..Uomini...visti da una donna |
"O tu che sei il migliore degli uomini, tu che sei Ateniese, cittadino della più grande città e più rinomata per sapienza e potenza, non ti vergogni tu a darti pensiero delle ricchezze per ammassarne quante più puoi, e della fama e degli onori; e invece della intelligenza e della verità e della tua anima, perchè ella diventi quanto è possibile ottima, non ti dai affatto né pensiero né cura?"
Platone, Apologia di Socrate
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CHIARA, UNA BLOGGHER
laretexchiara
GENNAIO, 2013
Il cielo stellato sopra di me,
e la legge morale in me (Kant)
Verba volant, scripta manent
Gli uomini ti cambiano, di solito in peggio
A Mia e a me.
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Provo grande vergogna per degli adulti, uomini e donne, eletti al Parlamento della Repubblica, a votare allo stesso Parlamento che si, il Presidente del Consiglio telefonò alla Questura di Milano quella famosa notte perchè era nell"'esercizio delle sue funzioni" e che quindi i "giudici" non hanno la competenza a giudicarlo. Quasi quanto sentire le "sue" barzellette, recitate anche queste di fronte ad altri uomini, adulti, e con tanto di fascia tricolore indosso, che non si vergognavano di ridere, come nella peggiore bettola del paese. Che vergogna. E ho visto Moffa, ex di Fini e ora coi responsabili, con le mani che tremavano mentre leggeva il suo "intervento" a favore di Berlusconi. Che vergogna. Non so cosa c'entra, ma qualcosa di sicuro c'entra: "(1789 e dintorni). Alla vigilia e al momento della rivoluzione la borghesia e il popolo furono insieme perchè già da un pezzo, grazie alla cultura, lo erano. In Italia queste condizioni mancavano totalmente. Oltre ad essere pochi, eterogenei e poveri, i borghesi erano soli. Un colloquio con le masse non avevano mai potuto instaurarlo perchè ne mancava lo strumento fondamentale: l'alfabeto. La Chiesa, che aveva il monopolio dell'istruzione scolastica, non aveva sentito il bisogno di diffonderlo, da quando il Concilio di Trento aveva ribadito che il credente non aveva il dovere, anzi non aveva nemmeno il diritto di leggere e commentare le Sacre Scritture. Il Verbo doveva restare un'esclusiva di casta, e la cultura si era adeguata al sistema. Era questa mancanza di una cultura media che isolava la borghesia, le impediva di allacciare un dialogo con le classi popolari e di suscitarvi un'eco."
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SIBILLA ALERAMO
"Mi pareva strano, inconcepibile, che le persone colte dessero così poca importanza al problema sociale dell'amore. Non già che gli uomini non fossero preoccupati della donna; al contrario, questa pareva la preoccupazione principale o quasi. Poeti e romanzieri continuavano a rifare il duetto e il terzetto eterni, con complicazioni sentimentali e pervensioni sensuali. Nessuno però aveva saputo creare una grande figura di donna."
il problema che lui individua nella mancanza i collegamento fra borghesia e popolo, era maggiore proprio in Francia (e in Italia nelle zone di latifondo) mentre, come è ovvio, erano le grandi città ad avere già una società più moderna.
Per quanto riguarda il capitolo cultura, lasciamo perdere va ... ti segnalo questo post, ecco come la penso in merito, bisognerebbe individuare quante Susanne sono rimaste nella scuola italiana (ammettiamolo non sono tutte Susanne dedite e vocate al loro lavoro, molte aspettano solo la busta paga a fine mese) e dare loro uno stipendio da dirigente. Attenzione, bisognerebbe individuare TUTTE le Susanne, pubbliche o private, perchè ciò che conta non è un'ideologia ottocentesca, ma il futuro del nostro paese. E senza cultura non c'è futuro.
Ho letto; conosco anch'io tante insegnanti capaci e che certamente vanno oltre il ruolo loro assegnato, dando anima e corpo al loro lavoro, che quando si tratta di bimbi, è quanto mai delicato e importante. Purtroppo anche la scuola è orientata a non fornire una cultura effettiva, ma solo nozionistica, in primis manca anche la capacità di stimolare lo spirito critico, il pensiero attivo e non supino, la capacità di risolvere i problemi guardandoli da molteplici punti di vista... la tv e il mondo che ci circonda, fanno il resto.....