la vedo io, per come vedo la gestione delle questioni sul campo nelle piccole realtà che mi sono vicine, la CGIL e le sue derivate hanno il problema di difendere SEMPRE a spada tratta "categorie" di lavoratori che andrebbero messi all'angolo da tutti, che per certi loro comportamenti non meritano realmente nessuna assistenza né difesa. Invece i discorsi vengono giravoltati e sia il sindacato, sia il "padronato" finiscono per contrattare cose non dichiarate sulla base di cose dichiarate che non sono quelle reali. Cioè parlano di oggetti di tabu, ma appunto trattandosi di tabu parlano d'altro e gli accordi o scontri vertono su questo altro. Nel piccolo dell'esempio di prima, se su 50 dipendenti ce ne sono 10 che fanno i furbi, il tabu è che non si può agire direttamente contro quei 10, per cui si obbliga alla timbratura del cartellino e alle penalità di mezz'ora per un ritardo di 1 minuto (quisquillie), quando magari quello stesso che ritarda 1 minuto finisce di lavorare 10 min dopo la fine dell'orario perché sta facendo qualcosa da non lasciare a metà. Tutto per gente che fa figurare di aver lavorato 8 ore quando ne ha fatte forse 6. Per contro, l'atteggiamento di CISL e UIL (e dunque derivate) è sospetto da parecchio tempo e non solo su questa vertenza. La loro ragion d'essere è quantomeno quella di contrattare. O non sono capaci di contrattare perché hanno le mani legate dai loro stessi assistiti (quelli dell'argomento tabu che probabilmente la fanno da padroni o fanno la voce più grossa, e quando dico argomento tabu non mi riferisco specificatamente alla questione della timbatura, ma a tutto quanto possa entrare in quel calderone, compreso dunque ciò che potrebbe non venirmi in mente, ma comunque di cui NON SI DEVE parlare, non si deve dire che esiste, eccetera, ma fa parte dei comportamenti indifendibili da parte di certi lavoratori), oppure non vogliono controbattere perché ci hanno una qualche convenienza. Fatto sta che da parte di chi guarda la vicenda da fuori, come me, potrebbe anche starci un "voto" favorevole a Marchionne, ma da chi è deputato alla difesa degli interessi dei lavoratori, accettare la ricetta precotta del datore di lavoro è inqualificabile a prescindere. E lì si torna alle cose che non tornano: i sindacati che gestiscono fondi pensione, caaf, e cose simili, col contributo del legislatore, evidentemente (quest'ultimo) più "vicino" ai "padroni" che ai lavoratori. Perché se il sindacato riesce a campare con entrate extra rispetto a quelle del contributo del lavoratore, può cominciare a pensare alla Borsa e a cose più grandi e lontane. Non ultima quella delle sistematiche candidature di sindacalisti in politica, il premio (in denaro) per la loro carriera di difensori della causa dei deboli (poi vai a vedere in che schifezze si invischiano una volta che sono diventati governatori di qualche regione, e hai capito tutto).
 
 
rypdal
rypdal il 16/01/11 alle 14:29 via WEB
Mein Got! Che lunga che l'ho fatta...
 
   
occhiodivolpe2
occhiodivolpe2 il 16/01/11 alle 16:01 via WEB
io so che questi discorsi e queste conclusioni che si fanno x i grandi problemi , poi passano MOLTO semplificati , ma MOLTO , nelle altre realtà ... x cui x gli stessi motivi , o x la stessa scossa emotiva vedo i negozi aprire dalle 8 alle 21 , ed anche la domenica ... e le commesse star lì cn salari in nero e senza che si paghino straordinari XK CE' LA CRISI .... e se rompi te ne vai e cè la fila di altri cento ....
 
     
rypdal
rypdal il 16/01/11 alle 19:09 via WEB
Già anche nella stessa Fiat, perché i problemi nascono solo da una minoranza. Nel rapporto funzionano solo le argomentazioni o la violenza (anche solo "virtuale"). La più forte tra le parti in causa non ha bisogno di argomentazioni ineccepibili, l'altra sì perché non può vincere con la violenza. Dalla parte del dipendente la forza la fa l'unione, ma sono almeno anche le false argomentazioni dei suoi rappresentanti a rompere tale unione. L'unione origina da un sentimento di comunione, e io, da operaio, non mi sento in comunione con certi personaggi, in certe specifiche pseudo vertenze o motivi di scontro (pseudo perché nate da argomenti inconsistenti ma, esse, con effetti reali), verificatesi nel mio ambiente di lavoro e sostenute da qualche "collega" sindacalista, non so con quanta cognizione di causa. La domanda è: chi sono i tuoi compagni? Se un sindacato sostiene chi non ha diritto (a tuo avviso, ma tanto basta) di essere sostenuto, tu sostieni quel sindacato? Non è piuttosto il sindacato di una parte tua avversaria, diciamo grosso modo tanto quanto il datore di lavoro? Che poi questa visione determina il decadimento della qualità della vita dei lavoratori, non è esattamente vero, almeno secondo me e cioè secondo quanto ho qui espresso. Anzi, secondo me la causa è delle cose evidenziate, non del fatto di evidenziarle. È una certa quantità o qualità del falso nella trattativa, che determina il vincitore. Un sindacato che portasse avanti le argomentazioni dei lavoratori che lavorano sul serio, e di quelli soltanto, rimandando non ai diritti, ma per essere crudo direi all'assistenza sociale le argomentazioni degli altri, forse sarebbe molto meglio supportato dai lavoratori che lavorano. Dico forse, comunque, perché il mondo è vario e so solo cosa pensa o dice di pensare una cerchia ristretta di persone. Finora, comunque, la contrattazione è stata portata avanti nei decenni nel modo che descrivo, e i risultati tangibili attuali sono figli di quel modus, non di uno che non è stato applicato.
 
   
MARIONeDAMIEL
MARIONeDAMIEL il 16/01/11 alle 18:08 via WEB
Mi fasi un cafè e dopo ti lei :)
 
 
MARIONeDAMIEL
MARIONeDAMIEL il 16/01/11 alle 19:36 via WEB
Per Franco (arrangiati se sarò lunga anch'io :)
Sul discorso della difesa a spada tratta a prescindere (da parte del sindacato) forse sono stati fatti errori in tal senso, il sindacato può essere visto come qualcosa di corporativo a prescindere; ma mi pare di sentire il mio collega, col quale discuto spesso, che mi dice: Brunetta ha ragione a toglierti i soldi dalla busta paga quando stai in malattia, colpa dei sindacati che hanno sempre difeso l'assenteismo nel pubblico impiego... ora io questo concetto di giustizia "del giorno dopo", proprio non riesco ad accettarlo.... Io non so come devono fare per stanare gli assenteisti, ma si arrangino coloro che ne hanno la responsabilità e LO FACCIANO, senza far cadere scuri su chi fa e ha sempre fatto il proprio dovere. Insomma, le scorciatoie non mi sembrano criterio che risponde ad equità. Per quanto riguarda le trattative sindacali io non so come in concreto di svolgano, ne ha detto qualcosa ieri Landini da Fazio, Marchionne è andato, si è seduto, ha letto l'accordo. Prendere o lasciare. Ora mi pare che questo non sia proprio coerente con la definizione di "trattativa"....
Io l'accordo l'ho letto, lo trovi in rete basta cercare, almeno le prime due parti perchè è molto lungo, e dice proprio tutto quello che viene adesso bene riassunto da qualche organo di informazione. Se io fossi un lavoratore in linea, non vedrei bene il mio futuro alla catena di montaggio... tuttavia si sa, bisogna lavorare.. per questo il coraggio dimostrato da quei lavoratori, proprio quelli li, della linea, a dire no, è molto bello e sopratutto deve avere delle forti motivazioni.
Per quanto riguarda la carriera politica. Bè, in qualche modo fare sindacato significa fare politica, trattare, impegnarsi, anzi secondo me , se fatto onestamente, è la politica più vera. Poi cosa vuoi, i mediocri e quelli che si fanno abbagliare dal potere ci sono dappertutto, sia tra quelli che vi arrivano per carica elettiva (si fa per dire, cioè nominati dai partiti), sia tra quelli che ci arrivano dopo aver fatto altro.
 
   
rypdal
rypdal il 16/01/11 alle 20:04 via WEB
A differenza del tuo collega, non affermo che Brunetta ha ragione. Né lui né altri come lui. E nemmeno Marchionne, che è un top manager, e i top manager negli ultimi 20 anni sono diventati, in proporzioni simili a quelle dei dipendenti irresponsabili... non mi viene una parola adeguata (proviamo con feccia). Come almeno in parte giustamente osservava Vendola, Valletta prendeva 20 volte la paga di un operaio alla catena della Fiat, mentre oggi Marchionne prende 600 volte tanto. Di sicuro la sua efficacia non è 30 volte quella di Valletta negli anni del boom economico, e dunque c'è qualcosa che non torna. Proprio dal punto di vista non solo morale, ma anche della responsabilità. All'aumentare della capacità manageriale necessaria e richiesta, e della responsabilità realmente presa in carico (che non significa solo farsi carico di eventuali fallimenti, che è l'aspetto più facile seppure nemmeno questo attuato oggigiorno), responsabilità nella posizione di un manager significa prima di tutto non fallire per nessun motivo. Uno dei migliori narratori del moderno style dell'era dei supermanagers è Giorgio Bocca, almeno secondo me. Magari non si addentra abbastanza nell'area tecnica, ma molto bene in quella morale. Una cosa è dar ragione a delle teste di cazzo, una cosa è notare perché le teste di cazzo ottengono ragione, quand'anche non l'avessero. Su come si sia svolta la trattativa specifica con Marchionne penso che si sia arrivati lì per il discorso di cui sopra. Comunque la mia opinione, o meglio posizione complessiva è data da una sommatoria di elementi inconciliabili tra loro (per alcune loro "estensioni periferiche") che non possono stare tutti insieme nello stesso momento e nello stesso discorso. R. Brunetta, in settimana, ha affermato che Marchionne lo ha copiato pari pari. Non mi sembra che l'uomo abbia una grande cognizione del reale. Non so come si possa sostenerlo, qualunque puttanata spari. Però ciò a cui tanti danno ragione, nel suo approccio, è un atteggiamento che sembra ordinato da "a mali estremi, estremi rimedi", dove forse "estremi rimedi" viene confuso con "la prima cazzata che mi viene in testa". Ma uno con una così grande considerazione di sé (deve avere gli specchi deformanti a casa) non potrà mai regalarci di meglio, perché non vede margini di miglioramento nel suo operato già perfetto al primo deporsi l'uovo.
 
     
rypdal
rypdal il 16/01/11 alle 21:03 via WEB
Avevo lasciato un periodo incompleto: all'aumentare della capacità manageriale necessaria e richiesta, e della responsabilità realmente presa in carico, che nella posizione di un manager significa prima di tutto non fallire per nessun motivo, può essere giusto che aumenti anche il corrispettivo economico. Che poi non conta se sia giusto, diciamo che lo è a posteriori perché così è. Solo che superato un certo livello di remunerazione, questa comincia a diventare l'elemento centrale dell'attività del top manager, a discapito della sua funzione manageriale a favore dell'azienda. Direi che uno come Valletta (che non fu certo un da fare santo, e dunque a maggior ragione vale come paragone) era asservito al "bene superiore" del successo della Fiat, e il suo stipendio era un corrispettivo sufficiente a farlo stare senza preoccupazioni economiche e a evitare che potesse venir distratto, dalla propria funzione se non vocazione, dall'eventuale confronto con gli stipendi quantomeno dei suoi sottoposti. Invece un Marchionne è prima di tutto asservito al successo di se stesso. Lui come la stragrande maggioranza dei top manager di oggi. Che poi se bancarottano (e già con questo, visti gli stipendi e le posizioni d'alto rango, la supponenza e a volte l'arroganza che li contraddistingue, avrebbero di che essere svergognati per prezzo fisso dieci anni) non hanno neanche il senso estetico di rinunciare quantomeno a una parte delle loro liquidazioni. Anzi, è ben già accaduto che i fallimenti fossero da loro stessi causati almeno in parte e indirettamente, per aver "sottratto" legalmente (ma immoralmente) liquidità o stock options (traformate per tempo in liquidità) all'azienda che gestivano. Per non parlare di chi ha usato metodi illegali. Chi prende troppi soldi di stipendio non si occupa più principalmente dell'azienda, bensì dei proventi che gliene vengono.
 
     
MARIONeDAMIEL
MARIONeDAMIEL il 17/01/11 alle 22:37 via WEB
Ma questi sono gli uomini del fare... che implica anche non perder tempo in noiose chiacchiere e sterili discussioni, quando si ha il coltello dalla parte del manico (la violenza), non serve proprio stare a guardare tanto per il sottile. In generale la gente odia discutere, ergo, odia quelli che discutono, la trovano una cosa noiosa, e che fa perder tempo (salvo quando capita qualcosa a loro, chiaro); parlando teoricamente l'efficacia va a scapito di un sacco di cose (regole, diritti, pricipi) peraltro giudicate in questo nostro tempo dei vecchi fantasmi che non si capisce bene che si stiano ancora a fare, ora che tutto è cambiato nel mondo e , giocoforza, deve cambiare anche qui.
 
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"Mi pareva strano, inconcepibile, che le persone colte dessero così poca importanza al problema sociale dell'amore. Non già che gli uomini non fossero preoccupati della donna; al contrario, questa pareva la preoccupazione principale o quasi. Poeti e romanzieri continuavano a rifare il duetto e il terzetto eterni, con complicazioni sentimentali e pervensioni sensuali. Nessuno però aveva saputo creare una grande figura di donna."

 

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