..Uomini...visti da una donna |
"O tu che sei il migliore degli uomini, tu che sei Ateniese, cittadino della più grande città e più rinomata per sapienza e potenza, non ti vergogni tu a darti pensiero delle ricchezze per ammassarne quante più puoi, e della fama e degli onori; e invece della intelligenza e della verità e della tua anima, perchè ella diventi quanto è possibile ottima, non ti dai affatto né pensiero né cura?"
Platone, Apologia di Socrate
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La categoria peggiore.
Post n°879 pubblicato il 18 Maggio 2010 da MARIONeDAMIEL
Quando nacquero i gemelli funzionava così. Entrambi mangiavano regolarmente ogni due ore e mezza, chiaramente non alla stessa ora. Pertanto erano circa dodici pasti al giorno. Nonostante la quarta di reggiseno, non avevo latte (mentre mi risulta che quelle piatte allattino benissimo, sigh), e quindi preparavo sei biberon alla volta, due volte al giorno. Dormire era impossibile. O meglio, di giorno era impossibile, avendo anche il grande che all'epoca aveva cinque anni e mezzo, di notte dormivo al massimo un'ora o due, tipo se il piccolo mangiava alle undici e mezza, suo fratello si svegliava poi all'una una e mezza, e quindi dovevo scaldare il biberon, e poi tenerlo un pò su, e poi cambiarlo e poi giù; era ora di un altro pasto, verso le tre tre e mezza e poi verso le sei. Capitava anche che piangessero contemporaneamente. Il piccolo aveva un pianto tenue, il medio aveva un pianto che lo sentivano fino all'ultima casa (tre case a fianco della mia); pertanto lasciavo piangere il piccolo mentre davo il biberon da scolare al medio; a volte mettevo il biberon con un asciugamano nella carrozzina, tanto che il piccolo tirasse un pochino fino a che suo fratello non fosse stato pasciuto (la quantità di latte che beveva era impressionante, circa quasi come la quantità di pastasciutta che mangia adesso...) ; Per un mese non ho dormito praticamente mai. Ricordo che una volta il grande , col quale prima della nascita dei fratelli avevo giocato spesso, leggendogli qualcosa o facendo le costruzioni assieme, mi chiese in una pausa tra i lavori di accudimento, "mamma, mi spieghi il mappamondo?", che aveva appena ricevuto in regalo.. ricordo che ero così stanca e avvilita che gli dissi per la prima volta in vita mia "amore, la mamma è tanto stanca e ora dorme dieci minuti...."...ed erano davvero solo dieci minuti.... Lui era bravissimo. Non fu mai geloso dei suoi fratelli, d'altronde gli piaceva giocare anche da solo, riempiva tutto il soggiorno di costruzioni e via. Dopo un mese così un giorno mio marito mi guardò in faccia e non mi riconobbe. Allora decise di prendere due mesi di aspettativa (senza paga che allora di contributi non ce n'erano di nessuna sorta) anche lui e le cose andarono meglio, perchè di pasti della notte ne facevamo uno a testa. Quando fu ora che io tornassi al lavoro (e dovetti tornare che i piccoli avevano cinque mesi perchè sennò mi prendevo un esaurimento), feci un patto con loro: gli dissi chiaro e tondo che dovevano dormire tutta la notte sennò mamma non ce l'avrebbe fatta. La prima notte non ne volevano sapere, dopo la poppata delle undici e mezza si svegliarono come al solito; io rimasi dietro la porta a sentirli piangere e non entrai. Con l'orologio in mano guardando i minuti che non passavano mai, mi dicevo, resisti, ancora un minuto Marion, resisti.. se non smettono li prendi... smisero dopo un tempo infinito. Dopo due notti così (probabilmente i vicini mi hanno lanciato maledizioni che poi si sono avverate...) , hanno accettato il patto, perso il pasto della notte, e dormito sempre come ghiri. Di notte, e anche di giorno. Ora. Io so che una delle peggiori torture è quella di non far dormire mai i prigionieri... la praticava la CIA, l'ho letto su un libro! Io non ho più figli piccoli, sono in età non esattamente giovane (ma neanche vecchia sia chiaro), e HO BISOGNO DI DORMIRE. La peggiore categoria quindi non è quella che ti tradisce, ti dice bugie, non ti rispetta, non ti capisce o si scorda del compleanno: è senz'altro QUELLA CHE RUSSA. I gentili signori che leggono, giocoforza, sono esclusi ecc.ecc. Notte, Marion...... |
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SIBILLA ALERAMO
"Mi pareva strano, inconcepibile, che le persone colte dessero così poca importanza al problema sociale dell'amore. Non già che gli uomini non fossero preoccupati della donna; al contrario, questa pareva la preoccupazione principale o quasi. Poeti e romanzieri continuavano a rifare il duetto e il terzetto eterni, con complicazioni sentimentali e pervensioni sensuali. Nessuno però aveva saputo creare una grande figura di donna."
Inviato da: cassetta2
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il 18/11/2023 alle 17:19
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