..Uomini...

visti da una donna

 

 

ULTIME VISITE AL BLOG

cassetta2MARIONeDAMIELossimoraprefazione09Clide71conny361m12ps12Dott.Ficcagliacarima68magdalene57tufano25miriade159per_letteraamici.futuroieri
 

ULTIMI COMMENTI

anche a te carissima!
Inviato da: MARIONeDAMIEL
il 23/12/2023 alle 21:22
 
i figli son semprer figli... e le rane, pure...:-) Buon...
Inviato da: magdalene57
il 23/12/2023 alle 19:10
 
Stamattina mi è capitato di vedere di nuovo quel video,...
Inviato da: MARIONeDAMIEL
il 18/11/2023 alle 17:19
 
Ahahah ahahah :)))
Inviato da: MARIONeDAMIEL
il 18/11/2023 alle 16:56
 
Il video di Salvini del 2015 in cui chiede ad ognuno nel...
Inviato da: Dott.Ficcaglia
il 18/11/2023 alle 15:48
 
 

TAGLIASPRECHI

UN NUOVO BLOG TAGLIA SPRECHI  

LUGLIO, 2013

 

IO AIUTO CHIARA


Il cielo stellato sopra di me,
e la legge morale in me (Kant)

 

Verba volant, scripta manent

 

 

Gli uomini  ti cambiano, di solito in peggio

           A Mia e a me.

 

 

« La nuova barbarieSe fossi un uomo, che uo... »

Se non ora quando. Io aderisco

Post n°966 pubblicato il 13 Febbraio 2011 da MARIONeDAMIEL
 

Perchè questa faccenda ha il merito , ancora una volta , di farci capire cosa siamo , cosa vogliamo essere , e cosa non vogliamo essere.

Perchè gli uomini , e le donne , smettano di difendere ciò che lui rappresenta...

né puttane né madonne, siamo solo donne

da: UNA NUOVA ALLEANZA TRA UOMINI E DONNE di Elisabetta Ambrosi
 
«Non ti è lecito! Non ti è lecito offendere e umiliare la bellezza della donna; non ti è lecito trasformare le relazioni in merce di scambio, guidate da interessi e denaro; e soprattutto oggi non ti è lecito soffocare il cammino dei giovani nei loro desideri di autenticità, di bellezza, di trasparenza, di onestà. Tutto questo è il tradimento del Vangelo, della vita e della speranza!».

La lettera pubblica di suor Rita Giaretta, orsolina impegnata nel difficile territorio del casertano contro la tratta delle prostitute, contiene parole che forse meglio di altre si prestano a rappresentare uno slogan potente del movimento di indignazione della società civile seguito alle sconcertanti vicende sul giro di escort e ricatti in cui è coinvolto Silvio Berlusconi. Un movimento che si ritroverà domenica prossima nelle piazze d’Italia.

Nella lettera, suor Rita Giaretta si dice inquieta di fronte allo spettacolo «di fiumi di denaro e di promesse che intrecciano corpi trasformati in oggetti di godimento». E aggiunge: «Di fronte a tale e tanto spettacolo l’indignazione è grande!». Il suo appello, però, non è rivolto solo al presidente del Consiglio ma a tutti gli uomini di potere che in maniera più o meno palese mettono in atto comportamenti simili. E insieme a loro al mondo maschile – «poche sono le loro voci, anche dei credenti, che si alzano chiare e forti» – dove «le relazioni e i rapporti sono spesso esercitati nel senso del potere». E dove c’è, conclude, «grande bisogno di liberazione».

È soprattutto questo mondo che dovrebbe essere protagonista il 13 febbraio, oltre alle donne che sembrano finalmente aver riacquistato voce e forza contro una degradazione sempre manifesta, ma che oggi ha certamente toccato il suo apice. Nonostante molte voci maschili si siano indignate pubblicamente, chiedendo le dimissioni del premier, gli uomini non sembrano egualmente protagonisti in questa protesta, come in quelle che l’hanno preceduta.

Una mancanza di simmetria che ha molte ragioni. Complicità, omertà, persino invidia, avanza suor Rita Giarretta. Ma ci sono forse anche colpe femminili. Ad esempio non ha aiutato e non aiuta un certo femminismo separazionista, quello che rivendica la differenza femminile quasi ponendola al di là di un muro invalicabile. E al tempo stesso, talvolta persino esplicitamente, teorizza la superiorità del femminile, la sua peculiarità speciale. Che mentre da un lato sembra esaltare le donne, dall’altro finisce per assegnare loro un posto separato nella società: quanto, d’altro canto, fanno quelli che sminuiscono le competenze e il valore femminili.

Non è un caso – ci si riflette forse troppo poco – che «maschilismo» corrisponda alla stessa dicitura di «femminismo», ma declinata al maschile. Mentre il primo viene visto negativamente, però, il secondo viene considerato un valore. Così, in Italia abbiamo avuto pochi drappelli di femministe e un paese davvero retrogrado, dove tuttora la donna occupa posizioni così misere e sottopagate da renderci ultimi in Europa. Dove il maschilismo impera trasversalmente, duole dirlo anche a sinistra.

È un maschilismo nascosto, quasi impercettibile. Eppure si nota quando i panel dei convegni ma anche delle trasmissioni TV di informazione – penso, solo per fare due esempi, ad Ominibus di La Sette ma anche ad un Fabio Fazio che fino a poco tempo fa ospitava praticamente solo uomini – vengono pensati quasi interamente al maschile. O quando si vede un parlamento di deputati in giacca e cravatta, attorniati da segretarie, sempre e solo donne, magari laureate, mentre i loro capi non lo sono.

Certo, “là fuori”, nella società reale è peggio. Solo di pochi giorni fa l’ennesima notizia di cronaca di una donna uccisa, insieme al figlioletto di due anni, dall’ex disperato per la separazione, un copione ripetutosi in questi ultimi mesi decine e decine di volte; una terribile strage. Ma altrettanto inaccettabile è la desolazione di milioni di donne, magari giovani, che hanno smesso di cercare lavoro, e che stanno a casa, con o senza figli. Oppure hanno un lavoro “cattivo” e ripetitivo, mentre i coetanei maschi, a parità di studi, se la passano, se non bene, un po’ meglio. Le escort del caso Berlusconi sono compagne di queste donne, pure nella triste immagine di sé che hanno dato. Certamente una società meritocratica, in cui le strade per raggiungere felicemente una professione fossero tanto semplici quanto manifeste, scoraggerebbe questi comportamenti.

Ciò di cui abbiamo bisogno allora, e che speriamo venga invocato nelle imminenti manifestazioni, non è un nuovo femminismo, ma di una vera parità. Quella che è divenuta realtà da decenni in altri paesi europei, dove ci sono donne in tutti i luoghi di potere, spesso a capo di team di uomini. Dove il welfare per la famiglia è concreto e tangibile. Dove puoi incontrare donne brutte e non più giovani con uomini belli, una cosa impensabile nel nostro paese, nel quale in una coppia la donna deve essere forzatamente più giovane e più carina.

In molti di questi paesi, le quote rosa sono state applicate certo con un margine di artificio, ma alla fine con successo. Mentre nel nostro dibattito tutti si affannano ad accusarle, a destra come a sinistra, di essere uno strumento dannoso e illiberale. Persino il ministro per le pari opportunità Mara Carfagna, che sembra non vedere quanto illiberale sia una situazione di minorità e degrado femminili che non ha quasi eguali in Europa.

Uomini e donne, uniti in una nuova alleanza – nata dal basso, dalla società civile, non dalle fragili opposizioni politiche – che forse gli eventi di questi giorni hanno creato. E che ora è quanto mai  importante rinsaldare.

 

RENDERE VISIBILE L'INVISIBILE di Maria Serena Sapegno

 La mobilitazione del 13 febbraio che chiama nelle piazze di almeno sessanta città di tutta Italia le donne di ogni età e provenienza, di diverse convinzioni politiche e collocazione sociale, e invita anche gli uomini che ne capiscano il senso e la complessità, è organizzata da un gruppo di donne anch’esse molto diverse tra loro. Non ha “mandanti” o burattinai, come alcune/i temono, e soprattutto ha come scopo fondamentale quello di imporre il rispetto per le donne. PER TUTTE LE DONNE.

Si tratta di una manifestazione profondamente politica, quindi, che non cerca la mediazione di partiti o gruppi politici, ma si rivolge direttamente a tutte le donne, dal momento che gli uomini non sembrano avere la lucidità politica di sentirsi chiamati direttamente in causa dall’immagine sgangherata e violenta di un potere fallocratico tanto più fragile quanto più arrogante. Un potere fondato su un dominio antico, quello di un sesso sull’altro, rinnovato ora solo superficialmente.

Ciò che abbiamo letto nelle settimane passate non è solo il rivelarsi di una scena privata dalle tinte patetiche e grottesche, come è stato rilevato da più parti. È prima di tutto l’emergere con lampante chiarezza di un sistema di corruzione premoderno, secondo il quale per chi può accedere alla corte del generoso feudatario e fornirgli ciò che il capriccio del momento detterà, sono in serbo non solo doni ingenti e imprecisati, dai gioielli, a rilevanti somme di danaro, a proprietà immobiliari, a carriere fulminanti in televisione, ma perfino la possibilità di accesso a cariche pubbliche ed istituzionali. È inoltre rilevante che a tale corte siano invitate quasi esclusivamente donne giovani (perfino minorenni) e molto belle, in gruppi numerosi, rappresentazioni viventi delle proiezioni del desiderio maschile che hanno la funzione di confermare, rassicurandolo. Esattamente in diretta continuità con quello che accade da parecchi anni sugli schermi della nostra televisione dove non c’è donna che non sia immagine di quel desiderio compulsivo che va blandito, nella rassicurazione che tali bellissime donne mute non desiderano che provocarlo e poi compiacerlo, non vivono che per questo.

C’è un rapporto diretto tra tale ripetitiva rappresentazione e le scandalose cifre sulla assenza delle donne dai ruoli decisionali, pubblici e privati, sulla disoccupazione femminile, sulla denatalità, sulla mancanza di servizi all’infanzia e agli anziani, che collocano l’Italia ai posti più bassi delle classifiche internazionali. Eppure le donne italiane hanno fatto un lungo cammino, sono molto più forti e consapevoli, sono diffuse in tutta la società con i loro talenti.

Il fatto è che lo sguardo e la voce delle donne su di sé e sul mondo, conquista epocale del femminismo, non conosce quasi spazio pubblico, quello spazio occupato pressoché integralmente dallo scandaloso monologo e dal solo sguardo degli uomini. Per questo è uno spettacolo umiliante e lo è in modo particolare per gli sguardi di giovani e giovanissimi e che non hanno mai visto altro e lo considerano perciò naturale. Ma al di là del suo essere umiliante, stiamo parlando di una rappresentazione del rapporto tra i sessi e di modelli di genere che hanno una forte valenza politica: parlano di dominio e sottomissione, di cancellazione della differenza, di misoginia e omofobia, di violenza e disprezzo.

È necessario certo denunciare la tacita complicità degli uomini, il loro liquidare tali questioni come poco importanti, materia da barzellette, a meno che non ci sia un reato, l’assoluta incapacità di vederne la rilevanza politica, anzi l’insofferenza e il fastidio per chi lo faccia, che manifestano in realtà le implicazioni profonde. Ma anche notare quante siano le donne stesse che ostentano indifferenza e la convinzione che altri siano i veri problemi.

Per questo abbiamo deciso che si era ormai toccato il fondo e non si poteva più rimandare: Se non ora quando? Era necessario compiere un gesto forte che avesse la capacità di produrre estraniamento, di rendere cioè di nuovo “visibile” quello che non vediamo più perché siamo assuefatti a considerare normale, qualcosa che non ci riguarda e tocca solo gli altri. Perché invece ci riguarda tutte e tutti e incide molto profondamente, perfino al di là della nostra consapevolezza, sulla nostra convivenza civile.

C’era bisogno di questo? E a cosa può servire?

Siamo convinte che il gesto simbolico di invitare le donne a scendere in piazza insieme, al di là di ogni schieramento e comprendendo le tante differenze che ci caratterizzano, abbia innanzitutto il senso ancora una volta di un reciproco riconoscimento, e possa rappresentare la grande forza delle donne come dato politico da imporre all’opinione pubblica e come capitale di cui l’Italia ha grande bisogno.

Certo non basta. Perché non è la prima volta, e perché le manifestazioni sono solo un momento che deve pesare in un processo ben più ampio. Non basterà per noi e non può e non deve bastare per i tanti uomini della politica che in questi giorni accettano il nostro invito pubblicamente: va bene sentirsi civili ed evoluti per un pomeriggio, anche se con grave ritardo, ma saranno chiamati a dare prova concreta della loro “amicizia” in politica, salvo perdere il voto delle donne. E non entro qui nel vero tema di fondo dell’identità sessuale maschile, della disponibilità o indisponibilità a prendere atto della sua crisi profonda senza pericolose nostalgie, ciò di cui argomenta da anni e anche in questi giorni, apparentemente inascoltato, il gruppo Maschileplurale: è problema degli uomini e della loro credibilità. Parlo invece di rapporti di forza, di spazio alle donne, e in particolare alle giovani donne, in tutte le sedi, parlo di leggi, di cambiamento dell’organizzazione del lavoro e della società, per permettere concretamente alle donne la pratica di una piena cittadinanza.

Quanto a noi donne che, come è stato ricordato, non siamo mai state zitte, si tratta di trovare collettivamente modi nuovi e più efficaci di far sentire la nostra voce anche nello spazio pubblico. L’associazione DiNuovo, che ha dato il via iniziale alla mobilitazione, che poi sta crescendo anche da sola per l’incrociarsi e il sovrapporsi di tanti motivi, ma soprattutto per il grande desiderio di tante donne di esprimere la propria rabbia e la voglia di cambiamento, desiderio della cui vastità nessuno si era reso conto, nasce proprio su questo tema. Far pesare la forza delle donne nello spazio pubblico. Esprimere tale forza trasversale e autonoma collegando le tante realtà di donne attive e coscienti di questo paese, aprire a tutte le donne che siano interessate, coinvolgere le giovani donne che avevano creduto alla promessa di parità e pagano più di altri la caduta delle illusioni.

Vedremo chi vorrà impegnarsi, cercheremo insieme le forme più idonee e rispettose delle grandi diversità e proveremo a mettere insieme il patrimonio di esperienze e di capacità, la straordinaria ricchezza che caratterizza la variegata realtà delle donne, al fine di accrescerne il peso e l’impatto, perché è in questa direzione, piuttosto che nello sforzo infinito a sorreggere il gioco degli altri, che deve andare il vero contributo delle donne alla crescita di questo paese.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

La URL per il Trackback di questo messaggio è:
https://blog.libero.it/MOMENTIdiME/trackback.php?msg=9877210

I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:
>> LA LOTTA DELLE DONNE su occhiodivolpe2
Ricevuto in data 13/02/11 @ 10:48
una lotta per l uguaglianza e la libertà è sterile se non si costituiscono nuovi modi di giudicar...
>> se non ora............. su altrochemela
Ricevuto in data 13/02/11 @ 19:04
    .......quando? pur nelle plausibili diversità e negli immancabili distinguo, le immagini parl...

 
Commenti al Post:
occhiodivolpe2
occhiodivolpe2 il 13/02/11 alle 10:43 via WEB
l UDI si è pronunciata contro e nn partecipa , xk la manifestazione è pro berl ...... :))))) sentito alla 7 ...
 
 
MARIONeDAMIEL
MARIONeDAMIEL il 13/02/11 alle 11:40 via WEB
pro berl??? mah...ci son molte istanze e sfumature diverse in questa manifestazione, anche molte differenze; io ho detto la mia :)
il fatto della libertà di usare e vendere il proprio corpo quale parte della libertà individuale posso concepirlo, nel senso che capisco ci siano persone che lo fanno senza provare disagio morale , personalmente non lo condivido. Ma se questa compra/vendita tende ad ottenere dei vantaggi non solo per sè, ma a discapito della comunità, allora si instaura un sistema che è intollerabile. Se poi si tratta di elargire poltrone di potere, piccolo o grande che sia, è assolutamente indegno di un paese civile e svilisce chi lo fa e chi lo accetta. Provo pietà per queste donne, che non hanno avuto modo di dire "no", forse perchè non sono messe nelle condizioni di poterlo fare, ma provo disprezzo per coloro che sfruttano questo sistema per il loro sollazzo, senza alcun ritegno delle istituzioni che ricoprono e del valore di molte altre persone.
 
   
occhiodivolpe2
occhiodivolpe2 il 13/02/11 alle 12:34 via WEB
nn pena , condanna .. magdàl ha saputi distiguere tra le prostitute , tali x bisogno o oppressione e queste che sn truffatrici e sfruttatrici .. nn sn brave ragazze , cercate , insidiate e corrotte ; sn truffatrici e sfruttatrici ... io nn accetto e nn ammetto che ci sia omertà tra donne , che nn ci sia mai un limite dopo il quale scatti la condanna , nemmeno quando si viola il codice penale ... contro di lui è pollice verso , nn cè che dire oltre .....
 
     
occhiodivolpe2
occhiodivolpe2 il 13/02/11 alle 12:35 via WEB
l omertà è la negazione della solidarietà
 
     
MARIONeDAMIEL
MARIONeDAMIEL il 13/02/11 alle 15:16 via WEB
Hai ragione, l'ho detto anche da Margy, non si possono mettere sullo stesso piano coloro che vengono sfruttate e coloro che sfruttano usando un arrivismo becero; la pena che intendevo esprimere è lo stesso sentimento che mi viene per i ragazzi che partecipano al grande fratello, tanto per dire... più pietà che pena; la condanna rimane. L'hanno detto tutte le donne alla manifestazione... tutte han condannato l'uso del corpo per arrivare, per far carriera, per avere soldi e posti di potere, è questo che ci indigna e ci offende.
 
mpt2003
mpt2003 il 13/02/11 alle 10:47 via WEB
io vado...io e le mie figlie...e siamo 4......buonadomenica:))
 
 
MARIONeDAMIEL
MARIONeDAMIEL il 13/02/11 alle 11:40 via WEB
Evvai! Che bello! Buona domenica :)
 
Betsabea4
Betsabea4 il 13/02/11 alle 11:31 via WEB
Mah! Ho molte perplessità!!! Il vittimismo vende. Conquista le prime pagine. Una propaganda martellante: siamo le care vecchie vittime di sempre, anzi di più. E invece gli uomini, guardali lì, che meraviglia. Tutti in formissima. Pazienza se la recessione in America la chiamano he-cession. Pazienza se nel giro di un ventennio le nostre ragazze saranno le breadwinner, e i maschi al traino. Semmai il problema è quello, l’identità maschile che si disfa: basta essere madri di un ragazzo per averne un’idea. Pazienza se c’è stato un film come American Beauty, che dovrebbe avere definitivamente cambiato il nostro immaginario sulle relazioni tra i sessi. Le vittime siamo noi, e guai a chi ci usurpa il posto. In realtà si dipinge una situazione di illibertà e debolezza femminile. Si offrono nuovi argomenti alla vulgata vittimistica che negli ultimi anni ha preso ad assordarci. Non che non ci siano problemi, per carità. I problemi esistono, eccome. E il problema numero uno, cioè quello che attribuisce la responsabilità principale delle nostre miserie, è l’attaccamento degli uomini al potere, inteso come “costitutivo della loro identità”. Vuole dire che senza quel potere che vogliono tutto per sé gli uomini non sanno come essere uomini, non sono capaci di stare al mondo, anche se in giro ce ne sono alcuni che, preso sconsolatamente atto della fine del patriarcato, si sono messi a esplorare altre possibilità. Ebbene, invece di tenere lo sguardo su questo, sull’indebolimento degli uomini con tutti i guai che si porta dietro, che è la cosa principale che sta capitando, e proprio in conseguenza di quel femminismo di cui molte negazioniste si impegnano a minimizzare la rilevanza, invece di parlare di questione maschile, eccoci ancora qui, con le nostre lacrime e i nostri fazzoletti ricamati. Ma questa propaganda vittimistica e rabbiosa fa il gioco di controparte, per così dire, che in questo modo può negare il vero problema e tenere duro ancora per un po’. Ci indebolisce, è molto dis-empowering. Fa molta presa sulle più giovani, le induce ad accontentarsi di quel poco, le tiene lontane dagli orizzonti grandi: tanto non ci arriverai mai. Accontentati di quella mezz’ora concessa dall’azienda se il bambino ha la febbre, non puntare a cambiare l’organizzazione del lavoro –desiderio anche maschile-. Abortisci da sola con un paio di pillole, questa sì che è libertà, non quella di pretendere che si faccia festa per il tuo bambino. Lotta per il minimo paritario, alimentando il business milionario delle pari opportunità e delle sue professioniste, e non per stare nel mondo con pienezza da donna. Recrimina e mostrati bisognosa, così non li spaventerai. Non andare baldanzosa per la tua strada, non crearti una vita come vuoi tu, non approfittare di quelle vertiginose libertà che il desiderio ardente di altre donne -senza quote, senza parità, senza rappresentanti elette in Parlamento- ti ha fatto guadagnare. Piangi. E dì che il femminismo non è servito a nulla.
 
 
MARIONeDAMIEL
MARIONeDAMIEL il 13/02/11 alle 11:52 via WEB
Bè, il vittimismo femminile ha sempre venduto, vedi in ambito familiare... nei secoli la donna è sempre stata quella debole, anche fisicamente, di costituzione (tranne tra i bassi ceti) che ha così alimentato il dovere di protezione da parte dell'uomo/marito; bisogna partire da qui, sono d'accordo con te, essere forti dove forti non siamo, ma io vedo ancora che emotivamente molte donne non sono indipendenti, dipendono dai sentimetalismi assurdi con ciò incatenando la loro vita a una indubbia e inutile sofferenza. Io non la vedo come una manifestazione vittimista, ma ancora una volta di protesta, perchè anche se le leggi ci sono (vedi la pillola ma anche solo l'aborto) , di fatto non vengono fatte funzionare , la nostra libertà l'avremo quando avremo i diritti pienamente applicati e applicabili, e allora potremo decidere se prendere quella pillola oppure no, solo se avremo la possibilità di un lavoro e di uno stipendio adeguato potremo fare festa per il nostro bambino; ai fatti, una grandissima parte delle donne questa possibilità non l'ha, e non perchè non lotta o non si impegni per la sua strada. Negli altri paesi il sistema non è come da noi... ci sarà un motivo che non sia colpa nostra, solo e sempre causa nostra? noi ci interroghiamo, noi discutiamo, noi manifestiamo, gli uomini no, perchè non gli conviene..... e allora speriamo che coloro che ci vogliono essere vicini davvero sentano qualcuna di queste voci, se anche questo solo riesce si è fatto un passo in più. Siamo partiti però da un uomo che usa il potere per sistemare le sue amanti, non dimentichiamolo....
 
 
occhiodivolpe2
occhiodivolpe2 il 13/02/11 alle 12:47 via WEB
x betsa .. molto interessante :) io penso che la manifestazione nn sia vittimistica , xk quando ci si ribella e si proclama la giustizia si inizia a uscire dal vittimismo ( purchè si condanni anche le donne ree ) ; il potere è certo costitutivo x gli uomini , ma penso più cm effetto della guerra tra di loro , e del senso della morte , nn 'facendo' figli nn hanno che la memoria delle imprese x sconfiggerla .... nn vedo la crisi dell uomo , quanto piuttosto il fatto che i maschi nn crescono più tali , educati dalle donne mamme , e quelle che trovano dall asilo alle superiori avendo così solo modelli femminili e intriettandone i canoni ...
 
rubinero
rubinero il 13/02/11 alle 12:23 via WEB
SONO CON TE, CON SENTIMENTO DI GRATITUDINE E AMMIRAZIONE
 
 
MARIONeDAMIEL
MARIONeDAMIEL il 13/02/11 alle 15:23 via WEB
sei con noi :)
 
occhiodivolpe2
occhiodivolpe2 il 13/02/11 alle 13:11 via WEB
tutti i canali stranieri di news , europei ed arabi cn servizi sulla manifestazione ...
 
magdalene57
magdalene57 il 13/02/11 alle 13:32 via WEB
c'ero anch'io con mia figlia. pieno di donne e ragazze, studenti e uomini. pochi hanno dettoL: via Berlusconi. Molti hanno parlato delle donne e di quel che non va. Che le donne abortiscono anche per tenersi un posto di lavoro, che le donne vanno in posti di prestigio senza averla data a nessuno, che le donne non sanno a chi lasciare i figli malati o i genitori e che spesso lasciano il lavoro per accudirli e lo stato c'è sempre meno. Si è parlato di sociale e finalmente si è tornati a fare politica. Bellissimo e gratificante.
 
 
MARIONeDAMIEL
MARIONeDAMIEL il 13/02/11 alle 15:21 via WEB
Berl è il simbolo di questo sistema di potere che non ha avuto alcuna attenzione ai nostri problemi, a iniziare dalle ministre, hanno rigettato tutte le leggi laiche a nostro favore solo per pagare il prezzo al vaticano, hanno un concetto di donna che non ci appartiene e che noi rifiutiamo.... nel contestare lui si contesta tutto questo. Moltissime piazze Margy, in giro per l'Italia ...ho visto Trieste, Napoli ... Milano....
 
   
magdalene57
magdalene57 il 13/02/11 alle 15:25 via WEB
Attraverso la definizione di ciò che vogliamo tutte indistintamente, arriveremo a non votare più per lui. Il contro berlusconi ha fatto epoca, è inefficacie, L'abbiamo visto alle elezioni, sempre. meglio proporre e farsi portavoce. Questo penso io.. Lçe litanie le lascio alla chiesa
 
     
MARIONeDAMIEL
MARIONeDAMIEL il 13/02/11 alle 15:32 via WEB
Non sono d'accordo su questo; ci son molte donne che lo difendono e che votano comunque per lui.... anche quella che ha commentato da te , non riescirà di certo ad avere un'indignazione così forte per non votare per lui..... alla fine il pensiero deve avere una sintesi nell'espressione del voto, nell'espressione della protesta contro chi governa e ha scatenato tutto questo, sennò, per me, non ha senso, ci parliamo addosso e basta...
 
     
magdalene57
magdalene57 il 13/02/11 alle 16:12 via WEB
la sintesi, per me, stà nell'affermnare cosa vogliamo, per il futuro nostro, dei nostri figli, del paese. Va da se che non possiamo cavalcare gli slogan cari ad altri (errore che fece il pd a suo tepo sulla sicurezza), Se riusciamo a concentrare la nostra attenzione su ciò che vogliamo, riusciremo ad avere anche gente diversa . Io credo così.
 
magdalene57
magdalene57 il 13/02/11 alle 13:33 via WEB
In quanto all'UDI, se c'è da dissociarsi, io mi dissocio. Anche se son donne.
 
 
MARIONeDAMIEL
MARIONeDAMIEL il 13/02/11 alle 15:19 via WEB
E' ovvio, anche se son donne; io son stufa di questo femminismo che ci vuole sempre mettere in una categoria a parte, che non vuol essere trasversale alla società, che non vuol intervenire attivamente in politica a prescindere, che ha paura di farsi strumentalizzare dagli uomini, questo tirarsi fuori e mettersi sopra solo perchè siamo donne... siamo cittadine e donne....
 
   
magdalene57
magdalene57 il 13/02/11 alle 16:13 via WEB
Quella che ha scritto da me, se messa di fronte alle sue contraddizioni, credo capirà. portare i fatti più che gli slogan...
 
     
MARIONeDAMIEL
MARIONeDAMIEL il 13/02/11 alle 16:17 via WEB
Non lo capirà... dipende dalle cose a cui ciascuno da importanza, e non sono le stesse per tutti...
a me lo slogan piace, come piace protestare e far casino anche se non c'entra niente :)
 
carpediem56maestral0
carpediem56maestral0 il 13/02/11 alle 18:35 via WEB
E come non aderire se si ha un briciolo di etica e di morale? Solo la più sfacita malafede può prendere per bigottismo il rifiuto dell'ultima uscita della Minetti "La bellezza è è potere. Usatela!" che fà il paio con la risposta del suo moroso (noto tra gli intimi del Bunga Bunga come "culo flaccido") quando consigliò ad una giovane in cerca di inserimento lavorativo di sposare "suo figlio"....Che squallor!
Un bacio per te...;)
 
 
MARIONeDAMIEL
MARIONeDAMIEL il 13/02/11 alle 18:45 via WEB
Mio tesoro di donna , che gioia mi dai e tu sai perchè :)
vederti volteggiar e leggere le tue stoccate in punta di fioretto ah, che piacere!
 
altro_che_mela
altro_che_mela il 13/02/11 alle 19:21 via WEB
wow m'è riuscito il trackback wow :-)
tutto ben detto e ben scritto. Oh. :-)
 
 
MARIONeDAMIEL
MARIONeDAMIEL il 13/02/11 alle 21:53 via WEB
ho visto brava , io non mi ricordo mai come si fa :)
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
nnsmettodsognare il 14/02/11 alle 10:50 via WEB
Tornerò quando avrò tempo a leggere l'articolo, per cui può essere che dica delle sciocchezze. Per ora mi sono dovuta limitare alla prima frase :"Non ti è lecito! Non ti è lecito offendere e umiliare la bellezza della donna; non ti è lecito trasformare le relazioni in merce di scambio, guidate da interessi e denaro; e soprattutto oggi non ti è lecito soffocare il cammino dei giovani nei loro desideri di autenticità, di bellezza, di trasparenza, di onestà. Tutto questo è il tradimento del Vangelo, della vita e della speranza!"
A me sembra che in questa schifosissima vicenda non ci sia nessuna sfruttata, offesa, vilipesa o che altro. Ci sono donne furbe che usano uomini polli. E uomini polli che considerano le donne al pari dell'abat jour sul comodino. E che migliaia di donne manifestino, purtroppo, non significa proprio niente. La situazione femminile è molto indietro in Italia rispetto ad altri paesi e ora lo è ancora di più. Non è una manifestazione che cambio lo stato delle cose.
 
 
MARIONeDAMIEL
MARIONeDAMIEL il 14/02/11 alle 11:40 via WEB
Le manifestazioni non appartengono alla cultura di molte donne, e di molte persone in generale, eppure molte erano ieri in piazza per la prima volta, vorrà pure dire qualcosa; dicono di noi (lo stronzo di direttore del Tempo ad esempio), che se un milione era in piazza - e un milione era solo a Roma bada bene - altri ventinove milioni di donne erano a casa.... ecco cosa dicono di noi, gli basta che stiamo tranquille , tanto poi fanno quello che vogliono sulla nostra pelle. Tu sai benissimo che ogni donna , te e me compresa , combatte anche dentro casa una battaglia individuale; ho una speranza per le future generazioni , perchè la ragazza di mio figlio questa battaglia non la dovrà combattere di certo. Premesso questo propongo allora di assalire i palazzi del potere (governati da uomini) con i kalashnikov :))))))
 
   
occhiodivolpe2
occhiodivolpe2 il 14/02/11 alle 13:23 via WEB
uff ...
 
     
MARIONeDAMIEL
MARIONeDAMIEL il 14/02/11 alle 13:27 via WEB
bè? sono i rigurgiti del bolscevismo che ho dentro...:)))))
 
     
occhiodivolpe2
occhiodivolpe2 il 14/02/11 alle 17:41 via WEB
macché bolscevismo .... :(
 
   
nnsmettodsognare
nnsmettodsognare il 15/02/11 alle 11:58 via WEB
Ecco appunto, io preferisco combattere la mia battaglia giornalmente a casa, con i mezzi che ho a mia disposizione e non farmi coinvolgere in una festa di piazza che lascia il tempo che trova. Il comportamento quotidiano credo possa più delle proteste. Quando il capo mi mandò sulla scaletta traballante l'unico giorno che indossavo la gonna e i tacchi e gli operai stavano tutti in fila davanti alla porta del capannone a guardare lo spettacolo, io sono andata lo stesso. Perchè quel controllo era necessario quel giorno. Avevo sbagliato io l'abbigliamento. E sono passata in mezzo ai cretini che commentavano senza rispondere e a testa alta. Si guadagna così il rispetto dei maschi, non facendo sorrisini compiaciuti sull'approvazione della tua gonna. E nemmeno partecipando a manifestazioni contro quelli che apprezzano.
E i kalashnikov mi fanno troppa paura :)))
 
     
MARIONeDAMIEL
MARIONeDAMIEL il 15/02/11 alle 12:35 via WEB
Io rispetto molto il tuo pensiero e la tua decisione di non aderire, non capisco perchè tu non faccia altrettanto con chi invece la pensa diversamente e ha fatto una pacifica manifestazione , ma è un mio indubbio limite perdonami :))
 
     
Utente non iscritto alla Community di Libero
nnsmettodsognare il 15/02/11 alle 13:33 via WEB
Non mi sono spiegata. Non ho detto che ce l'ho con le donne che hanno aderito o che le considero in un qualche modo negativo perchè l'hanno fatto. Quello che voglio dire è che è molto facile farsi trascinare dal gruppo, nel bene e nel male. Continuare poi singolarmente a portare avanti certi valori è molto più difficile e questo mi aspetterei dalle donne.
 
     
magdalene57
magdalene57 il 15/02/11 alle 21:11 via WEB
Se non sappiamo tradurre nel privato quello che predichiamo nel pubblico siamo derelitte. E non credo che le donnelo siano. Combattono e sono combattenti pieni di forza e coraggio. Ma qualche volta ri/trovarsi unite, insieme alle altre, da il senso che quel che si pensa non lo si pensa da sole..:-))
 
     
MARIONeDAMIEL
MARIONeDAMIEL il 15/02/11 alle 22:40 via WEB
Per Carla: non vedo che le due cose siano incompatibili nè inconciliabili (manifestare e realizzare).... personalmente ho lottato parecchio tutta la vita anche se non ho salito nessuna scala, invece mi son fatta spesso trascinare in pericolose associazioni (sindacali) e ho fatto persino qualche sciopero finanche solo per solidarietà quindi lo ammetto, sono facilmente influenzabile :) e a proposito di questo non vorrei che tu ti fossi fatta trascinare dalla Bernini, che stasera a Ballarò ha detto esattamente quello che dici tu.... ma io invece non lo credo e ti riconosco un pensiero autonomo :)
Scherzi a parte Carla, io resto convinta che la manifestazione fosse assolutamente spontanea, questa è stata la sua forza.
 
lachouette
lachouette il 14/02/11 alle 14:15 via WEB
Ciao, io devo ammettere sono costretta in casa per una forte influenza, ma probabilmente ieri a pensarci bene comunque non avrei partecipato. Per me dopo tanta fatica fatta dalla donna per ottenere certi diritti fondamentali e dopo avere sudato sempre sette camicie in casa, o fuori per farci valere, trovo ingiusto che il comportamento di quattro signorine che si vendono (cosa che avviene oramai dall'eternità)debbano costringerci a rivedere e riaffermare con una manifestazione tutta la fatica fatta fino ad ora. Ci vediamo costrette a riaffermare una dignità già conquistata ma che invece dovremmo saper mantenere e difendere anche contro queste figure di donna misere che sarebbero per prime da condannare perchè ci infangano. Anzi, a pensarci bene dovremmo unirci soprattutto contro di esse perchè di solito a fare eco è solo il cattivo comportamento e loro ci fanno fare una marcia indietro per puro scopo di consapevole facile guadagno. Che Berl sia chi ci rappresenta e debba avere un comportamento retto ok...però sono sicura che se fosse stato solo questo uno dei suoi difetti ma avesse almeno saputo fare bene gli interessi dei cittadini tutto questa telenovelas non sarebbe nemmeno uscita se non a mandato finito. E non ci sarebbero state manifestazioni di alcun tipo. Io credo che questa sia l'unica storia che dovevano lasciare nel cassetto xk butta solo fango sulle donne e di sucuro meno su di lui che intanto fa quello che molti fanno da sempre e non solo al governo... Comunque...era solo un mio personale parere poi confesso che da un pò di anni non seguo più la politica, sono stata schifata abbastaza dal colore che va molto dalle mie parti il verde e che mano mano ahimè ha preso piede insieme a quel nano radioattivo che sta al governo di cui detto sopra. Grazie del tuo commento e del passaggio al mio blog. Molto lieta. Chiara
 
 
occhiodivolpe2
occhiodivolpe2 il 14/02/11 alle 17:48 via WEB
ma nn le condannerei xk si vendono , questo nn è mai slittato sull immagine delle altre donne ... ma xk hanno approfittato fuori misura , sfruttato e ricattato , e messe d accordo tra di loro x questi scopi a danno del nano e della spesa pubblica ...
 
   
lachouette
lachouette il 14/02/11 alle 20:12 via WEB
Volpe....guarda che non è un bambino indifeso...le donnine veline un pò così sono anche una sua creazione in arricchimento a quelle sempre esistite, e non le vedo come motivo di discussione principale e nemmeno che abbiano portato a manifestare o portino a manifestare per tali motivi. Io le condanno e condanno comunque anche lui allo stesso modo. Loro con il loro contributo se non sbaglio hanno risvegliato questa volontà di prendere le distanze da una figura di donna fasulla e alla quale credo non aspiri nessuna se non a quelle generazioni che lui stesso ha contribuito a modellare come terra cruda. Io intendo che la volontà di lottare di nuovo doveva svegliarsi prima per altri motivi e non perchè portate allo stremo da questi ultimi avvenimenti, che poi sono solo gonfiati per cercare di accellerare la putrefazione del governo e dei suoi grandi rappresentanti. Anzi non si doveva risvegliare ma essere continua sempre in allerta, martellante fin da quando è iniziata ed invece ci si è arenate per un paio di decenni...atrofizzata da generazioni mediaset...(e siamo sempre lì). Ed ora che si fa? Meglio tardi che mai, ok...si torna a lottare. Però poi spero che la cosa non si spenga come sempre dopo che arrivano i pompieri...cioè cade il governo...e non essendoci più l'uomo nero si spengano i riflettori. Se sarà fuoco e non solo fumo allora influenza o no varrà la pena di manifestare ma si spera partendo da motivi diversi e più gravi e non solo...Mi scuso per l'intromissione. Saluti Enrico, stammi bene. :-)
 
 
MARIONeDAMIEL
MARIONeDAMIEL il 14/02/11 alle 22:14 via WEB
Ciao Chiara, benvenuta qui. La prima annotazione che mi viene da fare per il tuo ma anche per altri commenti visti qui e in giro è che noi donne stiamo discutendo molto su noi stesse e il nostro ruolo e solo questo rappresenta un segnale importante dopo decenni di apparente (secondo me) sonno; il mio pensiero è che la protesta sarebbe scoppiata ugualmente, e proprio a questo punto, se lui avesse governato bene (e cmq discutiamo di quello che è, non di quello che si potrebbe ipotizzare); questo perchè la protesta , la cosa che fa profondamente incazzare non è solo lui per com'è fatto ( che ce ne sono vagoni) ma lui per il posto che ricopre unito al fatto che compensa le sue donnette con incarichi , prebende e carriere facili a scapito della comunità, e di altre persone capaci. Cioè un sistema di corruzione, a mio modo di vedere, ancor più grave perchè la merce di scambio non sono i soldi, ma le prestazioni sessuali, è questo che ci tocca. Lasciare nel cassetto la storia per non far ricadere fango sulle donne non sarebbe stata la motivazione giusta, infatti le donne che hanno accettato questi scambi sono state criticate da gran parte della partecipanti alle manifestazioni. E poi ciò ha riportato il dibattito su tutte le altre questioni che ci interessano , oggi come ieri, nel nostro paese più di altri paesi occidentali. Il distacco dalla politica è altissimo in questo periodo , ed è imputabile anche a queste vicende e a lui proprio, al suo modo di fare politica e ce ne sarebbe da dire. Anch'io vivo in mezzo ai leghisti purtroppo, anche se non sono così estremisti come quelli veneti o lombardi...
 
   
occhiodivolpe2
occhiodivolpe2 il 15/02/11 alle 00:09 via WEB
vorrei far notare che è accusato di aver avuto rapporti cn una minorenne , è reato anche se consenziente ; voglio sapere chi vuole che questo reato venga abolito ... voglio vedere le donne che si alzano e dicono che nn deve essere condannato chi ha rapporti sessuali cn una minorenne .... e finiamo di parlare dell universo mondo e nn della cosa che ci sta davanti agli occhi ... :(((((((((((((((
 
     
MARIONeDAMIEL
MARIONeDAMIEL il 15/02/11 alle 08:15 via WEB
Tra parentesi faccio rispettosamente notare alla SV che quando scoppiò la bomba TU dicesti che i giornali avrebbero fatto bene a non parlarne perchè lui avrebbe guadagnato punti (e può pure essere ma lo vedo sempre più in bilico dal punto di vista parlamentare), e IO dissi: E' IL CAPO DEL GOVERNO NON IL PRIMO CHE PASSA PER STRADA ED E' ACCUSATO DI REATI GRAVISSIMI :)
 
   
lachouette
lachouette il 15/02/11 alle 11:51 via WEB
Ciao Marion, grazie... Sai spero che sia veramente così. In effetti si, si discute tantissimo ovunque tra donne di tutto questo e di tutte le cose che ancora si devono fare. Mi auguro però che il tutto poi non vada a finire solo in tante tante parole e nessun fatto. Che non si sia spinte solo dalla febbre del momento ma che si cerchi di lottare con la pratica, diventanto anche più critiche ed obbiettive riguardo noi stesse, cosa che invece non si fa molto spesso, trascinando situazioni che sono anche armi a doppio taglio. Mi spiego. Vedo che molte giustificano qualsiasi cosa le donne facciano, solo perche sono le donne stesse a farle...ma per evolvere e migliorare e crescere bisogna tagliare i rami secchi, un pò come con le piante, altrimenti trasciniamo con noi solo dei pesi morti e questo spesso noi non lo facciamo, forse per sensibilità maggiore dovuta a nostra natura, giustificandoci sempre con il modo di dire...una donna deve essere libera di scegliere. Si ok, ma poi quelle donne che si adattano alle situazioni e poi pretendono di ottenere senza avere lottato ma solo dopo avere usato vie traverse non devono sempre essere adottate come "poverine...avevano i loro motivi per farlo...spinte dalla necessità o altro" E soprattutto non sono da criticare semplicemente parole ma devono essere messe in discussione con i fatti, perchè alla fine anche loro stesse sono frutto di atti voluti e se si sono fatte corrompere per un posto o per denaro, ed hanno ripagato con il sesso, la cosa è grave quanto l'essere il corruttore stesso...Insomma, sono state criticate, ma di sicuro non saranno condannate, cosa che invece si dovrebbe fare per essere in un certo senso 'educate' (Nn con il manganello sia chiaro ;-)))) e non che se la cavino sempre, solo perchè siano una sorta di vittime...vittime non sono, ma impunite e solo criticate è poco giusto. Alla fine, con il loro modo hanno rosicchiato il posto o i guadagni di chi, magari era meritevole...Insomma, a me non va giù che le tipe non paghino mai xk questo farà si che altre ci riprovino anche con altri di altre bandiere, come è sempre accaduto. Lo so, questo non è comunque al centro delle esigenze femminili...ma da sempre ha negato opportunità perchè ad accettare lo scambio c'era sempre qualcuna disponibile...quindi anche qui se alla domanda non si fosse mai offerta, non ci sarebbe più domanda. E'un mio parere...:-))))) Un saluto ed un lieto martedì a te. Chiara
 
     
MARIONeDAMIEL
MARIONeDAMIEL il 15/02/11 alle 12:50 via WEB
Ma certo, è solo una discussione in cui ciascuno espone le proprie idee e non se ne può uscire che più ricchi, in ogni caso :)))
Sono assolutamente d'accordo con te, la difesa a oltranza del sesso femminile solo per dovere di appartenenza è sbagliata. Il mio modo di concepire la libertà di scegliere per una donna è quello relativo alle opportunità che la società ci può e deve dare, e che ai fatti non ci sono. Poi coloro che prendono le scorciatoie purtroppo ci sono sempre ma anche la condanna ferma credo sia stata superiore a quelle che han detto "libertà assoluta di usare il proprio corpo", condanna ferma per l'arrivismo usando il corpo. Ci vuole un salto culturale e in questo anche le manifestazioni servono, a far riflettere, a mettere sotto i riflettori, a far uscire allo scoperto e rendere visibile un mondo di donne che non considerano "normali" queste pratiche, condannando con esse chi le pratica e chi le induce. Per quando riguarda il profilo penale il reato di prostituzione non esiste, cioè allo stato chiunque può disporre del proprio corpo, purchè non sia sfruttato, esiste invece il reato di di induzione alla prostituzione minorile. Perdonami se non uso molti convenevoli, ho il carattere ruspio dei friulani :)) Buona giornata anche a te.
 
rypdal
rypdal il 14/02/11 alle 23:03 via WEB
L'Inghilterra ebbe capi di stato donne fin da tempi remoti. L'Italia ospita il papato, fino a Wojtyla tutti i papi furono italiani, e in Italia esercitarono il massimo del loro potere. Il cristianesimo ha tra i propri libri sacri l'antico testamento, la Bibbia, in cui Eva fu generata da una costola di Adamo, e cavandone una conclusione in stile barzelletta, in Italia ogni donna è ricavata da una costola di uomo maschio. Non è una lettura forzosa. Queste considerazioni esemplificano, tra l'altro, perché non sono d'accordo che anche gli uomini dovevano presenziare a questa manifestazione. Sembra ci debba essere sempre un garante superiore, mentre noi siamo e dovremmmo rimanere a mio avviso SOLO una controparte con cui gestire una relazione. Più sopra ci sono alcuni commenti perplessi che m'inducono a mettere meglio a fuoco questa manifestazione, i suoi obbiettivi e i suoi risultati. Certo vista con un certo significato può essere anche avvilente. Forse le è stato attribuito un significato più alto di quello che ha, ma il punto di partenza era molto basso. Il suo principale effetto è quello di dare una svegliata a chi si stava addormentando. La deriva della vita pubblica, non solo dei personaggi pubblici, ha raggiunto livelli di guardia. Cose che pochi decenni or sono sarebbero state considerate inaccettabili ora sono percepite come normali. Secondo me l'effetto principale di questa manifestazione è stato di dare una scrollatina a una parte di chi ci si stava abituando. Avere di fronte un solo modello porta a considerarlo la norma. Il vivo manifestarsi di un modello alternativo induce a fare un confronto automatico, anche inintenzionale. Non credo comunque che di suo possa portare a qualcosa di più che quello di una lavata agli occhi di chi vede il berlusconismo ormai come qualcosa di naturale, normale. Se non si fossero conosciuti i fatti, probabilmente nessuno si sarebbe mai accorto del come e perché Nicole Minetti era diventata consigliere regionale. Si sarebbe mimetizzata in un ambiente nel quale tre quarti degli astanti arrivano a ottenere la carica non per meriti direttamente attinenti. La Gelmoni (come l'ha chiamata la Littizzetto ieri "per darle importanza") (ah ah ah) ha definito le manifestanti radical chic, eccetera eccetera. Allora costei probabilmente non l'ha mai data a Berlusconi, ma svende comunque la propria dignità in cambio di un posto di potere che non le compete per meriti attinenti. Come lei oltre la metà dei ministri di questo governo, tutti sotto ricatto concordato: io ti do un posto di prestigio e potere che non ti compete, dal quale potrai guardare tutti dall'alto in basso, anche quelli che non ti sputavano sennò ti lavavano, però a patto che tu fai tutto quello che ti dico, se e quando, mentre per tutto il resto hai facoltà di sbizzarrirti in tutte le iniziative e dichiarazioni del cazzo che ti pare. E questa non è questione di donne, ci sono ministri anche maschi in queste posizioni, e non ha cominciato Berlusconi, anche se lui è riuscito a esplorare i limiti della decenza almeno esteriore, e anche a superarne le colonne d'ercole.
 
 
MARIONeDAMIEL
MARIONeDAMIEL il 15/02/11 alle 08:34 via WEB
L'Inghilterra ebbe un' altra storia dalla nostra, che insubbiamente è stata segnata (e ora è sempre uguale) dall'ingrombrante presenza del papato. Nessuno ha richiesto la presenza degli uomini, io non ho nemmeno letto l'appello se è per questo, anzi forse si e qualosa di quello che c'era scritto non lo condividevo. Il punto di partenza non era di dare di svegliata a chi si stava assuefando o si era assuefatto a come viene rappresentata la donna oggi, ma di far vedere che DA SEMPRE (scusa il maiuscolo è solo rafforzativo) ci sono persone , donne, normali, che non si ricoscono nel genere di donne "vicenti" secondo l'attuale visione mediatica. La misura era colma e ha superato il limite. Secondo me è stata una cosa molto spontanea, da parte di queste donne, necessaria per esse stesse. Di per sè nessuna manifestazione porta a qualcosa (ma non ne sarei così certa guardando l'egitto e paesi limitrofi) . I fatti si sono conosciuti, e la rabbia è scattata. Tutto qui. Secondo me sono tutti sotto ricatto i suoi, a iniziare da Gasparri, che trovo molto viscido ma solo perchè è più bravo a strisciare, via via a tutti gli altri, lui non ammette altre persone che possano contraddirlo (qualcuno ha detto che ha bisogno dell'analista e credo sia vero) perciò sceglie solo quel tipo di servitori, magari badando che abbiano una laurea così può buttare fumo sul tutto. Hai visto il film di Cetto La Qualunque confessa... spettacolare :)
 
   
rypdal
rypdal il 16/02/11 alle 19:12 via WEB
L'inizio del secondo articolo che hai pubblicato... Certo l'obbiettivo non era quello della svegliata, ma il risultato sì. Dividendo l'obbiettivo della manifestazione in due parti, un darsi "coraggio" (come dire: sì alziamo la voce, rendiamoci consapevoli che dobbiamo farlo), e una richiesta al mondo "dell'altra parte". Per la seconda parte credo ci voglia un po' di fantasia per credere di ottenere chissà che. Al massimo come conseguenza del fare la voce grossa, ma non come conseguenza (giusto per capirci, da parte dei tipo-berluscones) del comprendere e far proprie le istanze di chi protestava. L'Egitto è un altro discorso. Finché protesti pacificamente ottieni "bontà loro", ovvero se coloro contro cui protesti sono di vedute sufficientemente (anche la sufficienza minima) larghe, se sono sufficientemente illuminati. Ma se si arroccano non ottieni nulla. In Egitto c'è chi si è fatto ammazzare, cioè tanto per capirci ancora più dura che al G8 di Genova del primo ritorno di Berlusconi al potere. Gasparri non è il solo drammaticamente sotto ricatto. Lo sono come minimo tutti quelli che non hanno una storia politica pre-berlusconiana alle spalle, e un po' meno ma sempre abbastanza quelli che si sono giocati in parte quella loro storia con un salto della barricata. Sebbene non sappia quanto potere abbia sul suo territorio uno come Alfano (e giusto per citarne uno), credo sia sotto ricatto almeno quanto Gasparri, e per giunta lo è fin dall'inizio. No, non ho visto il film, ma non mancherò se non ora, un'altra volta :-)
 
magdalene57
magdalene57 il 15/02/11 alle 21:13 via WEB
GLI UOMINI CON LA LORO PRESENZA HAN FATTO LA DIFFERENZA.
 
 
MARIONeDAMIEL
MARIONeDAMIEL il 15/02/11 alle 22:34 via WEB
Non sono riuscita a vedere dal mio ristretto punto di osservazione quanti ce ne fossero :)
non a caso ho scelto un articolo con un titolo significativo che mi era piaciuto.
 
occhiodivolpe2
occhiodivolpe2 il 15/02/11 alle 23:51 via WEB
anche il milan ha perso ... :)
 
 
MARIONeDAMIEL
MARIONeDAMIEL il 16/02/11 alle 07:44 via WEB
giornata campale :)
 
BobSaintClair
BobSaintClair il 16/02/11 alle 01:26 via WEB
Finalmente siamo nell'occhio del ciclone di un rinnovamento globale, dove l'essere umano si ridesta per ritrovare quella sua dimensione appunto umana in una società calpestata solo da tiranni e soverchiatori nel nome del proprio interesse e della loro sporca corte. La ribellione contro arcaicismo e schiavismo... allora si può, si può credere ancora nella vita di questo fragile ecosistema, con dignità, rispetto, intelligenza e un pizzico d'amore ;)
 
 
MARIONeDAMIEL
MARIONeDAMIEL il 16/02/11 alle 07:43 via WEB
Si può si può, perchè comunque l'uomo torna all'uomo, io ne ho fiducia (e la storia forse lo insegna) :)
che lieto ritorno bob, spero tu stia bene
 
   
BobSaintClair
BobSaintClair il 16/02/11 alle 21:42 via WEB
Sì, grazie Marion...mi sono Londonizzato un po' e ora vojo ritornà...in vacanza! Te, tu, come va? Speriamo che l'uomo si concentri meno sulle banalità personali :) ^_* Baci!*****
 
     
MARIONeDAMIEL
MARIONeDAMIEL il 16/02/11 alle 22:10 via WEB
Eh eh eh... il ritorno sarà stato traumatico, lo capisco; io bene, assoluto riposo per altri sette giorni e poi si ricomincia la battaglia; bacioni ^^
 
Gli Ospiti sono gli utenti non iscritti alla Community di Libero.
 
 
 

INFO


Un blog di: MARIONeDAMIEL
Data di creazione: 09/08/2005
 

AREA PERSONALE

 
 

TAG

 

SIBILLA ALERAMO

"Mi pareva strano, inconcepibile, che le persone colte dessero così poca importanza al problema sociale dell'amore. Non già che gli uomini non fossero preoccupati della donna; al contrario, questa pareva la preoccupazione principale o quasi. Poeti e romanzieri continuavano a rifare il duetto e il terzetto eterni, con complicazioni sentimentali e pervensioni sensuali. Nessuno però aveva saputo creare una grande figura di donna."

 

ARCHIVIO POST 3

  '16 '17 '18 '19 '20
gen/feb x x x x x
mar/apr x x x x x
mag/giu x x x x x
lug/ago x x x x x
set/ott x x x x x
nov/dic x x x x x
 

ARCHIVIO POST 2

  '11 '12 '13 '14 '15
gen/feb x x x x x
mar/apr x x x x x
mag/giu x x x x x
lug/ago x x x x x
set/ott x x x x x
nov/dic x x x x x
 

ARCHIVIO POST

  '05 '06 '07 '08 '09 '10
gen/feb - x x x x x
mar/apr - x x x x x
mag/giu - x x x x x
lug/ago x x x x x x
set/ott x x x x x x
nov/dic x x x x x x
 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Maggio 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
    1 2 3 4 5
6 7 8 9 10 11 12
13 14 15 16 17 18 19
20 21 22 23 24 25 26
27 28 29 30 31    
 
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963