..Uomini...visti da una donna |
"O tu che sei il migliore degli uomini, tu che sei Ateniese, cittadino della più grande città e più rinomata per sapienza e potenza, non ti vergogni tu a darti pensiero delle ricchezze per ammassarne quante più puoi, e della fama e degli onori; e invece della intelligenza e della verità e della tua anima, perchè ella diventi quanto è possibile ottima, non ti dai affatto né pensiero né cura?"
Platone, Apologia di Socrate
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Il cielo stellato sopra di me,
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Gli uomini ti cambiano, di solito in peggio
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Post n°1553 pubblicato il 23 Aprile 2017 da MARIONeDAMIEL
Aveva avuto due o tre settimane di quelle stancanti. nemmeno un pomeriggio e sera liberi tra cose da studiare per consegnare all editore il giorno tale (naturalmente l unica donna nel gruppo di lavoro era lei, gli altri tutti uomini che avevano tempo dalla mattina alla sera.....) , la prima videolezione di cui preparare le slides da sola! senza la mentore (secondo lei era andata bene, era stata sicura nell esposizione e l editore le aveva fatto i complimenti), mamma a cui far fare alcuni esami preoccupanti che per fortuna avevan dato esito negativo , e senza naturalmente trascurare gli elementari doveri di una donna-mamma moglie in primis sbattere qualcosa nel piatto dei propri uomini la sera a cena e impedire che le formiche invadessero casa; poi , come sempre , tutto era finito. e aveva sentito il bisogno di aprire il kindle e scaricare due o tre libri, e attaccarvicisi, per riappropriarsi del proprio tempo, per far qualcosa solo per il gusto di farlo, la polvere poteva aspettare. doveva ancora "finire" Dostoevskij, e così clik, aveva scaricato "Il Giocatore" e l'aveva letteralmente bevuto tutto... quell uomo non era uno scrittore ma un architetto! un po' come l amato Tolstoj... si arrivava a un quarto del racconto senza sapere cosa facesse e come si collocasse il protagonista nei confronti degli altri, e sino a metà, per poterne conoscerne il nome ... poi l'epilogo che l autore liquidava con poche pagine , o almeno, molte meno rispetto al corpo del racconto , perché quando si arrivava lì il finale era scontato e quasi inevitabile... superbo; una goduria. il giorno dopo aveva scaricato la Lessing, premio nobel per la letteratura nel 2007 ; quando c erano donne scrittrici ci si fiondava e la Lessing (suggerita da un amico) prometteva bene. Infatti il suo "Discesa all'inferno" era stato a suo modo stupefacente; quando aveva finito aveva sentito il bisogno di ricominciare... anche l architettura di questo libro era stata concepita in maniera notevole: seppur si capisse dall inizio che si parlava di un uomo che aveva perso la memoria , la vivifica immaginazione dell autrice nel creare per lui una "memoria alternativa" faceva sembrare tutto così vero, così plausibile... Ebbe così modo di placare un poco la voglia di liberarsi dagli impegni della vita quotidiana, e, pensò, ora doveva occuparsi di pulire casa. |
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Tag AMORE: categoria:mariti; categoria:amico del cuore; c. : figlio di puttana intelligente; segue: figlio di p.i.; segue: figlio di p.i. ; Marion e Damiel; Quello che gli uomini non dicono; Lacrime; Senz'amore?; La cena; senza titolo; L'uomo dei sogni.
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SIBILLA ALERAMO
"Mi pareva strano, inconcepibile, che le persone colte dessero così poca importanza al problema sociale dell'amore. Non già che gli uomini non fossero preoccupati della donna; al contrario, questa pareva la preoccupazione principale o quasi. Poeti e romanzieri continuavano a rifare il duetto e il terzetto eterni, con complicazioni sentimentali e pervensioni sensuali. Nessuno però aveva saputo creare una grande figura di donna."
Inviato da: cassetta2
il 17/08/2024 alle 11:08
Inviato da: MARIONeDAMIEL
il 23/12/2023 alle 21:22
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Inviato da: MARIONeDAMIEL
il 18/11/2023 alle 17:19
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