WP: la Nato impone a Zelensky di proseguire la guerra fino alla vittoria.

 

La Nato commissaria Zelensky, che non potrà fare accordi con Putin per porre fine alla guerra. Questo, in sintesi, il contenuto di un articolo del Washington Post che ovviamente non spara sic et simpliciter questa notizia bomba, diluendola in un argomentata nota che spiega come la Nato riconosce la piena indipendenza di Zelensky, che quindi è libero di negoziare con il nemico per porre fine alla guerra, ma ammonisce che non potrà fare concessioni territoriali né dare a Putin qualcosa che abbia “una parvenza di vittoria”.

Insomma, l’Ucraina è di fatto costretta dalla Nato a vincere questa guerra e ad addivenire a un accordo col nemico solo se tale intesa ne sancirà la sconfitta. Così sintetizza l’articolo: “Gli ucraini, di conseguenza, sono coinvolti in una lotta più ampia a nome dell’Europa, affermano i leader della NATO”…

Tale la follia, che di fatto rende questa guerra una guerra per procura della Nato contro la Russia, nella quale l’Ucraina e i suoi cittadini non sono considerati altro che uno strumento per tale contesa, nulla importando la macelleria delle vite ucraine che saranno immolate sull’altare di questa guerra santa contro l’asserito macellaio di Mosca…

Ovviamente, Putin non potrà mai accettare un accordo che in qualche modo non compensi le perdite subite a seguito dell’invasione dell’Ucraina, sia in termini economici che di vite dei cittadini russi. Ne sarebbe travolto e con lui la Russia, dal momento che una Nato vittoriosa avrebbe come ulteriore missione quella di evitare il ripetersi di questa criticità, che in termini brutali vuol dire smantellare sic et simpliciter la Russia.

A queste condizioni la pace o un qualsiasi accordo che ponga termine al conflitto diventa un miraggio lontano, se non impossibile, vanificato da quella che ormai è diventata una lotta esistenziale tra Oriente e Occidente, con tutto il corollario che i conflitti esistenziali comportano, anzitutto la demonizzazione del nemico, non più avversario geopolitico ma simbolo del Male (basta, a tal fine, amplificare o costruire narrative usando gli usuali orrori delle guerre).

A questo serve anche la campagna iniziata con il vero o asserito massacro di Bucha, che è solo l’incipit di una narrativa che andrà declinandosi in modalità sempre più orrorifiche, dal momento che per colpire l’opinione pubblica occorre il crescendo, altrimenti si rischia che essa si abitui e non partecipi più emotivamente alla guerra e non ne condivida le “ragioni”.

Su Bucha,si può registrare un altro dato. Di ieri le immagini satellitari che confermerebbero quelle registrate dopo il ritiro russo.

Le riportava il New York Times che pubblicava dei filmati satellitari che mostrerebbero i corpi delle vittime delle rappresaglie russe disseminati per strada nelle stesse posizioni in cui sono stati rinvenuti dagli ucraini dopo il ritiro dell’invasore.

La documentazione del Nyt smonterebbe la difesa dei russi, i quali avevano dichiarato che le uccisioni dei civili, o la messinscena del massacro (o ambedue in combinato disposto), si erano consumate dopo il loro ritiro da Bucha (il report del Nyt lascia inevasa l’altra argomentazione difensiva dei russi, cioè la discrasia temporale tra il loro ritiro e la denuncia dei liberatori, giunta quattro giorni dopo il ritiro stesso nonostante l’orrore fosse così evidente – i morti per strada… ma è un particolare).

Le immagini satellitari pubblicate dal Nyt sono di marzo, dettaglia il media della Grande Mela, con datazioni certe, dal 9 marzo in poi. Tale datazione, però, cozza con un report di una fonte americana, l’Intitute for war, che sta seguendo la guerra ucraina, registrandone nel dettaglio l’evoluzione.

Così torniamo al report del Nyt, nel quale si leggeva: “Le immagini mostrano oggetti scuri di dimensioni simili a un corpo umano che appaiono in Yablonska Street tra il 9 marzo e l’11 marzo”…  cioè prima dell’arrivo dei russi..

Al di là dei veti della Nato a Zelensky e delle incongruenze, spiegabili o meno che siano, delle documentazioni su Bucha e su altro, è ovvio che questa controversia rende più difficile proseguire i negoziati, anche se Zelensky ha ribadito che intende farlo, in quanto unica via di uscita (BBC). E i negoziati, nonostante tutto, stanno proseguendo, come ha dichiarato il portavoce del Cremlino (Associated Press).

Il punto è se la Nato – e il partito della guerra così forte in America – lascerà o meno l’Ucraina libera di trattare sul proprio destino. L’articolo del Wp getta un’ombra oscura su tale possibilità.

WP: la Nato impone a Zelensky di proseguire la guerra fino alla vittoria.ultima modifica: 2022-04-08T15:52:39+02:00da g1b9

3 pensieri riguardo “WP: la Nato impone a Zelensky di proseguire la guerra fino alla vittoria.”

  1. Ritengo che questo tuo riportare un articolo molto importante e interessante, aggiunga benzina o legna alla pira che arde da 40 giorni circa. Aggiungere tali notizie rende tutto più difficile e ancora una volta il pensiero unico va all’America che non vuole mollare l’osso troppo ghiotto per essa. Visto il tempo che si allunga, viste le perdite russe e compreso che siano ormai agli sgoccioli anche se mostrano i muscoli, la Nato, in nome e per conto di Biden, sostiene un soluzione drammatica e tragica per un forte e riscontrevole risultato: annientate e non negoziare, ne deve uscire con le ossa rotte. Delle vittime, delle tragiche battaglie e di tutti i morti, ne parleremo dopo, quando avremo esultato per la eclatante vittoria! Mah……
    Buona serata Giovanna.

  2. Ma non e’ possibile anzichè trovare un accordo con una diplomazia adeguata si continua da parte della nato a istigare il continuo alla guerra, il presidente ucraino ha gia’ commesso molti errori, non avrebbe dovuto arrivare a tanto, perche’ il popolo e’ sovrano e non doveva portare la nazione in questo disastro, Non deve ascoltare nessuno ne americani ne altri deve smettere assolutamente e trovare insieme a Putin un accordo definitivo che possa dare e dire basta a questa guerra assurda. Gli americani sono abituate ad andare in guerra e anche a fare dei flop, ma non importa al presidente, come si sa, i suoi interessi e quelli del figlio in Ucraina sono troppo importanti per rinunciare e quindi Guerra Guerra.
    ASSURDO ASSURDO ASSURDO

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