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Speriamo sia felice

Post n°791 pubblicato il 25 Settembre 2009 da MARIONeDAMIEL
 


Io: "... ed è stata una cosa fantastica.

Una donna fantastica. Dovevi sentire come parlava.. ha parlato cinque ore quasi di fila e noi non ci siamo accorti che passava il tempo... così preparata.. così entusiasta del suo lavoro... così competente.. così motivata.. una persona che ti eleva non solo professionalmente.. che donna..
..sai, è direttore regionale del servizo... che donna.. e che classe dovevi vedere... è una delle massime esperte in Italia sai.. è molto stimata, ha lavorato duramente per arrivare lì...
..fine settimana deve andare a Roma al ministero.. una donna molto impegnata... che donna, l'ammiro talmente...."


Volpe: "Speriamo sia felice..."


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Commenti al Post:
rubinero
rubinero il 25/09/09 alle 17:58 via WEB
di chi parli? la cosa triste, qui, è che non lo so e la descrizione si adatta a molte persone. (devo essermi perso qualcosa o qualcuno)
 
 
MARIONeDAMIEL
MARIONeDAMIEL il 25/09/09 alle 18:21 via WEB
enrico direbbe: non si capisce niente!! :)) è un pezzo di conversazione. La descrizione della donna come tu dici, si adatta a molte donne di oggi, non ha importanza chi essa sia, quello che volevo mettere in evidenza è che tante donne oggi sono così... in carriera o comunque strozzate dal lavoro e apparentemente, soddisfatte. Lo saranno davvero?
 
occhiodivolpe
occhiodivolpe il 25/09/09 alle 18:23 via WEB
incipit di una discussione .... :) un uomo sicuramente potrebbe sostenere in parte di esserlo , il successo , o questo mascherato da attivismo , lo consente ... una donna , x quanto sappia io , x averle ascoltate , no , nn le basta ... varrebbe la pena cominciare una verifica tra voi ... bacio :) e.
 
mpt2003
mpt2003 il 25/09/09 alle 18:25 via WEB
forse sono felici...o forse no dipende da quello che cercano e da quello che vogliono.......rinunciare a volte a quello che pare dia felicità ai più non sempre è un motivo di felicità per pochi.......ciao. serena serata. mp :)
 
 
mpt2003
mpt2003 il 25/09/09 alle 18:28 via WEB
errata corrige:...non sempre è motivo di infelicità per pochi.....scusa ma la fretta ......:).....ciao
 
 
MARIONeDAMIEL
MARIONeDAMIEL il 26/09/09 alle 00:01 via WEB
il punto verte sulla felicità delle donne, su ciò che rende veramente felici le donne, se una carriera splendente può sostituire una famiglia e un amore, o se si possano coniugare felicemente le due cose... volpe sostiene che non può... notte a te :)
 
magdalene57
magdalene57 il 25/09/09 alle 20:59 via WEB
non ho mai letto di un uomo che scrive: speriamo che sia felice... riferito ad un uomo di successo. Qualcosa non funziona, davvero... Perché non dovrebbe esserlo, lei, felice? E perché il contrario dovesse essere degno di nota? ... Un po' meno maschilismo, no>?
 
 
MARIONeDAMIEL
MARIONeDAMIEL il 26/09/09 alle 00:04 via WEB
spero che il maschilista ripassi così ti risponde :) In effetti è quello che gli ho risposto io, lui dice che la simmetria è una cazzata :) Il discorso cmq verteva sulle donne; gli uomini sono appagati (dice lui) se hanno un buon lavoro, successo e possibilità di mantenere la famiglia; le donne sono felici veramente solo se hanno l'amore... in questo credo che potresti essere d'accordo no margy? :)
 
   
occhiodivolpe
occhiodivolpe il 26/09/09 alle 10:37 via WEB
l area dell amore , ma soprattutto i figli : nn saremo uguali fin che nn porteremo x 9 mesi una vita e la partoriremo ; o se vuoi nn avrete più la struttura biologica e le conseguenze psicologice di ciò ( mi pare difficile ) ... una quisquilia , ma è la differenza madre di altre centinaia...
 
     
MARIONeDAMIEL
MARIONeDAMIEL il 26/09/09 alle 16:22 via WEB
la discussione non verte sulle apirazioni a presunte uguaglianze biologiche e psicologiche.. non ci tengo affatto a essere come un uomo (perdere i capelli, avere la pancia, godere di una partita di calcio e basta dal mio punto di vista è terribile....) però vorrei poter fare tante cosucce in cui un uomo ha dalla società più possibilità di me (principalmente nel campo lavorativo ma non solo), la simmetria in questo caso c'entra eccome...
 
goldkampa
goldkampa il 25/09/09 alle 21:10 via WEB
Speriamo che la vita le sia motivo di entusiasmo come il lavoro può andare?... ps:Ma perchè per essere felice una donna deve essere speciale?... E perchè deve passare il fine settimana al ministero!!?...Màh :-(((
 
 
MARIONeDAMIEL
MARIONeDAMIEL il 26/09/09 alle 00:09 via WEB
no no, non è speciale perchè ha fatto una bella carriera (tutte le donne lo sono secondo me perchè si spendono in tutto ciò che fanno a casa o fuori), ma può apparire un esempio da seguire... una realizzazione di ruolo che però va a scapito di qualcos'altro.. di un'attitudine naturale della donna che non è votarsi al lavoro... il ministero era per dire, conosco donne che viaggiano continuamente e che arrivano a casa alle otto di sera; queste donne lo fanno perchè lo vogliono non perchè sono costrette a lavorare per aiutare la famiglia...
 
Tesi89
Tesi89 il 26/09/09 alle 09:36 via WEB
Il punto credo sia proprio questo: una donna è felice quando non è costretta a fare qualcosa che non le piace o che non la far star bene...a questa condizione penso possa riuscire a coniugare con soddisfazione amore,famiglia e carriera,magari con qualche aiuto.E non dimentichiamo che una moglie e madre soddisfatta e felice in una famiglia dà molto di più di una perennemente insoddisfatta e astiosa con il mondo intero per le occasioni che la vità le ha negato...E poi: chi ha detto che la donna si realizza pienamente solo nell'amore e l'uomo no?!?O viceversa?.....ognuno è un caso a sè,uomo o donna che sia e prima ancora è un individuo che doverebbe essere in grado di fare le sue scelte in piena libertà.Purtroppo questo non avviene molto spesso, soprattutto per una donna...
 
 
MARIONeDAMIEL
MARIONeDAMIEL il 26/09/09 alle 16:33 via WEB
E' vero quello che dici, ma se io dovessi fare solo ciò che mi piace non toglierei mai la polvere, non laverei i pavimenti, non stirerei ecc.ecc....:) A parte il caso in cui ci si può permettere un'aiuto in casa, oggi è molto difficile per una donna coniugare lavoro casa e famiglia. Io direi che esseziale in questo caso è il ruolo del compagno.... Io non so le molte donne che volpe dice di aver ascoltato che cosa gli abbiano detto, ma il punto è che anche se hanno l'indipendenza economica, non hanno la felicità. Guardarci spietatamente e constatare se siamo veramente tanto cambiate rispetto alla generazione delle nostre madri, e se era meglio o era peggio, avere ciò che oggi abbiamo... Lui sostiene che per l'uomo l'amore è marginale. Posso dire che su questo sono d'accordo. Per l'uomo conta la famiglia, scopare (scusa il termine brutale), ma sopratutto il lavoro, è quello che lo realizza agli occhi della società. La donna invece è molto condizionata nelle sue scelte, ma saranno davvero solo stereotipi senza importanza? Non so mica se riesco a spiegarmi... ciao tes!!
 
   
Tesi89
Tesi89 il 28/09/09 alle 15:58 via WEB
E' vero che per la donna è più difficile scegliere perchè è cresciuta con alle spalle secoli di condizionamenti e stereotipi (sì, voglio credere che siano solo stereotipi!), ma è pur vero che anche l'uomo,quello più giovane, sta cambiando,lentamente ,ma sta cambiando...e anche i suoi valori e i suoi obiettivi possono essere diversi da quelli solitamente riconosciuti (stereotipi anch'essi?Forse...)E comunque oggi la donna è più consapevole di ciò che vuole e delle possibilità che ha di ottenerlo...Certo la felicità è un concetto molto vago e di difficilissima attuazione: raggiungere la piena serenità sarebbe già un traguardo molto ambito per tutti,uomini e donne!:)))Ciao Marion,buon inizio settimana!
 
     
MARIONeDAMIEL
MARIONeDAMIEL il 28/09/09 alle 18:25 via WEB
Forse non sono stereotipi ma ruoli ben definiti e in definitiva (scusa l'allitterazione) guai se cambiassero... tuttavia la donna cerca e ha ora altri spazi, altre prospettive di realizzazione personale. Il fulcro di quello che dice volpe è che comunque se una donna non ha figli, è infelice... pur avendo un sacco di altre cose. Certo poi si colmano i vuoti, ci si abitua e ci si rassegna. Questo dice lui. Il significato della parola "realizzare" , per lui, per una donna, è imprescindibile dalla maternità.... L'uomo non ha questa cosa...per lui avere un figlio è comunque diverso, come diverso giocoforza è il rapporto tra madri e figli e padri e figli. Io personalmente posso dire che ciò che volevo con tutta me stessa nel matrimonio, era un figlio, e anche una famiglia felice. Poi magari ti sta stretto e cerchi altre cose che sai di poter dare.... Certo, felicità credo sia un concetto impossibile da raggiungere, non credo nemmeno esista.. se non in attimi... ciao carissima tes, buona settimana ancne a te!
 
occhiodivolpe
occhiodivolpe il 26/09/09 alle 10:41 via WEB
una discussione in cui nn mettere becco , il rischio è che divenga una dinamica tra donne e uomini ... invece deve essere una verifica tra donne e donne , senza senso di contrapposizione e di controdipendenza ... nn so se è più felice la tipa del post o sua nonna ... penso che cn tante conquiste giuste si sia segato il ramo su cui erano sedute le donne ... discutete tra voi , noi nn c entriamo ...
 
 
MARIONeDAMIEL
MARIONeDAMIEL il 26/09/09 alle 16:34 via WEB
..si però tu non puoi buttare il sasso e togliere la mano, visto che la discussione, tra l'altro, l'ho avuta con te e che in genere si discute sempre di coppia, altrimenti non ha senso...
 
nnsmettodsognare
nnsmettodsognare il 26/09/09 alle 13:27 via WEB
La persona in questione da come me ne hai parlato credo proprio sia soddisfatta della sua vita. Condivido ciò che dice Tesi: il punto cruciale è la libertà dell'individuo uomo o donna che sia. Libertà che per potersi esprimere pienamente nell'ambito di una coppia deve partire dalla base della condivisione e del rispetto. E non parlo volutamente di amore che mi pare un concetto troppo romantico e così difficile da definire oggi. Per esperienza personale: c'è stato un periodo in cui la mia carriera stava finalmente concretizzandosi dopo anni di studio intenso e dura gavetta. Avevo tutti gli aiuti che mi consentivano di conciliare al meglio tutto. Sono stata costretta a rinunciarci per la carriera di mio marito e per l'idea che questa rinuncia avrebbe preservato la famiglia. E invece il dovermi ritrovare a ricoprire un ruolo, quello dell'angelo del focolare, forzatamente non ha fatto che creare problemi talmente seri da rischiare di distruggerla definitivamente la famiglia. Il problema non era il ruolo ma la libera scelta e soprattutto il mancato riconoscimento del sacrificio e del duro lavoro domestico. Sono tornata al lavoro con piacere e l'ho nuovamente lasciato senza particolari rimpianti la seconda volta. Ora stare a casa e fare la mamma e la moglie non mi pesa perchè vedo gli altri attorno a me più sereni. E con questo smentisco anche il fatto che un uomo possa realizzarsi con la sola carriera. Perchè poi se sceglie di avere una famiglia e trova la moglie perennemente incazzata e i figli che non se lo filano ahi voglia a cercare soddisfazioni nel lavoro. Non credo poi assolutamente all'inclinazione naturale. Conosco tantissime donne per le quali i concetti di istinto materno e dolcezza non rientrano proprio nel loro modo di vivere e di pensare e questo non le rende meno felici. Io stessa pur essendo immensamente felice e grata per essere madre, sono certa che sarei stata bene lo stesso anche sola e senza figli. Rispetto e condivisione, libertà e interessi personali. Sono queste le cose sufficienti a essere sereni e soddisfatti della propria vita indipendentemente dal sesso.
 
 
MARIONeDAMIEL
MARIONeDAMIEL il 26/09/09 alle 16:36 via WEB
condivido :)
 
MARIONeDAMIEL
MARIONeDAMIEL il 26/09/09 alle 16:39 via WEB
Però tu hai dovuto rinunciare a qualcosa per avere qualcos'altro... hai fatto come le nonne che dice volpe, che erano più felici di noi... allora ha ragione lui... ;( Per gli uomini fondamentale è: la famiglia, il lavoro. Entrambi.
 
 
MARIONeDAMIEL
MARIONeDAMIEL il 26/09/09 alle 16:41 via WEB
La fatidica domanda te la faccio ma non implica una risposta perchè sarebbe scorretto, ma tu sai la risposta (tienila per te): sei felice? Un abbraccio! aspetto l'omino delle pentole....
 
   
nnsmettodsognare
nnsmettodsognare il 29/09/09 alle 12:29 via WEB
Ma chi è l'omino delle pentole? :-)
Io ho rinunciato alla carriera perchè ho ricevuto un'educazione e ho determinati principi morali secondo i quali la famiglia deve venire prima di ogni cosa e bisogna fare il possibile e l'impossibile per non distruggerla. Questo non implica che abbia rinunciato al lavoro. Al momento mi sta benissimo così, stare a casa e basta. Però in futuro non è detto che ci rimanga. E non è detto che ritorni a lavorare nel mio campo che non è mai stato davvero mio fino in fondo. Io penso che in ogni caso, felice o non felice con il suo uomo, una donna debba sempre e comunque coltivare degli interessi personali altrove. E soprattutto essere libera economicamente che anche il miglior uomo di questa terra ti farà un giorno pesare il paio di calze in più! E poi non si sa mai nella vita. La felicità comincio a credere, come tante altre cose, è una credenza che abbiamo su noi stessi. Basta saper guardare ogni giorno alle stesse cose con occhi nuovi e scoprire che possono bastare. Basta pensarsi felici e le cose vengono da sole. Allo stesso modo in cui basta pensarsi infelici e il mondo diventa ogni giorno più nero. Per quanto riguarda l'uomo: non vuole necessariamente la famiglia, vuole l'ammirazione, la venerazione, l'attenzione in ogni campo della sua vita e queste cose a volte le scambia anche con l'amore. Detto in barese loro "si credono", che ci vuoi fare? :-)) Lasciamoglielo credere :-) Bacio
 
     
MARIONeDAMIEL
MARIONeDAMIEL il 29/09/09 alle 18:37 via WEB
Mio marito non mi faceva pesare niente.. solo che poi diceva "ma com'è possibile che abbiamo speso tanto questo mese??" :))) L'omino delle pentole è il personaggio di uno dei prossimi post :) A proposito, senti cara Julia Roberts, quella cosa che mi hai raccontato oggi meriterebbe un post!!! Per quanto riguarda il meccanismo della felicità, magari fosse così semplice.. intanto bisogna avere una crescita non solo biologica ma di esperienza e sofferenza, e poi non credo comunque che sia così automatico purtroppo... Le ultime righe sugli uomini anche meriterebbero un postino.. ma ti risparmio!!! :))) Bacioni a pioggia.
 
     
nnsmettodsognare
nnsmettodsognare il 30/09/09 alle 07:11 via WEB
non volevo banalizzare sulla felicità ma solo porre l'accento sul fatto che tanto spesso abbiamo molto e cerchiamo ancora. Ci crogioliamo, soprattutto noi donne ammettilo, nelle nostre tristezza e intanto ci perdiamo la possibilità di vivere e di scoprire gli altri solo perchè li incateniamo nei nostri modi di vedere. Ci sono persone che hanno problemi gravi eppure emanano luce e serenità. Bisogna prendere esempio da loro. Il primo post magari lo scrivo io che non so cosa è venuto fuori dagli sms:-)) Il secondo al tuo buon cuore:-) Bacione
 
     
MARIONeDAMIEL
MARIONeDAMIEL il 30/09/09 alle 08:47 via WEB
Questo è vero; ho delle amiche che hanno problemi gravissimi, e riescono a sorridermi... però poi ci si scorda di questo, quando stai male stai male, non ce n'è. Ribaltare qualcosa che c'è dentro, nascosto chissà dove, è un lavoro improbo pure per il cervello... eppure ci si prova, e spesso per fortuna, ci si riesce. E' chiaro che intendevo che lo devi scrivere tu! Su un blogghino nuovo magari...:))) Bacione e buona giornata Julia!
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 26/09/09 alle 19:23 via WEB
felicità è tanto ed è molto intimo, come concetto. appagamento: questo mi sembra più appropriato per una considerazione dall'esterno
 
 
MARIONeDAMIEL
MARIONeDAMIEL il 28/09/09 alle 18:27 via WEB
si, in questo caso è senz'altro una donna appagata, sicura del suo ruolo, almeno, apparentemente
 
assomengoni
assomengoni il 26/09/09 alle 20:12 via WEB
Ci manca solo che si chiamasse Ester. Un conto è amare il proprio lavoro tanto da gettarsi a capofitto con tante altre rinunce. Un conto è conciliare il tutto: le esigenze di lavoro, le esigenze familiari e di tanto in tanto saper staccare anche la spina. Poi c'è il carrierismo, costi quel che costi, anche a costo di compromessi, per rivalse, per dimostrare o autodimostrarsi di saper raggiungere, arrivare. C'è anche che il lavoro può essere un modo per colmare l'esigenza di non pensare ad altre cose, di dimenticare esperienze negative, di reagire contro qualche cosa che ha segnato la propria vita. Ne derivano perciò dei comportamenti di vita molto vari. Buona domenica Marrion
 
 
MARIONeDAMIEL
MARIONeDAMIEL il 28/09/09 alle 18:30 via WEB
Ester è un bel nome :) Le donne oggi son di tutte le fattispecie che tu hai descritto, e per i vari casi aumenta esponenzialmente la fatica per fare tutto quanto... chiaro che poi qualcosa la devi trascurare. A volte non ce ne rendiamo conto sai.. grazie (non è stata granchè), buona settimana a te.
 
   
assomengoni
assomengoni il 28/09/09 alle 22:50 via WEB
Ester era appunto una di quelle donne di carriera, che sapeva parlare molto attirando l'attenzione su ciò che diceva, fino ad affascinare la platea. Il guaio era che mentre lei chiaccherava di obiettivi, incentivi, riorganizzazione, ristrutturazione del lavoro, il lavoro appunto doveva andare avanti e non con delle chiacchiere, ma con gli strumenti necessari. Buona notte Marion
 
     
MARIONeDAMIEL
MARIONeDAMIEL il 29/09/09 alle 18:38 via WEB
Insomma, una vera dirigente :))) Buona serata asso.
 
lughe_sarda
lughe_sarda il 27/09/09 alle 00:42 via WEB
forse no.. Non perchè il lavoro colma quella parte irrisolta, ma perchè essere ai vertici essendo Donna costa fatica aggiuntiva. Perchè gli occhi sono sempre puntati per scoprire il cedimento che non può esserci, perchè nonostante sei arrivata lì e i meriti sono evidenti devi ancora dimostrare, sempre e comunque di essere brava. Forse no, Marion.. Un abbraccio e l'augurio di una domenica piena di lievi sfumature. Ciao, meraviglia! Lu
 
 
MARIONeDAMIEL
MARIONeDAMIEL il 28/09/09 alle 18:31 via WEB
Questo è ancora un altro aspetto, importante. La donna che "arriva" dove vuole deve sempre fare una fatica aggiuntiva rispetto a un uomo, considerando che esistono donne che NON si prostituiscono per fortuna... grazie carissima! belle le sfumature... un abbraccio!
 
Basta_una_scintilla
Basta_una_scintilla il 27/09/09 alle 14:57 via WEB
Ho letto post e commenti...non so bene cosa scrivere, in effetti non vedo la dicotomia uomo o donnna, credo il post possa essere perfettamente applicato ad entrambi i sessi. La felicità, poi, è uno status che personalmente non credo esista, se non in attimi, piccoli momenti. Forse esistono la serenità, l'equilibrio. Ho conosciuto persone "speciali" nel lavoro, realizzate, capaci...sono certa loro si ritenessero felici, perchè avevano raggiunto quello che per loro era l'obiettivo. Il mio ex marito era così, viveva per il lavoro e solo quello gli dava gioia e soddisfazione. Per me non era così. Forse è solo questione di obiettivi. Mi auguro, per quella persona, che possa essere realizzata nella vita e negli affetti come nel lavoro; per me è questo l'obiettivo, indipendentemente dall'essere una donna. Ti sorrido.
 
 
MARIONeDAMIEL
MARIONeDAMIEL il 28/09/09 alle 18:36 via WEB
Il post è "impostato" male in effetti :) il discorso si voleva imperniare sulle cose che sono veramente importanti nella vita di una donna. L'equilibrio è un traguardo ambito da tutti. E di sicuro per noi donne forse non è nel lavoro che si esaurisce la realizzazione di una vita. Sei molto cara, te l'ho mai detto? un bacio.
 
 
occhiodivolpe
occhiodivolpe il 29/09/09 alle 09:20 via WEB
una volta hai fatto un post bellissimo , vero , e forte ... la gravidanza di tua sorella , bello ricordarlo qui ... becio :) e.
 
arej
arej il 27/09/09 alle 17:22 via WEB
Di solito nn commento. Ma tutto sto discorso m’ha fatto balzare subito alla memoria delle sculture di Mirò (m’ha incuriosito la connessione e ho riflettuto). Dei piccoli bronzi in cui si vedono due tette pizzute di metallo e un qualcosa di piatto come corpo. Belle e fredde. Certo x essere Mirò qualcosa ha detto sicuro ma io davanti a quei ferretti mi son detta: tutto qua la donna? E l’estasi? E la gioia di vivere? Tutto così freddo e spento. Oggi forse, cambiata io, mi farebbero un altro effetto. Un che di forte, di plastico e pieno, a ripensarci, ce l’avevano. Allora i miei occhi sono diversi? Quella forza di vita che allora appena appena percepivo, e oggi sento scorrere di più, mi cambia anche il modo di sentire e vedere il mondo? Bè, dalla mia voglia di vivere oggi dico che: scelgo il part time, scelgo la camminata con i miei figli piuttosto che la relazione da scrivere. Scelgo di fare la torta e mangiarmela con loro piuttosto che mettermi a scalare le colleghe x un riconoscimento dal capo. E poi scelgo tanto altro di vivibile, dolce e possibile x me dal momento che decido che tante cose me le devono sistemare i maschietti e che io son fatta x coccolare me stessa, i miei marmocchi e qualcun altro. E godermi la vita. Che le cose importanti le capisco lo stesso, e le so fare lo stesso anche fuori da certi ambiti di competitività e che da questi siti più miei e femminili tiro fuori altra fantasia e cretività molto più interessante. Dato che così la penso, al di là di tutti i dover essere e di tutti gli schemi, così le cose cominciano a disporsi. È solo questione di come penso e come voglio.
 
 
MARIONeDAMIEL
MARIONeDAMIEL il 28/09/09 alle 18:45 via WEB
A questo punto diventa determinante sapere a che fase della vita eri quanto avevo il primo pensiero delle sculture di Mirò... e comunque, per bravo che possa essere l'artista, rendere l'anima di una donna appieno, ti pare possibile? così è come "loro" ci vedono.. che ne sanno... Hai un pensiero maturo rispetto alla tua vita, maturo e consapevole, che è molto... abbandonare gli schemi che ci impone la società, competività inclusa (verso le donne ma ancora peggio verso gli uomini), è molto difficile, ma non impossibile. Il centro è che tu hai scelto la famiglia (i figli) rispetto ad altre cose e questo evidentemente ti appaga. Non solo essere e non avere, ma essere donna nel suo vero significato, forse...
 
   
arej
arej il 29/09/09 alle 08:39 via WEB
ero nella fase molto saggia e molto pazza x cui prendevo l'aereo e mi facevo tutta l'italia per andare a vedermi le mostre milano, venezia, ecc facevo un'immersione nel bello e tornavo. Quando mi permettevo questo stavo bene, funzionavo (anche ora funziono). oggi brunetta e compaagnia che nn capiscono niente nè di donne nè di figli nè di vita, vorrebb intrappolarmi e rendono le gite difficili.. ma nn impossibili. Guai a chi mi toglie le mie cose, poi nn produco più e do di matto. Non conviene. Certo ho scelto di stare più a casa che al lavoro. e seleziono le spese (ancora x poco) ma il gusto della vita non me lo tolgo. ciao
 
     
MARIONeDAMIEL
MARIONeDAMIEL il 29/09/09 alle 18:46 via WEB
Ahah. Allora adesso sei molto pazza e molto saggia...:) Sono d'accordo con te riguardo a brunetta, se solo capissero (tutti, anche i privati) quando renderebbero le donne se si lasciasse loro la flessibilità necessaria per conciliare i figli e il lavoro... E' certamente importante coltivare i propri interessi, pensa che a me piace lavorare (il mio di lavoro)... enrico non ci crede...
 
carpediem56maestral0
carpediem56maestral0 il 27/09/09 alle 20:14 via WEB
Credo che noi donne sappiamo (o sapevamo) che la vera gioia e soddisfazione nella vita non può essere circoscritta alla sfera professionale, ed è per questo che vedendo una donna apparentemente al top della carriera ci chiediamo se è così fortunata anche in altri ambiti della esistenza, come l'amore, i figli, la salute, gli amici. Sono i mille aspetti che le donne cercano di coltivare, da sempre, parallelamente ed è la differenza per cui, quando un uomo và in pensione si sente perso e una donna invece felice. Alla faccia di Brunetta può infatti approfondire tuuto quel "resto" che magari ha un pò trascurato....Bacio!;-))
 
 
MARIONeDAMIEL
MARIONeDAMIEL il 28/09/09 alle 18:48 via WEB
La mia saggissima carpe, il mio odiato brunetta, e i mille aspetti delle donne! Eterna inquietudine e perenne aspettativa d'amore in tutti gli ambiti, che ne dici, può andare come sintesi (alla baudelaire) ? Mi sto allargando troppo lo so!! :))
 
arej
arej il 27/09/09 alle 20:49 via WEB
io , tra l'altro, nn mi chiedo più tanto a che punto stanno le altre... vado x la mia strada e mi piace sempre di più
 
 
MARIONeDAMIEL
MARIONeDAMIEL il 28/09/09 alle 18:49 via WEB
ecco, questo non l'avevo letto, prima :) Evitare i condizionamenti di qualsiasi sorta credo che non possa fare che bene... brava.
 
non.sono.io
non.sono.io il 28/09/09 alle 15:12 via WEB
C'è stato un momento che pensavo di aver capito. Ma mi sono dovuto arrendere all'evidenza.
 
 
MARIONeDAMIEL
MARIONeDAMIEL il 28/09/09 alle 18:50 via WEB
Parli delle donne o del post? :)
 
   
non.sono.io
non.sono.io il 29/09/09 alle 14:12 via WEB
Entrambi...
 
     
MARIONeDAMIEL
MARIONeDAMIEL il 29/09/09 alle 18:47 via WEB
Una noia capire sempre tutto...
 
occhiodivolpe
occhiodivolpe il 28/09/09 alle 16:34 via WEB
è strano , di qualunque cosa si parli ( e nn di coppia ) si va a inire nella conflittualità tra uomo-donna ... sembra un catechismo imparato a memoria ... si parlava soltanto di donne , se il successo in altre branche della vita , fosse condizione sufficiente alla felicità ( serenità , compiutezza , etc etc ) oppure se nn ci fosse la maternità e la famiglia ad essere cmq definitoria di una completezza femminile ... tt qua , senza dover tirare tutta la tiritera ... x cui chi nn si allinea a qualunque sciocchezza è maschilista etc etc
 
 
MARIONeDAMIEL
MARIONeDAMIEL il 28/09/09 alle 18:53 via WEB
Bè, la coppia l'ho tirata in ballo io, sai che è la mia fissa... Io da quando avevo diciassette anni non ho voluto altro, la mia famiglia e i mie bambini. Mio marito diceva sempre che io sono nata per fare la mamma.. e pensa che forse per questo è andato tutto a rotoli...
 
occhiodivolpe
occhiodivolpe il 28/09/09 alle 16:40 via WEB
donne e uomini sn persone , tutti col diritto alla felicità ( costituzione americana ) alle possibilità di realizzarsi e di perseguire progetti e sogni ... ma poi cè LA VITA : su questa terra ha diviso gli esseri viventi in maschi e femmine : la differenza costitutiva delle femmine dei mammiferi sn l utero e le ovaie e le mammelle ( sì poi ci sn quelle del maschio , ma x una volta si può parlare senza slittare ? ) il destino biologico è di fare figli e allevarli , nn si scappa ... poi ci sn i dati culturali , tt quello che ci abbiamo costruito e costruiamo ancora x nn restare al punto , tt ciò che aggiungiamo , sviluppiamo , integriamo , ma la specificità e la differenza costitutiva è quella ....
 
 
MARIONeDAMIEL
MARIONeDAMIEL il 28/09/09 alle 18:55 via WEB
come contraddirti...:)
 
occhiodivolpe
occhiodivolpe il 28/09/09 alle 16:43 via WEB
è quello un dato talmente importante e costitutivo che è il fondamento dell immaginario e dei comportamenti sin dall infanzia ... avete mai visto un maschietto mettersi vesti e scarpe del padre ? guardare nelle vetrine gli abiti da sposa ? pensare a quando si sposa ? pensare quanti figli vuole ? giocare cn le bambole ? afferrare neonati sconosciuti dalle carrozzine gettando gridolini incomprensibili ? parlare della famiglia nelle pause di lavoro o al tel cn gli amici ?
 
 
MARIONeDAMIEL
MARIONeDAMIEL il 28/09/09 alle 18:57 via WEB
se io avessi avuto una figlia ti assicuro che non avrebbe giocato con le bambole (non ci ho mai giocato nemmeno io), nè con le pentoline, nè con l'asse da stiro; sui vestitini ho qualche dubbio... ma di certo non rosa che lo odio! :) Guarda che il secondo argomento dopo i figli, sono gli uomini! cmq hai ragione, sempre secondo rimane....
 
 
nnsmettodsognare
nnsmettodsognare il 29/09/09 alle 12:36 via WEB
Io ho mio figlio che fa queste cose o quasi e con ciò? Spero diventi un uomo più attento al bisogno di sostegno della sua compagna nella cura della famiglia. Grazie al cielo oltre ai caratteri fisici e biologici abbiamo, tutti, un cuore e un cervello e siamo sostenuti dall'evoluzione.
 
   
MARIONeDAMIEL
MARIONeDAMIEL il 29/09/09 alle 18:49 via WEB
La faccenda dell'evoluzione bisognerebbe ricordarla a certi uomini di nostra conoscenza che girano ancora.. Non penso male di tuo figlio che gioca con queste cose, basta che non si faccia servire il thè da tua figlia nelle pentoline...:)))
 
occhiodivolpe
occhiodivolpe il 28/09/09 alle 16:51 via WEB
nn voglio offendere nessuno , ancor di più nessuna , ma nn penso che nn mettere nelle priorità femminili la carriera e il successo , sia una negazione di alcunchè : OVVIO CHE PARLO DEL 80% DELLE DONNE , va bene anche l altro ... ho visto tante donne diventar irrequiete sui quaranta x trovare un compagno , diventar irrequiete x avere un figlio ... si potrà mai parlare di qualcosa senza andare in controdipendenza ? potrà mai dire un maschio quello che pensa ed argomenta , sentendosi rispondere cn altre argomentazioni ? o sentirsi dar ragione ? e stando sul tema , senza slittare a parlare degli uomini ? ......... a marioncè , bacioooo :) e.
 
 
occhiodivolpe
occhiodivolpe il 28/09/09 alle 17:04 via WEB
nn affermo che il lavoro , il successo etc nn rendano soddisfatti e felici . soltanto che ho visto tante donne essere infelici x nn aver famiglia e figli ... poi ovviamente sn cose che si elaborano , si trovano altre forme di realizzazione etc etc ... nn è certo x questo che si pensa d esser fallite o inutili ...
 
 
MARIONeDAMIEL
MARIONeDAMIEL il 28/09/09 alle 19:02 via WEB
e chi ha mai detto che non mettere nelle priorità femminili la carriera e/o il successo sia una negazione di qualcosa? ciascuna trova la propria realizzazione, concordo che , forse, per la maggioranza è importante la maternità, prima o poi nelle fasi della vita. Forse però è la società che evolve e propone donne con ruoli diversi da quelli tradizionali... fare la manager è molto meno faticoso che fare la mamma e forse più immediatamente appagante...
 
arej
arej il 29/09/09 alle 08:50 via WEB
potrebbe anche essere che fare la manager al femminile significhi fare altre cose rispetto al mondo maschile. secondo me alla società di oggi manca tutto un orizzonte di pensiero, di gusto, di prassi, di estetica, di poesia, di relazioni, connessioni, che sono più al femminile. Fatte di dolcezza e tenerezz, di ritmi più lenti (in tutto, anche nel far l'amore...), più sornioni, morbidi, caldi ecc ecc. insomma tutta sta corsa, per un mondo allesterno è tipicamnte maschile e va bene, ma è sbilanciata. E non ci capiamo più perchè ci manca l'espanderci in quei tempi e spazi che stanno in noi ma voglino ritmi e attenzioni diversi, un pò come con i bambini. Inutile dire: stai con la tua bambina/o interiore se poi corri, quello non lo senti..uff qui mi sollevate troppe cose.
 
 
occhiodivolpe
occhiodivolpe il 29/09/09 alle 09:28 via WEB
pia illusione , xk nn è un mondo maschile , è il sistema di produzione capitalistico ; e se va via questo a te nn resta nemmeno un occhio x piangere , e se sei più lenta e più tenera ti cecano entrambi gli occhi ed esci fuori piazza ...
 
   
MARIONeDAMIEL
MARIONeDAMIEL il 29/09/09 alle 18:57 via WEB
ecco appunto... il capitasmo faccio notare che è maschile di genere e pure di razza secondo me... :)
 
 
MARIONeDAMIEL
MARIONeDAMIEL il 29/09/09 alle 18:55 via WEB
Per arej: che bel tema! chiaramente enrico avrà da ridire su questa cosa della visione al femminile.. ora leggo... Constato solo che il mondo è retto da una politica fatta dagli uomini che spesso e volentieri si arrogano il potere di decidere anche per le donne e anche per le cose a noi fondamentali... che spazi vuoi che cedano alla sensibilità e femminilità? L'importante è non cedere alla tentazione di diventare come loro, né aspirare a esserlo....
 
mon1974
mon1974 il 29/09/09 alle 09:43 via WEB
Non so se lei sia felice, però sembre soddisfatta, è già qualcosa direi:-) La maggior parte delle donne si sente realizzata attraverso la famiglia, la dedizione al marito e ai figli, parlo di mia madre e di quelle della sua generazione. Ma non posso pensare che questo le sia bastato per essere felice...La perfezione sarebbe avere un lavoro part time, casa, marito e figli...Poi c'è anche chi trova il proprio equilibrio in altri modi, l'importante credo sia avere consapevolezza di come si è e di cosa si vuole, almeno per essere sereni...Una donna senza un uomo ce la fa, un uomo no:-) Tutte prima o poi sentono la necessità di avere un figlio, gli uomini non credono ne sentano la necessità, visto che poi i figlio continuano tutt'oggi ad essere cresciti quasi esclusivamente dalle madri. Ragazza io, per quanto mi riguarda, sono quasi felice, ho un lavoro che mi apice, un figlio e quando arriverò a saltare ostacoli di un metro a cavallo, sarò completamente felice:-)) P.S. perchè quando passo di qua, scrivo tanto:-)? bacio.
 
 
MARIONeDAMIEL
MARIONeDAMIEL il 29/09/09 alle 19:01 via WEB
Alla generazione delle nostre madri bastava, a noi no di sicuro. Anche perchè i figli crescono e tu ti trovi improvvisamente vuota. Un uomo senza un uomo? ce la fa ce la fa...scherzo! :))) Bè, forse gli uomini moderni se la saprebbero cavare e se la cavano... questo però è inquietante se si pensa al futuro della specie... ragazza, quando verrà quel giorno del cavallo me lo dici che festeggiamo ok? Scrivi tanto perchè si parla di noi! A proposito, quando vieni a trovarmi????! Bacione.
 
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"Mi pareva strano, inconcepibile, che le persone colte dessero così poca importanza al problema sociale dell'amore. Non già che gli uomini non fossero preoccupati della donna; al contrario, questa pareva la preoccupazione principale o quasi. Poeti e romanzieri continuavano a rifare il duetto e il terzetto eterni, con complicazioni sentimentali e pervensioni sensuali. Nessuno però aveva saputo creare una grande figura di donna."

 

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