..Uomini...visti da una donna |
"O tu che sei il migliore degli uomini, tu che sei Ateniese, cittadino della più grande città e più rinomata per sapienza e potenza, non ti vergogni tu a darti pensiero delle ricchezze per ammassarne quante più puoi, e della fama e degli onori; e invece della intelligenza e della verità e della tua anima, perchè ella diventi quanto è possibile ottima, non ti dai affatto né pensiero né cura?"
Platone, Apologia di Socrate
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Messaggi di Marzo 2013
Post n°1182 pubblicato il 30 Marzo 2013 da MARIONeDAMIEL
(post di ieri) |
Che poi la cosa di Battiato naturalmente si può guardare da due versi. Personalmente io sarei TOTALMENTE d'accordo con lui, anzi volendo poteva aggiungere , dopo aver specificato che si riferiva al vecchio parlamento, che si scusava con le tr..ie vere.... Però naturalmente non si può ammettere che una persona che entra a fare parte di una istituzione si esprima in questo modo, da blog di Marion o di Grillo, tanto per intenderci ( a proposito: Bersani NON è mai stato nè è un puttaniere, no dico, giusto per chiarire... ); così come non si può ammettere che Zichichi per quanto sia Zichichi possa permettersi il lusso di non presentarsi a regione Sicilia (come direbbe Formigoni, a proposito , bravi lombardi, l'avete mandato in parlamento ora... ) a fare il suo lavoro di assessore, tutte persone della tanto decantata "società civile". Pertanto viva Crocetta che a me piace un casino. A margine . Potremmo certamente fare come l'Islanda... del tipo del servizio di ieri (nella-parte- PRIMA-che-Marion-si-addormentasse-il-che-è-stato-abbastanza-presto-ma-non-si-era-detto-che-sarebbe-stato-un-duro-inverno? si ,-lo-si- era-detto-ma-ora-si-dovrebbe-tener-presente-che-è-primavera-e-invece-tutto-continua-a-essere-come-d'inverno.. protesto....dovrò-fare-un-post-"sarà-una-primavera-lunga-e-dura"...) , dunque del servizio di ieri a Ballarò (scandalosa trasmissione a quanto pare per gli analfabeti "cittadini portavoce") , dove si propone senz'altro l'introduzione della "democrazia diretta"; e facciamolo anche qui no? della serie in Islanda sono trecentoventimila, noi siamo sessanta milioni, su questi diciamo che a stima venti milioni usano abitualmente internet; ebbene TUTTI venti milioni avremo certamente un'idea, una soluzione, una dritta, un brillante modo per risolvere questa o quella cosa della vita quotidiana no? quindi venti milioni di mail AL GIORNO al proprio candidato cittadino eletto (ce ne saranno molti meno quindi avranno più lavoro ma è per questo che li si paga no?) , che però ci deve leggere e rispondere sennò non vale, sennò che democrazia diretta è? e deve mettere ai voti TUTTE le venti milioni di brillanti proposte giornaliere , mica le può scartare LUI a priori, e sia chiaro che solo le migliori passeranno ovvio, magari anche la mia... certo che dovrò pensare qualcosa.... di lecito possibilmente.... e se non passa la mia ma quella di uno che conosce più gente che lo vota? sarà mica possibile una cosa del genere..... ah e naturalmente NON cose noiose come far quadrare il bilancio dello stato e i servizi pubblici e i pensionati e non creare la miseria... quello lo farà qualuno, poi vediamo chi e come, un dettaglio.... facciamolo no? così dimostriamo ai beoti se funziona, visto che non si fidano... Notte, Marion.. |
Mi sembra che stiano impazzendo tutti. I presidenti delle Camere che si dimezzano lo stipendio, Bersani che povero fa quello che deve fare e che non vede l'ora che sia finita, questi "cittadini-portavoce" giunti in parlamento non si sa come che sono impresentabili... Io non voglio un presidente del senato che guadagna meno del mio capo, non è quello che mi interessa! anche se è ovvio che il gesto in questi momenti è altamente apprezzabile.... Io non voglio la gente comune in parlamento! (magari il mio vicino, quello che fuma sul balcone e mi butta le cicche davanti al mio garage....) Io non voglio impegnarmi personalmente in politica! non ho il tempo e nemmeno la voglia, voglio delegare una classe dirigente onesta e seria che faccia le cose.... Io voglio che chi va in parlamento sia migliore di me! che sia educato! che non sparli male del presidente della nostra Repubblica! che non faccia figure di merda rifiutandosi di stringere la mano a Rosy Bindi! che sappia almeno articolare un discorso senza leggere un foglietto scritto da altri! che rispetti gli altri e il luogo in cui si trova! CHE ABBIA VISIONE POLITICA possibilmente diversa dalla democrazia in rete! Io voglio che il mio partito nel quale questa classe dirigente C'E' perchè ci sono DECINE di persone in grado di articolare un discorso, giovani, vecchi, donne, con coscienza dei problemi del paese, con una linea politica, NON si pieghi ai ricatti di questi cialtroni visionari! Facciamo ancora 'sta cosa visto che è dovuta , e poi basta. Si fottano. Notte, Marion... |
lo schema si ripete tipico anche nel movimento cinque stelle ed emerge benissimo dalle reazioni alla favorita elezione di Pietro Grasso alla presidenza del Senato da parte dei "traditori", cioè basta leggere i commenti all'editto di Grillo di espulsione di costoro: i delusi della sinistra vorrebbero che Grillo appoggiasse un governo Pd che fa le cose che vanno fatto o comunque condivise , i delusi di berl vorrebbero che grillo non appoggiasse nessuno a nessun costo ; c'è una certa differenza tra i due schieramenti , almeno pare di notare: i primi (ex di sinistra) soffrono per la poca "democrazia" interna al movimento, per il fatto che non c'è poi tutta questa trasparenza (a gran voce si chiede di trasmettere la riunione di ieri prima della votazione al senato) e soffrono perchè capiscono che se una cosa è giusta, è giusta indipendentemente da CHI la faccia.... fosse anche il PD..... i secondi (ex di destra) invece sono molto più intransigenti, sono abituati a seguire "un capo" e quindi Grillo con questi trova terreno naturale sul piano della comunicazione; odiano letteralmente la politica solo perchè il "capo" PRECEDENTE li ha delusi, odiano il voto segreto , non hanno nostalgia della democrazia perchè non sanno cosa sia.... che risate, almeno ci divertiamo un mondo... Notte Marion, dormi va , che domani si lavora. |
Post palloso ma chi se ne frega... Cerco di avere verso costoro un atteggiamento laico, della serie tipo per capire qualcosa della fisica (Einstein docet) o ancor meglio della fisica quantistica, una volta ho sentito dire che bisogna scordarsi di tutto quello che si sa , partire da zero , che per un fisico credo sia una cosa stratosfericamente difficile e quindi anche per noi, uomini comuni, rispetto alle cose comuni. E quindi un tantino li ascrivo alla reazione della gente comune verso questa crisi e verso tutti (tutti nel mucchio) coloro che si possono additare come concausa, una forma di protesta verso "la politica", già detto molte volte... E cerco di immaginarmi e convincermi di come potrebbe funzionare una democrazia con gente come questa , mandata qui da otto milioni di persone a rappresentarLI, eh si, già detto anche questo ma è giusto ricordare che questi otto milioni hanno la responsabilità di quel che sta succedendo. In fondo parlano di piste ciclabili (la vera emergenza in questo momento) , di un mondo nuovo, di prospettive che a pensarci forse forse ci starebbero (usciamo dall'euro e po bon, non ci sarebbero più problemi di politica industriale) , di buttare a mare tutti i partiti che son tutti uguali, e quasi quasi mi convinco che non sarebbero poi così male.... ma poi c'è sempre una perplessità, qualcosa che non mi quadra, che non mi lascia convincere.... e poi ho capito cos'è: il fatto dell'uomo. Anche loro, i grillini, sono uomini e l'uomo non può cambiare sè stesso e la sua natura.... La reazione è la febbre che sale improvvisa, ma la cura? Decisamente preferisco delegare qualcuno che ha una pallida idea di come curarmi. "Partecipazione e democrazia partecipatoria Negli anni sessanta avviene il lancio della cosiddetta democrazia partecipatoria, o partecipativa. Partecipazione è prendere parte in persona, e un prendere parte attivo che è davvero mio, da me liberamente deciso e perseguito. Partecipazione è mettersi in moto da sé non essere messo in moto da altri. Al grosso dei partecipazionisti degli anni sessanta quel che interessava davvero era l'assemblearismo in virtù del quale piccoli gruppi di attivisti diventavano le avanguardie traenti delle masse inerti. Il loro era in sostanza, un elitismo di tipo leninista. L'ironia della vicenda è che quei gruppuscoli denunziavano l'elitismo altrui. Dove sta il partecipazionista rispetto alla democrazia diretta? ovvero rispetto alla democrazia rappresentativa? Si destreggia a cavallo delle due. Per quanto sbandieri l'ideale della democrazia diretta è raro che ne faccia del tutto un sostituto della democrazia rappresentativa: accetta, di regola, che elezioni e rappresentanza sopravvivano. Il partecipazionista sta sempre raso terra (a livello di base) e allo Stato non arriva mai. Pertanto non propone nulla in sostituzione di quello che critica o anche rifiuta (per questo ora i grillini sono spiazzati..... perchè non si aspettavano otto milioni di beoti...) L'appello a "più partecipazione" è meritorio ma gonfiato a dismisura, quasi come se tutta la democrazia fosse risolvibile nella partecipazione, è una ricaduta infantile. Se il cittadino comune è già poco interessato alle notizie della politica perchè mai si dovrebbe impegnare nel ben più oneroso partecipare? [...] Più la posizione è estrema e più intensamente viene sentita dal pubblico.. sembra che vi sia congenialità tra estremi e intensità.. le forze che portano alle posizioni estreme sono anche le forze che alimentano l'intensità. Dunque l'intensità tende a produrre a livello dei grandi pubblici, estremismo. Forse questo non è per il partecipazionista un esito perverso, forse l'estremismo gli va benissimo, ma la sua teoria dichiara soltanto che il partecipare è virtuoso, e il nesso tra intensità-partecipazione-estremismo è bellamente ignorato. Dopotutto l'estremista è tale perchè non ha dubbi, sa già benissimo ma non perchè sappia alcunché ma perchè è un manicheo che ha già sistemato in bianco-nero tutti i problemi del mondo. L'interesse estremo che va con un parteggiare estremo può culminare in un rigido fanatismo che potrebbe distruggere, se generalizzato, il processo democratico. L'impresa democratica prende l'avvio dalla pubblica opinione, e elevare il livello della pubblica opinione è trasformare l'informazione in competenza, in padronanza conoscitiva. L'estremista è il nemico mortale di tutto questo: nulla vuol sapere, del vero sapere si fa beffe e l'opinione altrui e solo da fischiare. L'estremista sente fortissimamente sente e basta. E questo l'animale partecipante sul quale il partecipazionista punta? Se lo è lo dica, se non lo è lo sconfessi. Ma il partecipazionista tace e si avvolge nel silenzio. Molto rumore dunque, molta furia polemica anche, ma che ne nasca un bambino è dubbio." Giovanni Sartori - Democrazia cosa è |
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"Mi pareva strano, inconcepibile, che le persone colte dessero così poca importanza al problema sociale dell'amore. Non già che gli uomini non fossero preoccupati della donna; al contrario, questa pareva la preoccupazione principale o quasi. Poeti e romanzieri continuavano a rifare il duetto e il terzetto eterni, con complicazioni sentimentali e pervensioni sensuali. Nessuno però aveva saputo creare una grande figura di donna."
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