La vera ricchezza..

ricchezza
 Arriva un tempo in cui,
dopo una vita passata ad aggiungere,
inizi a togliere.
Togli i cibi che ti fanno male.
Togli i vestiti che ti vanno
troppo stretti o troppo larghi.
Togli le cianfrusaglie
dimenticate nei cassetti
insieme alla convinzione antica
di non andare mai bene.Togli il cuore dai posti
dove non c’è più amore,
togli il tempo passato
a inseguire le persone.
Togli lo sguardo da chi ti ha ferito,
togli potere al passato,
togli le colpe dai tuoi racconti
e lo sguardo da chi ti parla dietro.
Togli le erbacce intorno ai tuoi sogni,
i compromessi che ti sporcano le scelte,
i sì concessi per adattamento.
La vera ricchezza non è aggiungere,
ma togliere.

 

La vera ricchezza..ultima modifica: 2022-08-24T18:54:02+02:00da g1b9

Un pensiero riguardo “La vera ricchezza..”

  1. Grande verità. E’ un continuo sfrondare, una potatura severa e periodica. Abitudini radicate spariscono, la mente non trova altro di cui occuparsi, anche la scelta dei programmi tv è ormai operazione singolare e per niente faticosa. Prima si selezionava ciò che si voleva vedere, oggi basta un film, magari visto e rivisto tante volte, e ci si sofferma a rivederlo. Non ho più pretese nemmeno nel cibo, ora devo attenermi al disciplinare e non mi concedo nemmeno le scappatelle per cui era famoso con i miei. Esco sempre meno, lo stretto necessario e quindi non mi va nemmeno di allargare il guardaroba. In casa vesto casual e non mi preoccupo di essere elegante o meno. Se viene qualcuno per mia moglie, faccio chiudere la porta dello studio e ben che vada, sento una voce che mi saluta e io rispondo con la porta sempre chiusa. Un orso, un vero orso che non ha più voglia di far niente e posso anche individuare da quando è cominciato questo cambiamento: da quando con gli amici è cambiato il rapporto, mi sembra di averlo già detto. Ora Gianci è bloccato, non può nemmeno stare sulla sedia a rotelle e nel suo letto passa le sue giornate tra la sofferenza mia e dei due altri amici. Sono triste per il dannato destino che lo ha fottuto: potevo essere io o uno degli altri, è toccato a lui e non ce ne facciamo una ragione, non lo accettiamo ed è un pianto continuo. La vita è cambiata veramente e il vuoto c’è, nessuno può riempirlo e il solo pensiero che ci attanaglia è uno solo: chi sarà il prossimo?
    Buona sera Giovanna.

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