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LUGLIO, 2013

 

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Il cielo stellato sopra di me,
e la legge morale in me (Kant)

 

Verba volant, scripta manent

 

 

Gli uomini  ti cambiano, di solito in peggio

           A Mia e a me.

 

Messaggi di Marzo 2012

"Se non si licenzia non si assume" . 'Sti cazzi.

Post n°1078 pubblicato il 28 Marzo 2012 da MARIONeDAMIEL
 

Sogno di novembre, 2011

Stavo li con la mia mentore. A un tratto mio marito mi chiama , devo tornare . Mi trovo catapultata a casa , anzi in un paese vicino dove c'era una festa di paese. Il medio aveva i pidocchi in testa , erano delle bestie bianche piccole che gli cadevano dai capelli... dico a mio marito ma non vedi?? Torniamo a casa.

Però poi dico la mia mentore mi aspetta, stamattina devo essere la. Mi trovo di nuovo all'albergo e devo fare le valigie. Ci devo mettere dentro tanti giocattoli.. costruzioni.. lego... e tante posate d'argento, sono pesanti...  forchette, cucchiai , coltelli... poi penso ma queste posate non sono mie non posso portarle via... le lascio li.

Con la valigia chiusa mi precipito nel posto dove si tiene il convegno , tutti sono nella grande sala, un tavolo sul palco coi relatori e tutte le tavole in giro a ferro di cavallo lungo i muri.... e tutti stanno facendo colazione. La mia mentore mi ha tenuto il posto accanto a lei, dietro spesse tende rosse. Meno male, penso, riesco a bere un caffè.

Arriva il cameriere e mi chiede cosa voglio prendere: vhjjuuuuttjj o shhhfehhh?
Io che non capisco niente di quello che mi ha chiesto dico la-prima-che-ha-detto, e la mia mentore mi dice ma-sei-pazza?-hai-appena-ordinato-un-grappino....

                                                              Sarà per te

 
 
 

Quando si prova l'amore una volta...

Post n°1077 pubblicato il 24 Marzo 2012 da MARIONeDAMIEL
 

Dilettanti! (post senz'altro già fatto ma c'aggià fà....)

Kampa mi prende sempre in giro perchè sono ragioniera ma che ci devo fare se a me piace fare i conti.... Dunque , per il grande che ha fatto 16 anni di scuola , fanno 32 colloqui , compresi quelli dell'asilo che erano una cosa allucinante; poi ci sono i gemelli che , contando fino alle medie , fanno altri 44 colloqui. E mancherebbero quelli di questi anni delle superiori che si fanno quattro volte l'anno e non due... Quindi in totale ho superato ampiamente l'ottantina di colloqui-per-mamma, che sarei io. 

Non ho mai mancato, tranne forse due o tre volte gli ultimi anni che è andato (gulp) mio marito ma solo perchè ero immobilizzata a letto... 

Per sopravvivere bisogna prenderla come per tutte le cose: un'esperienza umana straordinariamente interessante. 

A parte i tecnicismi che consistono nel puntare subito (arrivando con quel tanto di anticipo che basta, non occorre esagerare basta poi mirare lo scatto al momento giusto ) al professore più urgente da contattare, quanto più affollato , poi c'è la psicologia. 

Premesso che io non FAREI MAI l'insegnante, innanzitutto bisogna farli sentire considerati. Un "come sta?" con sorriso mi sembra il giusto approccio nello stringere (sempre bisogna farlo) la mano. Un "buon lavoro" finale mi sembra il giusto commiato. 

BISOGNA fare in modo che si ricordino di te, che tu sei il genitore di tizio e di caio ovvero che tizio e caio sono TUOI figli.  Ciò significa stabilire un contatto estremamente diretto , aperto ma senza sensi di inferiorità, guardarli direttamente negli occhi, ascoltare e annuire, importante anche interloquire e non subire passivamente, dire poche cose ma incisive. Sarebbe importante anche non essere accaldati ma mostrare calma e tranquillità, cioè come a dire anche se crolla il mondo io ci sono. Con gli uomini è più facile ovvio. 

Poi è divertentissimo studiare i vari tipi, sia di genitori che di professori. 

C'è la mamma separata ultramoderna sicura di sè, tacco dodici e perennemente in apnea da mancanza di sigaretta, che parla a voce alta ; non so a che serva visto che si fa già notare abbondantemente così; 
c'è la moderna (semplicemente moderna) , che sembra la sorella maggiore della figlia che si porta la stessa figlia appresso e la mette a tenere il posto e corre di qua e di là; 
c'è la meridionale che "quando stiamo a casa ti spacco la faccia" alla figlia; 
c'è la coppia mamma-papà friulani, lei : "e tu vorresti fare l'educatrice??? con questa pagella? ma perchè non studi io non capisco!" , mentre lui vorrebbe sprofondare sotto terra e si agita inquieto;
c'è la signorotta che dimostra sessant'anni ma ha la tua età con figlia bravissima "vengo solo a conoscerli , i professori"; 

Interessante notare il grado (elevato) di timidezza dei genitori. Ieri ho fatto cinque file, e quando arrivava uno e chiedeva "voi per chi siete in fila?" , di norma nessuno rispondeva... o ci si guardava l'un l'altro per una frazione di secondo per vedere che qualcuno si decidesse a rispondere... 

Pericoloso però anche accettare di attaccar discorso con la vicina di fila, una volta lo facevo, ora ho capito che ottanta per cento delle volte la gente si mette a parlare e non ti ascolta, o forse sei tu che ascolti troppo e parli poco, o dici cose poco interessanti, quindi , evito se posso.... 

Poi ci sono i professori. C'è il meridionale all'antica che si sente frustrato "sono delle pesti, non stanno mai attenti e non mi rispettano"; a questo bisogna dare ragione (anche perchè ce l'ha), mostrarsi indignati del comportamento dei ragazzi e intavolare un piccolo discorso sullo stato della scuola (visto il corriere della sera sul tavolo) e altre amene considerazioni "è un'età difficile"... "il fatto è anche che è una classe tutta maschile"... se tu li butti giù, poi lui alla fine fa retromarcia e li tira su perchè sennò sputtanerebbe troppo anche sé stesso... 

C'è quello che ripete quello che dici tu. Cioè lui inizia una frase e si ferma a metà perchè non gli vengono le parole , tipo: "noi adesso faremo degli argomenti più....." e tu continui "finalizzati.." , "finalizzati", prosegue lui; poi continua: "perchè così i ragazzi avranno modo di....." , "di focalizzarsi su un tema specifico", "ecco, di focalizzarsi su un tema specifico..." 

C'è la timida, chiaramente insegnante di italiano-storia. Arrossisce sempre mentre parla quasi sottovoce e... boh, di italiano son sempre andati bene;

C'è la simpatica-ai-ragazzi, che chiama tuo figlio Piccol-ino dice che lo adora e si diverte un mondo (lui ama SOLO farsi adorare da tutti, il resto è noia.....); 

I migliori in assoluto (più stabili mi sembrano) sono quelli di matematica, sia uomini che donne. La logica ha il suo peso nella vita. 

Ormai non sono più dilettante in queste cose, potrei aprire una rubrica su Sei-Uno-Zero... 

"Zanna Bianca era sulla strada di trovare se stesso.
Germogliavano in lui ignoti sentimenti e impulsi inconsueti. Mutava il suo vecchio codice di comportamento: in passato gli erano piaciute le comodità e la cessazione del dolore , sgraditi il disagio e la sofferenza, e conformemente aveva adeguato la sua condotta. Ma adesso era diverso. Questo nuovo sentimento che era sorto in lui l'induceva spesso a scegliere il disagio e la sofferenza per amore del suo dio. Di sera, quando il dio tornava a casa, Zanna Bianca lasciava il caldo giaciglio che s'era scavato nella neve pur di sentire l'amichevole schiocco delle sue dita o la sua parola di saluto. La carne, addirittura la carne trascurava per stare col suo dio, per ricevere da lui una carezza, per accompagnarlo in città. L'attrazione dunque veniva sostituita dall'amore. E l'amore era lo scandaglio calato nelle profondità del suo essere, dove l'attrazione non era mai scesa e da queste profondità era scaturita, in risposta, la cosa nuova: l'amore.  Ciò che gli veniva dato lui lo ricambiava. Era veramente un dio quello, un dio d'amore, un dio caldo e radioso, alla cui luce la natura di Zanna Bianca s'espandeva , come un fiore s'apre nel sole". 
J.London
 
 
 
 

Ah la vita mia cos'è.

Post n°1076 pubblicato il 20 Marzo 2012 da MARIONeDAMIEL
 

Si vabbè , ora per migliorare la stesura definitiva della riforma del lavoro avrà fatto tutto Bonanni , si-sa-po.

 A me non sembra malaccio. Era chiaro che per strappare via tutto quello schifo a favore delle imprese (contratti atipici , sfruttamento del lavoro a termine , partite iva camuffate , associazioni in partecipazione false ecc. ecc. e non scordiamoci che l'amico Sacconi aveva abrogato una normetta introdotta da Prodi che impediva di far firmare le dimissioni in bianco , usata soprattutto per le donne così ci si liberava di loro qualora fossero rimaste incinta, ammazza che parentesi Marion...) , bisognava dare qualcosa in contropartita.

E se non altro non abbiamo svenduto tutto ma abbiamo ottenuto due cose importanti: l'allargamento dell'applicazione dell'art. 18 (come modificato) a tutte le aziende, e che in caso di licenziamento per situazioni soggettive, decide il giudice. C'è stato un attimo in cui questo la confindustria non lo voleva proprio, voleva potersi disfare in maniera indiscriminata del lavoratore che gli stava sulle palle, che in gergo giuslavorista si dice "per motivi disciplinari"....

Ah la mia vita che cos'è. Le pagelle (due contemporaneamente, io non mi faccio mai mancare niente, voglio sempre il meglio del meglio.....)  nei giorni prima del ciclo sono una combinazione bomba.

La depressione ti prende come un mal di testa, come un raffreddore o il mal di stomaco, è proprio la stessa cosa. I sensi di colpa si assiepano come una nuvoletta verdastra (io la vedo verdastra, che c'è di meglio di un colore vomitevole per rappresentare i sensi di colpa?) sopra la tua testa, solo che non c'è nessuna pastiglietta da prendere e nemmeno l'aereosol o i fermenti lattici servono a qualcosa. Dice che sono i livelli degli ormoni.

Ti senti un ladro nel mondo, una schifezza di madre e anche di donna, visto che ti è stato anche detto che "tu sei troppo indipendente".... nel senso che non sei come le donne di una volta, che si realizzavano solo nei figli e vivevano solo per i figli e naturalmente seguivano meglio i figli. Come se io abbia vissuto per altro. O come se io avessi vissuto per altro? Boh. 

Veramente le pastigliette ci sono anche ma mi rifiuto, aspetto il ciclo che lo amo troppo e poi ci penso.  Che potenza questi ormoni. Si, ci penserò domani. Bello avere un blog per scrivere queste cazzate.

Notte Marion.

 
 
 

Cercasi uomini integerrimi; in mancanza al limite ci sarebbero anche le donne eh...

Che poi lo spettacolo teatrale di ieri sera è stato godibilissimo. Cioè abbiamo riso proprio. Complice la bella commedia in dialetto napoletano ma io penso che i napoletani , come attori , abbiano una marcia in più... questi poi erano tutti "dilettanti" napoletani cioè una delle tante compagnie teatrali amatoriali ma in pratica non recitavano , erano proprio così. 

Ad esempio mio marito. 

Lui a volte fa gli scherzi ai suoi compagni di lavoro. Li chiama al telefono e , turandosi il naso , dice "sono l'ingegner Farfoia/Patassoni/Vissironi (o simili nomi improbabili), lei è convocato all'ufficio del personale domani mattina alle nove"; ci cascano tutti.... Mentre telefona quelli attorno a lui si scompisciano dalle risate ma lui riesce a rimanere serio fino alla fine delle telefonata. Poi va dalla vittima e riceve il suo sfogo: "Ma chissà cos'i vol (chissà cosa vogliono),  perchè i me gà ciamado (perchè mi hanno chiamato)", ecc. che denotano un reverenziale timore (loro, perché mio marito non ha reverenzialità nei confronti di nessuno, che è diverso dal rispetto) verso "i quadri". Mio marito alimenta il sospetto e tortura la vittima ancora un po' , poi gli scappa da ridere e finalmente il malcapitato lo manda in mona ridendo anche lui.

Io penso che mio marito in quel posto, dove perlopiù la vita è una lotta e la tristezza o il vuoto accompagnano spesso le giornate, faccia conoscere loro il lato goliardico della vita. Non è poco. 

Perciò, viva gli attori. 

 

Sei l'attimo distante 
in cui tutto succede.

D'improvviso,
sulla mietitura del tuo seme
torna a piangere
la pioggia d'aprile.

Guardami. 
Sono diventata il tuo silenzio
che s'affaccia ogni sera
come in estate
il vento d'autunno. 

Piove ancora
e barcolla la tenerezza
in braccio alla luna
quando toglie le tende
col suo fare stanco,

il giorno
che come mai te, 
arriva. 

Beatrice Niccolai
da "Fuorivena", 2010, Ed. L'Immagine

 
 
 

Una paccata di miliardi

Post n°1074 pubblicato il 13 Marzo 2012 da MARIONeDAMIEL
 

Mah.

A me questo decreto "semplificazioni" e "sviluppo" mi sembra fumo negli occhi. A parte qualche cosina, tipo anche il precedente "liberalizzazioni", ma non c'è tutta questa cosa incisiva e che porti sviluppo....

Noi dobbiamo fare provvedimenti a raffica e far vedere di fare a volte , come in questo caso, equivale a fare. Per l'Europa, che cosa vuoi che ne capisca, quando gli dici che si fa tutto on-line e i panifici restano aperti la domenica, esulta, poi gli dici che hai fatto altre 87? misure di semplificazione e dicono evviva.... E per i mercati, che oggettivamente vanno meglio perchè si "fa vedere di fare".

Poi ci sono le misure veramente demagogiche. Tipo una norma che dice che la pubblica amministrazione non può richiedere certificati ai cittadini.... sarebbe stato il caso che qualcuno avesse informato il governo che ciò esiste dal 1990 rimarcato con un decreto apposito nel 2000..... le norme ci sono già, vogliamo dire che c'è gente nella p.a. che se ne frega e non le applica? a che servono nuove leggi? solo a creare scompiglio... Se solo ci si prendesse la responsabilità di dare le direttive a CHI NON APPLICA LE NORME, e invece di minacciare sanzioni le si mettesse in pratica, FORSE saremmo un paese normale.

Per il resto Alfano ha una bella faccia tosta a dire che LORO vogliono si parli solo di lavoro, dopo che per TRE ANNI non hanno fatto altro che parlare di giustizia PER IL PREMIER...

Eppoi la paccata di miliardi. Sarebbe il caso di ricordare alla ministro del lavoro che, in caso, i miliardi SAREBBERO I NOSTRI, non I SUOI, e che una trattativa non è che si fa dicendo "tanto anche se non accettate noi procediamo", mica siamo in un'aula universitaria qui, signora ministro dovrebbe ascoltare quello che dicono le parti sociali sennò rispetto al passato è cambiata solo la facciata e niente altro.....

Infine, mi dispiace per gli agricoltori e i loro capannoni, mi dispiace per chi ha una seconda casa e non riuscirà a pagarci l'ici (mah....) , ma anche la mia casa unica dove ci abito io e la mia famiglia NON PRODUCE ALCUN REDDITO, quindi se dobbiamo fare sacrifici o li facciamo tutti o nessuno.

Ecchecacchio.

Notte Marion....

 
 
 
 
 

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Un blog di: MARIONeDAMIEL
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SIBILLA ALERAMO

"Mi pareva strano, inconcepibile, che le persone colte dessero così poca importanza al problema sociale dell'amore. Non già che gli uomini non fossero preoccupati della donna; al contrario, questa pareva la preoccupazione principale o quasi. Poeti e romanzieri continuavano a rifare il duetto e il terzetto eterni, con complicazioni sentimentali e pervensioni sensuali. Nessuno però aveva saputo creare una grande figura di donna."

 

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