..Uomini...visti da una donna |
"O tu che sei il migliore degli uomini, tu che sei Ateniese, cittadino della più grande città e più rinomata per sapienza e potenza, non ti vergogni tu a darti pensiero delle ricchezze per ammassarne quante più puoi, e della fama e degli onori; e invece della intelligenza e della verità e della tua anima, perchè ella diventi quanto è possibile ottima, non ti dai affatto né pensiero né cura?"
Platone, Apologia di Socrate
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laretexchiara
GENNAIO, 2013
Il cielo stellato sopra di me,
e la legge morale in me (Kant)
Verba volant, scripta manent
Gli uomini ti cambiano, di solito in peggio
A Mia e a me.
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"In questo stato di vuoto, di abbandono, di palese tradimento, ecco che i nostri stessi aguzzini assurgevano a un tratto al luogo di quella deità vacante, poichè avevano su di te un potere di vita e di morte, che non trascuravano mai di esercitare. Se intimavano a uno di impiccarsi, questi eseguiva l'ordine con la vuota sollecitudine di un automa. E un giochetto molto in voga, quando erano in vena di scherzare, consisteva nello strappare di testo il berretto a un progioniero per scagliarlo verso il reticolato, oltre l'invalicabile tracciato di demarcazione, superato il quale le sentinelle avevano l'ordine di aprire il fuoco; eppure, all'invito di andare a raccoglierlo, il prigioniero non esitava a oltrepassare quella linea, affrontando consapevolmente, nella sua assoluta obbedienza, la morte stessa. Non c'era da stupirsi dunque, se con il tempo ti sentivi crescere dentro una sorta di ammirazione per come svolgevano dilingetemente il proprio lavoro, fino al punto che cominciavi a preoccuparti di non essergli troppo di peso, fino a sentir nascere in te una cattiva coscienza nei loro confronti. Ciò di cui parlo, questo sovvertimento interiore che per un verso fu la cosa piu' terribile della nostra prigionia, venne in seguito rimosso e restò per lungo tempo inabissato in fondo al mio essere, come l'impalpabile impressione di non dover scordare qualcosa che, tuttavia, non ricordavo." P. Maurensig - La variante di Luneburg |
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SIBILLA ALERAMO
"Mi pareva strano, inconcepibile, che le persone colte dessero così poca importanza al problema sociale dell'amore. Non già che gli uomini non fossero preoccupati della donna; al contrario, questa pareva la preoccupazione principale o quasi. Poeti e romanzieri continuavano a rifare il duetto e il terzetto eterni, con complicazioni sentimentali e pervensioni sensuali. Nessuno però aveva saputo creare una grande figura di donna."
Inviato da: cassetta2
il 17/08/2024 alle 11:08
Inviato da: MARIONeDAMIEL
il 23/12/2023 alle 21:22
Inviato da: magdalene57
il 23/12/2023 alle 19:10
Inviato da: MARIONeDAMIEL
il 18/11/2023 alle 17:19
Inviato da: MARIONeDAMIEL
il 18/11/2023 alle 16:56