13 maggio 2024

Getto le mie illusioni al di là di me stesso ,il mondo è un sogno di fronte al quale sono divinamente insoddisfatto. La perdita di me stesso è un piacere che mi inebria ,sono eternamente imperfetto, sono una eterna contraddizzione ,sono un misero frammento d’uomo. Mi sovrasta il Nulla Celeste : non ficcherò mai più la testa nella sabbia delle cose del cielo: solo una testa terrena può trovare il senso dell’esistenza. Non impedisco che il sublime si compia nella morte: nessuna vita è giustificata. Striscio nei meandri della mia anima , sono un cumulo di malattie e tormenti, la vita è pesante da portare. Sono come il bocciolo di una rosa che trema per il peso di una goccia di rugiada, ringrazio Dio che come tutte le cose finisco.Il mio oggi è la confutazione del mio ieri, abito vicino alle nubi e aspetto il fulmine.La mia anima ha sete di stelle , sconsacro le mie speranze , predico di abbandonare la vita ,la vita va confutata ,è folle chi desidera rimanere in vita: da me stesso devo levarmi dai piedi.Non credo alla vita ,non mi abbandono a nessun suo istante , il significato del mio qui e ora si perde nelle nebbie del tempo. Supero me stesso ,mi immergo nella vertigine, nel vuoto, nel nulla ,chiamo vita il lento suicidio dell’esistenza. La mia vita inizia là dove finisce il profumo di mari silenziosi, fingo d’essere seduto in un trono che si chiama felicità.

13 maggio 2024ultima modifica: 2024-05-13T18:57:52+02:00da domeniconipaolo

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