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TAGLIASPRECHI

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Il cielo stellato sopra di me,
e la legge morale in me (Kant)

 

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Gli uomini  ti cambiano, di solito in peggio

           A Mia e a me.

 

Messaggi di Novembre 2007

Post N° 502

Post n°502 pubblicato il 08 Novembre 2007 da MARIONeDAMIEL
 
Foto di MARIONeDAMIEL

Io le zucche le odio.

Mi piacciono solo negli gnocchi. Per molti anni le ho scavate con pazienza per metterci dentro il lumino la notte di halloween, per le rane ovvio, e loro han sempre detto, ah-si-bello....

Perchè mi son lasciata convincere ad andare a quella specie di .... a quella specie di.... a quella specie di cosa, di fiera di paese con tanto di mercatino artigianale.

Io odio i mercatini e quelli artigianali, li detesto! La gente che fa degli oggetti per poi venderli, non la sopporto. E non sopporto la roba dozzinale. 

E non sopporto tutta questa folla oceanica della domenica che si aggira soddisfatta tra le bancarelle. E non sopporto le coppie che si tengono per mano. Come si permettono di essere felici mentre io non lo sono?

Neanche avessero mai visto una zucca o un caco... quando abitavo con mia nonna, in giardino c'era un albero di cachi, e ne mangiavo tre al giorno.

Io odio pure i cachi... ma questo che c'entra Marion...

E non c'era nemmeno l'omino delle frittelle, l'unica cosa per cui valga la pena andare ad una fiera.

E non sopporto chi pensa in piccolo. Si vede tanto che presto arriva il ciclo... si vede troppo, Marion.

Notte và.

 

 

 
 
 

Post N° 501

Post n°501 pubblicato il 06 Novembre 2007 da MARIONeDAMIEL
 
Foto di MARIONeDAMIEL

Casini mi fa vomitare; De Bortoli pure. Sarà anche il direttore di un grande giornale ma cavoli.

Propongo di NON FARE PIU' PARLARE coloro che non sono costretti per lavoro a USARE LE LEGGI CHE ALTRI FANNO.

Questa gente che non ha mai fatto niente di pratico in vita sua, alla gogna.

Viva il prefetto Serra, viva Ballarò che lo fa parlare.

E lui l'ha detta la verità. Il prefetto e il sindaco, gente che è ogni giorno in prima linea, a contatto con mille problemi. Hanno fatto ciò che hanno potuto...

Mesi fa ho sentito il procuratore di Torino, non l'ultimo venuto, e quella procura è una delle prime in Italia, che denunciava il senso di inutilità del suo lavoro, istruire una pratica per un clandestino fermato: tre-anni-e-mezzo... spese, notifiche, avvocati d'ufficio e balle varie; poi si arriva al processo e quello è già stato rilasciato dopo tre, quattro ore dal dal fermo...

Se non si smette di fare demagogia e non si comincia a informarsi seriamente su come vanno le cose nella realtà, non si va da nessuna parte. 

Valter promosso, mi è piaciuto. 

Ma da troppa confidenza all'avversario.... l'avversario bisogna rispettarlo, ma, tendenzialmente, provare a distruggerlo... 

Notte Marion. 

 

 
 
 

Post N° 500

Post n°500 pubblicato il 05 Novembre 2007 da MARIONeDAMIEL
 
Foto di MARIONeDAMIEL

Un nome e un cognome.

In effetti, un ragazzo. Non ha nemmeno trent'anni. Conosco gente che a trent'anni non ha ancora capito cosa fare della sua vita.

Durante l'intervista è nervoso e credo sia un atteggiamento ormai abituale per lui. Mi piacciono le fedine che porta sugli indici delle mani, un vezzo che denota personalità in un uomo.

Si tocca frequentemente la testa e le mani, anche mentre racconte cose della sua vita.. quando-torno-a-casa... perchè è costretto a vivere fuori, dalla sua terra.

Tutto per aver avuto il coraggio di scrivere un semplice libro. Che tu non hai letto Marion... ma c'è qualcosa di cui si parla che tu abbia letto???

Comunque si schermisce, dice che è stata la gente a decidere la fortuna di quel libro, e conseguentemente, della sua vita.

E dice cose semplici, così semplici che tutti fanno finta di non saperle... la gente non deve essere messa in condizione di andarsene dalla sua terra...

La mafia, la camorra, è dappertutto. Ovvio. Così ovvio che ormai ci si convive come con una notizia del telegiornale.

E finchè ci si deve affidare a qualche voce isolata, pochi eroi che pagano sulla propria pelle, continueremo a girarci dall'altra parte.

E mi hanno commosso anche i ragazzi e la gente di Palermo che oggi applaudiva per l'arresto di Lo Piccolo.. e sono stata contenta per quei poliziotti, che chissà quanto ci hanno lavorato...  

E ci perdiamo dietro a follie xenofobe e razziste.. si potrebbe prevedere di sopprimere anche i barboni, pure loro sono senza fissa dimora, non lavorano e danno immensamente fastidio alla nostra coscienza...

Intanto, loro, prosperano. Anche se non dovrebbe essere così, troppe volte il coraggio, ha solo un nome e un cognome.

 

 
 
 

Post N° 499

Post n°499 pubblicato il 03 Novembre 2007 da MARIONeDAMIEL
 
Foto di MARIONeDAMIEL

Ha ragione Eric. Scrivi del nonno, Marion.

Il nonno materno era cattivo.

Rimasto vedovo troppo presto con tre figli piccoli: mia mamma, 7 anni, mia zia 9, e mio zio, appena due anni.

Mia mamma era quella tra loro che ben presto sviluppo' un istinto di sopravvivenza non indifferente.

Lavoravano, le bambine, in casa e fuori, e accudivano al fratellino.

Io di me bambina ho rari ricordi, mia mamma invece racconta ancora vividamente come dovesse lavare le sue tute da minatore, ore e ore a grattare...

...di come imparò presto a fare il minestrone, da quella volta che ci mise il sale, e la minestra era insipida, allora ce ne mise un altro po', e ancora niente, e aggiunse tanto di quel sale che alla fine la minestra fu immangiabile; chiaro che le busco' di santa ragione....

.. di come avessero sempre fame, perchè anche se da mangiare c'era, comandava il nonno su tutto, e il nonno teneva tutti i salami e le salsicce (perchè come tutti era anche contadino) chiusi a chiave nel "cjast" , in soffitta....

... e di come una volta gli rubò la chiave dalla cintura mentre era ubriaco, di quelle chiavi grandi, in ferro.. e per un po' potè rubare qualche salame e mangiarlo coi fratelli , avendo ben cura di spostare tutta la fila affinchè non si accorgesse del vuoto...

poi buttò la chiave fuori, nella neve.. e il nonno dovette cambiare la serratura e lei zitta quando chiedeva con sospetto.. ma dove sarà la chiave.. e a primavera al disgelo, la chiave si trovò in fondo al cortile...

... di quando dovevano fare chilometri e chilometri con la gerla e un quintale in spalla per guadagnare qualche soldo.. e di come lei pretese un paio di scarpe, e anche un cappotto, e lui l'accontentava, a quella piccola indisponente, mentre mia zia rimase col cappotto di Badoglio per anni....

.. di quando gridava  a tavolta e le mandava a letto senza cena, mia zia fuggiva via spaventata e piangendo, lei, mia madre, diceva no, ho lavorato e devo anche mangiare... e prendeva anche la minestra della sorella e gliela portava in camera.. e non piangeva, mia madre...

Finchè non arrivò la matrigna. Una donna già in età e senza figli. Allora, l'affetto non era contemplato. L'unico cambiamento per loro fu che ebbero un'altra persona da cui guardarsi.

Ben presto mia madre se ne andò in Svizzera a lavorare, poi capitò qui, nella bassa, ragazza alla pari si direbbe oggi, in casa del farmacista.

E come ho già scritto un giorno passò mio padre lì davanti in bicicletta, la vide, che era bellissima mia madre da giovane, da allora passò e ripassò finchè non ebbe il coraggio di fermarsi e chiederle: " Ma noi, non ci siamo già visti? Non eri a ballare a T. l'altra sera?"

Lei gli diede una rispostaccia, ovvio. Ma già sorrideva.

Doveva essere un post sul nonno, Marion.. ora che ci penso, da qualche parte del mio carattere c'è sicuramente anche la cattiveria del nonno... occhio eh.

Mah. Notte Marion.

 

 
 
 
 
 

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Un blog di: MARIONeDAMIEL
Data di creazione: 09/08/2005
 

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SIBILLA ALERAMO

"Mi pareva strano, inconcepibile, che le persone colte dessero così poca importanza al problema sociale dell'amore. Non già che gli uomini non fossero preoccupati della donna; al contrario, questa pareva la preoccupazione principale o quasi. Poeti e romanzieri continuavano a rifare il duetto e il terzetto eterni, con complicazioni sentimentali e pervensioni sensuali. Nessuno però aveva saputo creare una grande figura di donna."

 

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