Gnocchi alle Prugne

categoria primi piatti

Specialità insolita che conquista per il suo sapore gradevolmente dolce: abbinatela a un arrosto di maiale e, come dessert, a una macedonia di frutta.

Ingredienti per 4 persone:
2 kg di patate,
500 grammi di prugne essiccate denocciolate,
500 grammi di farina bianca,
2 uova ,
200 grammi di burro,
1 dl circa di latte,
80 grammi di pangrattato,
2 cucchiai di zucchero,
un cucchiaino di cannella in polvere,
sale

Lessate le patate per 30 minuti. Pelatele e passatele allo schiacciapatate e formate la fontana sul piano di lavoro infarinato. Versate al centro la farina, le uova e 20 grammi di burro a temperatura ambiente.
Salate e impastate aggiungendo man mano tanto latte quanto basta per ottenere un impasto morbido ma sodo.
Formate con l’aiuto di un cucchiaio tante palline grosse come albicocche. Al centro di ognuna inserite una prugna e ricopritela con il composto. In una casseruola portate a bollore abbondante acqua salata ,immergete delicatamente gli gnocchi e lasciateli cuocere finché vengono a galla, poi scolateli con un mestolo forato e raccoglieteli in un piatto da portata.
Fate sciogliere il burro rimasto in un pentolino su fiamma dolce. Quando diventa color nocciola e inizia a sfrigolare aggiungete il pangrattato, lo zucchero e la cannella.
Fate dorare il tutto ,sempre a fuoco medio, mescolando con un cucchiaio di legno. Versate il condimento su gli gnocchi e portate subito in tavola 4 porzioni: si gustano caldissimi!

Fonte:http://blog.pianetadonna.it/lacuocasveglia/gnocchi-alle-prugne/

firma-gif-antonia

Girelle di lasagne vegetariane

categoria piatti vegetariani

INGREDIENTI PER LA PASTA
500 gr di farina di tipo 0
250 gr di acqua
Un pizzico di sale fino
10 ml di olio extravergine di oliva

INGREDIENTI PER IL RIPIENO
Ragù di lenticchie oppure
Besciamella vegan
Verdure miste
Funghi

Per preparare la pasta, riponete su un piano della cucina la farina a fontana.
Versate acqua, sale e olio e, con una forchetta, amalgamate il composto.
Non appena l’impasto diventa troppo duro per poter essere lavorato con la forchetta, continuate a lavorarlo con le mani fino a quando non diventa liscio e omogeneo.
Stendete l’impasto con il mattarello e create un lungo rettangolo.
A questo punto procedete con la preparazione del ripieno: ragù di lenticchie oppure, per gli amanti della lasagna bianca, besciamella veg e verdure con funghi.
Facciamo rosolare leggermente i funghi e le verdure e poi procediamo alla realizzazione delle girelle.
Nel rettangolo ottenuto con la pasta versate il ripieno prescelto e livellate con cura.
Arrotolate la pasta su se stessa, per il senso della lunghezza, fino ad ottenere un salsicciotto ripieno.
Tagliate delle fette spesse un paio di cm e adagiatele in una pirofila precedentemente unta con olio extravergine d’oliva.
Infornate le girelle per 30 minuti a 160°.

scritta Antonia che gira

Parmigiana di melanzane

categoria piatti unici

Ingredienti per 4 persone:
1,5 kg di melanzane
200 g di Cacio fresco
750 ml di salsa di pomodoro
2 cucchiai di olio extra vergine di oliva
1 cucchiaino di zucchero
1 spicchio di aglio
Sale
Pepe nero
Basilico
Olio di semi per friggere
Lavate e tagliate a fette spesse 1,5 cm di spessore le melanzane, e immergetele per un’ora circa in acqua con sale grosso . Nel frattempo preparate la salsa di pomodoro mettendo l’olio extra vergine di oliva in un tegame con l’aglio e il pepe , dopo qualche minuti versate il pomodoro, il sale , il pepe e il cucchiaino di zucchero e fate cuocere una mezz’ora . Mescolate e aggiungete il basilico negli ultimi 5 minuti di cottura.
Scolate e asciugate le fette di melanzana , e in un tegame versate abbondante olio di semi, quando sarà arrivato a temperatura , friggete le melanzane e man mano che sono ben dorate , poggiatele in un piatto con carta assorbente da cucina, ad ogni strato di fette di melanzana fate corrispondere uno strato di carta per fare assorbire l’olio. Fate raffreddare le melanzane , se possibile preparatele proprio la sera prima.
Preriscaldate il forno a 180°C.
Per completare la Parmigiana di melanzane , fate un primo strato di melanzane, condite con la salsa di pomodoro e fettine di Cacio fresco, procedete a strati fino all’esaurimento degli ingredienti , finendo con la salsa e il formaggio. Cuocete in forno per circa 20 minuti , o fino a quando sulla superficie della Parmigiana si sarà formata una crosticina dorata. Va servita a temperatura ambiente, perché così i saporti si amalgamano al meglio . Decorare con foglioline di basilico fresco.

scritta Antonia tipo Coca cola

Fonte: http://blog.pianetadonna.it/lacuocasveglia/parmigiana-di-melanzane/

CUCINARE SENZA GLUTINE: CONSIGLI E SUGGERIMENTI!

logo categoria ricette senza glutine lattosioe uova

Le farine senza glutine hanno caratteristiche diverse rispetto alle farine tradizionali e richiedono quindi ricette specifiche, con proporzioni diverse tra gli ingredienti.
Tali farine richiedono inoltre più acqua.
Ogni farina senza glutine presenta la sua composizione specifica, quindi le varie farine non sono intercambiabili. Le ricette per dolci con farine tradizionali non possono essere realizzate così come sono, ma è necessario adattarle.
Gli impasti senza glutine si attaccano maggiormente a mani e attrezzi: una buona regola è foderare sempre lo stampo per dolci con carta da forno e durante la lavorazione ungersi, infarinarsi le mani o usare guanti monouso. Per la lavorazione della pasta frolla in particolare è consigliabile stendere l’impasto tra due strati di carta forno.
Generalmente negli impasti è preferibile utilizzare gli ingredienti a temperatura ambiente (ovviamente con delle eccezioni come ad esempio accade per la pasta frolla). Gli ingredienti in polvere come la farina, il lievito secco, ecc. vanno setacciati.
L’impasto va amalgamato bene, non devono essere presenti grumi.
Il lievito secco va setacciato e può essere tranquillamente aggiunto così com’è agli altri ingredienti ed essere impastato, mentre il lievito fresco va sciolto in acqua tiepida (l’acqua non deve superare i 40°, pena la riuscita della lievitazione).

La cottura in forno richiede che il forno venga precedentemente riscaldato. Questo non andrebbe aperto nei primi 15/20 minuti di cottura.
Il forno ventilato tende a seccare gli impasti contenenti lievito naturale, ma è ottimo per la cottura di biscotti o impasti secchi non lievitati o semilievitati come crackers o grissini.
Se la superficie durante la cottura diventa troppo scura, può essere utile coprire il dolce con un foglio di carta da forno. Per verificare se un dolce è pronto, al termine del tempo di cottura indicato basta infilare al centro uno stuzzicadenti che dovrà risultare asciutto.
I biscotti di pasta frolla rimangono fragranti più a lungo se conservati in una scatola di latta.
Torte o altri dolci vanno, invece, chiusi nelle apposite tortiere.

Per quanto riguarda invece la cottura della pasta, meglio aggiungere altra acqua (rispetto al canonico litro ogni 100 grammi). Può anche essere utile aggiungere all’acqua in ebollizione dell’olio di oliva per non farla attaccare!
Se avete altri consigli o suggerimenti, lasciateli pure scritti tra i commenti!

Fonte: http://blog.pianetadonna.it/lacuocasveglia/cucinare-senza-glutine-consigli-e-suggerimenti/

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IPOTIROIDISMO: L’EPIDEMIA NASCOSTA

categoria salute del corpo

Un miliardo di persone in tutto il mondo soffrono di malattie tiroidee (OMS). In Italia il 20 % della popolazione ne è affetta. Tuttavia nessuno ne parla. Fanno di sicuro più notizia temibili malattie infettive o qualche caso di malasanità. Il punto è che l’ ipotiroidismo, la più diffusa patologia tiroidea, ha spesso un esordio subdolo, ma è in grado di incidere profondamente sulla vita di coloro che ad un certo punto della loro esistenza scoprono di esserne affetti. La tiroide è il grande motore del metabolismo e se non funziona in modo ottimale tutto è “rallentato”. Il peso aumenta, l’energia per affrontare la giornata è sempre poca, tutto è offuscato e grigio, fino a coinvolgere, in modo differente a seconda dei casi, tutti gli organi principali dell’organismo. La buona notizia sarebbe che gli scienziati hanno molto chiaro quale debba essere la terapia farmacologica per l’ipotiroidismo. Per molti medici non vi è alcun dubbio: basta assumere Levotiroxina (T4) e condurre controlli generali secondo un protocollo ben stabilito e sicuramente si è nella condizione di curare nel modo migliore possibile i pazienti ipotiroidei. Peccato che la realtà sia molto spesso diversa. I pazienti possono con questa cura non migliorare i sintomi e qualche volta li possono addirittura peggiorare e la loro qualità di vita non si modifica affatto. Dal passato si è riscoperto un farmaco che può essere, se ben utilizzato, una soluzione efficace: la tiroide secca. I medici che la utilizzano hanno una visione globale del paziente e affrontano la cura in modo personalizzato e scrupoloso.

Fonte: http://blog.pianetadonna.it/lacuocasveglia/ipotiroidismo-lepidemia-nascosta/

firma Maria Antonia