Si può amare un uomo morto?
Come ho potuto vivere tutti questi anni senza leggere Anna Karenina? (solita esagerata Marion.... )
Bè, non sarò certo io a far la recensione ai libri di Lev Nikolaevič Tolstoj, son abbastanza umile (ma non alla maniera di Uriah Heep eh) da capire che non sono in grado;
ma quell'uomo... a partire dal nome... cioè.. mettiamo Gian Galeazzo Sforza e Lev Nikolaevič Tolstoj... non c'è paragone.. già nel nome si intravede la maestosità della grande madre Russia.. che poi la Russia mi è sempre piaciuta, forse per quel ricordo, me bambina che guardavo e riguardavo quel libro in cui c'era la foto della cattedrale di San Basilio, ed era così strana, bella e colorata....
ma quel libro che cos'è... Anna Karenina mi è piaciuto in tutto, in ogni riga...in ogni pagina... una cattedrale... è come guardare una grandiosa cattedrale...che bello.
In crescendo fino a metà , l'intreccio delle vicende è trattato in maniera mirabile , con la storia dell'uno , dei suoi pensieri e sentimenti , che poi ti lascia lì, impaziente di sapere, e riprende invece con la storia dell'altro; poi nella seconda metà un pò meno, subentra la sensazione della tragedia imminente e di un pò di inevitabile ;
Il personaggio che mi è piaciuto di più naturalmente è Lèvin;
che poi leggendo l'introduzione (che leggo sempre dopo il libro) ho trovato la conferma di quanto pensavo, che è autobiografico dell'autore. Lèvin non crede a niente , vive in campagna e odia la vita moscovita fatta di ricevimenti in società e di chiacchierate insulse, di gran mondo e di spese incomprensibi... Lèvin, che pensa al suicidio perchè non sa trovare quale sia il senso della vita.... come spesso capita alle persone troppo intelligenti ma non sagge pensa troppo e soffre inutilmente.... a volte han più saggezza le anime semplici, sarà per questo che a Lèvin piace lavorare coi suoi muzikì, fare la fatica che fanno loro.....
Infatti la scena (perchè di questo si tratta, è come guardare un film) che mi è piaciuta di più è la falciatura del prato grande.....che poi è chiamato prato ma invece dev'essere una immensa distesa di erba, visto che ci vogliono quarantadue uomini per falciarlo e un giorno intero....
Si può amare un uomo morto? Bè , io ora amo appassionatamente Lev Nikolaevič Tolstoj.
Mio marito non avrà nulla da ridire... è un uomo morto... ed è sempre meglio un uomo morto che un uomo vivo....
... cioè... volevo dire... insomma... vabbè, notte Marion...
"L'erba diventò più morbida, e Lèvin, ascoltando, ma senza rispondere, cercando di falciare il meglio possibile, andava dietro al vecchio Tit. Fecero un cento passi. Tit camminava sempre, senza fermarsi, senza mostrare la minima stanchezza; ma Lèvin aveva già il terrore di non resistere: tanto era stanco. Sentiva che agitava la falce con le ultime sue forze, e si decide a pregare Tit di fermarsi. Ma in quello stesso tempo Tit si fermò lui stesso e, abbassatosi, prese dell'erba, asciugò la falce e cominciò ad affilarla. Lèvin si raddrizzò e dopo aver sospirato, si volse a guardare. Dietro a lui camminava un muzìk, ed evidentemente era stanco anche lui, perchè subito, senza giungere a Lèvin, si fermò e cominciò ad affilare. Tit affilò la sua e la falce di Lèvin, ed essi andarono avanti.
La seconda volta fu lo stesso.
Tit camminava con un colpo dietro l'altro, senza fermarsi e senza stancarsi. Lèvin camminava dietro a lui, cercando di non rimanere indietro, e sentiva sempre più difficoltà: veniva il momento in cui egli sentiva che non gli restavano più forze, e in quello stesso tempo Tit si fermava e affilava.
Così passarono la prima falciata. E questa lunga falciata apparve particolarmente difficile a Lèvin; ma in compenso, quando la falciata fu finita e Tit, gettatasi la falce sulla spalla, si mise a passo lento a camminare sulle orme lasciate dai suoi tacchi per la falciatura, e Lèvin esattamente nello stesso momento passò per la propria falciatura, malgrado che il sudore gli scendesse a rivi per il viso e gocciolasse dal naso e tutta la sua schiena fosse bagnata, come fosse stata immersa nell'acqua, egli si sentiva molto bene.
Lo rallegrava in particolar modo il pensiero che ora sapeva che avrebbe resistito."
Inviato da: cassetta2
il 17/08/2024 alle 11:08
Inviato da: MARIONeDAMIEL
il 23/12/2023 alle 21:22
Inviato da: magdalene57
il 23/12/2023 alle 19:10
Inviato da: MARIONeDAMIEL
il 18/11/2023 alle 17:19
Inviato da: MARIONeDAMIEL
il 18/11/2023 alle 16:56